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Autore: alessandroago_94    21/06/2018    7 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Afa

AFA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Afa e calore

un bagno di sudore

un bagno e una latrina

la lotta eterna e la turbina

del mio cuore che non funziona

che mi lascia a marcire

che mi lascia a morire

lo sai, io muoio ogni giorno

perché dentro me ho un buco nero,

ho la mania di vivere in un sogno,

soggiorno al suo interno,

ma ti giuro che non ne farò il mio regno

perché c’è qualcosa che va al di là

di ciò che pare ultraterreno.

È come se avessi visto la verità,

ne ho già avuto a sazietà

se essa ha un sapore amaro

che sia dato in pasto ai leoni che dilaniano

il mio animo, che lo possiedono,

ed io sono come un calamaro

butto il mio inchiostro nero

su questa pagina bianca e la rendo fragile

come una foglia in autunno,

come la notte in cui la fanciullina fu inseguita da un fauno,

rapita in riva al lago delle alte quote

dove non vale l’amore, bensì solo le botte.

 

L’estate per me significa amare

mi prendono sempre grandi cotte

ma io cuocio solo sotto il sole

oppure all’ombra dell’ombrellone

tra vari cocomeri a fette.

Amare che cosa?

Amare te, che non so chi sei,

che ti ho intravisto solo ieri

e non so neanche con chi eri

con chi stai

la tua solitudine

mi spaventa e mi illude

e so le risate che ti fai

se questo destino truce

rude

ti permetterà di vedere le mine

di passione

esplodere vicino a te.

 

E quanta passione hai già vissuto,

con l’occhio esperto

con cui mi hai fissato

mi è sembrato

di vedere quello che nessuno ha mai colto.

È perché l’hai colto solo tu,

ed ho notato che sorridi quando gli altri ti osservano,

con un mondo ai tuoi piedi composto da poveri che soffrono,

che chiedono a gran voce una tua stretta,

una tua carezza

polverizza la mia debolezza

io che non so camminare

stare sulle gambe

anche se sembrano ben salde,

è che ho paura di volare

resto ancorato alla mia voglia disperata di sognare

posso sognare?

Ti vorrei sognare.

 

La brama estiva

muove i nostri destini;

ma tu il tuo fiore l’hai colto,

anzi, quante volte l’hai raccolto?

A soffocare nella stiva

l’ultimo poveretto

adagiato su una grande cesta di vimini

che lo scuote ad ogni onda

di questo mare che ormai è tropicale.

Il vento non scuote una sola fronda,

ma il mio cuore si scuote per te.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Piccola poesia scritta di getto ^^ spero vi sia piaciuta.

   
 
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