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Autore: cin75    22/06/2018    4 recensioni
Fantasmi.
Una casa. Un messaggio misterioso.
Fantasmi.
Foto e nomi del passato. Una richiesta di aiuto.
Fantasmi.
L'ennesima caccia. L'ennesimo viaggio. I Winchester sono ancora on the road!!!
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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CAP. 2


Charlie, in quella più in basso.

e

Jessica, in una appena più in alto.

 

“Loro?….come?….quando?...” balbetta Dean senza metterci alcun senso in quelle domande.

Sam, si schiarisce appena la voce, anche se non riesce a smettere di guardare quei lineamenti che ha così tanto amato.

“Non lo so, ma ...” e si costringe a deglutire pur di riuscire a parlare di nuovo. “..ma Charlie ha viaggiato quanto e forse più di noi a causa della sua storia e per quegli assurdi giochi di ruolo . E ...lei….” e poi si ammutolisce, Sam.

“Jessica?!” sembra volerlo aiutare.

“Lei...prima che ci mettessimo insieme a Stanford.....mi disse che aveva fatto un viaggio con delle amiche. Ora capisco perché...ogni tanto mi ripeteva che “era destino”!”

“Sammy...” e questa volta c’è una triste compassione nel tono del maggiore.

“Ogni tanto , quando stavamo da soli e le cose andavano...sì , insomma, andavano bene, Jess, mi diceva “Winchester….era destino che ci...”...” e poi non riesce a finire. Dean non dice niente, ma gli occhi lucidi di Sam, parlano da soli.

“Ok!, fratellino. Veniamo a capo di questa cosa e andiamo via da qui. Non ho avuto tanti brividi in vita nemmeno....nemmeno quando Rowena mi ha trasformato in una bomba nucleare!” ed escono da quella stanza.

 

I due fratelli, ritornano nella loro camera e non possono fare a meno di percepire immediatamente il calo di temperatura che sentono , non appena rimangono fermi al centro della stanza.

“Lo senti anche tu?!” dice pacatamente Dean.

“Si gela qui dentro!” è la risposta del minore, che , circospetto, si guarda intorno.

Poi, senza pensarci due volte, e preparandosi già al richiamo del maggiore…

“Jessica ??!” dice e infatti Dean lo guarda più che perplesso. “Jess...” dice ancora e poi azzarda amareggiato un: “...amore, sei tu?”

E a quel punto, lo sguardo di Dean, da perplesso e timoroso, diventa dolcemente triste, perché comprende che Sam non ha mai dimenticato Jessica, non ha mai rimosso dal suo cuore, l’amore che lo legava a lei. E questo lo rattrista e lo fa anche infuriare, perché ripensa alla felicità che quel suo fratellino non può più avere.

“Sammy, non può….” sta per dire , quando Sam lo anticipa.

“Jessica, piccola , sei tu , vero?!” e in quel preciso istante lo schermo del pc di Sam, impatta violentemente contro la tastiera.

Dean lancia uno sguardo stranito al minore, mentre questi, invece, oltre a mostrare timore, sembra anche essere in un certo senso lieto di una tale possibilità.

Sam, decisamente ansioso, va al suo borsone e si mette a cercare qualcosa.

“Sammy, che stai cercando?!”

“Devo capire….io devo…..se lei….lei è….io devo...” e sembra decisamente isterico, come Dean non lo ha mai visto.

“Ok! Datti una calmata, adesso.!” dice, mentre cerca di fermare le mani che, nervosamente stanno tirando tutto fuori dalla borsa da viaggio.

“Noooo!” lo spinge via, Sam. “Dean, tu non capisci, io posso...”

“Cosa?, Sam!” lo riprende duramente. “ Tu puoi cosa??!! parlare con lei? avere un contatto con lei?”

“Si, Dean. Sì!!” sospira frustrato, mentre finalmente trova ciò che stava cercando. Una foto di Jessica, ormai ingiallita e rovinata. “Se è lei, voglio capire che ci fa qui. Perché è bloccata qui, quando invece , dovrebbe essere in pace!” spiega con rabbia.

Dean non replica. Come potrebbe ad una simile affermazione.

“Ascolta, Sammy...” rende con calma.

“No, Dean….” lo ferma con altrettanta calma, Sam. “Ascoltami tu. So che è morta, so che non la rivedrò mai più, che non sarò mai più felice come lo ero con lei, ma tu, tu fratello...” dice mettendo le sue mani sulle spalle del maggiore. “...tu, devi cercare di capirmi e se puoi... devi aiutarmi.” e i suoi occhi sono lucidi e supplichevoli e Dean non può fare altro che arrendersi.

“Lo sai che ti aiuterò e che ti starò accanto, sempre!” lo rincuora. “Ma come pensi….cosa pensi di fare?!” chiede esitante.

Sam si allontana solo un po’ dal fratello e guarda e si gira e si rigira la foto di Jess tra le mani. Poi si volta di nuovo verso il maggiore.

“Da quello che sappiamo, gli spiriti morti per mano di un Winchester o che siano comunque legati con la loro morte ad un Winchester , passano di qui per avere pace. Jessica , la sua morte è legata a noi, a me….e questa casa è come un magnete per lei e quindi mi ha attirato qui. Vuole pace , Dean.” dice, ed è di nuovo lucido e razionale mentre si espone con quelle parole.

Dean, lo guarda e non può non ammettere che il ragionamento del minore ha senso. Jess è morta perché decisamente legata ad un Winchester, ma a questo punto, lei, o meglio il suo spirito, non era stato il solo a richiamarli in quella casa. Non c’era solo la foto di Jessica su quella parete.

“Ok, fratellino. Se è come dici tu...” e mentre parla , va al suo di borsone e come il minore prima , anche lui lo mette sottosopra per cercare qualcosa e anche lui, ne tira fuori una vecchia foto. La mostra al fratello. “Posso capire Jess... ma lei? Charlie?!, noi...noi abbiamo bruciato tutto!” e poi guardandosi intorno. “Forse non è stata solo Jessica a richiamarci qui. Parte del messaggio l’ho ricevuto anche io.” gli ricorda. “Perciò...come mi spieghi l’eventuale presenza di Charlie?!”

“Forse…forse non è qualcosa di fisico che ci serve da bruciare per dare loro pace. Tutte le cose di Jess erano nell’appartamento che è andato a fuoco quella notte e con Charlie, come hai detto tu, ci abbiamo pensato noi. Quindi….” e pensa ancora. “..è qualcosa di diverso, qualcosa di cui loro hanno bisogno spiritualmente. Jess era l’amore della mia vita e Charlie, beh!, sappiamo entrambi cos’era lei per noi. E sappiamo in che modo era legata a te. ” gli ricorda il minore senza voler approfondire e ricordare a Dean che Charlie era morta pur di spedire quel messaggio con la decifrazione del codice di Nadia.

 

Questa volta è Dean a diventare pensieroso, quasi turbato. Guarda la foto che ha tra le mani, sente la pesante mancanza di colei che in quella foto è immortalata.

“Lei era legata a noi, la sua morte è legata a noi.” riflette a voce alta. “Forse quello di cui hanno davvero bisogno sono….” e respira a fondo e Sam, vede gli occhi del fratello farsi improvvisamente lucidi.

“Dean...” lo richiama cautamente.

“ ...forse quello che serve... sono delle scuse da parte nostra e forse perdono da parte loro.” considera amaramente.

Sam, si siede accanto al fratello ed entrambi fissano quei volti ingialliti.

“Potrebbe Dean, potrebbe.” ammette , già in colpa, Sam.

*******

Una volta messi in ordine i loro pensieri , i due fratelli, capiscono che la cosa più logica da fare è rivolgersi all’unica che conosce la vera e intera storia della Winchester House.

“Rose?!” la chiama Dean, affacciandosi appena all’ufficio della responsabile.

“Ehi!!, scusatemi, ma non credo di farcela per cena. Ho dei problemi con i fornitori, che devo risolvere il prima possibile.” si scusa in anticipo.

“Beh!! no, in realtà non è per la cena che siamo qui!” la rassicura, più o meno, Dean.

“Ohw!!...problemi con qualcuna delle stanze?!”

“Più o meno!” azzarda Sam.

“Con qualche ospite?!” insiste lei.

“Probabilmente!” rispondono insieme.

“Ok! Ditemi che succede!?” li spiazza Rose, quando nota quello sguardo alla Stanno per sputtanarci, dacci una mano!”

I suoi fratelli lo avevano uguale quando avevano combinato qualcosa e lei doveva coprirli con i loro genitori.
 

“Avremmo bisogno di sapere qualcosa di più su Sarah e su quello che…..” inizia Dean, entrando nello studio, mentre Sam lo segue e si chiude la porta alle spalle.

“...faceva?!” conclude lei per lui.

“Sì!” risponde Sam. “E soprattutto dobbiamo sapere cosa faceva per dare pace agli spiriti!” specifica.

“Dare pace agli spiriti?!” replica lei, socchiudendo appena gli occhi. “Andiamo ragazzi, non mi dite che credete a quelle storie!?” ironizza anche se è palese che vuole nascondere che anche lei ci crede.

“Diciamo che siamo di mente molto aperta.”

“Ok! Diciamo che lo siete, ma questo cosa c’entra con il lavoro che siete venuti a fare qui, per le infrastrutture?!”

E a quella domanda i due fratelli, deglutiscono e Rose legge un più che chiaro imbarazzo sui loro volti colpevoli.

“Niente ufficio infrastrutture, suppongo!” azzarda , allora.

“No!”

“Un qualche giornalino di notizie soprannaturali strane?!” prova ancora.

“No, per il giornalino almeno.” risponde Dean.

“O per favore!!” esclama sbalordita. “Sul serio? Siete dei tipi alla Ed e Lorraine Warren?”

I due si sorprendono per quel paragone così insolito.

“A dire il vero, noi non ci fermiamo ai soli esorcismi di spiriti….diciamo che la nostra vita è un po’ più incasinata della loro!!” riferisce Dean con un mezzo sorriso.

“Ascolta Rose...” e a questo punto Sam decide di passare al dunque. “Abbiamo bisogno di sapere delle cose che solo tu puoi dirci. Come riusciva Sarah Winchester a dare pace agli spiriti che si rivolgevano a lei?” chiede con decisione e quando lei gli vede una sorta di supplica in quella decisione, cede.

“Da quello che so, che ho letto da alcuni registri di Sarah o alcuni vecchi diari, lei , dopo essere entrata in contatto con lo spirito ...inquieto...” accentua appena. “...faceva in modo di costruire il luogo o la stanza in cui la morte aveva colpito quella persona che poi si presentava a lei in forma di entità.”

“Cioè...” la interrompe Dean. “Se io morissi in uno streap-club, il mio spirito inquieto chiederebbe a Sarah di costruire una stanza con tanto di palco e palo per la Lap-dance?” chiede senza sorprendersi del modo perplesso con cui sia Rose che suo fratello lo guardano.

“Ok! Ignorando il tuo esempio, sì. In effetti è quello che accadrebbe o per lo meno ...è quello che Sarah diceva accadeva a lei.” replica la ragazza.

Poi, Sam si fa avanti e mostra a Rose le due foto. “Hai mai visto o per lo meno ricordi queste due persone da quando lavori qui?!”

Rose prende le due foto e le guarda con attenzione. “Io….” schiocca un attimo le labbra , indecisa. “Sì….sì, cavolo , sì!!” dice poi.

“Sul serio?!” interviene Dean.

“Lei venne qui con un gruppo di amiche...2001/2002 credo.” dice, indicando la foto di Jessica. “Non ricordo il periodo giusto, ma ci saranno di certo i registri se vi serve la data precisa.”

“No, in effetti non è la data che ci serve.” fa ancora Dean, mentre Sam, non riesce a dire niente. “E lei?!” chiede, poi, di Charlie.

“Lei era qui con un altra ragazza. Una alla Scarlett Johansson, ma che andò via il giorno dopo. Era solo qualche anno fa e al mio posto c’era ancora mia madre, che adesso è in pensione. Mi ricordo che ci disse di essere qui per un controllo delle...” e poi ripensando a quella causale, la collega alla scusa dei due di fronte a lei. “...infrastrutture!” conclude sospirando delusa dalla oramai evidente bugia.

“Che fantasia!!” ironizza leggermente imbarazzato Dean, ricordando il periodo da cacciatrice in solitaria della giovane amica.

“Cos’è? Lavoro di famiglia?!” chiede retorica.

“Non puoi immaginare quanto!!” sussurra comunque Sam.

“OK! Ora basta. Non vi dirò altro se ora , voi, non direte qualcosa a me.” e questa volta è decisamente autoritaria in quella sua richiesta.


Dean e Sam si guardano e poi quasi contemporaneamente, mettono mano ai loro cellulari.


“Qualche giorno fa abbiamo ricevuto queste...” e mostrano alla ragazza i messaggi. “Le coordinate per arrivare fin qui.” precisa Dean.

“E con questo?!” fa incerta, lei.

“Di solito, quando qualcuno ha bisogno del nostro aiuto è così che ci contatta!” le risponde Sam.

“Vi contatta per fare cosa? Date aiuto di che genere?!”

“Hai presente i Ghostbusters?!” dice sorridendo appena, Dean, mentre Rose annuisce un attimino intimorita. “Beh!...noi siamo la versione moderna e aggiornata, con tanto di specialità in più!”

“Non solo esorcismi di spiriti!” sussurra ricordando quello che si sono detti prima e i due fratelli annuiscono. “ Quindi fantasmi….veri, eh?” ripensando con razionalità alla storia di quel posto.

“Sì.” dice Sam.

“Sul serio?” chiede ancora come se non volesse crederci ancora.

“Decisamente , sì!” conviene Dean.

Rose si alza dalla sua sedia e si guarda in giro confusa. “Quindi quei rumori che si sentono….”

“Non sempre possono essere dei lavori della manutenzione!” dice Sam.

“E le porte che si aprono o si chiudono….”

“Ci starei alla larga!” suggerisce Dean.

“E se ti capita si sentire improvvisamente freddo...” l’avverte Sam.

“Chiuditi in camera, fa un cerchio di sale e restaci dentro fin quando il freddo non va via!” conclude il maggiore.

“Oddio!!” sospira frustrata la ragazza. Poi guarda i volti per niente incerti dei due ragazzi. Drizza le spalle e decide. “Che vi serve?!”

 

   
 
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