Storie originali > Poesia
Segui la storia  |       
Autore: _Maeve_    25/06/2018    1 recensioni
[Raccolta]
Magna Mater: la feconda Madre Natura che abbraccia la totalità del reale, l'embrionale, "particolaristica" natura che è paesaggio/personaggio del mio Meridione, e per finire l'orrifica Madre Cibele, la latina (solo d'adozione) Magna Mater propriamente detta, il cui culto, legato alla Terra e alla maternità primigenia, si colorò sin dall'origine di sfumature fosche, torbide,irrazionali. Sono queste le tre anime di questa poesia, spesso immersa nella campagna, nelle sue diverse declinazioni e nei suoi echi antropici. E' un habitat che mi è molto caro, per tutto ciò che in esso c'è e c'è stato, e che unisce a memorie “genetiche” ormai irrecuperabili la segreta speranza di una continuità ideale, poetica e vera insieme.
Prendetelo, al di là di sicuri echi letterari, come un progetto autobiografico, una sorta di umile memoir in allestimento, o un affresco composto da più narrazioni e più tonalità.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
giardino, al mattino



Giardino, al mattino


C'è una strana poesia.
Un cinguettio sciolto, da qualche parte,
nell'etere a coriandoli baby blue 
oltre il ficus non ancora affumicato
dallo squarcio nel mezzo del giorno -
è il mattino,e lo specchio dell'acqua
impastata di torba nel suo battistero;
la chiamano con voci di ninfa le conche dei vasi
esplodendo basilico in ciuffi
e la menta ostile -
e quinci piastrelle idilliche,
piovute dalla cancellata, a incipriata,
dove riesce a stormire il rosmarino.
E' chiaro, è il vento: sussulta il giardino,
Nausicaa ondeggiante,e sospira
l'anelito ctonio e azzurro del ventre
vorrebbe -  respira - che il cuore le si infittisse di selva
odorosa d'unguenti
di uno stesso giardino, alla sera.





Note
Ritorno a sei giorni dalla precedente, in un ritmo che spero possa consolidarsi. Questa poesia ha toni meno aspri della prima, è più uno "spaccato botanico" risultato di una sensazione reale, con qualche implicazione altra, che siete liberi di cogliere.  Ho cambiato qualcosa, rispetto a una prima stesura, consonanze "ideali" di termini e punteggiatura che desse meglio conto dell'ondeggiare dei versi. E nulla, piccola oasi in mezzo agli studi, che già mi porterebbero a scrivere di cose più atroci. Ma lasciamo questa qui, come una mini-sequenza descrittiva spiovente, per una natura che stavolta è urbanizzata, ma non meno dolce e nostalgica. Rin grazio tutti quelli che hanno letto.
A presto.



   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: _Maeve_