Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: ladykiwi_    26/06/2018    0 recensioni
Cielo Wright è una ventiquattrenne di origini italiane che vive a Los Angeles con i suoi due coinquilini, Blake e Tom.
A causa di un anno particolarmente difficile, la sua laurea in management è in pericolo, quindi quando le viene affidato lo stage più tosto di tutti, fare da assistente al famoso modello Daniel Karlsen, l'uomo che incarna tutto ciò che più odia della società, è costretta a stringere i denti e continuare lo stage anche se implica sopportare le angherie di Daniel e della sua manager.
Ma se la antipatica e crudele facciata di Daniel nascondesse un cuore buono e gentile?
E se lo stage diventasse qualcosa di più per Cielo?
Sarà pronta ad accettare di amare ciò che più odia?
Storia pubblicata in contemporanea su wattpad.
Tutti i diritti riservati.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando due ore dopo il servizio fotografico finisce, posso finalmente tirare un sospiro di sollievo. Dopo l'ultimo attacco isterico di Daniel, sono rimasta attaccata al mio muro tutto il tempo non muovendomi di un centimetro. Non volevo che per colpa mia Emmet perdesse il posto di lavoro, quindi sono stata buona e tranquilla. Mentre usciamo dalla stanza addetta al set, mi rendo conto che non so dove passerò la notte, o quel che ne rimaneva, dato che erano quasi le tre del mattino. Non era inclusa una camera d'albergo nel pacchetto? -Cielo!.- mi chiama Zoe – la nostra camera è da questa parte!- Stupita mi affretto a seguirla, nessuno mi diceva mai niente qui, e mi limitavo a seguire tutti come un cagnolino. Proprio quando stiamo per voltare l'angolo, la strega mi chiama: - Miss Wright! Venga qui!.- Alzo gli occhi al cielo torno indietro. -Le ho inviato per email il programma completo di mr Karlsen per i prossimi quattro giorni. Mi aspetto che lo impari a memoria e che lo rispetti al secondo. Se Daniel arriverà in ritardo a un qualunque evento, la colpa sarà immediatamente sua. E il suo stage finirà seduta stante. Sono stata chiara?.- dice guardandomi negli occhi. Annuisco. Un sorrisetto beffardo compare sul suo volto prima che si gira sui tacchi e se ne va dalla direzione opposta. -Cielo! Andiamo! Ho sonno!.- mi richiama Zoe. -Scusa! Arrivo!.- mi affretto a seguirla. Prendo subito il telefono e scorro nelle mail ricevute. Il più sono tutte pubblicità ma lì nel mezzo trovo quella di Willa. La apro e rimango a bocca aperta. Daniel deve davvero fare tutto questo in un solo giorno? Com'è umanamente possibile? La sua sveglia è prefissata per le sei in punto. Alle otto deve trovarsi a Città Vecchia per un servizio fotografico. A mezzogiorno al castello di Praga per girare un videoclip, mezzora per mangiare alle tre del pomeriggio e poi un ultimo servizio alle cinque all'Orologio Astronomico. -Dov'è la camera di Daniel?.- chiedo a Zoe. -Perché? Non vorrai giocarli qualche brutto scherzo vero? Ti ho già detto che...- cerca di dire. - Anche se si meriterebbe anche di più, no, niente del genere. Willa mi ha appena passato il suo programma. Devo svegliarlo domani mattina. Che poi è oggi.- ragiono. -Ah- sospira sollevata –lui dorme nella 707. Ma ti avverto che al mattino è totalmente intrattabile.- -Perché tutto il resto del giorno lo è?- Quando Zoe apre la porta della nostra camera ed entriamo, noto è una semplice camera doppia color crema. Dalla finestra il panorama di Praga notturna è fantastico. Mi perdo a guardarla per un tempo infinito. -Cielo, la tua valigia.- mi chiama Zoe. Controvoglia, distolgo lo sguardo dalla finestra e guardo Zoe, ora in pigiama. Quanto tempo sono rimasta incantata? -Grazie, ma come ci è arrivata qui?.- chiedo io. Effettivamente, dopo la mia caduta sul set, avevo completamente rimosso dalla mia mente il carico di bagagli che trasportavo. -Un fattorino? Non lo so. Erano all'entrata.- scrolla le spalle lei. Un fattorino? Non poteva chiamarlo prima un fattorino? Capisco immediatamente che Willa me ne ha fatta un'altra delle sue. Cielo 0, Willa 2. Ma la partita era appena iniziata. Mi trascino verso la valigia, la apro e prendo il laptop. Ho promesso a quei due di fare una video chiamata e probabilmente erano entrambi rimasti a casa con la faccia spiaccicata davanti il computer ad aspettare che li chiamassi. Sorrido inconsciamente. Ma quanto li amavo? Troppo. -Zoe, ti dispiace se faccio cinque minuti una video chiamata? Metto le cuffie e tengo bassa la voce.- prometto. -Fai pure. Quando dormo può passare pure un'orchestra intera. Non sento nulla.- si stende sul letto, chiude gli occhi, e il tempo di accodarmi sulla piccola scrivania all'angolo della stanza che già la sento russare. Accendo il pc, mi connetto alla rete Wi-Fi dell'hotel, avvio il programma delle videochiamate, ed eccole lì, le mie scimmiette. Entrambi siedono quanto sul tavolo della cucina, con l'aria stanca di chi ha aspettato fino ad ora e il sorriso di chi è stato accontentato. -Ehilà straniera!.- urla Blake euforico. -Aspetta non urlare!.- gli dico spaventata. Mi ricordo solo ora di non aver indossato le cuffie, e, sonno pesante o meno, nessuno dormiva se c'era Blake nei paraggi realmente o virtualmente. Dopo aver indossato le cuffie, finite in fondo alla valigia, ritorno a sedermi e sorrido ai miei migliori amici. -Ecco, ora possiamo parlare. Come state?.- -Bene.- -Male.- Dicono così in contemporanea tanto da non farmi capire chi dice cosa. -Okay, non ho capito nulla. Chi sta bene e chi sta male?.- -Io sto bene.- dice Tom. -Io sto male.- ripete Blake. –mi manchi.- -Anche a me.- continua subito Tom. Il mio cuore perde un battito alla vista dei miei cuccioli così abbattuti soltanto per la mia lontananza. Si poteva amare due persone così tanto? -Lo sapete che vi amo vero?.- gli dico con tutto l'amore possibile. -Dillo in italiano!.- ne approfitta subito Blake. -Vi amo ragazzi.- gli rispondo alzando gli occhi al cielo. –che ore sono da voi? Qui le due e mezzo del mattino.- cambio argomento. -Ma è tardissimo! Vai subito a dormire!.- mi rimprovera Tom. -Qui sono le sei e mezzo del pomeriggio.- mi informa Blake. -Forse è per questo che non ho sonno... Non sono in sintonia con questo orario... Com'è che lo chiamano? Jetleg?.- Entrambi rispondono con una scrollata di spalle. -Proverò comunque a dormire un po'. Ci sentiamo domani ragazzi. Dunque, se per me è mattina per voi è notte. Quindi vi chiamo domani pomeriggio. Ok?.- Cerco conferma. Non sono ancora abituata a tutta questa faccenda del fuso orario, ma se voglio continuare a restare in contatto con Blake e Tom, devo iniziare ad organizzarmi meglio. -Non so se ci sarò... sai lo stage.- mi informa cupo Tom. Quello stage proprio non lo va giù, come questo non piace a me. -Mandami un messaggio quando ci sei. Mollo tutto e ti chiamo.- lo rassicuro io. -E a me non pensi?.- Blake cerca attenzioni, come sempre d'altronde. -Te l'ho mai detto che sei veramente ma veramente egocentrico? Sei peggio di Daniel. Ed è tutto dire!.- -Quindi Daniel è egocentrico?.- cerca subito informazioni Blake. -Davvero ragazzi, l'ultima cosa che voglio fare ora è parlare di quello stronzo. Quando ritorno vi dico tutto. Ora voglio solo andare a riposare un po'.- gli informo io. -Okay vai. Tanto non scappi, lo sai! Buonanotte Sole!.- mi saluta con un bacio Blake. -'Notte.- mi sorride Tom. -Buonanotte ragazzi, vi amo.- li saluto io. Chiudo il programma, spengo il computer, vado in bagno a farmi una meritata doccia e poi mi butto sul letto. Zoe al mio fianco, russa tranquilla, mentre io dopo un'oretta passata a guardare il soffitto non ho ancora chiuso occhio. Capisco ormai che è inutile cercare di dormire tanto non ci sarei riuscita comunque. Il mio orologio biologico è impostato su Los Angeles. Stizzita mi alzo e mi avvicino alla finestra a perdermi ancora una volta nel panorama incredibile che è Praga notturna. Un'idea mi viene in mente: perché limitarmi a vederla attraverso un vetro quando potevo viverla? Indosso i primi indumenti che raccatto dalla valigia, prendo la chiave magnetica della camera, il telefono, qualche contante ed esco fuori. Trovo la hall vuota, con solo la stessa receptionist di prima ora mezza addormentata. Quando esco in strada, ha finalmente smesso di piovere. Inizio a camminare e più vado avanti e più rimango stupefatta dalla bellezza che questa città può offrire a tutti i suoi visitatori. Un gradevole odore di cucinato, mi ricorda che non mangio da un giorno circa, e mi stupisco di come sia potuto succedere. Di solito non salto nemmeno un pasto. Entro in uno di quei minimarket aperti ventiquattro ore su ventiquattro e trovo un commesso che per tenersi sveglio si tiene impegnato giocando ai videogame. Faccio il pieno di patatine, pago ed esco. Quando arrivo a Ponte Carlo, mi fermo esattamente al centro e faccio scorrere ancora e ancora lo sguardo sulle mille luci di fronte a me. Non mi bastava mai. -Che ci fai qui?.- mi fa sobbalzare la sua voce maledettamente roca. Ero talmente concentrata che non l'ho sentito arrivare. Si poggia sul parapetto alla mia sinistra e mi guarda aspettando la mia risposta. Si era cambiato. Aveva legato i capelli, indossava un pesante parka, jeans scuri e tronchetti ai piedi. Non mi ero mai interessata un gran ché al vestiario delle persone che mi circondavano, ma a lui, sembrava stare bene tutto. -Non riuscivo a dormire.- gli rispondo. -Nemmeno io.- Restiamo in silenzio così, poggiati vicini sullo stesso parapetto e lasciamo che il tempo scorra lento. -È la prima volta che vieni a Praga?.- mi chiede Daniel. Annuisco. -Ti andrebbe un giro turistico con la migliore guida che potresti mai desiderare?.- domanda scherzoso. -Ma sei davvero tu, Daniel?.- sospettosa inarco le sopracciglia. -Scusami?.- -Fino ad un paio d'ore fa mi abbaiavi contro di portarti un caffè, e ora vuoi offrirmi un giro turistico? Sei serio?.- gli faccio notare io. -Serissimo. Muoviti, la notte sta per finire.- inizia poi a camminare girandosi dopo qualche passo per assicurarsi che lo stessi seguendo. Vedendo la mia titubanza, sorride maliziosamente dicendomi – non ti facevo così fifona. Andiamo! Non ti mangio mica!.- mi sollecita Sbuffo e mi appresto a seguirlo. -Dunque, dove mi porti?.- -Su una stella.- dice prima di scoppiare a ridere da solo. – ma che coglionata!.- si autocommenta. -Daniel, ma sei ubriaco?.- sono seriamente preoccupata. O è lunatico a livelli incredibili, o è ubriaco a livelli incredibili. -No perché?.- inarca un sopracciglio. Passiamo la maggior parte del tempo a camminare in silenzio. Ogni volta che arriviamo davanti ad un edificio storico Daniel si limita a dirmi a snocciolarmi qualche aneddoto e poi proseguiamo dritti. -Vuoi qualcosa di caldo?.- mi chiede indicando una caffetteria all'angolo della strada. -Magari...- stavo congelando. Per la prossima tappa, avrei controllato le previsioni del meteo prima di farmi la valigia. -Dunque.- chiedo quando ci accomodiamo su un tavolino nella caffetteria, è vuota.- da quanto fai il modello?- -Da quando avevo circa diciassette anni. Perché?.- -Così, giusto per fare conversazione. Ora quanti anni hai?.- -Oh! Andiamo! Come se non lo sapessi! Tutta la mia vita è su internet, tutti sanno tutto su di me.- dice tristemente. -Bhè, non io. Sinceramente parlando, non ti ho mai visto né sentito nominare fino a quando l'altra mattina Willa non mi ha parlato di te.- -Davvero?.- commenta sbigottito. –Mai sentito? Sei l'unica persona sulla faccia della terra allora!.- aggiunge con tono pomposo. -Nemmeno i miei amici ti conoscevano.- -Impossibile. Lo sai quanti follower conto?.- prosegue altezzoso. -Lo sai? Sei esattamente come ti immaginavo. Egocentrico e borioso.. -Oh, e puoi dire tutto questo dopo quante ore che mi conosci?.- ghigna lui. -E stronzo. Dimenticavo stronzo.- aggiungo. -Lo sai che sei la persona più insopportabile che io abbia mai conosciuto?.- -La più vera vorrai dire. Tutti intorno a te sono sempre un "oh Daniel", "ti prego Daniel", "fallo pure Daniel". Quanti "no" hai mai ricevuto nella tua vita, principessa?.- lo derido. -Sei davvero una stronza.- mi sputa in faccia prima di alzarsi e andarsene. Io la stronza? Ma dove hai vissuto fino ad ora? Nel mondo delle favole? ANGOLO AUTRICE Salve a tutti! Volevo solo informarvi che ho iniziato una nuova storia! Si intitola "i do." e la potete trovare sul mio profilo! Follow me on instagram ----> @ladykiwi_ All the love, ladykiwi.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: ladykiwi_