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Autore: Mob4    26/06/2018    1 recensioni
Molte volte quando non ci sentiamo capiti, risulta più facile stendere quei pensieri che ci affollano la mente su un foglio.
E magari lavorarci su per trarne qualcosa di bello.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sento terribilmente un peso sullo stomaco.
Non capisco cosa sia, ogni giorno peggiora sempre di più.
Per molti anni della mia vita ho subito violenze psicologiche, nessuno mi ha mai dimostrato affetto e venivo odiata senza motivo.
Ormai sono grande, nel pieno dell’adolescenza ma purtroppo porto dei grandi mostri dentro il mio animo.
Per molti può sembrare esagerato, addirittura stupido, sono sicura di sentirli.. logorano la mia essenza cercando di uscire.
Inadeguata. Fuori dal mondo. Inappropriata. Diversa.
Questo è quello che sento, sempre.
Ho molti amici, persone a cui fa piacere stare con me nei momenti di gioia ed allegria, ma a volte mi sembra tutta un’illusione, penso che tutto possa finire con un battito di ciglia, risvegliandomi da un sogno.
Ci sono momenti in cui ho bisogno di stare sola, camminare ascoltando della musica, sedermi in riva al mare, a pensare.
Non so dire precisamente su cosa, ma penso molto, anche troppo.
Questo rimuginare su tutto, in un mondo così superficiale e materialista mi distrugge.
Ho notato che ‘pensare’ prima di fare qualcosa ormai non è più necessario, non si pagano neanche più le conseguenze delle proprie azioni.
Le relazioni con gli altri sono quasi tutte per occasione, creare un rapporto d’amicizia sincero e duraturo non interessa più a nessuno.
Con pochissime persone riesco a parlare apertamente dei miei pensieri, per quel poco che posso dire, altrimenti sarei già in un manicomio.
Ricevo spesso lamentele sul mio atteggiamento ‘muto’ riguardo i miei sentimenti ed il mio stato d’animo.
Non odio nessuno, parlerei tranquillamente con chiunque, ma non ci riesco.
Quelle poche volte in cui mi sono un po’ aperta con qualcuno, mi sono sempre ritrovata sola dopo del tempo.
Quindi utilizzo molta prudenza.
Spesso i miei amici più stretti mi chiedono i soliti ‘ Come va’ o ‘Come stai’ , magari in momenti in cui sono a pezzi, ma la mia risposta sarà sempre ‘Bene’, non perché non voglia parlare con loro, ma proprio perché non riesco a sbloccarmi e sto bene con me stessa, sono abituata a risolvere i miei dubbi da sola.
A volte sento di non essere capita.
Una cosa positiva che ho notato è che molte persone mi chiedono dei consigli, sono felice di questo, perché ricevo apprezzamenti e riesco a creare un collegamento con l’altra persona.
Ma vengo ascoltata davvero poche volte, forse perché questi consigli che tanto bramano non sono realmente ciò che vogliono fare o sentirsi dire.
Sento ancora persone giudicarmi male, per cose che non ho fatto, personaggi passati che hanno già avuto il loro momento di gloria, ma che non vogliono abbandonare le luci della ribalta.
Non mi arrabbio facilmente , ma è facile innervosirmi , perciò spesso mi chiudo in me stessa per non sbottare davanti agli altri.
Non piango mai, la prima ed unica volta che mi è capitato di piangere davanti a molte persone, mi sono sentita nuda e vulnerabile , una sensazione strana ma piacevole, perché quelle persone erano lì per me.
Forse davvero sbaglio ad essere così come sono , ma sono io.
Altruista che cerca di aiutare gli altri, sempre, anche in problemi che sembrano davvero futili, ma che non vuole essere aiutata.
Quando cerca quell'appoggio, quella consolazione, si sente davvero debole, non nel suo corpo.
Una persona diversa, che ha bisogno di certezze, e le ricerca negli altri.
   
 
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