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Autore: RoriStark    26/06/2018    1 recensioni
Come tutti sanno del classico di Stoker , Dracula ha amato.....un tempo...vediamo cosa succede se accade lo stesso nel mondo del nostro Alucard
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Alucard, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Rimasi sveglia fino a notte fonda, stretta contro il cuscino mentre mi mordevo le dita dal nervosismo, non sapevo dove fosse andato e tutti erano già andati via dalla stanza costringendomi a restare a letto come se fossi una bambina in punizione, non era giusto, avevano mandato il mio uomo…vampiro, la’ fuori e non potevo starmene con le mani in mano. Scesi dal letto ed uscii dalla camera scocciata. Scesi le grande scale in marmo senza curarmi che ero ancora scalza ed in pigiama, ma non m’importava nulla di come ero vestita, se fosse stato necessario sarei andata a combattere anche a piedi nudi.  Aprii le grandi porte di legno facendole quasi sbattere mentre Integra e Walter si voltarono verso di me, intorno a loro c’erano i soliti militari e uomini di stato che osservavano interessati uno schermo sulla finestra, vidi il mare, anche se era notte fonda. Erano riprese da un jet, guardai la scena avvicinandomi lentamente

“Luna, vai a letto, non ti..”

“io resto”


Sussurrai guardando di nuovo il resto dei presenti che mi osservava, alcuni sembravano mangiarmi con gli occhi,altri erano infastiditi dalla mia presenza

“e lei chi sarebbe?”

“e’ la partner di Alucard”

“quel mostro ha una partner?”


Ignorai del tutto la sua battuta, non avevo ne’ tempo ne’ voglia di parlare con gente come quella, che ne sapevano loro, da dietro quella scrivania d’ebano? Che ne sapevano loro della sofferenza di quelli che venivano mandati a morire per i loro capricci? Forse avevano dimenticato che faccia avesse un mostro, già. Mi voltai di nuovo verso lo schermo. Il Jet sembrava andare in picchiata verso una porta aerei, sapevo che dentro c’era Alucard, deglutii a fatica mentre mi avvicinavo per poggiarmi alla scrivania senza staccare lo sguardo dal monitor

“e’ lui?”

“si’”

“possiamo parlare con lui?”


“no, questa cosa ce l’ha portato il facchino del millennium…stanno facendo loro le riprese”
 
Sussurro’ nervosa Integra tirando un lungo respiro dal suo solito sigaro il cui aroma aveva gia’ riempito la stanza. Mi trovai a tossire quando uno sbuffo di fumo mi entro’ nei polmoni, ma continuai a fissare lo schermo senza battere ciglio. Sobbalzai quando vidi un proiettile rimbalzare come se avesse vita propria, distruggendo parti del Jet

“ma che diamine..”

Sussurrai portando una mano tra i capelli mentre Alucard sembrava non avere comunque problemi a lasciarsi fare a fette come al solito prima di atterrare incolume sulla piattaforma mentre il Jet si schiantava alle sue spalle. Sospirai, ormai dovevo abituarmi a quel suo modo di fare. Alucard si avvicino’ alle guardie con un ghigno sinistro, vedevo i suoi denti appuntiti  brillare alla luce delle fiamme dietro di lui.In poco tempo comincio’ a fare una carneficina dei soldati attorno a lui ignorando i proiettili che lo colpivano, io guardai altrove quando gli spararono con un lanciarazzi, sospirai portando una mano sulla fronte
 
“ecco perche’non volevamo vedesse, signorina Lavender,sa com’e’ il suo modo di fare”
 
“ma non e’normale che quel tipo mandi al mattatoio i suoi soldati! La stanno facendo troppo facile, deve esserci una trappola!”

Replicai io tornando a fissare Alucard mentre era rimasto solo a combattere quella strana donna con il fucile

“sembra lo stia nutrendo, sembra che gli stiano dando dei croccantini per portarlo in una trappola”


Integra mi guardo’ alzando un sopracciglio dopo aver buttato fuori del fumo dal naso, torno’ quindi a guardare lo schermo

“potresti avere ragione, ma e’ l’unica cosa che possiamo fare, quell’uomo ama la guerra, anche se non avessimo mandato Alucard a sporcarsi le mani avrebbe distrutto citta’ vite umane, stiamo facendo sporcare le mani ad Alucard perche’ non vogliamo”

“non volete sporcare le vostre, guardi se non me lo diceva lei non ci arrivavo…”

 
Ringhiai nervosa, battei le mani sul tavolo fino a farmi male, chinandomi verso la donna, non mi importava nulla ormai se mi avessero licenziato io avrei comunque seguito Alucard, con o senza stipendio
 
“lo faccia tornare!Non e’ con il fuoco che si spegne il fuoco!”

“e invece e’ cosi’, giovane Luna, lo vedrai”

 
Sussurro’ lei sicura mentre alle mie spalle Walter taceva in un silenzio di consenso che mi stava dando ai nervi. Ero io contro il mondo, l’unica con lo scudo alzato davanti ad Alucard, nemmeno Victoria sembro’ dire nulla, sospiro’ avvicinandosi a me e poggiandomi la mano sulla spalla mi invito’ ad indietreggiare

“ho davvero un brutto presentimento Victoria”
 
Sussurrai stringendole la mano mentre lei mi strinse come per confortarmi mentre fissavo lo schermo, impallidii nel vedere Alucard divorare quella ragazza, chiusi gli occhi respirando piano mentre Victoria cercava di calmarmi

“Luna, va tutto bene, il maestro tornera’ presto ora, ha sconfitto l’esercito nemico…”

“e io ti ripeto che questa storia non mi piace”


Tesi una mano verso lo schermo mi spinsi via dalle braccia di Victoria per sfiorare la sagoma di Alucard su quello shcermo, lo guardavo negli occhi e sembro’ per un attimo che anche lui guardo’ verso lo schermo, verso di me

“Alucard…”

Sussurrai, poi sobbalzai

“il suo jet e’ distrutto, dovra’ tornare con quel mezzo…”

“gia’…”

“e quanto tempo ci vorra’?”

“due giorni piu’ o meno…”


Sobbalzai guardandomi attorno, per un attimo mi sentii prendere dal panico, tanto che a stento mi ressi in piedi, dovetti appoggiarmi al tavolo mentre presi a guardare fuori dalla finestra

“e noi cosa pensiamo di fare senza di lui per due giorni? Che strano che abbiano lasciato da sola una chiatta in mezzo al mare…con soldati sacrificabili….a due giorni di navigazione da qui…sapendo che la Hellsing avrebbe mandato il suo cane a risolvere come sempre tutto…ora se non state correndo a prendere armi e bagagli, volete un disegnino della cosa che ho appena detto?”

Ringhiai spingendo a terra il posacenere e voltandomi verso Victoria con sguardo complice, lei annui’ in silenzio e subito uscimmo dalla stanza correndo per le scale verso la mia camera, dovetti cambiarmi al volo, presi le mie armi

“Alucard non tornera’mai in tempo…siamo in pericolo!”

Ringhiai mentre scendevamo dalle scale e subito ci trovammo davanti Walter ed Integra
 
“voi due restate qui a difesa insieme a Pip ed i suoi mercenari, noi andremo a vedere cosa sta succedendo in citta’, sembra ci sia stato un grosso attacco”

Scesi le scale avvicinandomi ad Integra

“le darei un pugno su quei begli occhialini signorina Integra, ma non ho nemmeno il tempo di fare quello, quando tornera’ Alucard, se tornera’ lo consideri fuori da tutto questo, perche’ sara’ grazie a lui che finira’, se finira’”

“capisco la tua preoccupazione, ma dobbiamo focalizzarci sulla battaglia signorina Lavender, metta da parte il cuore e combatta per il bene di tutti”

“si signora, padrona…”


Ringhiai andandomene senza nemmeno aspettare risposta, corsi insieme ad Integra per poter preparare una qualche strategia per difenderci dal vicino attacco nemico, non avevamo idea di cosa ci avrebbero scagliato contro, ma di certo non sarebbe stato facile, soprattutto senza Alucard. Il cuore mi diede una fitta al solo pensiero di averlo lontano, sarei morta senza di lui? Mi avrebbero uccisa di nuovo? Sospirai pensando che ormai non serviva piangere sul latte versato ed ascoltai il piano di Pip, c’era ancora tempo pareva, per fortuna i droni non stavano captando ancora nulla. Almeno, era quello che credevo. Sentimmo un boato provenire dal fondo del palazzo, quando aprirono la porta per vedere cosa stesse accadendo, qualcosa lacero’ di netto la facciata di fronte a noi, come una lama che tagliava una torta, taglio’ a meta’ i compagni che si trovarono disgraziatamente sulla linea di tiro. Io e Victoria ci affacciamo alla finestra per vedere una strana creatura, sembrava essere una strana donna piena di tatuaggi e alta come il palazzo mentre con la sua falce distruggeva i muri come se fossero fatti di burro

“impossibile…”

Balbettammo insieme mentre ci lanciammo a terra per evitare di essere tranciate, la lama ci divise ed io tentai di tornare da Victoria ma qualcosa mi blocco’, non era possibile, quella tipa non poteva essere diventata grossa come un gigante, eppure ci stava ammazzando tutti. Vidi che anche Victoria si blocco’ alla finestra, riusci’ a chiudere le mani a mo’ di preghiera, e poi saltai verso di lei, mi resi conto per un attimo che riusci’ a saltare il varco senza problemi, raggiunsi la mia amica vampira

“Victoria!!”

Gridai mentre lei rimase a fissare fuori

“Victoria dobbiamo muoverci!”

“e’ tutta un illusione…”

“cosa?!”


“ci sta facendo un illusione, io…io vedo che stanno tutti bene…Luna fai qualche benedizione, qualcosa!”

“ma io non so…o…ok”


Di nuovo congiunsi le mani allontanandomi da Victoria per non ferirla

“Lauda Agnus…”

Sussurrai mentre una luce mi avvolse per un istante e quando aprii gli occhi vidi tutti a terra che gridavano terrorizzati, ma nessun morto, nessuna parete crollata, non era successo nulla. Rimasi atterrita a guardare i miei colleghi in preda alle allucinazioni mentre Seras sembrava essersi liberata come me, forse era una capacita’ dei vampiri come lo era la mia di fare determinate preghiere di protezione.

“aiutali!”

“certo!”
 
Corsi dagli altri chinandomi accanto a loro e pregando per ognuno di loro, per fortuna stavano tutti bene, mi avvicinai alla porta barricandola di nuovo e respirando affannata per tutta l’energia che avevo usato, avevo bisogno di una pausa

“ma che diamine succede? Era un finto attacco?”
 

Chiesi guardando Seras e Pip, ma entrambi erano tornati seri

“No, stanno arrivando…”

Sussurro’ Seras guardando di nuovo dalla finestra, notai che c’erano dei movimenti dall’altra parte della villa, erano entrati e stavano venendo qui per combattere sul serio. Deglutii a fatica guardando per un attimo altrove, strinsi le mani al petto

“Alucard…..”
 
Respirai a fondo, affiancandomi quindi a Victoria con le mani giunte di fronte a me, deglutii a vuoto, avevo la bocca secca, ero stanca ma dovevo continuare a combattere, dovevo andare avanti. Caricai la mia balestra e benedissi le armi degli altri soldati


“pronta Luna?”

Mi chiese poi Victoria cercando di sorridermi

“no, ma voglio restare viva….devo ancora dire una cosa ad Alucard…”
  
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