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Autore: Syliael    27/06/2018    2 recensioni
==(Storia con OC/iscrizioni aperte)==
Jeanne è sempre stata una persona un po' particolare, una di quelle con cui non si ha mai l'impressione di avere realmente un legame. Forse perché non vuole riempirlo per davvero, quel vuoto che da sempre l'accompagna, ma avere una scusa per correre sempre tra le braccia del suo unico affetto.
Forse il suo arrivo al "Dolce Amoris" cambierà le cose, forse no. L'unica cosa che scopre è che quel dannato liceo è tutto, fuorché "dolce".
Non ne è sorpresa, non le importa. Che la credessero pure un alieno, una poco di buono o che altro.
Infondo ognuno ha dei segreti e nessuno è disposto a rivelare i propri, no?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Si era rinchiusa in biblioteca, in attesa dei corsi pomeridiani. Dopo l'esperienza della mensa la sua voglia di rapporti umani aveva avuto un'ulteriore discesa e l'idea di cercare il delegato del liceo per farsi fare la scenetta della sciocca e nuova arrivata le deteriorava il sistema nervoso. L'armadietto poteva aspettare.
Camminava tra i corridoi incessantemente, senza trovare il libro che, secondo l'archivio, sarebbe dovuto essere ancora in sede.
«...Non me lo dire! Ieri ho cercato per tutta la camera e alla fine era solo finito in lavatrice... Beh, non si è neppure rovinato!»
Jeanne sporse la testa, intravedendo due figure femminili camminare lentamente al tavolo dove stava la sua borsa. Con un sospiro, le avvicinò, cercare per ore non l'avrebbe portata a nulla. Tra l'altro vederle così vicine alle sue cose non la entusiasmava.
«Scusate.»
Le due si voltarono e la corvina incontrò un paio di taglienti occhi lunari a fissarla arcigni, assieme ad un secondo sguardo azzurro.
«Ci conosciamo...?»
«Ma sì Brynhildr! La nuova ragazza, sai! Jeanne, dico bene?»
«Oh. Nemmeno il buon gusto di presentarsi. Ora ricordo.», constatò amara lei.
Jeanne fece per ribattere, quando le vibrò il telefono, che le fece dimenticare le parole in testa.
Finalmente Jordan si degnava di darle attenzioni!
«Ad ogni modo, cosa ti serve?»
«Sì... Volevo sapere se l'archivio della biblioteca è affidabile!»
Brynhildr indicò l'amica con fare imbarazzato, «Chiedi a Melody, come facciamo tutti. Quel vecchio libro polveroso non lo aggiornano da almeno tre anni...», abbozzò un sorrisetto.
«Già... Fai prima a dirmi che libro cerchi, sai?»
Le nominò un libro sconosciuto al mondo, ''Il deserto dei Tartari'', e rimase non poco delusa quando la bruna scosse la testa pensierosa, finché non aggiunse: «Credo l'abbia preso qualcuno...»
«Oh! Allora prima o poi l'avrò, fantastico!» cinguettò soddisfatta, ringraziando.
La ragazza dai capelli biondo cenere le allungò la mano, rigida: «Brynhildr von Habsburg. Molto piacere. Sì, genitori simpatici. Lei è Melody Dupont.»
«Molto piacere! Jeanne Lacroix!»
La bruna, a disagio, sputò il rospo dopo pochi istanti, chinando il capo in segno di scusa.
«Sai, mi spiace per quello che è successo in mensa...»
Brynhildr la interrogò con lo sguardo, perplessa, e Jeanne dedusse che non mangiasse in quel posto così sciatto. In effetti non le si addiceva, immaginarla seduta a punzecchiare quello strano cibo era surreale, vedendola ora così posata ed elegante.
Melody raccontò in breve, sotto lo sguardo indignato della corvina: lei era una dei tanti stupidi che avevano assistito passivamente, la cosa la irritava e non poco. Ricevette una ramanzina dall'amica, era diventata talmente rossa che sembrò sarebbe svenuta.
«La Jacott si conferma una volgarotta come ogni volta. Andiamo, c'è la lezione d'arte. Jeanne, vieni con noi?»
Annuì soddisfatta, quelle due le piacevano, erano calme e pacate senza scadere nella solita introversione.
«Preparati all'inferno...»
Non era certa di voler sapere perché Melody le avesse detto quella frase.
Salirono la scalinata, troppo pulita rispetto ai pavimenti della mensa, girarono a sinistra e percorsero il corridoio, ancora gremito di studenti, plausibilmente più piccoli. Ammirò i molti disegni esposti lungo la parete, sia tecnici che artistici, degli anni precedenti. Rimase stregata dal ritratto di una donna, qualcosa nelle pennellate mandava malinconia, non sapeva come spiegarselo, ma avrebbe potuto tranquillamente passare giorni a cercare di riprodurlo per il solo gusto di averne una copia in camera.
«Bry!»
«Oh, Nath! Guardati, sei sommerso di carte! Lasciati aiutare, caro.»
Melody scansò però l'amica senza una parola ed afferrò un po' di documenti, defilandosi assieme al ragazzo biondo che aveva appena finito di parlare, lasciandole sole e basite.
«...Mel ha una cotta per lui, ecco. Senti, siediti al mio fianco, passerai le ore al sicuro, perlomeno. Mi spiacerebbe averti sulla coscienza.», sorrise gentilmente.
Era tutto normale. Il professore le salutò, si accomodarono e la lezione iniziò. Tutto nell'ordinario.
Che diavolo intendevano, prima?
L'autonomia dell'attenzione durò quanto un gatto in tangenziale, tutte quelle spiegazioni sul perché una pennellata fosse stata data da destra e non da sinistra le mandavano scariche di tendenze suicide irresistibili.
Perché, a dirla tutta, Jeanne non era esattamente un'appassionata di storia dell'arte, le piaceva solo molto abbozzare disegni: copiò alcuni capitelli dal libro, schizzandoli con cura, catapultandosi nel mondo della mitologia greca e delle sue divinità.
«...Ecco. Adesso inizia lo show dei mentecatti.», commentò secca la vicina, riportandola sulla Terra: il prof si era dileguato e, nel giro di pochi minuti, la stanza si riempì di chiasso, Jeanne si trovò a scommettere che si sarebbe trovata meglio tra le anime dell'Ade.
Brynhildr, dal canto suo, teneva il naso sui libri, guardando raramente i like su qualche foto di instagram.
Due gemelli lottavano a colpi di pennello e vernici assieme ad una ''pel di carota''.
Una ragazza nera tirava pennarelli alla compagna davanti a lei.
Alcuni guardavano con aria persa il panorama, fuori dai vetri non spolverati da ben più di un giorno.
«Vedo che almeno capisci con chi fare amicizia, sciacquetta», l'indimenticabile voce della bionda le risollevò decisamente l'umore, «Anche se credo che Brynhildr non ami le personcine insulse come te.»
La ragazza alzò la testa e mosse elegantemente la mano: «Dissipatevi, ve ne prego. La vostra volgarità mi invade le narici. Jacott, non seccarmi. Sai che finirà male solo per la tua famiglia.» pronunciò secca. Allora Jeanne vide Ambra sbiancare, ridere nervosa ed eseguire. Si andò a pavoneggiare al banco di un ragazzo dai capelli rossi, mentre le amiche giocavano a tirarsi il blocco da disegno di una ragazzina bassa e mora, alta poco più della cinese.
Non domandò, non osò farlo.
Finite le lezioni uscirono insieme, senza dirsi nulla. Solo in quel momento la corvina ricordò di non aver guardato il messaggio, ma non le servì, Jordan era lì davanti e le sorrideva chiamandola.
«Quello non è Victor Lemoine? Il modello di Montecarlo?»
Se ne accorse solo per merito di Brynhildr: il coinquilino era in piedi di fianco al fratello, le squadrava, appoggiato al cofano della sua Mercedes CLS cabrio bianca, col suo solito viso annoiato.
«Già. Proprio lui, la simpatia incarnata.»
Presentò l'amica ai due, si accorse con stupore della lunga stretta di mano che Victor le offrì. La guardava come Paride poteva aver guardato Elena.
Con l'unica pecca che a quell'Elena, di quel Paride, non sarebbe potuto importare di meno, non romanticamente almeno.



 
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Angolino autrice
Buonasera, lettrici/lettori! Dato l'orario, non so esattamente cosa scrivere in questo spazio...
Un assoluto ringraziamento ad Alyss Gray, per il personaggio e soprattutto per le recensioni, troppo gentile! Spero che Brynhildr sia riuscita bene, attendo commenti!*^*
Un altro ringraziamento a tutte/i coloro che leggono la storia, mi fa piacere vedere quel numerino continuare a crescere, recensioni o meno spero vi stia piacendo!^^
E nulla, Jeanne presto imparerà quanto possa essere difficile integrarsi all'ultimo anno, specie col suo pessimo carattere.
Un saluto ed una buonanotte/buongiorno a tutti, alla prossima!(°^°)/
  
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