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Autore: MatsuFla    27/06/2018    2 recensioni
Ho sempre avuto scolpito nella testa un mio personale film su come siano andate "realmente" le cose tra Cam e Noel dietro le quinte di Shameless. Forse perché non riesco ad accettare che la foooorte chimica che c'è tra di loro dipenda solo dalla loro bravura come attori. Ho preso da internet vari spunti, delle loro interviste e tweet etc. e ci ho ricamato intorno. Questa è la mia versione della storia... ma non escludo che sia potuta accadere davvero! ;)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Era trascorsa una settimana dall'incontro in camerino e ancora Noel non riusciva a dimenticare quello che era successo. Tutta quella situazione pareva assurda ai suoi occhi, non riusciva a capire cosa fosse successo a quel ragazzo che credeva di conoscere bene e che invece quel giorno aveva visto così diverso.
Che fosse bipolare anche Cam?
In quel caso avrebbe potuto perdonarlo... si perché Noel era arrabbiato con lui per il modo in cui si era comportato. Era stato felice del fatto che per un'intera settimana non avesse dovuto lavorare con lui, che aveva accuratamente evitato anche fuori dal set, trovando mille scuse per non unirsi neanche alle uscite con gli altri membri del cast pur di non rischiare di incontrarlo. E l'altro, come aveva promesso, non lo aveva mai cercato e si era tenuto alla larga. Questo gioco però stava per finire perché all'inizio della settimana successiva avrebbe dovuto ricominciare a girare praticamente tutte le sue scene insieme a Cam... ed erano tutte molto intense!

A Noel non era mai pesato andare a lavorare il lunedì, specialmente se si trattava di Shameless, si era sempre divertito. Ma quel lunedì gli aspettava una giornata davvero pesante. Dopo il trucco, il parrucco e la tappa dalla costumista era pronto per andare sul set. Appena arrivato salutò tutti e subito si accorse che Cam era già lì, pronto con i suoi abiti di scena, se così si poteva definire quel completino da spogliarellista che aveva addosso. Il ragazzo lo salutò facendogli un cenno con la testa, da lontano, senza scomporsi minimamente e lui ricambiò provando una leggera fitta di irritazione.
Partirono le riprese e subito Cam iniziò a strusciarsi sulla comparsa attempata che, agli occhi di Noel, sembrava divertirsi un po' troppo, così subito li raggiunse e li divise come da copione. Mentre la scena proseguiva il giovane lo afferrò per la camicia, lo fece sedere sul divanetto e prontamente sedette su di lui aprendo le gambe e strofinandogli addosso l'ingombrante sporgenza che quel dannato tanga attillato lasciava in bella vista. Tutto ciò lo imbarazzò al punto da non riuscire a guardarlo in faccia fino a quando non sentì la sua voce.
"Come sta andando la tua giornata?"
Noel si fece forza e proseguì... anche dopo che Cam gli avvolse il boa di piume attorno al collo e si girò di spalle continuando il suo ballo sensuale. Dopo un ultimo movimento lascivo, che coinvolgeva l'intero corpo di Noel sotto di lui, il rosso si alzò.
"Mi sono divertito. Cercami se ne vuoi un altro." Disse facendo concludere così la scena e lasciando Noel senza fiato.

Cameron era seduto nel suo camerino, tremava, e non perché indossasse solo un tanga dorato scintillante e una specie di cravattino dello stesso colore, ma perché era tremendamente teso per la scena che avrebbe girato a breve. Finalmente Mickey si sarebbe deciso a baciare Ian davanti ad altre persone... e non un bacio qualsiasi, un vero bacio appassionato e focoso!
Già, Mickey, non Noel.
Dal momento in cui gli aveva rubato quel primo bacio non era più riuscito a toglierselo dalla testa, non aveva pensato ad altro per tutto il tempo.
Quella sera Cam avrebbe baciato Noel, di nuovo. 
Non gli fu data nessuna indicazione su come andasse fatto, gli dissero di improvvisare, di farlo ad istinto. Così fecero... e fu fantastico! Un bacio travolgente ed eccitante. Il bacio che sarebbe poi diventato, a parere di tutti, il più hot della serie fino a quel momento e che li consacrò come la coppia più amata di Shameless.

Mentre lo baciava, Noel sentì sciogliersi tutta l'angoscia che aveva accumulato nelle settimane precedenti. Da quel giorno la tensione tra loro sembrava essere sparita, entrambi avevano ricominciato a parlare e scambiare qualche battuta sul set, anche se continuavano a non vedersi al di fuori del lavoro.
Noel non si sentiva più arrabbiato e Cam aveva abbandonato l'atteggiamento strafottente degli ultimi giorni. Quel bacio sembrava aver segnato una tacita tregua che li stava portando lentamente a riavere il loro vecchio rapporto. Così, dopo circa due settimane, Noel decise di fare un'ulteriore passo in avanti.
"Vengo in pace." Disse subito quando il rosso aprì la porta della sua camera d'albergo.
"Non sapevo fossimo in guerra." Rispose sorpreso.
"Beh sai, è da un po' che le cose sono strane tra di noi... penso sia ora di darci un taglio! E poi contro Jeremy non vinco mai a Mario Kart!"
"Ah ecco, allora è questo il vero motivo..." Sorrise rimanendo davanti alla porta ancora aperta.
"Ho portato la birra!" Continuò Noel agitando le lattine per aria, poi ne prese due e mise le altre nel minibar. 
"Cosa vuoi Noel?" Cam chiuse la porta e si mise le mani in tasca in attesa della risposta dell'altro. A Noel mancò la terra sotto i piedi per un secondo sentendo quel tono così duro.
"Te l'ho detto, voglio..." Provò a far finta di nulla ma Cam lo interruppe.
"Non è cambiato nulla, tutto quello che ti ho detto quella sera lo provo ancora." Aveva un'espressione seria.
"Ancora con questa storia? Gesù, Cam! Ma cosa ti è successo in Africa?" Cercò ancora di tenere il tono della conversazione sullo scherzo, ma senza successo.
"L'Africa non c'entra e neanche lo stress. Non è perché voglio sperimentare o fare esperienze nuove e non mi faccio trasportare troppo dal mio personaggio... non è nulla di tutto questo, Noel!" 
Gli occhi azzurri dell'ormai tornato biondo rimasero inchiodati su Cam ma non riuscì a dire nulla.
"Allora?... non vuoi sapere cosa mi prende?... Chiedimelo!" Disse il rosso alzando la voce.
"Sai che c'è? Credo che venire qui non sia stata una buona idea!" Noel posò le birre sul tavolino davanti al divano e si avviò verso la porta quando sentì l'altro ribattere.
"Si, stavo pensando la stessa cosa!"
Nonostante fosse lo spilungone a dovergli delle scuse, Noel aveva comunque deciso di fare il primo passo, lo aveva raggiunto per mettere le cose a posto e ora lui lo stava anche respingendo? Al biondo saltarono i nervi.
"Vuoi che me ne vada?" Si fermò e fulminò Cam con lo sguardo.
"Si" Rispose l'altro stizzito.
Noel riprese la sua corsa verso la porta ma poi, assecondando uno scatto di rabbia che gli risalì da sotto i piedi, si fermò.
"Invece no! Sono stufo di questa situazione. Vuoi che te lo chieda chiaramente? Allora ecco, te lo sto chiedendo... cosa diavolo ti prende?"
"Non funziona!" Sbottò Cam passando da un'espressione imbarazzata ad una più seria.
"Cosa non funziona?" Chiese confuso Noel.
Il rosso si mise le mani tra i capelli portandoli in dietro, rimase così per qualche secondo e poi riprese.
"Dopo averti baciato ero tremendamente confuso, non sapevo come affrontare la situazione. Così ho cercato di distrarmi, di sbarazzarmi di quei sentimenti indesiderati. Ho visto delle persone e ho provato a fare sesso con loro. Ma non ha funzionato!"
"Vuoi dire che..." Finalmente comprese le parole del ragazzo.
Cam aprì le braccia e scosse la testa con un'espressione rassegnata.
"Aspetta, hai detto di aver provato a fare... hai detto persone, non ragazze... quindi, tu sei stato anche con..."
"Si, ma non ha funzionato comunque!"
"Con chi?" Chiese Noel strizzando gli occhi.
"Che importa con chi, il punto è un altro!"
A Noel stranamente importava invece, ma il ragazzo lo distrasse dai suoi pensieri continuando a parlare.
"Non sono gay, Noel. Non sono attratto dagli uomini ma... quello che provo per te è qualcosa di completamente diverso perché quando penso a te... funziona sempre!"
L'imbarazzo provocato dalla confessione del giovane lasciò subito il posto alla confusione che quelle parole scatenarono in Noel.
"No, non capisco, Cameron io sono un uomo!"
Guardando indietro ora, a Cam tutto sembrava così chiaro, così ovvio. Ora era in grado di capire tutte le sensazioni che aveva provato ogni volta che era vicino a Noel.
"Si, lo so, ma... dico solo che essere innamorato di un solo uomo non mi rende gay!"
Innamorato? Cam aveva veramente detto di essere innamorato di lui?
Noel sentì il cuore battere forte e lo stomaco contrarsi. Gli sembrò di avere la testa vuota e questo non gli fece accorgere che, senza sapere come, stava correndo in contro a Cam. Non era più in grado di controllare il suo corpo!  
Cam intanto, resosi conto di quello che aveva detto, iniziò a blaterare nervosamente cercando di ritrattare in modo goffo, scuotendo la testa con lo sguardo basso. Dopo qualche minuto in cui regnò il silenzio alzò gli occhi verdi verso Noel e incrociò quelli blu dell'altro che gli si stava avvicinando.
Il più basso gli afferrò il volto lentigginoso tra le mani e, sollevandosi appena sulle punte, catturò le labbra dell'altro con le sue. Lo strinse a sé con tutta la sua forza, tenendo gli occhi chiusi e la bocca serrata.
Riuscì a riprendere il controllo solo dopo pochi secondi, mentre teneva ancora il contatto tra le loro labbra sentì che Cam stava sorridendo nel bacio. Aprì di scatto gli occhi e si allontanò da lui con un balzo.
"Merda!" Disse portandosi entrambe le mani alla bocca mentre alzava la testa al soffitto.
"Merda! Merda! Merda!" Ripeteva strofinandosi i palmi sugli occhi. Sembrava sull'orlo di una crisi di nervi. Continuò ad imprecare per qualche minuto finché parve ricordarsi della presenza di Cam davanti a sé.
Rimase pietrificato notando che lui era fermo a fissarlo con le braccia conserte e un sorrisetto soddisfatto stampato in faccia. Vedendo lo sguardo perso del biondo su di sé il ragazzo iniziò ad andargli incontro.
"Dici che ami la tua ragazza, che sei soddisfatto della tua vita… ma il tuo sguardo ti tradisce."
"Stai indietro, cazzo! Non è come pensi..." Allungò le braccia davanti a sé ancora visibilmente scosso.
Cam continuava ad avvicinarsi con calma, noncurante del terrore negli occhi di Noel.
"Vieni qui, mi baci e poi pretendi che io faccia finta di niente..."
Quando gli arrivò ad un metro di distanza Noel fece un passo indietro ma poi si fermò lasciandolo avvicinare. Cam avvolse le sue lunghe braccia attorno alla sua vita strattonandolo delicatamente verso di sé, poi aumentò l'intimità avvicinando lentamente il viso al suo. Esitò un attimo in attesa di valutare la risposta dell'altro.
"Lo sapevo." Disse il rosso. Chiuse gli occhi e sorrise. Erano così vicini che Cam riuscì a sentire l'eccitazione dell'altro contro la propria gamba.
"Tu vuoi esattamente quello che voglio io." Si scostò di poco solo per poter incontrare il suo sguardo azzurro. Afferrò con dolcezza il suo viso tra le mani, solo con i polpastrelli. Poggiò il suo naso sulla fronte del più basso e iniziò a sussurrare.
"Ho così tanta voglia di baciarti che non riesco più ad aspettare. Se vuoi che mi fermi lo farò, senza protestare." Spiegò Cameron prima di continuare.
"Ma se ora ti fai baciare ti avverto che non sarò più in grado di fermarmi."
Noel allungò le braccia tremanti dietro la schiena del giovane e si aggrappò alla parte posteriore della sua camicia con entrambe le mani.
"Cam, non posso." Gli disse evitando il suo sguardo ma stringendolo ancora di più a sé.
"Allora respingimi." Cam gli stampò un bacio sulla fronte e poi, respirando dolcemente con il naso, gli riempì il viso di baci fino ad arrivare alle labbra. Noel non fece resistenza e senza dire una parola schiuse le labbra per lasciarlo entrare. Cam fece scorrere la punta della lingua nella bocca dell'altro muovendola delicatamente contro l'estremità di quella del biondo. Si tirò indietro e dopo una pausa, ipnotizzandolo con i suoi fari verdi, gli disse che non intendeva chiedere scusa per quello che stava per succedere. Noel deglutì a vuoto e l’istante dopo si baciarono nuovamente con un’intensità sempre maggiore.
Si diressero verso i piedi del letto senza mai lasciare andare le loro labbra.
Cam gli tolse la canottiera nera che indossava e lo spinse sul letto. Si tolse anche lui la camicia prima di far scorrere lo sguardo su tutto il corpo di Noel che fremeva impaziente sdraiato sulla schiena in attesa del contatto con il suo. Si lanciò su di lui e lo ingabbiò con le braccia ai lati della testa. 
Noel gli rivolse il sorriso più dolce che avesse mai visto prima di intrecciare le dita dietro al suo collo per tirarlo giù in un altro bacio.
Si liberano goffamente dei vestiti rimasti, cercando ancora di mantenere le loro bocche attaccate l'una all'altra. Stava succedendo tutto così in fretta... furono completamente nudi nel giro di un minuto.
Il rosso afferrò Noel per la vita e lo fece girare, subito lui si alzò sulle ginocchia e cercò una presa stabile aggrappandosi al materasso con una mano e alla testiera del letto con l'altra.
Cam si abbassò completamente sul corpo scolpito sotto di lui e gli avvolse le braccia attorno al torace. Molto lentamente si spinse dentro di lui facendo aderire perfettamente i loro bacini. Non fu facile, ma Noel dopo una prima smorfia di dolore sembrava iniziare a provare piacere, era pervaso da una sensazione dolorosamente piacevole. Cam si fermò per un momento, poi baciandogli il collo e mordendogli le spalle andò fino in fondo, lo strinse più forte ed iniziò ad aumentare il ritmo delle spinte togliendogli il fiato.
Noel sollevandosi in posizione verticale, si spinse all'indietro fino a premere la sua schiena contro il petto caldo di Cam. Il più giovane e intraprendente allungò una mano e gli voltò la testa per guardarlo, poi gli passò il pollice sulle labbra ansimanti e avvicinandolo a sé lo baciò appassionatamente, con l'atra mano invece scese giù ad accarezzare Noel con lo stesso ritmo frenetico delle sue spinte. Noel iniziò a muoversi contro di lui, incoraggiandolo a spingere ancora più a fondo, abbastanza per colpire il suo punto debole. Il biondo cercò la mano libera di Cam e intrecciò le dita con le sue, poi lasciò cadere la testa sulla spalla del rosso che gli premeva la bocca contro la gola. Tenendo stretto il corpo di Noel contro il suo, Cam continuava a stringergli forte la mano e a sussurrargli parole dolci all'orecchio. Ma Noel era troppo perso in quel piacere per dare un senso a tutto tranne che all'imminente esplosione che si stava formando dentro di lui. Non riusciva a credere a quello che stava accadendo, non si era mai sentito così bene. Desiderava che quella fantastica sensazione di avere Cameron dentro di sé potesse durare per sempre. Tentò di trattenersi, per aggrapparsi a quella beatitudine ancora per un po', ma fu impossibile. Venne tra le dita di Cam, quasi singhiozzando per l'intensità. Questo trascinò anche il più giovane completamente oltre il limite, soffocando le sue stesse grida nel collo di Noel finché entrambi caddero sul letto. Si guardarono e si scambiarono un ultimo bacio dolce e perfetto, poi rimasero vicini, in silenzio, ad ascoltare i loro respiri.

Cameron sbatté le palpebre un paio di volte, prima di aprire gli occhi e dare un'occhiata in giro. Aveva il braccio avvolto intorno alla vita di Noel con le dita delle mani ancora intrecciate, esattamente come si erano addormentati la notte precedente nella camera d'albergo del rosso. Chiuse di nuovo gli occhi solo per godersi ancora un momento della meravigliosa sensazione di avere il corpo caldo di Noel premuto contro il suo petto. Questo era quello che avrebbe voluto avere per sempre, addormentarsi e svegliarsi insieme, vicini l'uno all'altro.
Controllò l'ora e calcolò che avevano altre due ore prima di dover essere sul set a filmare le scene per la 4x11.
"Mickey è il tuo ragazzo?" Gli avrebbe chiesto Carl.
"Ci frequentiamo." La sua risposta prevista dal copione.
Si stavano frequentando?
Noel sarebbe diventato il suo ragazzo?
Nonostante fosse decisamente troppo presto per parlare di una relazione, Cam continuava a farsi mille domande e non riusciva a pensare ad altro che a quanto era stato contento di sapere che Noel ricambiasse i suoi sentimenti, a quello che avevano fatto e a quanto gli era piaciuto farlo... ma soprattutto sapeva che per niente al mondo avrebbe voluto smettere di farlo!
Cameron si sentiva così felice da volerlo urlare a tutto il mondo ma era sicuro che Noel fosse contrario a divulgare la notizia. Il rosso poteva capirne le ragioni, era una situazione molto complicata.
Noel avrebbe avuto bisogno di tempo e Cam non aveva intenzione di fargli pressioni.
Continuò a viaggiare sul treno dei suoi pensieri mentre Noel ronfava tra le sue braccia.
"Tu ami Mickey?"
"Il suo odore mi piace."
E come Ian amava l'odore di Mickey, lo stesso valeva per Cam. Il ragazzo affondò il naso tra i capelli biondi e si riempì del suo odore non riuscendo a trattenere un sorriso.
Lui non sapeva se si trattasse di amore, ma era qualcosa di molto importante e rabbrividiva al pensiero di perdere Noel. Sperava davvero che anche per l'altro fosse lo stesso.
Cam iniziò a baciargli il collo stringendolo forte, Noel si girò verso di lui e aprì gli occhi.
"Buongiorno. Stai bene?" Chiese un po' preoccupato.
Il biondo avrebbe voluto dirgli che era stato meraviglioso e che non si era mai sentito così felice prima, ma le parole gli si bloccarono in gola, così si limitò a sorridergli e stampargli un tenero bacio sulle labbra.
Quando Cam si alzò per andare a fare una doccia si fermò sullo stipite della porta, poi si voltò verso il letto dove Noel si era messo seduto abbracciato ad un cuscino.
"Noel... siamo gay?" Chiese abbandonandosi sullo stipite con le braccia conserte.
"Tu lo sei?" Rispose serio.
"Io non lo so, io non so cosa voglia dire. So che da sempre mi sono sentito legato a te, prima da una forte amicizia che poi è diventata qualcosa che ancora non riesco a capire, che mi confonde. Ma di una cosa sono sicuro... questa è stata la notte più bella della mia vita e se questo vuol dire che sono gay... beh, allora lo sono, cazzo." Disse con un gran sorriso stampato in faccia.
"E lo sei anche tu!" Aggiunse subito.
"Non tirarmi dentro in questa storia!" Protestò l'altro portando le mani agli occhi.

"Mi stai prendendo in giro, Noel? Tu ci sei già dentro! Ci sei dentro fino al collo, insieme a me!"
Noel iniziò ad agitarsi nervosamente nel letto.
"So che quello che provo io lo provi anche tu, ne sono certo! Perché ero con te in quel letto e ho sentito quello che hai provato! Quello che abbiamo provato!" Cam alzò leggermente la voce quando l'altro smise di guardarlo. Noel era ricurvo su se stesso con la testa tra le mani.
"Non avevo mai tradito Layla, neanche una volta da quando stiamo insieme." Disse sospirando e abbassando ancora di più la testa.
"Ne hai mai avuto voglia?"
"Mai... prima di te." Questa volta lo guardò negli occhi ma poi subito distolse nuovamente lo sguardo e aggiunse...
"Che faccio adesso?"
In quell'istante tutte le cose che Noel sapeva di se stesso fino a quel momento sembrarono sparire. Non si riconosceva più, eppure sentiva di non essere mai stato se stesso più di così. Ma questo non lo fece sentire meglio.
Cam gli si avvicinò sedendosi sul letto.
"Non lo abbiamo cercato, è successo e basta, ma non puoi nasconderlo o fingere che non sia così."
Lui continuava a non guardarlo mentre rimasero seduti per un po' in silenzio.
Cam portò lentamente la sua mano verso quella di Noel e la afferrò dal dorso aspettandosi di essere respinto, ma Noel girò la sua mano e fece intrecciare le loro dita. Finalmente Cam vide che quegli occhi azzurri lo stavano guardando, così gli sorrise e Noel strinse più forte la sua mano.
"È stato ancora più bello di come me lo ero immaginato." Disse Cam spezzando il silenzio.
"Te lo eri immaginato?" Noel alzò le sopracciglia sorpreso.
"Circa un milione di volte da quando ti ho baciato!" Risero.
"Ti senti meglio?"
"Si, però mi fa un po' male il culo."
"Potrei dire che mi dispiace, ma sarebbe una bugia!" Scherzò Cam.
"Stronzo." Risero di nuovo.

Cam aveva passato la notte insonne a rimuginare su tutto quello che era successo e sulle conseguenze che ne sarebbero potute derivare. Aveva più volte pensato di intrufolarsi nella camera di Noel durante la notte per parlarne, o perché no, magari fare altro!
Dopo essersi svegliati insieme quella mattina passarono tutto il giorno a lavorare e la sera ci fu un'uscita con il resto del cast dove non riuscirono a rimanere soli nemmeno per un dannato momento.
Il rosso non poteva dire con certezza se l'altro lo stesse un po' evitando o se fosse colpa di una serie di sfortunate coincidenze, in ogni caso si ritrovò a letto senza averlo sentito nemmeno per messaggio.
Silenzio assoluto.
Ripensò alla scena che avevano girato quel giorno.

"Mi chiedevo... se siamo una coppia o no."
"Certo che si."
"Però ci nascondiamo."
"Beh, ha funzionato alla grande finora."
"A me non va più."

Aveva davvero bisogno di parlare con Noel.

I due non ebbero modo di vedersi fino al mattino seguente quando Noel raggiunse Cam nella sua stanza dopo aver ricevuto un suo messaggio di invito.
Aveva preparato i pancakes con il piccolo fornellino di cui erano provviste le camere di quell'albergo che erano come dei piccoli monolocali.
Il biondo sembrava tranquillo, forse un po' sovrappensiero.
"Che è successo?" Chiese Cam mentre si preparavano a mangiare.
"C-come? No, niente. Non posso credere che hai preparato tutto questo."
"E io che continui a non rispondermi." 
"Che vuoi che ti dica?"
"Stavi pensando a qualcosa."
"È stata la notte più lunga della mia vita."
"Anche per me, che hai pensato?"
"Che non c'è niente da pensare. N-non sarebbe dovuto succedere. È stato un errore. M-mi sono sentito... non lo so... è colpa mia... non avrei dovuto..."
Le sue parole colpirono il ragazzo dritto al cuore che smise di battere per un secondo. Noel provò lo stesso pronunciandole, ma doveva farlo.
"Cam, ascolta, l'altra notte è stata... non mi sono mai sentito così in tutta la mia vita, davvero! Ma non può continuare! Non possiamo!"
"Perché?"
"Perché io sto con Layla... e poi il lavoro, i paparazzi, i mass media... è troppo complicato!"
"No,il motivo è un altro... è perché siamo due uomini." Cam lo fulminò con lo sguardo.
"No, non è per quello... ok, va bene, si! È un dettaglio importante, perché il fatto che siamo due uomini rende la situazione ancora più complicata. In più siamo anche colleghi e amanti sullo schermo!"
"Non capisco, stai dicendo che anche tu provi qualcosa ma il problema è che non vuoi rivelare di essere gay?"
"Non sto dicendo questo!"
"A me pare di si invece! Sai, non sei l'unico che non sa come affrontare questa merda gay, è una cosa nuova anche per me, ma non per questo metto in dubbio quello che c'è tra di noi!"
"Noi? Non c'è nessun noi, Cam!" Si pentì appena si rese conto di averlo detto. L'agitazione e il panico di quel momento avevano preso il sopravvento. Sapeva che il ragazzo avrebbe protestato ma non avrebbe voluto essere così duro con lui. Vide la delusione sul volto del rosso e cercò di rimediare al danno.
"I-io non intendevo... scusami, è che... possiamo far finta che non sia successo? Che non sia successo nulla di tutto questo! Vorrei solo che tutto tornasse come prima!" Si grattò il naso con il pollice.
"Te l'ho già detto, non è possibile! Non posso dimenticare quello che è successo e soprattutto non posso fingere di non provare niente per te, come fai tu! Ormai è chiaro che a te riesce benissimo ma io non sono come te!" Ora Cam aveva gli occhi lucidi ma nella sua voce prevaleva la rabbia.
"Devo andare via... io... devo andare." Noel si alzò e iniziò a raccogliere le sue cose in modo confuso. Prese la giacca e il cellulare mentre Cam continuava ad urlargli contro.
"Stai scappando un'altra volta?"
"Non ce la faccio così, non ci riesco. Ho sbagliato a venire qui... non dovevo venire ma poi non ho resistito. Sono un idiota! Io ho una ragazza, ho una casa e ho una vita... e poi ci sono... tante cose...io devo stare là, con lei. Adesso vado."
"Si, meglio che te ne vai."
Noel uscì sbattendo la porta e in un lampo fu nella sua stanza. Poggiò le spalle al muro e scivolò giù fino ad accasciarsi sul pavimento, poi prese il cellulare dalla tasca e fece partire una chiamata.
"Ciao tesoro, proprio ora ti stavo pensando!"
"Ciao, volevo avvisarti che questa sera torno a casa."
Quando la telefonata fu finita non riuscì a trattenere il pianto.

Appena Noel entrò in casa, Layla, la sua ragazza, gli saltò al collo euforica.
"Ciao amore, com'è andato il viaggio?" Lei premette forte le sue labbra su quelle di Noel che invece si limitò ad accennare un bacio. Layla sembrò non badarci.
"Sei stanco? Ti preparo qualcosa da mangiare?"
"No, no grazie. Non ho fame."
"Cosa c'è che non va?" Disse notando qualcosa di strano nei suoi occhi blu.
"Niente, sono stanco."
"Come mai questa bella sorpresa? Quanto ti fermi?"
"Riparto domani mattina presto. Volevo solo... vederti."
Lei gli sorrise dolcemente e afferrandogli la mano lo tirò verso la camera da letto ma fu sorpresa nel vedere Noel rimanere immobile.
"Sono davvero a pezzi... e sai cosa? Ho cambiato idea, meglio se mangio qualcosa!"
Lei aggrottò le sopracciglia e lo fissò per qualche secondo in silenzio, poi annuì e si diresse nella cucina.
Noel mangiò in fretta, in silenzio, senza mai guardarla. 
"Layla, ascolta, devo parlarti di una cosa..." Il senso di colpa lo stava divorando, non avrebbe potuto resistere un minuto di più tenendosi dentro quel segreto.
"Sono stato con un'altra persona... m-ma è finita adesso! Cioè, non è mai iniziata. Noi..."
Noel non riuscì a proseguire quando vide l'espressione devastata sul viso della ragazza, vide chiaramente il momento in cui le si spezzò il cuore. La guardò negli occhi con aria colpevole ma non riuscì a dire più nulla.
"Oh Cristo!" Gridò Layla alzandosi facendo tremare il tavolo.
"Non posso crederci, come hai potuto! Vattene via!" Continuava ad urlare.
Noel si alzò e la raggiunse, le strinse le spalle tra le mani.
"Non toccarmi, cazzo! Vattene via!" Lo spinse via prima di asciugare le lacrime che le rigavano copiosamente le guance.
"Lei chi è?" Chiese quasi ringhiando.
Noel si sentì soffocare, chiuse gli occhi pieni di lacrime e scosse la testa.
"Parla cazzo, è già difficile chiedertelo! Chi cazzo è, Noel?" Diventò più aggressiva e non gli lasciò il tempo di rispondere, infondo sapere quel nome non aveva tanta importanza per lei.
"Sono mesi ormai che ti comporti in modo strano! Da quanto tempo ci vai a letto?"
"È successo solo una volta. Non è una relazione."
Noel non riuscì a dirle tutta la verità su quello che provava veramente. Non avrebbe mai potuto dirle di Cam e di quello che aveva provato quando era con lui. Quel ragazzo che in un attimo gli aveva sconvolto la vita, per lui aveva messo tutto in discussione e fatto cose che non erano nella sua natura, come tradire la donna che fino a quel momento credeva essere la sua anima gemella. Ma Layla lo aveva capito, conosceva bene il suo ragazzo e aveva letto nei suoi occhi che c'era di più di quello che le aveva confessato, qualcosa di più profondo.
"No, è peggio di così, vero?" Sentiva di averlo perso ed era distrutta.
"Spero ne sia valsa la pena di buttare una relazione di otto anni per una scopata!"
Noel cercò nuovamente di avvicinarla ma fu respinto con uno schiaffo pieno di rabbia, delusione e tristezza. Si sentì una vera merda.
"Sei solo un bastardo! Lo dirò a tutti... dirò a tutti quello che hai fatto! Vattene via! Vai dalla tua puttana!" Layla era un fiume in piena, fuori controllo, e Noel non se la sentiva di forzarla a continuare quell'agonia, così decise di fare ciò che lei gli chiedeva e andare via.

Tornò a Chicago appena in tempo per tornare a lavoro. Si era liberato del senso di colpa che lo attanagliava ma ora un'altra urgenza aveva preso il suo posto. Doveva vedere Cam, sperava di riuscire a parlare con lui per raccontargli quello che era successo, quello che aveva fatto.
Il più presto possibile!
"Devo parlarti!" Disse impaziente appena lo vide sul set, senza neanche salutare.
"Ciao anche a te! Dove sei stato ieri sera? Sono venuto a cercarti ma non eri in camera tua."
"Sei venuto a cercarmi?" Chiese sorpreso.
"Si, volevo parlare con più calma, scusarmi per quello..."
"Non farlo, non devi scusarti!" Lo interruppe Noel.
"Sono andato a Los Angeles ieri, sono tornato questa mattina."
"Hai visto Layla?" Chiese subito Cam facendo sparire il sorriso dalle sue labbra.
"Si, le ho raccontato tutto e noi..." Noel fu interrotto bruscamente dall'annuncio dell'inizio delle riprese.

Erano tutti pronti a girare nell'Alibi Room, una delle scene più indimenticabili dell'intera serie.

"Hey, scusatemi!                                          Mickey lo stava facendo davvero,
Posso avere un attimo d'attenzione?                aveva trovato il coraggio,
Volevo dire a tutti quanti qui...                       lo stava facendo davanti a tutti
Che sono gay, cazzo!                                                    per Ian
Un gran bel culattone!                                   per dimostragli che lo amava,
Pensavo doveste saperlo!                               e che non era un codardo.
Sei felice adesso?"

Appena finirono di girare la scena Noel cercò di raggiungere Cam che era a pochi metri di distanza ma fu bloccato da Steve, alias Kevin Ball, suo grande amico fuori dal set.
Il gigante buono attirò l'attenzione di tutti urlando e agitando le braccia per poi avvolgerle attorno alle spalle di Noel che lo guardava perplesso. 
"Pare che ci sarà un'altro importante annuncio del nostro ragazzaccio oggi, ho appena letto il comunicato stampa." Poi fece cenno al moro di continuare.
'Comunicato stampa? Di già?' Pensò Noel. Avrebbe voluto prima parlarne in privato con Cam ma ormai era tardi... sarebbe comunque venuto a saperlo...
Fece un respiro profondo, piantò i suoi occhi su Cameron e parlò.
"Io e Layla ci siamo fidanzati ufficialmente. Mi sposo!"
   
 
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