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Autore: lonewolf87    27/06/2018    1 recensioni
Sequel di “La leggenda continua”
Dopo circa sette anni, Goku torna finalmente a casa, ma molte cose sono cambiate. Qualcuno non sembra contento di rivederlo e, come se non bastasse, il suo ritorno coinciderà con un triste evento. Nel frattempo compariranno nuovi nemici e ancora una volta Goku e gli altri saranno chiamati a proteggere la Terra e l’intera umanità.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Il perfido Karkon era stato finalmente sconfitto e dopo la sua scomparsa, tutti i ribelli che l’avevano sostenuto si arresero e si consegnarono al re Xantier, il quale elogiò Goku e i suoi compagni.
“Amici miei, grazie al vostro prezioso aiuto, mia figlia è tornata a casa sana e salva e i ribelli al servizio di mio fratello non rappresentano più una minaccia per il mio regno.”  disse il re.
“Non c’è bisogno di ringraziamenti, re Xantier. Per noi era un dovere salvare sua figlia.” replicò Pan.
“Ditemi, in che modo potrei ricompensarvi?” chiese Xantier.
“Beh avrei un certo languorino…” mormorò Goku con la bava alla bocca.
“Mio signore!” intervenne uno dei meccanici. “Abbiamo appena finito di riparare la navicella dei Terrestri!” lo informò.
“Bene. Allora possiamo ripartire.” decise Pan.
“Non è giusto, Pan. Io avevo fame.” protestò Goku.
“Mi dispiace, nonno, ma Vegeta non vuole più stare su questo pianeta e ci sta già aspettando sulla navicella. Mangerai più tardi.” ribadì la nipote.
“Aahhh d’accordo, come volete. Togliamo il disturbo.” sospirò il nonno.
“Ve ne andate di già?” chiese Ralya.
“Purtroppo sì. Dobbiamo fermare il nuovo imperatore del pianeta Bunk il prima possibile, prima che ordini altre spedizioni contro la Terra.” spiegò Goku.
“Capisco. Pregherò per il vostro successo.” disse Xantier.
“Buona fortuna, ragazzi. E grazie ancora.” li salutò Dalkan.
“Arrivederci!” fece altrettanto Goku, prima di prendere il volo assieme alla nipote.
“Goku, Pan, Vegeta. Sono convinto che riuscirete a compiere la vostra missione e a portare la pace nella nostra galassia.” pensò il giovane Bryttiano mentre li vide andar via.
 
Nel frattempo, sulla Terra…
“Sono a casa.” disse Trunks.      
“Trunks. Bentornato.” lo accolse Videl.
“Ciao, Videl. Tutto bene?” la salutò il genero.
“Sì. Tu invece? Ti vedo di buon umore.” osservò la suocera.
“In effetti è così. Ho appena nominato Bra vicepresidente della Capsule Corporation.”
“Goten mi ha detto tutto. È stata una bella idea. Tua sorella si è impegnata molto in questi anni ed era giusto premiarla.”
“Già. E poi così ci divideremo il lavoro e avremo più tempo da dedicare ai nostri figli. Pan sarà sicuramente contenta. Finora ha sempre pensato lei ai bambini e prima o poi dovrà tornare al suo lavoro in palestra. Piuttosto, dove sono Gon e Nari?”
“Nari dorme come un angioletto, mentre Gon si sta allenando nella gravity room di tuo padre.”
“E’ ancora là? Ma non può stare troppo tempo chiuso lì dentro. Potrebbe farsi male.”
“Lo so, e ho provato a farlo uscire, ma non ha voluto darmi retta.”
“Quel moccioso è un gran testardo. Mi chiedo proprio da chi abbia preso.”
“Eheheh!”
“Vado a prenderlo.”
“Okay. Io torno in cucina. Tra un po’ la cena è pronta.”
Appena Trunks giunse nella gravity room, trovò il figlio a terra sofferente, schiacciato dalla gravità. A quel punto spense la gravity room e andò subito in suo soccorso.
“Gon! Stai bene?” chiese il padre.
“Papà...” mormorò Gon.
“Ma sei impazzito? Quante volte ti ho detto che non devi aumentare la gravità, a maggior ragione se stai da solo?” lo rimproverò Trunks.
“Voglio trasformarmi in Super Sayan.” spiegò il figlio.
“Cosa?”
“Nonno Goku aveva detto che potrebbero arrivare mostri cattivi come quello che avevamo incontrato al parco giochi. Devo diventare più forte, così potrò proteggere Nari, Yumi e tutti gli abitanti della Terra.”
Trunks a quel punto si calmò e gli accarezzò la testa. Suo figlio era un vero sayan, nonostante la giovanissima età, e di conseguenza non facile da tener buono, specialmente ora che Pan e suo padre erano fuori. “Capisco. Però se ti fai male, non potrai diventare forte, lo sai? E non potrai allenarti con i nonni una volta che torneranno a casa.”
“E’ vero…”
“Su, adesso fatti un bagno, così possiamo cenare insieme.”
“Papà, ma quando tornano la mamma e i nonni?”
“Non lo so, però ho appena sentito la mamma e mi ha detto che sta bene e che è ancora in viaggio.”
“Anch’io volevo partire con lei.”
“Sei ancora piccolo per viaggiare lontano, Gon. Nemmeno la mamma voleva partire, ma purtroppo nonno Vegeta e nonno Goku hanno litigato e lei non poteva lasciarli soli.”
“E perché i nonni hanno litigato?”
“Perché nonno Goku è stato lontano da casa per molto tempo e nonno Vegeta c’è rimasto male per questo.”
“Spero che facciano pace.”
“Certo che la faranno. In fondo si vogliono bene, anche se hanno litigato. Ma adesso sbrighiamoci, che ho molta fame e credo che ne dovresti avere anche tu dopo i tuoi allenamenti.”
“Okay.” annuì il bimbo, lasciando la gravity room assieme al padre.
 
Dopo aver lasciato il pianeta Bryt, Goku, Pan e Vegeta avevano ripreso il loro viaggio alla volta di Bunk e ormai stavano per giungere a destinazione. Nonostante il principe dei Sayan fosse intervenuto nella recente battaglia su Bryt, il clima di tensione tra lui e Goku era rimasto immutato e Pan faceva sempre più fatica a tenerli buoni.
“Kakaroth, se pensi che ti perdonerò dopo questo viaggio, ti sbagli di grosso.” gli ricordò Vegeta mentre era ai comandi.
“Lo so, Vegeta. Ma so anche che non c’è motivo di litigare.” replicò Goku.
“Nonno, non rispondergli.” cercò di calmarlo Pan.
“Per quanto ancora vorrai comportarti così? Bulma non avrebbe mai voluto che io e te litigassimo in continuazione.” continuò il Sayan. Vegeta, sentendosi provocato, lasciò i comandi della navicella, si avvicinò al suo rivale e l’afferrò per il bavero. “Taci, Kakaroth! Tu non sai niente di quello che voleva mia moglie!” sbottò il principe dei Sayan, fissandolo con disprezzo.
“Adesso piantatela tutti e due!” li rimproverò Pan.
“Hmph!”  sbuffò Vegeta, che lasciò andare Goku e tornò nuovamente ai comandi della navicella.
“Mai visto uno più cocciuto di lui.” brontolò l’altro sayan.
“Nonno, adesso basta, per favore.” lo supplicò la nipote.
“Pan, io vorrei solamente che questa situazione finisca.”
“Lo capisco, ma Vegeta non ti vuole ascoltare.”
“Raggiungeremo il pianeta Bunk tra meno di dieci minuti.” avvisò Vegeta.
“Okay. A questo punto vi devo chiedere un favore. Appena atterriamo, evitate di utilizzare i vostri poteri. Dobbiamo incontrare il nuovo imperatore e chiedergli gentilmente di lasciarci in pace. Se ci dovessero aggredire, sarete entrambi liberi di usare le maniere forti. Siete d’accordo?” propose Pan.
“Sì.” annuirono i due sayan.
“Bene. Non ci resta che attendere il nostro arrivo.” concluse la mora.
 
Dieci minuti dopo, Pan, Goku e Vegeta atterrarono su Bunk. Nonostante le condizioni atmosferiche fossero accettabili, il pianeta era l’esatto opposto di Bryt: totale assenza di vegetazione, edifici in rovina, a parte un enorme castello al centro della città, che con molta probabilità doveva trattarsi del palazzo imperiale, e non c’era anima viva.
“Così questo sarebbe il pianeta Bunk? Fa davvero schifo.” commentò Vegeta.
“E’ strano che non ci sia nessuno. Sembra un pianeta abbandonato, come se ci fosse stata una guerra che ha spazzato via ogni cosa. Nulla a che vedere con il potente impero di cui c’aveva parlato Dalkan e con cui abbiamo avuto a che fare qualche anno fa.” osservò Pan.
“Del resto la loro ultima invasione sulla Terra si è limitata all’invio di un combattente debole. Probabilmente chi ha preso il posto di Jalbok deve aver avuto qualche problema.” ipotizzò il suocero.
“Non è che per caso ti sei confuso e siamo atterrati su un altro pianeta?” domandò Goku, ma Vegeta lo fulminò con lo sguardo. “Okay, come non detto.”
“Ehi, voi! Chi siete? Mani in alto!” esclamò un soldato bunkiano alle loro spalle, armato di fucile, che fermò i tre con intenzioni poco amichevoli.
“A quanto pare ci siamo sbagliati.” mormorò Pan.
“Prepariamoci.” disse Goku, pronto al combattimento.
“No, nonno. Ti ho chiesto di aspettare. Fai parlare me.” lo fermò la nipote.
“D’accordo, Pan.” obbedì malvolentieri il nonno.
“Ehm… salve, signore. E’ questo per caso il pianeta Bunk?” domandò Pan.
“Sì, dolcezza. Ti sei per caso persa?” chiese a sua volta il soldato bunkiano.
“Questi Bunkiani sono davvero disgustosi.” pensò Pan, desiderosa di spaccare la faccia a quel soldato. Tuttavia decise di mantenere il controllo per evitare casini. “No. Vengo dal pianeta Terra e desidererei parlare con il vostro imperatore.” rispose lei.
“Cosa? Sei una Terrestre? Mi dispiace, ma i Terrestri sono ospiti indesiderati sul nostro pianeta.”
“Ma…”
“Andatevene immediatamente, altrimenti sarò costretto a rinchiudervi in prigione e vi assicuro che non sarà piacevole.”
“Digli che il principe dei Sayan vuole parlare con lui.” intervenne all’improvviso Vegeta, fissandolo con aria di sfida.
“Che cosa? Lei è…il principe dei Sayan?” chiese incredulo il Bunkiano.                
“Esattamente.” annuì il principe dei Sayan.                                  
Il soldato a quel punto s’innervosì e punto il suo fucile verso Vegeta. “Tu… come hai osato uccidere il grande Jalbok... lurido scimmione!”
“Sei uno stupido, Vegeta! Non potevi stare zitto?” lo rimproverò Pan.
“Non dire una parola, Pan. Quel buono a nulla ci stava cacciando.” replicò Vegeta.
“Muori, Sayan!!!” il soldato bunkiano sparò dei laser contro Vegeta, che però non fecero alcun effetto. Sempre più terrorizzato, tirò fuori dalla sua tasca un ricetrasmettitore. “Allarme rosso! I Sayan sono scesi sul nostro pianeta!”
“Stai zitto!” esclamò Vegeta, che lanciò un attacco energetico, eliminando il soldato.
“Ma sei impazzito?” lo rimproverò Goku, ma Vegeta non gli rispose e proseguì in volo verso il castello. “Vegeta!!!” lo chiamò invano.
“Ma cosa gli è passato per la testa? Perché ha ucciso quel soldato? Non era necessario arrivare a tanto.” chiese Pan.
“Non ne ho idea, Pan. So solo che dobbiamo fermarlo. Andiamo!” disse Goku, prima di prendere il volo assieme alla nipote.
 
Vegeta nel frattempo fece irruzione all’ultimo piano del palazzo imperiale, desideroso di trovare il nuovo imperatore bunkiano e regolare subito i conti con lui. Tuttavia non trovò nessuno all’interno della sala del trono, se non un gruppo di soldati che fecero la loro comparsa attirati dal suo ingresso.
“Dannato Sayan! Come osi entrare nel palazzo imperiale?” chiese uno dei soldati, puntando la propria arma verso il loro nemico.
“Dov’è il vostro imperatore?” domandò Vegeta.
“Dovrai passare sui nostri cadaveri prima che tu possa avvicinarti al nostro sovrano!” rispose un altro.
“Non ho tempo da perdere con voi scarafaggi. Ditemi dove si è nascosto il vostro imperatore, altrimenti sarà la fine per tutti voi.”
“Muori!” esclamarono i soldati bunkiani, prima di sparare a Vegeta.
“Peggio per voi. Haaaaaaaaaaa!!!” Vegeta caricò la propria aura, trasformandosi in Super Sayan e facendo saltare in aria il palazzo reale.
“Ma cosa…” mormorò incredula Pan.
“Quello è Vegeta.” indicò Goku.
“Si è già trasformato. Che stia sfidando l’imperatore?” ipotizzò la nipote.
“No, non percepisco nessun’aura potente, a parte la sua.” la smentì il nonno. “Vegeta sta usando i suoi poteri contro i soldati bunkiani. Guarda là.”
Proprio come aveva detto Goku, un altro gruppo numeroso di soldati attaccò Vegeta, che però li bombardò dall’alto con i suoi attacchi energetici.
“Ahahahah! Morite tutti, branco di incapaci!!!!” esclamò il principe dei Sayan, ormai fuori di sé.
“Vegeta! Che stai combinando?” chiese Pan, preoccupata. Non aveva mai visto suo suocero perdere il controllo in quel modo, non stava uccidendo per difendersi, anzi, sembrava trovare un inquietante piacere nell’eliminare i soldati bunkiani.
“Eliminerò uno per uno gli abitanti di questo misero pianeta! Anzi, lo distruggerò direttamente con le mie mani!” rispose il suocero, che si preparò a lanciare un potente Galick Gun che poteva distruggere il pianeta, ma Goku lo spinse deviando il colpo in aria, che esplose subito dopo.
“Fermati immediatamente, Vegeta!” ordinò Goku.
“Come osi metterti in mezzo, Kakaroth? Non sei nessuno per darmi ordini! Io sono il principe dei Sayan e non obbedirò mai a uno scarto di terza classe come te!” sbraitò Vegeta.
“Non ti rendi conto che stai esagerando? Credi davvero che Bulma sarebbe felice di vederti seminare morte come facevi ai tempi di Freezer?”
“Non nominare mia moglie!!!”
“Io la nomino quanto mi pare e piace! Bulma era una mia cara amica e ti ripeto che se mi fosse stato possibile scendere sulla Terra quando stava per morire, avrei fatto di tutto per raggiungerla!”
“Adesso ne ho abbastanza, Kakaroth! Hai oltrepassato il limite! Haaaaaaaaaa!!!!”
Il principe dei Sayan, ormai accecato dall’odio, caricò ulteriormente la propria aura fino a raggiungere il quarto livello. “Forza, battiti con me.”
“Non mi pare il momento… argh!!!!” mugugnò Goku appena ricevette un pugno nello stomaco da Vegeta che lo fece piegare a terra per il dolore.
“Vegeta, che stai facendo? Fermati!” provò ad allontanarlo Pan.
“Non sono affari che ti riguardano!” esclamò Vegeta, lanciandole un attacco energetico  che la scaraventò lontana.
“Pan!!!!!” la chiamò Goku, che a quel punto perse la pazienza e fissò con rabbia l’altro sayan. Aveva sopportato a lungo il comportamento di Vegeta, ma dopo quello che aveva fatto a sua nipote, non era più intenzionato a perdonarlo. “D’accordo, Vegeta, l’hai voluto tu! Se pensi che batterti contro di me possa risolvere i tuoi problemi, allora cominciamo! Haaaaaaaa!!!!!!” urlò Goku, prima di trasformarsi in Super Sayan di quarto livello.
“Eheheheh!“ sorrise maligno Vegeta, pronto al duello.
  
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