23 dicembre, tutti amano questa deliziosa data, il natale è così vicino che si può già sentire l’odore di arrosto che tutti consumano ogni natale.
Remus Lupin ha due motivi per cui festeggiare in questo giorno: il primo è pervhe stava per assaggiare i deliziosi manicaretti preparati dalla dolce Molly Weasley e il secondo è per rivedere il suo migliore amico, quasi suo fratello, la sua spalla, il famigerato e pluriomicida SIRIUS BLACK.

Remus quella notte ha viaggiato tanto, era stato un viaggio lento per via della scarsa qualità della vecchia firebolt 1967 che ormai cadeva a pezzi. Appena appoggiati i piedi a terra il lupo mannaro ringraziò il cielo di non essere morto spiaccicato su qualcosa o qualcuno e con tutta la calma del mondo prese a fare quello che ormai sapeva a memoria, difatti il mago aveva preso a camminare contando le abitazioni 1. 2. 3. fino ad arrivare al numero 11 dove si fermò bruscamente … ancora un passo e avrebbe trovato il numero 13, il numero 12 di grimmauld place era ben nascosto ai babbani che vedevano il salto del numero come uno stupido errore ma non era proprio così … per un mago bastava agitare la bacchetta in un punto preciso per ritrovarsi una rustica e alta abitazione davanti.
Una volta fatta apparire l’abitazione Remus aveva uno strana ansia, dopotutto stava per rivedere il suo migliore amico, stava per incontrare il famosissimo ORDINE DELLA FENICE, creato da Silente in persona per combattere il male e estirparlo definitivamente dal mondo magico … tuttavia l’ultima volta non andò così bene ma di questo meglio non parlarne (non ancora perlomeno).
Non ce la faceva ad aspettare, aveva bisogno del suo amico, aveva bisogno dei Weasley, aveva bisogno di una famiglia.
Così piano e scricchiolando quella porta vecchia e trasandata si aprii lasciando vedere un uomo voltato di spalle che conversava con qualcuno, un uomo dai mossi capelli neri lunghi fino alla spalle e lì non ebbe nessun dubbio, l’uomo girato di spalle era Sirius,
il lupo disse ad alta voce < CAGNACCIO DA QUATTRO SOLDI DI UN BLACK, VIENI A SALUTARE IL TUO VECCHIO AMICO >, in un istante Sirius si girò e con un urlo che doveva comunicare sorpresa e emozione corse ad abbracciare il suo amico di vecchia data  <mi sei mancato rem>  disse felpato con tutta la sincerità di cui era capace e il lupo gli rispose con due parole cariche di verità <anche tu>.
Accanto alla porta un giovane donna guardava la scena con un sorriso stampato sul volto e quando Sirius e Remus lasciarono la presa lei se ne andò in cucina senza dire una parola.