Telefonate
La
giornata scolastica non fu pesante come pensavo.
Luca mi
aveva aiutata moltissimo con la lingua italiana e mi era già
molto simpatico.
Certo,
la sua fortuna più grande era di essere il contrario di quel
maleducato di
Stefano Esposito!
Quell’antipatico
non aveva fatto che prendermi in giro per tutta la giornata, persino ad
alta
voce e davanti ai professori, i quali non si erano stupiti
più di tanto.
Allora
era veramente maleducato con tutti.
-Lascialo
perdere, Stefano! É fatto così! Di rado
è dolce e gentile. Forse solo con
Stella, la sua migliore amica. Ma poi basta-, mi aveva detto Luca.
Stella...
era la ragazza che lo aveva salutato quella mattina.
Be’,
non mi era parso che fosse molto gentile con lei.
-Ciao,
tu sei Jenny?-, mi salutò una ragazza dai capelli neri e gli
occhi marroni,
durante la ricreazione.
-Ehm,
Julie!-, corressi.
-Ah,
scusa!
Piacere, io sono Angela!-, mi porse la mano. Aveva davvero un bel
sorriso.
-Piacere
di conoscerti, Angela-, le strinsi la mano.
-Allora,
tu vieni dal New England, eh?-.
-Ehm,
New York-, la corressi nuovamente.
-Ah,
scusa-, ripeté lei.
-Niente,
figurati!-, dissi io, irritata.
-E...
vivi dalle Suore, vero?-, chiese, soffocando una risata.
Inarcai
un sopracciglio.
-Mi
stai prendendo in giro, per caso?-, le chiesi.
-No! In
verità, avevo ascoltato la presentazione della
professoressa, ma Stefano mi ha
detto di dirti queste cose... scusami! Ma non te la prendere! Era uno
scherzetto da niente-.
Solo a
sentire il nome di quel bifolco mi venne la pelle d’oca.
Il mio
nervosismo aumentò di parecchio!
-Be’,
dì al tuo Stefano che certi scherzetti su di me non hanno
effetto!-, risposi
cercando di mantenermi tranquilla.
-E vedi
di starmi lontana-, aggiunsi gelida.
Lei
cambiò totalmente aspetto, incenerendomi con lo sguardo.
-Sai,
Americana, non ti conviene metterti contro di me... o contro Stefano!
Sei
appena arrivata, decidi da che parte stare! Ma ti do un consiglio da
amica:
cerca di non rovinarti il resto dell’anno frequentando i
ragazzi sbagliati.
Chiaro?-.
Ressi
il suo sguardo e mi avvicinai a lei.
-Io dei
tuoi consigli non me ne faccio niente. Soprattutto perché
non sei mia amica! E
adesso, se vuoi scusarmi-, le dissi facendole segno di andarsene.
Si
spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e
poi se ne andò.
Un
applauso partì alle mie spalle.
Mi
voltai e vidi due ragazze. Le avevo notate verso gli ultimi banchi.
La
prima aveva la pelle bianca come il latte, era bionda e con gli occhi
verdi.
La
seconda era più scura di carnagione, dai capelli neri e gli
occhi marroni
scuri.
-Complimenti-,
disse la prima.
-Non
capita tutti i giorni che qualcuno tenga testa ad Angela-,
continuò la seconda.
-Be’,
non mi lascio influenzare dalle minacce-, risposi sicura.
Sorrisero
e mi si avvicinarono lentamente.
-Io
sono Alessandra, piacere!-, disse la prima, porgendomi la mano.
-Piacere,
Julie-, risposi cortese.
-Io,
Valeria!-, aggiunse la seconda, salutandomi con un cenno della mano.
-Non
siete tifose di Angela?-, chiesi ironica.
-No,
non facciamo nemmeno parte del fan club dedicato a Stefano-, rispose
Alessandra.
Non
potevo credere alle mie orecchie.
-Come?
Stefano, quel maleducato, ha un suo fan club?-.
-Già!
Dall’anno scorso! É stata proprio Angela a
fondarlo! Non che a Stefano importi
molto. Sta sempre per i fatti suoi-, disse Valeria.
-Se si
comporta male con gli altri... è normale che stia sempre
solo-, aggiunsi acida,
ripensando al nostro incontro.
-Si,
forse hai ragione-, esclamò Alessandra, pensierosa.
All’uscita
trovai mia madre ad attendermi.
Sperai
che mio padre non le avesse riferito le terribili cose che avevo detto
quella
mattina, su di lei... e anche sul resto del trasloco.
Entrai
e chiusi la portiera senza proferire parola.
-Come
è
andato il primo giorno, Julie?-.
Sospirai
di sollievo. Forse, avrebbe aspettato ancora un po’ prima di
farmi la predica.
-Bene.
Ho conosciuto delle persone simpatiche-, risposi, decidendo di lasciar
stare le
bestemmie che avevo pensato su Stefano.
-Ah,
sono contenta. Con la classe ti trovi bene? E gli insegnanti?-.
-Si,
mamma, tranquilla, va tutto bene! Ho già fatto amicizia con
alcuni compagni di
classe. E gli insegnanti non sono niente male. Mi sembrano molto
disponibili-.
-Devono
essere disponibili! Soprattutto con te. E la lingua? Vedo che stai
migliorando!-.
-Si, il
mio compagno di banco mi ha aiutata molto. Si chiama Luca Mancini-,
risposi.
-Oh,
bene! Menomale che hai trovato dei compagni gentili! Tutto questo ti
aiuterà
molto ad adeguarti al trasloco. Ah, a proposito del trasloco, tesoro...
poco
prima che ti venissi a prendere mi ha telefonato tuo padre-.
Ecco,
lo sapevo! Non mi aspettava niente di buono, così decisi di
passare subito alla
difesa.
-Mamma,
mi dispiace! Non volevo! Non penso veramente quello che ho detto-.
-Oh, si
che lo pensi. Eccome-, rispose lei.
Abbassai
lo sguardo, dispiaciuta.
-Mi
dispiace, mamma. Non volevo-, dissi.
-No,
non hai niente di cui scusarti. Perché quelle cose le penso
anch’io! Certo,
sono molto contenta per tuo padre... ma nemmeno per me è
stato facile. E voglio
darmi da fare!-.
-Darti
da fare? Che intendi?-.
-Be’,
non mi è mai piaciuto fare la casalinga! Voglio trovare un
lavoro, anche se
immagino che non sarà facile! Ma ci posso provare!-.
-Ah...
ehm... si, sono d’accordo-, risposi imbarazzata.
-Bene!
Adesso che ci siamo chiarite... com’è questo Luca
Mancini?-, mi chiese
lanciandomi un’occhiata maliziosa.
Abbassai
nuovamente lo sguardo, imbarazzata.
Quasi
quasi, preferivo la predica!
-Mamma!
Dai!-, dissi.
-Cosa
c’è? Forza, dimmi com’è
fatto! É carino? Gentile? Che voti ha a scuola?-.
-Smettila,
mamma! É carino, si, e anche molto gentile! Ma non ti dico
altro!-.
Non che
mi stesse ascoltando molto. Già vagava con la fantasia.
-Mmm,
hai detto che ti ha aiutata molto con la lingua... se è
così, deve essere bravo
a scuola! Si, ne sono certa!-, esclamò tra se e se.
Mi
voltai, seccata. Sempre la solita storia. Tutte le volte che nominavo
un
ragazzo, chiunque fosse, lei ricominciava a fantasticare su come fosse.
-Mamma,
ma che ne puoi sapere? L’italiano è la sua lingua
madre, è normale che lo
sappia parlare!-, dissi.
-Domani
me lo devi far vedere-, continuò imperterrita, ignorandomi.
-Cosa?-,
esclamai sbigottita.
-Si!
All’uscita! Devo vedere che faccia ha! Capirò
tutto su di lui in un batter
d’occhio!-.
-Ma...
ma, mamma! No! Scordatelo!-.
-Oh,
tesoro, non ti sto mica chiedendo di presentarmelo! Voglio solo
vederlo!-.
-E sia!
Ma la dovrai smettere di farmi domande!-.
-Va
bene, va bene!-.
-E non
dirlo con quel tono! L’ho conosciuto solo oggi-, dissi
esasperata!
-Si,
l’hai conosciuto solo oggi! Ma è l’unico
di cui hai fatto il nome!-, esclamò
con tono melenso.
-Mamma,
sai bene come sono fatta!-, dissi.
-Si, ma
un giorno o l’altro ti innamorerai anche tu! E scommetto che
il tuo primo
amore, sarà proprio questo Luca!-.
-Mamma!-,
urlai, -ma che ne sai? Smettila! Certo, meglio Luca che Stefano-,
mugugnai tra
me e me.
-Stefano?
E chi è Stefano?-, mi chiese tutta eccitata, di nuovo quello
sguardo malizioso
nei suoi occhi.
Oh, no,
cosa diamine avevo combinato?
-Nessuno!
Solo un maleducato, rozzo, antipatico ragazzo della mia classe!-,
risposi,
trattenendomi.
Quando
mi arrabbiavo non andavo molto per il sottile.
-Oh,
già mi è simpatico-, esclamò.
-Mamma,
mi hai sentita? É tutto il contrario di Luca!-, dissi, pur
sapendo che sarei
stata ignorata! Invece, con mia grande sorpresa, rispose inarcando un
sopracciglio.
-Infatti,
ti ho detto che sarà Luca il tuo primo amore!-.
-Mamma,
smettila! Nemmeno lo conosci! Nemmeno io lo conosco! Non metterti a
fantasticare come al tuo solito... che poi ci rimani sempre male!-.
-Sei tu
quella che mi ci fa rimanere male! Devi imparare a fidarti un
po’ di più dei
ragazzi! Mica è detto che sono tutti uguali!-.
-Si,
si, dicono tutti così... e poi...-, sbraitai.
-Certo,
tu il tuo grande amore già ce l’avevi! Che peccato
averlo abbandonato così-,
disse con aria amareggiata.
La
guardai scettica. Tanto valeva stare al gioco.
-E chi
sarebbe stato il mio grande amore?-.
-Ma che
domande! Matt, no?-.
Matt.
Matt. Matt.
-Mamma...
quanto costano le chiamate all’estero?-.
-Oh,
tranquilla, abbiamo una tariffa vantaggiosa! Fatta apposta per te!
Stasera
potrai parlare con lui-, rispose guardandomi negli occhi.
-Non mi
guardare così! Matt... è stato il mio migliore
amico! Niente di più-, dissi
imbarazzata.
-Se
fossimo rimasti a New York, però, sarebbe sicuramente
diventato qualcosa di
più-, sussurrò.
-Smettila-,
esclamai, pur sapendo che aveva perfettamente ragione.
Peccato
che non fossi più a New York.
Perciò,
qualunque sogno avessi, avrei dovuto rinunciarvi!
Sei ore
di differenza passavano fra New York e Roma.
Per
essere certa che Matt si trovasse a casa, dovetti aspettare le 21.00
per
chiamarlo!
-Ehi,
Matt, come va lì?-, chiesi.
-Bene,
Jul, tranquilla! Ce la caviamo! Anzi, a dirla tutta, non ci manchi
nemmeno un
po’-, rispose lui, ironico.
-Scemo!-.
-Dai,
Jul,
non te la prendere! Dico tanto per sdrammatizzare! Ci manchi tanto!
Lauren, non
si è ancora ripresa, Kirsten, non sa più a chi
chiedere consigli sui ragazzi e
Michelle non trova una compagna adatta per lo shopping! Per non parlare
di
John, Paul e Brad. Sono tutti andati fuori di testa!-.
-E
tu?-, chiesi. Mi importava molto di più cosa facesse lui.
-Io...
be’, io cerco di tirare su il morale alle altre!-.
La
risposta era un po’ deludente, ma decisi di continuare.
-Mi
mancate tutti-, dissi.
-Lo so,
anche tu ci manchi! Soprattutto a me-, rispose.
Sorrisi
e mi rilassai, sdraiandomi sul letto.
-La
scuola? Ti trovi bene? É difficile?-, mi chiese a raffica.
-Calmo,
adesso ti spiego tutto con calma! Be’, la scuola non
è difficile come temevo, e
i compagni non sono niente male! Alcuni...-, dissi agitandomi.
-E gli
altri? Tanto antipatici?-, mi chiese, intuendo qualcosa.
-Due in
particolare! Li detesto! E li ho conosciuti solo oggi!-, sospirai
esasperata.
-Dimmi
tutto! Aspetto tanti bei gossip da raccontare agli altri! Soprattutto
alle
ragazze!-.
-Scemo!
Comunque, si chiamano Stefano e Angela! Stefano è di
un’antipatia assoluta! Non
lo sopporto, veramente! E si comporta acidamente con tutti!
É un gran
maleducato! E Angela, poi! Gli ha fondato un fan club, capisci? Un fan
club!
Dio, non riesco a capire cos’abbia in testa certa gente!-.
Matt
scoppiò a ridere. Non era la stessa cosa confidarsi per
telefono. Ma era
qualcosa.
-Non
c’è niente da ridere! Ci sto pure in classe
insieme, capisci? Li dovrò
sopportare per il resto dell’anno... e se mi va male, per
altri due! Accidenti!
La mia solita fortuna!-.
-Dai,
Jul, calmati! Ce la farai, come hai sempre fatto! Te la caverai alla
grande, ne
sono certo!-.
-Prima
me la cavavo, perché c’eri tu al mio fianco...
adesso sono sola!-.
-Non
sei sola! Per quanti chilometri ci possano separare, noi due saremo
sempre
uniti! E poi, non hai bisogno di me per tenere testa a due bulletti-.
-Ma ho
bisogno di te per sopravvivere a tutto questo!-, sussurrai.
In
realtà, avevo un po’ paura a farmi sentire.
Non
avevo la minima idea di quale potesse essere la sua reazione.
-Si, lo
so!-, rispose con tono rassegnato, -ma sei abbastanza forte da
provarci!-.
Avrei
voluto chiedergli qualcos’altro, ma decisi di fermarmi
lì.
Cambiai
abilmente discorso, in modo da non dover interrompere la telefonata in
modo
brusco.
Chiacchierammo
per due ore, rivangando i vecchi tempi e prese in giro.
Ma
tutte le cose belle finiscono, e così, a malincuore, dovetti
salutarlo.
-Stammi
su, Jul! E inviami almeno un e-mail a settimana! Devo sapere cosa ti
accade!-.
-Contaci,
Matt! Ci sentiamo presto! Ti voglio bene!-.
-Anch’io
ti voglio bene, my best friend!-.
Sorrisi
e gli lanciai un bacio immaginario.
-Salutami
gli altri-, dissi infine.
-Contaci!
Mi faranno mille domande! Almeno ho degli argomenti nuovi di zecca!-.
-Bravo!
Ma non esagerare! Allora... a presto!-.
-Si, ci
sentiremo presto! Ti voglio tanto bene, Jul-, poi riattaccò.
Rimasi
qualche istante a fissare il telefono.
“Anche
io ti voglio tanto bene, Matt. Più di quanto
immagini”.
*Spazio
Autrice*
Bene,
spero che anche questo terzo capitolo vi sia piaciuto!
Nel
prossimo verrà svelata una parte del carattere di Stefano!
Ed ora
i ringraziamenti alle mie tre recensioniste, xD:
Saku_Cele: Sono
contenta che la mia fic ti piaccia^^ Spero che continuerai a seguirmi!
Kiss
kiss
SweetCherry: Sono
contenta che continui a leggere la mia fic^_^
Non
preoccuparti, molto presto conoscerai il vero carattere di Stefano... e
anche
quello di Luca^^ Grazie!
Kiss
kiss
Sabrina91: Amoreee,
ma anche io ti adoro^^ Come farei senza di te? La mia recensioni sta
per
eccellenza! Merci per i complimenti alla mia fic^^
Molto
presto dovremmo sentirci... anche perché mi devi raccontare
ogni più piccolo
particolare di ieri sera, xD
Tvttttttttttttt,
La tua Sorellina!
Kiss
kiss
Poi, un
ulteriore ringraziamento a chi ha aggiunto la mia fic ai seguiti:
- LallaYeah
- mora1992
- SweetCherry
E a chi
ha avuto il coraggio di inserirla fra i preferiti:
- nene_cullen
- pirilla88
- Sabrina91
Grazie
a tutti^^
Spero
che continuerete a seguire e a recensire!
Kiss
kiss
**Miki**