Anime & Manga > Haikyu!!
Ricorda la storia  |      
Autore: valechan91    30/06/2018    0 recensioni
Una promessa, un futuro, un amore. Nuova vita per Iwaizumi Hajime e Oikawa Tooru ma sempre insieme, presenti l'uno per l'altro. Qualcosa di speciale in un'atmosfera particolare.
Happy Mid-birthday! 30.6.2018
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccoci con una nuova IwaOi!
Cosa c’è di meglio? Assolutamente nulla nella vita è meglio di loro.
E stavolta, si festeggia una speciale ricorrenza, sacra e da onorare quanto i compleanni dei due innamorati ufficiali.
Il compleanno di Hajime è il 10 giugno, quello di Oikawa il 20 luglio.
Mettendo da parte il loro essere indissolubilmente legati per via dei nomi (i kanji indicano inizio e fine di qualcosa, quindi sono complementari e si completano a vicenda), e anche l’essere legati alla leggenda di Alessandro Magno ed Efestione…
C’è un giorno speciale da festeggiare.
Buon metà compleanno, ragazzi!
Perché le festività sacre vanno festeggiate.

Buona lettura!


 

 

Sakura no Yakusoku


 


“Iwa-chan!” fece Oikawa, sorprendendolo di trovarlo già alla stazione
“Yo” lo salutò l’altro.
Erano insieme, dalla fine della scuola. Ma per quell’anno, le loro strade avrebbero coinciso solo in parte.
Tooru era andato alla Tokyo University, mentre Hajime era rimasto a Miyagi, promettendo al suo ragazzo di rifare il test il prossimo anno.
Hajime lo andava a trovare a Tokyo, di tanto in tanto (come in quel momento), e anche Tooru tornava a casa quando poteva.
Avevano sempre avuto lo stesso sogno, anche se in maniera diversa.
Hajime era solo più serio, voleva vincere e dava tutto, ma senza eccedere.
Oikawa, invece, non si preoccupava affatto.
Si scambiarono una veloce occhiata, osservandosi.
Hajime era vestito in modo sportivo. Felpa, giubbino, jeans e un borsello messo scomposto intorno al corpo.
Tooru aveva un maglioncino, una giacca, dei pantaloni scuri e una sciarpa.
Era la primavera del loro primo anno da studenti universitari, anche se la temperatura era ancora piuttosto fresca.
Si abbracciarono, incuranti del resto,  e dopo un po’ andarono a mangiare in un ristorante.
Una volta fuori dalla stazione, Hajime prese per istinto la mano dell’altro, che sorrise leggermente per poi ricambiare la stretta.
Gli era mancato il calore di quell’amore, sempre presente accanto a lui.
Bevvero sakè mangiando tempura e takoyaki (bisognava festeggiare) e parlarono del loro futuro.
La momentanea distanza non aveva intaccato la fiducia assoluta e completa che li legava da sempre.
Iwaizumi aveva bevuto un po’ di più. Oikawa se ne accorse, quando avvertì la temperatura appena più alta mentre Hajime gli prendeva di nuovo la mano, usciti dal locale. Lo guardò in viso, era appena più rosso del solito.
Ad entrambi, mentre camminavano in silenzio, tornò in mente tutto ciò che avevano vissuto insieme.
La pallavolo, gli allenamenti, le partite,  il diploma. Quando si misero insieme.
La prima di tante altre volte, quando ebbero il massimo contatto tra i loro corpo, diventando un’unica entità, anche fisicamente.
Riuscire a capirsi senza parole superflue era già essere parte dell’altro.




Hajime accompagnò Tooru per una parte del tragitto verso casa, fino ad un incrocio, per poi salutarlo.
“Iwa-chan, sei sicuro di farcela?”
“Si, si, stai tranquillo” biascicò Hajime “vado in albergo..”
Non riusciva quasi a stare in piedi, così Oikawa se lo caricò in spalla (essendo più altro del suo ragazzo) e lo portò nel proprio appartamento.
Una volta nella propria stanza, lo stese sul letto.
La camera era sobria, ciò che rendeva evidente che fosse di Oikawa era qualche adesivo di alieni attaccato alle pareti.
Si sfilò la giacca, mentre Hajime si era praticamente addormentato.
Gli si avvicinò, indeciso se svegliarlo oppure no.
Si sporse verso di lui, fino ad arrivare  a pochi centimetri da quelle labbra di cui ricordava ancora il sapore, ma che tanto voleva ancora sentire sulle sue.
“Iwa-chan, lo sai che potrei farti qualsiasi cosa, adesso? Cosa mi diresti?” sussurrò appena, per poi accennare un sorriso.
Lo lasciò dormire, e dopo qualche tempo, anche Tooru si mise a dormire.
Hajime sarebbe rimasto con lui altri tre giorni, avrebbero avuto tutto il tempo per stare insieme.
Iwaizumi si svegliò nel cuore della notte, sorprendendosi di dove fosse.
Avrebbe dovuto chiamare l’albergo.
Voltò lo sguardo e trovò il suo ragazzo accanto a lui, profondamente addormentato.
Accennò un piccolo sorriso per poi tornare a dormire, stringendolo a sé mentre gli faceva appoggiare la testa sul proprio petto.
Fecero entrambi lo stesso. Un ricordo di quando erano bambini.
Avevano iniziato da poco a giocare a pallavolo e si erano ripromessi di arrivare insieme sulla cima più alta.
Ricordarono la promessa, a mignoli intrecciati.



 

Oikawa fu il primo a svegliarsi, il mattino dopo. Sorrise alla presa possessiva del compagno e sgattaiolò via lentamente, cercando di non svegliarlo.
Andò a preparare il riso per la colazione, e non passò molto tempo che anche Hajime si svegliò.
Fecero colazione insieme, e mentre Oikawa sorrideva soddisfatto e felice, Iwaizumi, che aveva divorato tutto, si beò di quell’espressione, mettendo su un leggero sorriso, nascosto dalla mano su cui poggiava la guancia.
Rimasero per un po’ sotto al kotatsu, era confortevole. Finchè Tooru, di sorpresa, scivolò sotto il piccolo tavolino, per andare più vicino al compagno, ritrovandosi sopra di lui.
Hajime lo fissò intensamente, accarezzandogli una guancia.
Il bacio che seguì fu dolce ma non meno passionale. Quelle sensazioni erano mancate ad entrambi.
Parlarono di tante cose, e Tooru raccontò ad Hajime di una conversazione che aveva avuto con un compagno di corso.
Altri non era che Tetsurou Kuroo, ex capitano della Nekoma.
Oikawa sogghignò, pensando che quel simpaticone fosse stato preso all’amo dal quattrocchi della Karasuno.
“Siete davvero forti, voi due, a resistere alla distanza per un anno. Io ho già delle grane con Tsukki” aveva proferito il corvino.



 

Dopo un po’, si prepararono e uscirono. Oikawa propose all’altro di stare da lui e di disdire l’albergo, e Iwaizumi accettò. Tornarono a casa e Tooru si mise ai fornelli.
Il castano si tagliò appena con il coltello, e Hajime, istintivamente, gli prese il dito, leccandolo.
Tooru arrossì furiosamente, e si rese conto in quel momento che non erano soltanto i baci del suo Hajime ad essergli mancati.
Scappò nella sua stanza, mentre Hajime crollava sul pavimento. Anche lui aveva lo stesso desiderio.
Volevano tutto dell’altro, in maniera totale e completa.
Entrambi cercarono di calmare i battiti accelerati del proprio cuore e quei brividi che correvano lungo la spina dorsale. Il desiderio cresceva in loro, ma non era ancora tempo.
Passò mezz’ora, e Hajime irruppe come una furia nella camera di Tooru, trascinandolo fuori, prendendogli la giacca e portandolo fuori di casa.
“Iwa-chan..cosa…”
“Zitto e non fare domande”
Iwaizumi si fermò poco dopo per aiutare Tooru ad indossare la sciarpa che il moro si era tirato dietro.
Pochi mesi, e sarebbe stato il suo compleanno. E poi
E poi sarebbe arrivato quel giorno, il 30 giugno.
Era stata un’idea di Tooru, una di quelle estati di quando erano ancora bambini. Si sarebbero separati per andare al mare, così al piccolo venne in mente un giorno a metà tra i loro compleanni.
Era una data speciale per entrambi.



 


I due ragazzi presero l’autobus, Tooru si lasciò trascinare.
Erano in una zona periferica di Tokyo, notò poco dopo.
Quando scesero dal bus, Hajime iniziò a parlare.
“Ho scoperto questo posto per caso, e credo che ti piacerà” fece, guardandosi intorno.
Faceva ancora male vedersi solo poche volte, sentirsi solo al telefono o con le videochiamate.
Ma dovevano tenere duro solo un anno.
Oikawa sgranò gli occhi, sorpreso. Si era ritrovato davanti uno spettacolo bellissimo.
Un piccolo parco pieno di alberi di ciliegio, tutti in fiore. Delle piccole panchine ai lati, con un’altalena per i bambini.
Il leggero vento trasportava i piccoli petali rosa dalla forma simile ad un cuore.
Tooru si incupì e cercò di scappare.
“che diavolo fai, Shittykawa?! Vieni qui!” lo fermò Hajime
“Iwa-chan! Potevi risparmiartelo se volevi lasciarmi!” rimbeccò il castello
“MA CHI DIAVOLO VUOLE LASCIARTI, PEZZO D’IDIOTA?!”  sbraitò Iwaizumi, rincorrendolo.
Fin quando, Tooru non inciampò nei suoi stessi piedi e cadde rovinosamente con la faccia a terra!
Hajime gli si avvicinò. “Su, alzati”
Tooru lo scostò. “Allora cosa devi dirmi? Sei stanco di me?” proferì l’altro, quasi con stizza
“Sei davvero uno stupido” sospirò il moro, accovacciandosi accanto al proprio ragazzo “ Non voglio lasciarti, e mi sei sembrato preoccupato e giù di tono le ultime volte al telefono. E anche in questi giorni.
Abbiamo una promessa da mantenere, raggiungere la vetta insieme, ricordi?
Mi hai alzato tante di quelle volte la palla, e tante volte io ho schiacciato sulle tue alzate. “
Iwaizumi gli si fece più vicino, sfiorandogli i capelli con le dita di una mano.
“ Sei un idiota senza arte né parte, ma non sei un debole da crollare per così poco. Anche a me fa male, Miyagi senza di te. Anche se sei un palo in culo”
“EHI!” ribattè Oikawa, piccato “Perché fai sempre così, iwa-chan?!”
“Lascia che passi questo anno. Poi  quando arriverò, compreremo un appartamento più grande, per noi due. Non ti lascio scappare, Tooru”




Tooru si lasciò sfuggire qualche lacrima.
“Sei sempre e comunque rude, Iwa-chan” commentò, tra le lacrime
“Non fare il frignone adesso, non attacca” sogghignò Hajime, con un sorriso ironico stampato in volto
Iwaizumi gli asciugò le lacrime, e poi gli accarezzò i capelli.
Si baciarono lentamente, mentre Oikawa smetteva di piangere.
Bastavano poche parole della persona che amava perché Tooru si sentisse davvero uscire il cuore fuori dal petto.
Sciolto il bacio, si guardarono, per poi sciogliersi in un sorriso, mentre rimanevano vicini, con le fronti a contatto.



 


Quella notte, l’appartamento di Oikawa si riempì dei sospiri dell’amore. Ansimi, gemiti, fruscii, tocchi, per una notte che fu soprattutto amore, e non solo passione.
Ritrovarsi anche fisicamente era sentirsi più completi che mai, e invincibili.
Tooru si svegliò, lamentandosi per essersi addormentato con aria calda e televisore in funzione.
Anche Hajime si riscosse, sentendo le coperte muoversi.
La piacevole sensazione di stare nudi, sotto le coperte, sentire il calore dell’altro a stretto contatto, era qualcosa che era mancato a tutti e due.
Iwaizumi spense la televisione, e Oikawa quasi non fece in tempo a spegnere il condizionatore impostato per l’aria calda, che si ritrovò trascinato sul letto, stretto al corpo dell’altro.
“Torna a dormire, o domani ti lamenterai, Oikawa”
Il castano sorrise, piantando gli occhi nocciola in quelli smeraldo del suo ragazzo e stringendosi di più a lui.
La coperta celava le loro gambe, mosse inconsciamente ad intrecciarsi. E ora, anche il consapevole intreccio di dita, tra due mani legate a doppio filo, con un filo rosso che mai niente e nessuno avrebbe potuto spezzare.
Quel filo rosso poteva tendersi, assottigliarsi, ma era forgiato da tanti anni di fiducia e da un amore tanto sincero quanto forte.
I due ragazzi si riaddormentarono, pronti ad un nuovo futuro insieme.
Stavano bene dov’erano, soddisfatti di chi erano e del loro cammino fino a quel momento e ancora non concluso.
Erano soddisfatti di tutto ciò che avevano fatto fino a quel momento.
Perché era perfetto così.






 


Alla prossima IwaOi!
Terza ed ultima data sacra da festeggiare: 20 luglio

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Haikyu!! / Vai alla pagina dell'autore: valechan91