Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SweetPaperella    30/06/2018    2 recensioni
Maria Sole Contini, ha 17 anni e ha una passione: il calcio, lo ama da quando ne ha memoria, da quando fin da bambina giocava con suo padre e suo fratello Tommy.
Finalmente il suo sogno sta per essere realizzato: grazie a una borsa di studio, passerà il suo ultimo anno di scuola a Boston, alla Eagles high school, che ha anche una prestigiosa scuola di calcio.
Una nuova vita, una nuova scuola, nuove compagne di squadra... è un sogno sì, ma non tutto sarà facile per Sole, anche perché dovrà fare i conti con il suo passato, se vorrà davvero riuscire a guardare avanti.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO NOVE 

 

Due settimane dopo è all’aeroporto ad attendere la sua amica. Andranno la domenica dopo la partita a Ny e torneranno il lunedì sera, salterà un giorno di scuola e di allenamenti, ma ne ha già parlato con il suo allenatore e le ha dato l’ok, ma solo per recuperare il suo rapporto con la sua migliore amica, considerando che ha visto Sole molto giù per questo loro litigio. 

Ludovica arriva grazie a un volo che i genitori di Sole le hanno pagato, hanno detto che se l’è meritato, ma ha accettato solo con la promessa che quando potrà restituirà loro quei soldi. 

«Ciao Lu» non appena la vede arrivare le corre incontro per abbracciarla e la stringe forte a sè, ha sentito così tanto la sua mancanza.

«Sole io..» la sua amica subito prova a dire qualcosa, ma Sole la interrompe. 

«No Lu.. non dire niente. Scusami, ultimamente ho dato per scontato te e la nostra amicizia, ho pensato solo a me stessa e ho rischiato di rovinare tutto, ma voglio rimediare e questi giorni sarà così. Sabato vieni a vedermi giocare, ma poi domenica e lunedì siamo tutto il giorno insieme... qui.» le mostra i due biglietti e Ludovica quasi si sente male dell’emozione. Sole non le ha detto niente in quei giorni, le ha solo mandato il biglietto per mail per raggiungerla a Boston e questo già l’ha resa immensamente felice, e ora... ora anche questo, andranno insieme a New York come si erano sempre promesse di fare, insieme, solo loro due. 

Tornano al campus per l’ora di cena, hanno girato per tutto il pomeriggio per la città, Sole ha mostrato alla sua amica dove vive adesso, ogni posto in cui è stata e di cui si è innamorata. Ogni posto della sua nuova casa, perché infondo ora considera Boston un po’ come casa sua. 

«Vorrei che tu, mamma e papà fosse qui... con voi sarebbe ancora più bello» ammette guardando negli occhi la sua amica. 

Ludovica la guarda a sua volta e le sorride, è così felice di essere al suo fianco, finalmente di nuovo insieme, che il loro litigio è passato in secondo piano, l’ha già perdonata, ma sa che dovranno chiarire. 

Ora è il momento di presentarla a Nick. Il quale l’aspetta al suo dormitorio, con la sua solita faccia strafottente ma dolce e il suo bellissimo sorriso. 

«amica mia.. non mi dire che quello è Nick» quando vede il ragazzo salutare Sole con la mano e un sorriso a trentadue denti. 

Sole annuisce semplicemente e Ludovica: «altro che quello sfigato del tuo ex. Lui si che è figo.» esclama senza nemmeno rendersi conto, non pensando minimamente che anche Nick possa sentirla.

Il ragazzo a quella affermazione non può che scoppiare a ridere di gusto, ma non aggiunge altro, ha imparato a conoscerla dai discorsi di Sole e poi anche se in modo vivace, gli ha appena fatto un complimento. 

Passano qualche ora insieme a lui, cenano insieme e si conoscono meglio mentre Sole studia, portandosi avanti tutti i compiti del week end, non può restare indietro proprio ora che ha finalmente bei voti. I suoi insegnanti non le permetterebbero più nulla. Alla High school Eagles se vuoi ottenere dei privilegi, come assentarti per questioni personali, giocare nelle varie squadre, devi avere dei bei voti o sei fuori. Sole non può permettersi di essere esclusa dalla squadra proprio ora. 

Ludovica se da prima ha cercato di capire cosa studiasse, dopo un po’ ci ha rinunciato, è bravissima con le lingue, farà questo nella sua vita, infatti vuole iscriversi alla facoltà di lingue e poi farà l’interprete, ma non è preparata ancora a tutto ciò e interi compiti in americano sono troppo anche per lei. Così si è messa a parlare con il ragazzo della sua migliore amica per conoscerlo meglio, per capire se oltre a essere molto figo, sia anche seriamente innamorato. Vuole metterlo in guardia sul fatto che se fa del male alla sua migliore amica, dovrà vedersela con lei, anche se vive a in Italia. 

E Nick lo è, lo è eccome. Si è innamorato di Sole come non gli era mai successo nella sua vita, lei è diversa da tutte le ragazze che ha conosciuto, è una di quelle che non è solo bella, perché ha due occhioni intensi e i capelli biondi, è bella dentro. Di una di quelle bellezze che ti stregano. È così sensibile, dolce, fragile, attenta al prossimo, ma è anche determinata, coraggiosa, pronta a combattere per quello che desidera, per i suoi sogni. È colta, piena di passioni e di voglia di vivere, nonostante la vita l’abbia già messa a dura prova. Gli ha raccontato qualcosa di suo fratello Tommy, non tutto perché lei non ama parlarne e lui non vuole forzarla, ma capisce perfettamente i suoi pensieri, cosa prova e cosa sente ed è uno dei motivo per cui l’ama così tanto. 

Il giorno dopo Sole fa visitare il collage a Ludovica prima della partita, le fa vedere le varie aule, i laboratori, l’intero campus. 

«Fammi capire... hai gli armadietti, la divisa, campi per fare sport, il laboratorio di fisica, il laboratorio del giornalino scolastico... tu sei in una serie tv, altro che in un campus scolastico.» le dice la sua amica, non immaginando che esistesse tutto ciò, tutto ciò che lei ha solo visto alla tv. 

«Il primo giorno mi sembrava anche a me di essere in una serie tv, a volte ancora oggi» ammette ridendo, le piace vedere Ludovica così felice ed entusiasta, se lo è lei, lo è inevitabilmente anche Maria Sole, è sempre stato così. 

Ludovica estasiata per una volta vuole fingere di essere anche lei una studentessa della High school Eagles e finge di essere in uno di quei film americani che tanto ama. 

 

 

La domenica arriva si ritrovano all’aeroporto di mattina presto a prendere un aereo interno per Ny, sono emozionantissime, visiteranno insieme la grande mela, passeranno un’intera giornata insieme, come non succedeva da tantissimo tempo. Non si ricordavano nemmeno quanto fosse bello passare del tempo solo loro due. 

Per tutto il viaggio parlano di cosa visiteranno, si sono fatte un piccolo programma della giornata, per non perdersi niente di ciò che amano, per godersi fino in fondo questa giornata meravigliosa, che non è detto che ricapiterà più. 

Non appena atterrano si prendono subito qualcosa da bere in un bar, Sole ha in mano una cioccolata calda, Ludovica ha voluto assaggiare il caffè americano. Vogliono vivere come in un film, per una volta dimenticare tutti i problemi, le cose serie della vita e comportarsi come due adolescenti in piena regola. 

«Ma come fanno gli americani a bere questa brodaglia?» chiede alla sua amica, girandosi verso di lei disgustata.

«Non lo so... io infatti da quando sono qui vado avanti a cioccolata calda.» dice di rimando, ha provato anche lei ad assaggiare il caffè americano, sotto suggerimento di Nick, ma l’ha sputato poco dopo, indigeribile. Non si capacita ancora come a lui piaccia così tanto, forse perché non ha ancora mai assaggiato il caffè italiano, le manca l’Italia per questo, le manca un buon caffè.

«La prossima volta che ti vengo a trovare ti porto caffè e moka»

«Oddio si, ti prego.» risponde Sole di rimando. 

Le due amiche con il loro bicchiere da asporto si mettono in cammino, devo visitare tante cose e non vogliono perdere tempo. 

Prima tappa l’empire state building, vogliono arrivare fino all’ultimo piano, il centodue. Oltre a essere uno dei maggiori simboli della città, è anche dove hanno girato una scena di white collar e le due grandi appassionate della serie, non possono perdersi un giro in quel luogo. 

«Immaginati Nick che ti fa qui la proposta di matrimonio, in stile Neal a Sara» le dice Ludovica una volta che sono arrivata sul piano più alto. 

«Preferisco che me la faccia Neal stesso» scherza Sole. Non le piace fare progetti per il futuro, non sa se può durare tra loro, non può certo dirlo ora, non sa cosa le riserverà il futuro e tanto meno lo vuole prevedere, Sole è del parere che se si progetta il futuro prima del tempo, questo poi viene rovinato e ha imparato che vivere giorno per giorno è la cosa migliore, ma sa che la sua amica scherza a sua volta, che la sua è solo una battuta per farla imbarazzare e per questo che non si fa trovare impreparata. 

«Guarda che lo dico a Nick eh» risponde a sua volta, conosce molto bene la sua amica, ma lei può permettersi di punzecchiarla in quel modo, hanno un rapporto meraviglioso e lei la conosce meglio di chiunque altro, come Sole conosce meglio di chiunque altro Ludovica, anche se ultimamente per colpa della distanza, si sono un po’ allontanate. Ma con questa gita stanno cercando di recuperare ogni secondo che hanno passato separate.

«Lo sa, ho fatto vedere white collar anche a lui e ha visto anche questa scena e gli ho espressamente detto che voglio una dichiarazione così, ovviamente da Neal» ammette arrossendo, non vuole fare progetti con Nick, non ne ha mai voluto fare, tanto meno adesso che si conoscono così poco. 

Dopo la visita all’empire, si fermano davanti alla statua della libertà, facendo parecchie foto, per poi andare a central park, passeggiando al suo interno rimanendo completamente incantate per la sua bellezza, la sua meravigliosa maestosità, non hanno mai visto niente di così meraviglioso in vita loro. Si guardano intorno con gli occhi che brillano, si sentono due bambine quando vengono portate al parco giochi dai genitori, entrambe solo in quel momento si rendono conto che sono nella loro città preferita, che da sempre hanno sognato di vedere è completamente da sole, si sentono così indipendenti, così adulte e con tanta voglia di vivere e godersi quei momenti. Immortalano tutto con il cellulare, oltre che nel loro cuore. Ludovica da grande appassionata di fotografia, si è portata dietro la sua immancabile Canon e scatta a non finire, può usare le foto per il concorso fotografico indetto dal suo corso di fotografia. 

«Central park per il mio concorso, potrebbe essere un’idea no?» Le chiede Ludovica e Sole le sorride felice, pensando subito che sia una bellissima idea, ha fatto delle foto meravigliose, ha sempre pensato che la sua amica avesse talento, le foto più belle che possiede gliel’ha scattate proprio Ludovica, lei riesce a tirare fuori il meglio dalle persone sono attraverso una fotografia, lei riesce a cogliere la sua vera essenza solo attraverso una foto, è sempre stata capace di farlo.

All’interno di Central Park vedono anche diversi campi da gioco, tra cui un campo di calcio e Maria Sole ne approfitta per fare due tiri in porta, le basta vedere un pallone per prenderlo e giocare. 

«Scusa non potevo resistere, giocare a Central Park a calcio... meraviglioso è poco»

«Mi sembra giusto! Tu ti sei prestata a fare le foto prima... ora tira la palla, fammi vedere quanto sei diventata forte, anche se ti ho visto giocare ieri, ma hai imparato con me ha tirare i calci di rigore» quando Tommy non poteva far allenare Maria Sole, ci pensava Ludovica o spesso giocavano a calcio a scuola  e Ludovica era puntualmente in porta, nonostante non fosse mai stata una grande appassionata di sport. 

Finiscono la giornata a Time Square, osservando negozi, facendo shopping per quello che è nelle loro possibilità, restano incantate davanti alla maestosità dei negozi, da quanti luci ci possano essere in una sola via. New York è tutta altamente maestosa, ogni cosa è così bella, che loro quasi rimpiangono di non essere nate americane. 

Tornano in albergo solo per l’ora di cena, per poi riuscire e girare nuovamente per New York buona night. Ludovica ne approfitta per fare altre foto per il suo concorso, Sole per gustarsi quel giorno lontano dalle responsabilità, dalla scuola, dalla squadra, lontano dalla sofferenza e dal dolore, che spesso le attanaglia il cuore, che la fa pensare costantemente a Tommy, ci ha pensato molto in questo magnifico giorno, lui c’era stato a Ny e le aveva detto che presto ci sarebbero tornati insieme, loro tre: lui, lei e Ludovica. Sono sempre stati inseparabili tutte e tre. Maria Sole e Ludovica si conoscono da quando sono bambine, sono cresciute insieme, sempre l’una accanto all’altra, a scuola, nello sport, di casa. Hanno affrontato davvero ogni cosa insieme, la prima sbucciatura di Sole che imparava a giocare a calcio, la prima fotografia venuta male di Ludovica, le sofferenze amorose, il primo bacio di entrambe, insieme hanno condiviso ogni cosa e Tommy era il loro confidente adulto, un fratello maggiore per entrambe, ha visto crescere Ludovica e l’ha sempre trattata come un’altra sorella. La morte di Tommy ha segnato molto anche lei. 

In tarda serata, perché si sono fermate a lungo a girare per locali, si recano in albergo e finalmente esauste, ma felici, si buttano sul letto e possono liberamente parlare della splendida giornata e di tutto ciò che voglio, è il momento della confidenza tra amiche. 

«Sole... scusami per come mi sono comportata con te, ero gelosa... ma io sono tanto orgogliosa di te. Non immagini quanto e sono felice di oggi.» le dice Ludovica, adesso può dirle tutto, tutto ciò che sente e ricucire a pieno con lei, odia litigare con la sua migliore amica. 

«Pace fatta Lulu, tu sei la persona che mi conosce meglio dopo i miei, senza di te non posso vivere» le risponde abbracciandola con affetto, non può proprio immaginare la sua vita senza Ludovica, è come una sorella per lei.

 Anzi lo è. 

«Ah... mi piace Nick» le dice poi Ludovica.

«Che vorresti dire eh? Mi devo preoccupare?» le ribatte Maria Sole con tono scherzoso, cerca di mantenersi seria, ma non ci riesce, poi la sua amica la conosce troppo bene. 

«Scema» risponde prontamente Ludovica

E in tutta risposta Sole le lancia un cuscino che è sul letto.

«Si vede che è innamorato di te, che ci tiene... è un bravo ragazzo e tu sei felice al suo fianco» le dice ancora prima di tirarle anche lei il cuscino. Il momento serio è finito, ora inizia la gara di cuscinate. 

Fino a che non si addormentano distrutte, felici ma insieme. 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SweetPaperella