Sento la magia scorrere nelle dita e, sfiorando la tavola nel punto in cui avevo disegnato un grosso ippogrifo, succede il disastro.
Le luci scoppiano, si sente un rumore di unghie d'acciaio che sfrega contro il pavimento.
“Ti prego, ti prego… fa che non… non…” apro gli occhi e mi trovo faccia a faccia con una bestia dalle proporzioni mastodontiche: esso si guarda intorno, scrutando con gli occhi gialli la commissione, rimasta senza parole.