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Autore: Spensieratezza    02/07/2018    4 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Erano passate due settimane dall’inizio della scuola e Black White, il professore di Storia Antica, diventava ogni giorno che passava, sempre più detestabile e scontroso e Sam non mancava di notare che il preside negli ultimi giorni sembrava preoccupato per qualcosa, sembrava sempre assente e pensieroso e trovava ogni scusa possibile per convocare Black nel suo ufficio.

“Non capisco perché ti interessa tanto sapere perché il nostro preside sia gentile con lui, chi se ne frega… ognuno è libero di cercarsi i guai che vuole..o di scoparsi chi vuole “ disse Dean annoiato e un po’ malizioso, strappando un filo d’erba nel prato dove erano seduti durante la pausa ricreazione.

“Dean, è una cosa seria.” Disse Sam, gettandogli un filo d’erba sulla faccia.

Dean lo guardò provocatorio e poi lo atterrò sul prato a pancia in su come un felino.

“Se vuoi, possiamo fingere che quei due correggano i compiti in classe!” disse ancora Dean ammiccante. 


“Sbattermi a terra è un modo per immaginarti la scena?” gli chiese Sam, facendo una delle sue solite domande imbarazzanti

Dean avvampò, ma non lo lasciò andare.

“Impertinente.” Disse, continuando a tenergli stretti i polsi.

 “Vuoi un pò di aranciata, Castiel? ” disse Ruben al fratellino di Marika, poco distante.

Stavano camminando nel cortile e li avevano appena sorpassati. Dean lasciò andare subito Sam, che sembrò avvampare

Castiel era arrossito e aveva scosso la testa, senza neanche guardare Ruben.



"Che carini.." disse Dean, guardandoli intenerito.

Sam guardò ammirato suo fratello.

"Credo che Ruben abbia una cotta per il fratello di Marika." buttò lì Sam.

"Sì, lo penso anche io. Speriamo si dichiarino presto!"

Sam lo fissò stranito, tanto che Dean alzò lo sguardo su di lui.

"Beh, che c'è?"

Sam gli buttò le braccia al collo con grande imbarazzo di Dean.



"S-Sam?"

"Sono fiero di mio fratello, non posso esserlo?"

"S-se magari ne spieghi il motivo.."

"Molti ragazzi maschi direbbero che schifo davanti a questo.." disse indicando i due ragazzi.

Dean rilassò le labbra in un sorriso. "Io..non lo penso..non l'ho mai pensato..l'ho sempre vista come una cosa normale..o forse direi eccezionale.. che le emozioni che provi per qualcuno, vadano aldilà del fatto se sei maschio o femmina, indipendentemente da chi sei, da quanti soldi hai, da dove vieni e.."

"E...?" chiese ancora Sam, vicinissimo al suo viso. Gli rivolse un'occhiata così intensa con quei magnifici occhi verdi che Dean si sentì avvampare in un modo decisamente poco consono.

"Io.." disse il biondo, totalmente perso.



Dei ragazzi che stavano giocando a pallone, gridarono per un goal, facendoli sobbalzare.

"Pensi che..anche il preside e il professore siano innamorati?"chiese Sam, tanto per togliersi da quell'imbarazzo.

"Sarebbe così interessante?" chiese Dean, decidendo che in fin dei conti era meglio continuare a parlare di quello.

“Beh, sì.."

“ Il vero mistero è perché tu pensi che anche una SOLA parte di questo tizio sia INTERESSANTE.  Ecco QUESTO è INTERESSANTE: Magari sei tu a essere innamorato di lui!“ sbuffò Dean esasperato.

"Mm..un pò troppo grande sai..se proprio dovessi decidere di fare nuove esperienze, credo che mi troverei qualcuno più vicino a me come età." lo provocò Sam.

Dean lo fissò. Sembrava arrabbiato.

"E io spaccherò la testa a tutti e due."

Sam ridacchiò. "Non potrai. Sarai occupato a passare da una ragazza all'altra, mio bel macho."

"Per il tempo a cui a te sarà permesso uscire con una ragazza, io potrei aver cambiato gusti." rilanciò Dean, facendolo impallidire.

"Non voglio ascoltare di mio fratello che fa sesso!" disse Sam, un pò iroso.

"Ah - ah, vale solo quando ne parli tu? Comunque per me quei due scopano e basta. Nessun mistero. Nessuna cosa da scoprire." sbuffò Dean.

Sam si alzò, sistemandosi i vestiti pieni d'erba. "Io vado a prendere delle barrette al cioccolato. Tu cosa fai, vieni o resti?"

Dean gli fece un sorrisetto malizioso.

"Vengo e me ne vado."

Sam gli rivolse un sorriso a mò di smorfia e fece per andarsene, mentre Dean gridava allegro. "Oh, Sammy, sei così tenero quando arrossisci. Aspettami, vengo con te!"

Sam si era fermato precipitosamente. "Sì, beh, non in quel senso. Andiamo?" quasi urlò Dean, un pò imbarazzato stavolta. Sam, senza parole, lo seguì.

 

Per cercare una macchinetta con una buona riserva di cioccolati, erano passati davanti all’ufficio del preside, Dean stava ancora giostrando con la macchinetta quando vide Sam davanti alla porta del preside.

"Nessuno ti ha insegnato che non si origlia alla porta, Sammy??" chiese Dean.

"Schhhh!"

Dean si mise ad origliare di rimando.

"Stanno scopando?"

"Tutt'altro, credo!" Si sentiva inconfondibilmente la voce del preside e poi quella del professor Black.
 
 

“So riconoscere le persone ossessionate da qualcosa, Black, fa parte del mio lavoro!”
 
“Adesso fai anche lo psicologo???”
 
“Non mangi, bevi pochissimo, hai cerchi violacei attorno agli occhi…” disse Albert ignorandolo.
 
“Se vuoi insinuare che faccio uso di droghe, io….”
 
“MALEDIZIONE, BLACK” gridò Albert sbattendo con un gran rumore le mani sul tavolo. “intendevo dire che non dormi, sei sempre più nervoso, gli studenti continuano a venire da me a lamentarsi per come li tratti. “
 
“Che vengano da me a lamentarsi quei vigliacchi. Dimmi i loro nomi” gridò Black.
 
“Non fare il bambino.”
 
“Io non…” cominciò Black indignato.
 
“ Non sei più lucido. Stai perdendo il controllo. È chiaro che qualcosa ti angustia , ti tormenta. Ti… OSSESSIONA.” Disse Albert con un tono più preoccupato e meno duro.
 
Black non disse niente, e Albert incoraggiato dal suo silenzio continuò: “ Devi riprenderti, altrimenti temo che non potrai più insegnare “ disse modulando le parole.
 
 
 
 
Black  rimase in silenzio. Deglutì e rispose: “è un bluff.”
 
  “ Ogni giorno stai sempre peggio… pensi che non mi accorga di come ti tremino le mani quando prendi una tazzina di ….”
 
“Tè” , voleva dire Albert, ma Black se ne andò via chiudendogli la porta in faccia furioso, senza lasciargli il tempo di finire
 
 
 
 
 
Sfortunatamente, dietro la porta c’erano Sam e Dean che non si aspettavano proprio quel brusco e improvviso cambio di movimento e rimasero come inebetiti davanti alla porta sentendosi scoperti e vulnerabili.
 
“Cosa…. Cosa” disse paonazzo Black rivolgendosi terrorizzato a loro.
 
“io non… volevo solo chiedere se potevo prendere in prestito.. “ cominciò Sam senza avere la più pallida idea di come proseguire.
 
“COSA AVETE SENTITO???” urlò Black
 
“NIENTE, LO GIURO!” squittì Sam come un coniglietto spaurito.
 
Dean si mise davanti a lui.

"Se la prenda con me. Quel libro serviva a me, ho chiesto io a Sam di accompagnarmi e..

“Non vi credo..” disse minaccioso Black. “Se osate anche solo parlarne con qualcuno…”
 
E furono salvati in quel momento dalla campanella che segnalò la fine della ricreazione. Ne approfittarono subito per correre in classe.
 























ufff che fatica xd vi spiego, avevo scritto pochi minuti prima, un capitolo che non mi convinceva neanche un pò. così l'ho cancellato e l'ho modificato xd ne sono felice, credo che questo sia molto meglio! xd voglio dire anche a tutti che il nome Black non mi piace PER NIENTE, quindi potrei decidere di cambiarlo in corsa xd (ovviamente troverò una spiegazione credibile xd )
   
 
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