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Autore: hermioner    02/07/2018    0 recensioni
Heather è terribilmente irritabile e incredibilmente logorroica. E' la fiera proprietaria di un alano nero di nome Bubble ed è la sorella di quel ''microcefalo vanitoso'' conosciuto dai più come Robert Downey Jr.
La vita della piccola di casa Downey è però destinata a cambiare quando incrocerà lo sguardo con due profondi occhi dello stesso colore dell'oceano in tempesta.
Riuscirà il pluripremiato e famoso attore Chris Evans a fare breccia nel cinico cuore della nostra sarcastica protagonista?
Sta a voi scoprirlo,
Buona Lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chris Evans, Nuovo personaggio, Robert Downey Jr.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo Due
 



 


Tra i tanti aggettivi che potevano descrivere Heather Olive Downey non potevano che spiccare cinica, logorroica e sarcastica. La sua visione del mondo era sempre stata bicromica: o tutta bianca, o tutta nera. La sua infanzia si era caratterizzata da un susseguirsi di brucianti delusioni, prime fra tutti sue padre e suo fratello.
Robert Jr. aveva fatto avanti e indietro dalla prigione alla casa fin da quando la ragazza aveva 10 anni, costringendola quindi a dover rinunciare a quella figura sempre presenta che era diventata oramai per lei il suo fratellone. Rob era riuscito ad uscirne, a riprendersi da quella situazione nella quale il loro 
amorevole padre lo aveva fatto finire, in quel baratro destinato a non essere mai riscalato. Robert si era riscattato, aveva incanalato tutte le sue emozioni nella recitazione, scalando le vette di Hollywood e sedendosi al tavolo dei Big americani. Era stato un insegnante di vita e le aveva fatto da padre fin da quando aveva messo piede in quel caos che era la sua vita.
Essere la più piccola di una famiglia di celebrità l’aveva portata, costretta, a dover erigere un muro intorno a sé i cui mattoni erano costituiti da una buona dose di sarcasmo, con l’aggiunta di una punta di cinismo che non guastava mai.
Non che fosse nata così ovviamente, anzi, fin da piccola aveva manifestato un particolare desiderio di innamorarsi e di trovare l’anima gemella, desiderio che era presto scemato a seguito di tutte i suoi insuccessi amorosi. 
Il primo fiasco era arrivato con il famoso teppistello di quartiere Bobby D.,  il  cui nome era già un manifesto, un aspirante rapper che subito aveva conquistato la ragazza con le sue metriche e le sue rime. Heather aveva 17 anni, una famiglia che le stava stretta e tanta voglia di vivere. Erano scappati di casa, lei e Bobby D. e, quando suo fratello lo era venuto a sapere, si era fatto tutta la East Coast pur di andarla a riprendere per i capelli in Georgia, dove si erano rifugiati dalla zia di lui. Heather se ne era tornata a casa, mentre Bobby D. aveva deciso che la sua vita era ‘sprecata’ a New York per una celebrità come lui, decidendo di andare fino a Los Angeles per tentare la fortuna. Inutile affermare che la fortuna tanto agognata non era mai arrivata per lui, che si era ritrovato a lavorare in un supermercato del Nevada dove la sua arte si limitava ai meri annunci per i prezzi scontati. La ragazza era rimasta in punizione per un anno. 
La seconda delusione, invece, era arrivata pochi anni dopo sotto forma di Gabriel Nitch, un aitante giovane attore che era così tanto preso da lei da non accorgersi che nel frattempo se la faceva anche con la sua migliore amica dell’epoca, Camille. I due erano stati sorpresi durante una festa e la scusa che il ragazzo aveva deciso di usare aveva fatto capire a Heather che razza di persona fosse. Secondo lui, infatti, dire ad una ragazza che “era andato a letto con la sua migliore amica semplicemente per verificare il suo amore per lei” avrebbe dovuto giustificare tutto. Heather aveva rotto pubblicamente con lui, rovesciandogli una caraffa di birra sulla testa e aveva tagliato completamente i ponti anche con Camille. Poco tempo dopo aveva capito che l’unico motivo per il quale Gabriel fosse stato realmente con lei era limitato alla sua voglia di attirare l’attenzione di Robert Jr e di farsi scritturare per un film.
Quella volta si era finita un’intera vaschetta di gelato alla crema davanti ad una maratona di Friends, sognando una vita come quella di Rachel e un amore come quello di Ross. Presto si era resa conto di quanto fosse stupido stare male per un uomo e aveva deciso che non si sarebbe più realmente innamorata di qualcuno fino a che non fosse stata sicura che dall’altra parte non ci fossero stati doppi fini.
Aveva 22 anni all’epoca del suo giuramento e ora, alla soglia dei 30 era ancora sola come un cane. Anzi non sola come un cane, ma sola con un cane, il che era meglio. Bubble era l’unico essere vivente capace di non irritarla. Il suo grande alano nero con la sua stazza aveva colmato quel vuoto del suo cuore lasciato dall’amore per un altro essere umano, incastrandovisi alla perfezione.


Tuttavia, quel cuore che fino ad allora aveva battuto solo per la sua piccolina, ora era accelerato leggermente alla vista di due frammenti di cielo.
Heather raggiunse il divano senza mai distogliere lo sguardo da quello di Chris.
L’uomo se ne stava immobile, appoggiato al camino in granito scuro posto su un lato del soggiorno, fissandola. 
Il naso dritto e la mascella squadrata, rivestita da un curata barba bionda, concedeva al volto del famoso Capitano un fascino ultraterreno. 
Heather scosse la testa, distogliendo lo sguardo e lo puntò sull’unica donna presente nella stanza che la guardava con un misto di sorpresa per la sua presenza e felicità.
- Heather!- trillò Scarlett andandole in contro, il tonico fisico fasciato da un vestitino leggero blu, il volto leggermente truccato. L’attrice l’abbracciò di slancio, beandosi dell’odore di albicocca che emanava la pelle di una delle sue più care amiche.
Le due ragazze si erano conosciute nel 2010 durante le riprese di Iron Man 2, dopo che la ragazza si era presentata sul set urlando epiteti poco carini nei confronti del fratello maggiore che si era scordato di andarla a prendere all’aeroporto, di nuovo. Scarlett aveva fin da subito capito che quella ragazza tutta sale e pepe sarebbe entrata nella sua vita e non ve ne sarebbe più uscita. Heather, dal canto suo, aveva trovato in Scarlett una amica leale e fedele, capace di farla sorridere con una semplice battuta.
- Sorpresa!- cantilenò la mora osservando l’amica, sorridendole poi di rimando.
- Tuo fratello non mi aveva detto che saresti venuta! Quando sei arrivata?- le chiese guidandola verso il divano.
- Mio fratello si era scordato del mio arrivo, ovviamente, e dopo una mattinata decisamente poco tranquilla, ho dovuto prendere un taxi per arrivare fino a qui.- spiegò Heather guardando male il parente, che fischiettando si guardò intorno simulando disinvoltura. La mora raccontò brevemente all’amica i fatti accaduti durante la mattinata, mostrandole il livido violaceo sul braccio come prova e senza risparmiarsi commenti nei confronti del fratello.
- Sei sempre il solito Rob.- inveì contro di lui Scarlett, scuotendo il capo.
- Scusate l’interruzione, ma io sono proprio curioso di conoscere l’unica donna capace di tener realmente testa a questa prima donna.- un uomo dalla capigliatura castana chiara le si avvicinò, porgendole la mano e indicando il fratello. - Jeremy Renner.- si presentò poi sorridendole.
- Heather Downey- rispose lei ridacchiando per il commento.
Gettò un veloce sguardo dietro di sé, notando che l’uomo biondo continuava a fissarla.
Sapeva bene chi fossero quei due attori, colleghi di Robert e co-interpreti nei due film degli Avengers che la ragazza aveva amato. La sua passione per la Marvel - o Mervol, secondo Linda- aveva accompagnato Heather fin dai primi film, dove suo fratello aveva interpretato il grande Iron Man, personaggio che calzava a pennello.
L’idea di essere fissata dal famoso Chris Evans nel modo in cui l’attore stava facendo la mise a disagio e la infiammò nello stesso momento. Lo guardò sfacciatamente, aspettando che l’uomo si avvicinasse per presentarsi. Capendo la donna, Chris si staccò dal camino e le si avvicinò a passo sicuro. Piantò gli occhi nei suoi e le sorrise ammiccando, porgendole la mano. Heather la strinse, rendendosi conto della grandezza delle mani di lui, che avvolgevano le sue in modo delicato ma fermo.
- Chris Evans.- dichiarò poi, la voce roca e profonda.
Heather sorrise, ripetendo il suo nome, per poi sciogliere le loro mani e sedersi sul divano in pelle nera, sotto lo sguardo malizioso di Scarlett.
- Allora, mangiamo?- chiese Robert, che nel frattempo aveva guardato la scena in silenzio. - Ordino del cinese-

 


La leggera brezza estiva raggiungeva il Caffè nel quale era seduta, insinuandosi sotto la gonna del suo lungo vestito leggero e a fiori, alzandola leggermente. Bevve un sorso di limonata fresca dal bicchiere davanti a se, riprendendo poi a leggere dal punto in cui si era fermata. La bozza che aveva scelto quella settimana le sembrava abbastanza promettente ed era sicura che con qualche ritocco di editing sarebbe diventata un successo in tutto il mondo. 
Si trovava sul lungo oceano, in un bar che le aveva fatto conoscere Susan la prima volte che era stata a Los Angeles e del quale si era innamorata. 
I tavolini in ferro battuto bianco erano disposti in modo casuale nella piccola veranda piena di fiori colorati e cartelli con frasi appesi. Era gestito da una coppia di anziani signori, amanti dei viaggi e del buon cibo.
Si era data appuntamento con Scarlett per il pomeriggio ma aveva deciso di andarci un po’ prima per poter lavorare sulla bozza e potersi portare avanti con il lavoro. Era volata a Los Angeles per rilassarsi e per stare con il fratello, ma aveva iniziato la revisione di quel libro prima di partire e aveva intenzione di finire il prima possibile. 
Dopo il college aveva deciso che l’unico lavoro che realmente le interessasse sarebbe dovuto essere collegato ai libri, per questo aveva convinto il padre a farle investire in quella che ora era una delle più grandi case editoriali di tutta l’America. Il mondo dello spettacolo non le apparteneva e mai lo avrebbe fatto, per questo era  andata contro ad ogni decisione del padre nel scegliere di farla diventare un’attrice.
Si spostò un ciuffo di capelli da davanti al viso e ripensò alla cena di due giorni prima. Gli occhi enigmatici di Chris Evans la stavano perseguitando da allora. Si era ritrovata a pensare a quell’uomo più di una volta, maledicendo poi il suo cervello per i pensieri che produceva. La cena era stata tranquilla, ricca di chiacchiere tra amici e notizie sui vari figli. Aveva scoperto che Evans era single, al contrario di come affermavano la maggior parte dei tabloid americani.
Sbuffò nuovamente, chiudendo la bozza e riponendola nella grande borsa nera poggiata sulla sedia di fianco a lei. Guardò l’orologio al polso, notando che l’ora dell’incontro era vicina e aspettò l’arrivo dell’amica controllando le e-mail sul suo Iphone.
Scarlett non tardò ad arrivare, un paio di occhiali da sole a nasconderle il bel viso. Le dette un bacio sulla guancia e le si sedette davanti, ordinando una limonata fresca per poter placare l’arsura.
- Ti vedo abbastanza sfiancata- le disse Heather guardandola bere voracemente il liquido giallastro.
-Non sopporto il caldo.- affermò la bionda guardandola da dietro le lenti scure.
- A chi lo dici.- storse il naso la mora, posando il telefono sul tavolino.
- Te non sopporti niente Heather, non vali.- l’accusò allora lei, scuotendo la testa. 
- Nel mondo ci sono troppe cose o persone per poter sopportare tutti.- ammise la ragazza, un ghigno divertito sul viso.
Scarlett rise leggermente, cambiando discorso.
- A cosa stavi lavorando?- indicò la bozza nella sua borsa, curiosa.
- E’ una nuova storia Fantasy, devo finirla di leggere entro lunedì ma è davvero molto coinvolgente, credo che ci metterò meno.- 
Parlarono del più e del meno, decidendo successivamente di andare a fare un giro per Venice Beach, l’aria dell’oceano a smuoverle i capelli scuri. Il tempo volò come sempre quando si sta bene e decisero di lasciarsi, la promessa di vedersi presto.
Heather si incamminò verso la macchina quando il telefono le iniziò a squillare. Non prestando attenzione a dove stava andando, si concentrò sul ritrovamento del dispositivo nella sua enorme borsa alla Mary Poppins. Concentrata come era non si rese conto della figura che le si stava avvicinando, captandola solamente quando due braccia forti la strinsero nel momento esatto in cui il suo equilibrio vacillò, pronta ad abbracciare l’asfalto sotto i suoi piedi con la faccia. 












 







 
    
 

 
 

 
   
 
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