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Autore: Tima_Las    03/07/2018    0 recensioni
Questa ff inizia dopo le vicede di Thor Ragnarok, ma prima degli avvenimenti dell'ultimo Avengers: Asgard è distrutta e tutto il popolo si trova sulla navicella in rotta per la terra.
Thor e Loki affronteranno una realtà a loro del tutto sconosciuta, ma che non li esimerà da sorprese e spaventi: un figlio.
Ovviamente il tutto sarà costellato da battaglie e minacce com'è classico.
Il primo file porta data 10 novembre 2017 ed è mesi che aspetta di essere pubblicata.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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CAPITOLO 2
 

“Quindi Divah, hai bisogno del mio aiuto?”

“Perchè è qui?” domandò Loki lanciando una frecciata a Thor.

“Perchè...l'aereo è suo?” rispose Thor corrucciando la fronte alzando le braccia rivolto al moro e sospirando.

“Ti prego di non arrabbiarti.” s'intromise Banner “E tu non istigarlo.” disse indicando poi Tony.

“Io? Lui ha distrutto metà del mio appartamento.” chiarì Stark.

“Si, ed è successo cinque anni fa.” specificò Bruce "E non era propriamente lui se non ricordo male."

“Va bene, Point Break che si fa?” domandò Tony incrociando le braccia sul petto rivolgendosi al dio del tuono “Ho una presentazione domani a Los Angeles.”

Loki lo guardò alzando appena le sopracciglia.

“Parlo io.” disse di nuovo Banner “Mi serve una sala attrezzata, devo fargli delle visite.” disse indicando Loki “E tu sei l'unico che può permettersela al momento e oltre a questo è l'unico posto sicuro per lui.”

“Aspettate...tutto a spese mie? Devo spendere dei soldi per lui?” domandò Tony perplesso.

“Li hai buttati in quattromila litri di champagne per la piscina Tony!”

“Lui ha cercato d'uccidermi!” esclamò il genio guardando lo scienziato negli occhi.

“Basta! Te ne prego Tony, non...” Thor si fermò afferrando poi per un braccio l'ingegnere portandolo fuori dalla stanza allontanandolo per il lungo corridoio fin ad una sala che avevano allestito per l'improvvisato consiglio, sulla navicella.

“Che fai???”

“Te ne prego, ti ridarò ogni cosa, posso...fare quello che vuoi. Davvero. Ma te ne prego, dammi una mano. Loki ne ha bisogno, non ha ancora affrontato una visita in tre mesi, non gli faccio pesare la situazione, ma lo sa che non abbiamo più nulla se non questa navicella. Ho bisogno di una mano...” disse Thor abbassado il capo e prendendo un lungo respiro avendo finalmente trovato il coraggio d'affermare la verità: erano rimasti solo loro e quella nave. Null'altro.

“Solo perchè me lo chiedi tu.” ammise Tony prendendo in mano il suo cellulare “Jarvis? Allestisci una sala parto e tutti i macchinari di cui può aver bisogno una gestante e un bambino...non per me Jarvis!!!” esclamò subito dopo “Evita l'ironia. Compra ogni cosa possa servire durante la gravidanza e dopo e fai consegnare tutto entro due giorni. No, non serve nessuno che lo monti, ci penserà Banner appena arriveremo a New York...Si Jarvis...” disse chiudendo la chiamata “Perdonami, Jarvis pensa un po' troppo ultimamente. Si può sapere che hai combinato?” domandò Tony poi.

“Cosa?”

“Tuo fratello aspetta un figlio da te! Perdonami se la cosa mi...lascia perplesso.”

Thor lo guardò scuotendo poi il capo.

“Non è mio fratello.”

“Ma ti hanno cresciuto come suo...”

“Tony!” esclamò il dio “Ormai...”

“Come?”

“Ero ubriaco!”

“Ah! E anche Loki?” domandò ghignando.

“E' il momento?” domandò Thor abbassando il tono di voce.

“Va bene, la questione m'incuriosisce ma abbiamo un altro problema ora...può volare?”

“Si.” ammise Thor.

“Allora partiamo. Già odio questo posto." Thor sorrise seguendo il genio uscire dalla stanza.

 

**

 

“Siamo quasi arrivati.” mormorò Thor passando un braccio attorno alle spalle dell'altro.

“Grazie.” annuì Loki.

“Cinture!” urlò Tony, uscendo dalla cabina di pilotaggio, andando a sedersi al loro fianco.

Thor si allacciò le cinture e Banner di fronte lo seguì, Loki li guardò tornando poi a fissare il cielo fuori dal finestrino.

“La cintura mammina.” ghignò Tony.

“Non posso.” rispose Loki.

“Allacciala.”

“No!” ringhiò venendo subito bloccato da Thor.

“Puoi Loki, non succede nulla.” ammise Banner.

“Se scendiamo male e la cintura preme sulla pancia...” iniziò Loki sibilando.
"Come se ti potesse accadere qualcosa Divah..." sbuffò Tony "Che ti succede se ci sfracelliamo? Se esci con un graffio sulla fronte?"
Loki si voltò lanciandogli una lunga occhiataccia.

“Ti tengo io.” disse subito Thor stringendogli con la mano la spalla cercando di calmarlo.

Il moro si sistemò contro la spalla dell'altro chiudendo gli occhi.

“E' stanco...” sussurrò Banner quando Thor incrociò il suo sguardo.

“Vi sento...” sorrise Loki.

“Bhe è la verità.” ammise lo scienziato.

Tony scattò quando avvertì il cellulare suonare leggendo il messaggio.

“Jarvis ha sistemato tutto...” ammise “Banner tutto tuo.” disse porgendogli il dispositivo mostrandogli il video che l'intelligenza artificiale gli aveva appena inviato.

“Oh...” esclamò Banner “Come ha fatto ad avere tutto in meno di dodici ore? Non riescono i maggiori ospedali.”

“Che domande...” sorrise Tony alzandosi andando in cabina di pilotaggio.

“Non doveva allacciare la cintura?” domandò Loki.

“Ssssh...” rise Thor “Ti prego, non rispondergli. Tony è così, lascia perdere.”

“E' bravo infondo.” sorrise Banner “Un bastardo, ma bravo...”

“Sarà...” sospirò scostandosi stiracchiando la schiena “Ho bisogno di camminare...”

“Stiamo scendendo, fra poco sarai libero.” ammise Banner.

“Si, e rinchiuso fino a quando nascerà.” sbuffò.

“Non è vero.” rispose Thor “Nessuno ci vieta d'uscire.”

“Certo...ho cercato di distruggere New York, credi che sia il caso che mi faccia vedere?”

“Non è necessario che ci vedano.”

“Ci pensiamo...” li fermò Banner “Signori...New York.” disse indicando la città dal finestrino.

 

**

“Io vi lascio piccioncini!” esclamò Tony “Tutto a vostra disposizione, Thor parla da ventunesimo secolo a Jarvis e avrai ogni cosa di cui avete bisogno...anzi Loki su questo mi fido più di te che di lui.”

“Ah...grazie.” ghignò il moro ironicamente.

“Bruce tu conosci la torre...”

“Ci penso io.” annuì lo scienziato.

“Ci vediamo dopo domani.” disse lasciandoli.

I tre rimasero imbambolati nel bel mezzo della sala guardandosi poi negli occhi.

“Bhe...che si fa?” domandò Banner “Tu vai a riposare?”

“Perchè?” domandò Loki.

“Perchè dovresti?” disse Thor.

“Non sono stanco.” ammise accarezzandosi il ventre.

“Devo allestire la sala, ma se mi seguite accendo l'ecografo. Immagino che state smaniando per quello.” ammise sorridendo.

“Davvero?” Loki si voltò subito guardandolo stupito.

“Si.” ammise lo scienziato “E' pronto, devo solo accenderlo. Vieni.”

 

**

 

“Vediamo un po'...non ti dico che è freddo.” sorrise premendo il tubetto del gel e lasciandone una generosa quantità sul ventre del moro, attivò la testina dell'ecografo e guardò nello schermo la figura che poco alla volta si stava formando “Pronti? E' mesi che me lo chiedete....Ma ciao piccolino...” sorrise “Confermo è di tre mesi pieni, si vede già la testa...” disse indicandola sullo schermo lasciando Loki senza fiato e Thor con gli occhi appena lucidi.

“E sembra tutto perfettamente a posto, queste sono le braccia e qui le gambe...” continuò Bruce.

“Vedi se è femmina o maschio?” domandò Thor.

“No, non si vede. Si sta muovendo...” sorrise Banner “Dovremo ritentare...vediamo le misure...” Banner premette qualche pulsante sulla macchina calcolando le dimensioni del feto annuendo subito dopo “Non conosco gli standard alieni, ma le dimensioni sono ottime per i tre mesi.” ammise.

“Tutto qui?” domandò Loki schiarendosi la voce, la sua espressione era indecifrabile: un misto di paura, speranza, terrore e amore si mescolava in quella voce rotta mascherata dalla tosse.

“No, c'è ancora una cosa...” disse attivando il suono lasciando che il battito del cuore del piccolo, rapido e ben chiaro, vibrasse nell'aria.

“Il cuore...” sorrise guardandoli.

“E'...è veloce...” sussurrò Thor stringendo appena l'avambraccio del moro che subito si mosse stringendogli la mano.

“E' normale...” rispose Bruce notando lo sguardo completamente assente di Loki “Jarvis.”

“Si signore?”

“Ordina un mp4 e registra il battito.”

“Subito signore. Potrei suggerire un tablet?”
"No, cioè si, ma sarebbe ingombrate..." sorrise Bruca parlando all'intelligenza artificiale "Meglio il primo, è più comodo."
"Va bene signore."

“Perchè?” domandò Loki.

“Così potete sentirlo. E vederlo...” ammise Banner spegnendo l'apparecchio e con un pezzo di carta pulire il gel in eccesso.

“Bene...direi che puoi star tranquillo fino a quando non ho finito d'allestire tutto.” ammise abbassandogli la maglia e aiutandolo a sedersi sul lettino nuovo appena acquistato da Jarvis.

“Nascerà qui?” domandò Loki guardandosi attorno.

“Molto probabilmente.” rispose Banner.

“Non c'è...un letto? Se mai dovessi...o potessi farlo nascere...” disse guardando la stanza così asettica e fredda, solo pareti bianche, un'immensa vetrata sulla città, pavimento chiaro. Gli ricordava la sua prigione i primi giorni dopo l'attacco a New York.

“Basta chiedere. Jarvis!”

“Signore?”

“Ci servirebbe un letto, comodo, per Loki...fai con calma abbiamo ancora sei mesi.” ammise sorridendo.

“Certo signore. E' presente una sedia per il parto in quell'angolo se vi dovesse servire.”

“Scarterò tutto più tardi Jarvis, ora potresti ordinarci del cibo?” domandò sorridendo “Che volete mangiare?”

Loki alzò le spalle.

“Lui è l'esperto.” disse indicando Thor che sorrise.

“Bene Jarvis ascoltami, pizza per tre, nachos, cinese, gelato...gusti?” domandò guardando Loki.

“Non lo so...” sorrise.

“Prendi un po' di gusti Jarvis, birra per Thor io faccio compagni a Loki con acqua e cola.”

“Subito signore.”

“Saliamo...”

 

**

 

Loki ammirò per un'ora buona l'immagine del figlio all'interno del piccolo apparecchietto e, cuffie alle orecchie, mangiò ascoltando il suo battito ripetersi all'infinito.

“Non si parla...” sorrise Banner.

“No, non credo.” ammise Thor.

Il moro notò gli sguardi d'entrambi e subito si tolse le cuffie.

“Si?”

“Nulla, ti stavamo solo guardando.” sorrise Thor riprendendo a mangiare.

“Bhe...ora siamo solo noi possiamo parlare apertamente e soprattutto chiedere a Jarvis.”

“Cosa?”

“Per te Loki...”

“Bhe...non so quanto posso trovare, ma se vuoi tentare.” ammise Loki.

“Si...Jarvis.”

“Si Signore?”

“Puoi fare ricerche su...gravidanze Jotun? Giusto?” disse corrucciando la fronte guardando Loki che annuì.

“Si...” ammise il moro “Ah Jarvis...non elencare i miei presunti figli non sono reali, non ho mai avuto figli men che meno animali.” ammise il moro.

“Bene.” rispose la macchina “Datemi qualche momento.”

Thor lo fissò distogliendo poi lo sguardo.

“Cosa c'è?” domandò Loki.

“Nulla.”

“Non avrai creduto che io...”

“No! No no...oh si va bene il sospetto l'avevo!” ammise Thor.

“Ma sei scemo?”

“Ehi, ehi...no...non è vero, basta.” li fermò Bruce “Dopo millenni dovresti conoscere Thor, no?” rise il medico strappandogli un sorriso.
"Ne ho tutti i motivi per insomma...sospettare..." rise Thor.
"La smetti?" sorrise Loki.

“Signori...” li chiamò Jarvis.

“Si?” risposero Banner e Loki.

“Ho trovato dei risultati nelle ricerche, ma non credo che possano esservi utili. Sono per lo più leggende.” ammise Jarvis.

“Puoi farmele avere stampate?” domandò Banner.

“Certamente.” rispose Jarvis.

“Grazie Jarvis...bene...”

“Sono...stanco...potete informarvi voi su...” disse Loki alzandosi lentamente lasciando il tovagliolo sul piatto.

“Ti senti bene?” domandò Thor subito preoccupato alzandosi in piedi.

“Si, si...” ammise Loki.

“Sicuro?”

“Si Thor!” esclamò sospirando “Sto bene, voglio solo stendermi.” ammise il moro.

“Ti accompagno...”

“Credo che Jarvis possa guidarmi fin alla nostra camera nel caso non mi ricordassi la strada.” ammise in un ghigno allontanandosi.

“Vuole rimanere solo Thor.” ammise Banner quando si fu allontanato verso il corridoio dell'attico.

“Già...” sospirò il dio del tuono.

 

**

 

“Pensavo dormissi...” ammise Thor entrando in camera da letto una mezz'ora dopo “Cosa stai facendo?”

“Stavo leggendo.” rispose distogliendo gli occhi fissi sullo schermo, un grosso televisore appeso alla parete.

“Quello che stavamo cercando noi? Potevi...”

“No.” lo precedette Loki “Avevo bisogno di farlo da solo e comunque non ho trovato nulla di nuovo.” disse chiedendo poi a Jarvis di spegnere lo schermo di fronte al letto e appoggiarsi alla testiera di questo.

“Come ti senti? La verità però...per una volta dimmi la verità.”

“Strano...Thor, strano...non so che altro dirti. Non so cosa mi sta succedendo, non so cosa affronterò...” ammise passandosi le mani sul viso “E non c'è modo per scoprirlo, quel poco che avevamo è andato distrutto con Asgard!” esclamò stringendo gli occhi "E io...io so solo di avere un bambino dentro di me e basta! Cosa devo fare? C'è qualcosa che...non lo so..." ammise lasciando cadere le mani sulle gambe "Non lo so...è la prima volta che non so minimamente nulla di quello che...dovrò fare..." rispose scancamente alzando le spalle.

“Scopriremo qualcosa e se così non fosse c'è uno scienziato pronto ad aiutare in ogni modo...” disse notando poi il piccolo aggeggio che poco prima Jarvis, su richiesta di Banner, aveva fato recapitare a Loki “Come si accende?” disse prendendolo in mano.

Loki l'accese togliendo le cuffie inserite nell'attacco così che l'audio fosse udibile ad entrambi. Thor sorrise appena quando vide la piccola figura muoversi e il suono del cuore arrivargli alle orecchie.

“Questo è...è un miracolo...lo sai vero?” domandò Thor "Non importa quello che è accaduto fino ad ora...importa questo..."

“Si, ma non...siamo...sicuri che...vada tutto per il meglio.” mormorò Loki posando appena un dito sullo schermo “E dopo...io...non so come...”

“Tu sarai perfetto.” ammise Thor alzando lo sguardo lasciando che il suono del piccolo cuore uscisse ancora dalle casse dell'apparecchietto “E ti assicuro che troveremo un modo per far si che tutto vada per il meglio.” disse spegnando l'apparecchietto e salendo sul letto al fianco del moro, sistemandosi dietro la sua schiena e passandogli le braccia sul petto “Jarvis...puoi mettere...il suono qui dentro? Come...come fa Tony con la musica...”

“Certo signore.” e subito il battito del cuore si diffuse in filodiffusione per la stanza.

Loki sospirò cullato nell'abbraccio dell'altro.

“E' la prima volta che mi abbracci da tre mesi a questa parte...” fece subito notare il moro che sorrise.

“Qui c'è solo Banner...ed è informato su tutto.” rispose Thor sorridendo baciandogli la guancia.

“Speri ancora sia una femmina?”

“Sempre.” ammise il biondo chiudendo gli occhi, Loki lo seguì pochi istanti dopo ed entrambi si addormentarono cullati dal dolce suono del battito del cuore del figlio che attendevano.

 

**

 

“Dovrò farti alcuni esami, te li spiegherò prima ma devo iniziare ad avvisarti che sono necessari.” disse Bruce indicandolo con gli indici d'entrambe le mani appoggiando i gomiti sul tavolo quando spostò la tazza di caffè ormai vuota, Thor ancora trangugiava la sua colazione e Loki aveva appena toccato la sua fetta di crostata di more.

“So di che genere d'esami parli.” ammise Loki annuendo.

“Si?” domandò Bruce fra il perplesso e il sollevato.

“Si...mi sono informato sugli esami che solitamente fanno le gestanti. Almeno qui su Midg...sulla Terra.” affermò Loki mentre Thor Thor, seduto al suo fianco sorseggiò la tazza di caffè senza alzare lo sguardo evidentemente in imbarazzo.

“Ad ogni modo inizierei con prendere i vostri due campioni di sangue e poi mi serve un campione del liquido amniotico.”

“M...mio?” domandò Loki sgranando appena lo sguardo.

“Si...credo che...sia tu ad attendere...” rispose sorridendo “A meno che Thor non ci nasconda un segreto.”

“Cosa?” domandò Thor perplesso.

“Lascia perdere.” sbuffò Loki sorridendo “Non è pericoloso? Ho letto che...questa pratica porta all'aborto...e che...non è necessaria insomma...nel mio caso lo è?”

“Non più è molto sicura adesso e noi abbiamo i macchinari più avanzati. In quanto a necessaria...” Bruce si fermò guardandosi attorno cercando di risistemare i pensieri "Bhe...si." disse poi annuendo e tornando a guardarlo "Potrei evitare e sperare che vada tutto bene, ma da quell'esame saprei molto. E non ho un minimo dato tuo fino ad ora...in verità siamo poco più che esiste..." sorrise "Non accadrà nulla te lo prometto."

“Allora...va...va bene, basta che non ritardi tanto o potrei cambiare idea.” ammise Loki.

“Domani mattina, prima di colazione.” disse Banner.

“E per oggi nulla?” domandò Loki.

“No, per oggi ti lascio tranquillo mentre finisco di allestire la sala.”

 

**

 

“Prendi un lungo respiro...” disse Banner avvicinando l'ago alla pelle del ventre “Fermo...non muoverti...”

Thor accarezzava la nuca del compagno e gli stringeva la mano mentre lo scienziato eseguì l'operazione aspirando lentamente una piccola quantità di liquido.

“Ho quasi finito, rimani fermo...” disse iniziando ad estrarre l'ago mentre il moro ostinatamente stringeva gli occhi evidentemente preoccupato dalla pratica “Finito.” esclamò poco dopo passando sulla pelle un batuffolo di cotone “Bene.” sorrise “Ho il vostro sangue e questo. Ora potete andare a far colazione e Loki?”

“Si...”

“Riposo. Non so come reagisce il tuo corpo a questo, sei evidentemente più forte delle donne, ma per oggi resta steso.”

“Si...”

“Vi raggiungo appena ho finito.”

“Può camminare?” domandò Thor.

“La carrozz....ina...” sorrise quando Thor sollevò il moro fra le braccia “Non credo che vi serva...” sorrise Banner.

 

**

 

“Non c'è che dire, due valori completamente diversi e me l'aspettavo, ma non ho i parametri di riferimento per cui al momento inizieremo con questi e vi terrò d'occhio entrambi per poter tarare i valori.”
“Anche io?” domandò Thor.

“Si anche tu, a meno che il dio del tuono non abbia paura di un piccolo prelievo di sangue una volta al mese.” rise Banner “E poi non ti fa male e sapere conoscere i tuoi parametri.” disse guardando i fogli.

“E...hai già controllato...?” domandò il moro impaziente di sapere quanto lo scienziato aveva scoperto.

“Si Loki...” sorrise alzando il viso “Ci stavo giusto arrivando...non conosco i parametri, vero, ma posso dire che questa creatura è la metà esatta d'entrambi.” disse guardandoli “E non presenta particolari indicatori di nulla...è perfetta.” disse sorridendo “Ma...ho scoperto una cosa.” disse guardandoli entrambi preoccupati “Non volevo spaventarvi." sorrise Bruce "Volete conoscerne il sesso?” disse sorridendo di nuovo.

“Lo...sai?” domandò Thor.

“Si lo so, dall'esame è possibile scoprirlo. Stranamente questa cosa è molto simile agli umani, ma se non volete saperlo sono tenuto al segreto.”

“Dillo.” sussurrò Loki guardando poi Thor che annuì.

“Congratulazioni allora, è una bambina.”

Thor abbassò il viso sorridendo mentre Loki gli passò una mano sulla schiena.

“I tuoi desideri pare che si avverino.” sussurrò poco prima che il dio lo stringesse a se evidentemente commosso.

“Ora vi lascio un po' soli...” disse Banner alzandosi “Vi serve un po' di tempo...torno dopo...”

 

**

 

“Non...non mi hai mentito...” sorrise Thor sedendosi di fronte al compagno e trascinandolo verso di se fin quando le fronti non si toccarono.

“No...” ammise Loki chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare in quell'abbraccio che in quei giorni stava diventando sempre più confortante, sempre più necessario.

“Dimmi che è davvero la realtà...” sussurrò Thor chiudendo gli occhi.

“Non ho magia è solo verità...” ammise Loki mentre una lacrima gli solcò la guancia.

Il dio del tuono si sporse appena baciando il moro sulle labbra e questo rispose al bacio beandosi del caldo abbraccio, non aveva mai sofferto il freddo ma in quei mesi aveva iniziato a provare una nuova sensazione a lui sconosciuta. E quel bacio...il primo vero bacio dopo lunghi mesi. Non era più successo fra loro due dopo quella notte, la notte in cui l'avevano concepita, solo carezze di conforto, un braccio sulle spalle, una mano posata al fianco, ma nulla più di quello e Loki non intendeva forzare Thor; sapeva bene di essere considerato ambiguo e particolare, non conosceva il vero pensiero di Thor su di egli e non voleva perdere anche quel barlume di famiglia che ancora gli restava solo per un'avventatezza.
Ma quella volta era stato Thor a cominiciare e lui non aveva fatto altro che rispondere al bacio.

“Oh...no!” esclamò Tony quando l'ascensore si aprì.

Loki saltò portandosi improvvisamente contro lo schienale del divano.

“Tony!” rispose Thor.

“Ciao Point Break e consorte. Sinceramente avrei preferito non vedervi. Banner?”

“Sta allestendo la sala.” ammise Thor.

“Sopravvissuti tutti e tre? Jarvis tutto a posto?”

“Si, signore.” rispose velocemente la voce “E' una bambina.”

“Oh...bella notizia.” esclamò notando lo sguardo contrariato di Loki “Aiuterò Banner e vi ricordo che voi due che avete una stanza...”

“In verità vorrei parlarti.” disse Loki alzandosi.

“Cosa?” domandò Thor.

“Da solo...” disse poi guardando Thor e tornando a guardare l'ingegnere.

“Bhe...di qua.” disse indicando il corridoio “Il mio studio...”
“Thor vai da Banner.” disse Loki seguendolo.

 

**

 

“Thor non so cosa ti ha promesso, ma ogni cosa si paga e io non ho la tua valuta...in verità non ho altro che me stesso.”

“Ti vuoi prostituire?” domandò Tony fissandolo esterrefatto.

“Cosa?” esclamò Loki dischiudendo le labbra a sua volta perplesso da quella risposta.

“Scusa avevo inteso...”

“Intendevo chiederti se c'è qualche modo in cui possa sdebitarmi.” rispose Loki arricciando le labbra e scuotendo il capo.

“Hum...no. Se parli della sala con qui soldi ci pagherei dei passatempi d'infimo d'ordine.”
“Non importa quanto puoi permetterti! Voglio sapere se c'è qualcosa che posso fare!”

“Si! C'è!”
“E cosa?”

“Riposare e far nascere questa bambina senza attirare problemi e non dare l'ennesimo dispiacere a Thor perchè questa volta, famiglia o non famiglia, l'ho già visto distrutto per il tuo tradimento diverse volte...ma questa volta...se succede qualcosa a questa bambina Thor non la sopporterà. Quindi la mia ricompensa è...falla nascere, sana e in salute.” disse guardandolo negli occhi.

“Solo questo?” domandò Loki perplesso.

“Solo? Rideremo fra qualche mese quando la schiena ti tormenterà e stramaledirai quella notte con Thor.” sorrise “Solo questo.” annuì poi velocemente e serio.

“Nient'altro...ti ricordo che posso stramaledire quella notte, ma di sicuro ormai non posso tornare indietro.” ammise il moro ghignando appena “Per cui è inutile che lo faccia e...nonostante tu me lo ordini temo che sia inevitabile che nasca prima o poi.”

“Ecco appunto, hai già fatto più del tuo dovere.” disse guardandolo negli occhi “Va bene, senti...” disse prendendo un lungo respiro “Non c'è nulla che tu possa fare, per quanto vorresti, perchè non c'è nulla di cui abbia bisogno o che mi manchi. Sinceramente non mi fido di te, ma voglio provarci almeno e visto che passerai qui i prossimi mesi non ho voglia di discutere con te ogni volta che t'incontro in casa.” disse Tony.

“Chiaro.” annuì Loki.

“Patti chiari, amicizia lunga...se così si può dire.” soppesò Tony “Anzi una cosa c'è...”

“E sarebbe?”

“Ferisci ancora una volta Thor, specialmente in questo modo e giuro che un modo di ucciderti lo trovo.” disse puntandogli un dito contro.

“Non credo che questa volta succederà essendo tutto totalmente vero, ma comprendo il tuo pensiero.” ammise Loki rimanendo impassibile di fronte alla minaccia.

“Bene...” sorrise Tony voltandosi poi sulla soglia “Banner!”

“Ciao...ti avevo detto di non alzarti.” disse parlando a Loki.

“Sto bene.”

“Non mi interessa!” esclamò Banner avvicinandosi afferrandolo per un braccio “Andiamo...”

“Perchè non si può alzare?” domandò Tony.

“Te lo spiego quando torno.” disse trascinando il dio fuori dallo studio.

   
 
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