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Autore: giucri89    05/07/2018    1 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 39
 
 
Questa autostrada è una passarella.
I tuoi occhi che mi guardano
sono come la via lattea.
Amami nel modo giusto,
baby amami nel modo giusto.
Oh, vieni da me, non esitare,
sei il mio universo accattivante.
Amami nel modo giusto.
Tu sei tutto il mio universo.
Amami nel modo giusto.
Love Me Right-EXO
 
 
- NaNa-
 
Ah! Che mal di testa. Dove sono? Perché le mie palpebre sono così pesanti? «NaNa, riesci a metterti in piedi?», la voce di ChanYeol? In effetti, credo di averla sentita anche prima, non era un sogno? Con difficoltà riesco finalmente ad aprire gli occhi. «P-penso di sì», o perlomeno lo spero. ChanYeol mi aiuta ad uscire dalla macchina, ma questa non è la vettura aziendale che usiamo di solito per gli spostamenti a lavoro? Come ci sono finita sopra? Non ricordo molto. Forse esagerare con l’alcool non è stata una buona idea, neanche per una come me che lo regge abbastanza bene, si vede che stavolta ho raggiunto il punto di non ritorno, devo ricordarmi di non farlo più, sto davvero da schifo e soprattutto non ricordo molto da dopo aver perso i sensi.
 
ChanYeol, digita il codice e dopo il solito beep, la porta si apre. Entriamo dentro, ma a proposito perché siamo venuti a casa sua? ChanYeol non dice una parola, è corso subito in cucina probabilmente a preparare chissà quale intruglio contro la mia sbornia. Mi dirigo anch’io in cucina. Dalla sua espressione deduco sia molto arrabbiato, be’ non deve essere bello scoprire che la tua fidanzata è ubriaca fradicia, ma soprattutto da dove è venuto a prendermi? Ricordo la voce di Lu Han, non eravamo al locale? E perché non ho sentito le voci di HaeRi e le altre? E soprattutto ChanYeol come ha fatto a sapere dov’ero e in che condizioni mi trovavo? Sono sicura di aver detto più volte ad HaeRi di non avvertirlo. Che strano, deve esserci qualcosa che mi sta sfuggendo, ma cosa? Aaah, più cerco di ricordare e più la testa mi fa male, sembra che possa scoppiarmi da un momento all’altro, accidenti. Dopo un po’ ChanYeol si avvicina a me, che nel frattempo, ho trovato posto in una delle sedie attorno al tavolo della cucina. Lascia una tazza fumante davanti ai miei occhi e poi ritorna a trafficare in cucina, forse per pulire quello che ha sporcato. Sbaglio o ha evitato apposta il mio sguardo? Cosa ho combinato? Credo che quello che attualmente non ricordo c’entri molto con il comportamento del mio ragazzo. Cerco di guadagnare un po’ di tempo e non chiedo nulla, ho paura che potrei solo aggravare ancora di più la mia situazione. Soffio sul contenuto della tazza calda, non che sia molto invitante, non ho neanche il coraggio di chiedere cosa sia. Mi faccio forza e bevo un piccolo sorso. Bleah! C’era d’aspettarselo, il suo aspetto diceva già tanto. Cerco di non mostrarlo troppo, non vorrei indisporre ancora di più ChanYeol, il quale continua a tenersi impegnato in cucina, o perlomeno sembra quello che stia facendo. È davvero così arrabbiato da non rivolgermi la parola? Aish, è inutile stare qui a rimuginarci sopra, non ricorderò facilmente, perciò decido di prendere il toro per le corna e mi avvicino a lui. Lo abbraccio da dietro. «Sei molto arrabbiato con me, non è vero?», sussulta leggermente nel sentire il mio tocco e le mie parole ma continua a non voltarsi verso la mia direzione. La mia presa si fa più forte, ho come l’impressione che se perdessi questo contatto adesso non potessimo più fare pace. «NaNa…», pronuncia il mio nome con un tono di voce molto basso. «Non vuoi voltarti e guardarmi negli occhi?», chiedo, anche se suona più come una supplica che come una semplice domanda. Di scatto ChanYeol finalmente si volta verso di me, senza sciogliere comunque il contatto che avevo creato. Come c’era da aspettarselo la sua espressione facciale non promette nulla di buono. «Perché lo hai fatto?», chiede all’improvviso con tono severo e scuro in volto. «Fatto cosa?», posso usare a mia discolpa la tattica che non ricordo nulla, giusto? Anche perché in parte è davvero così. «NaNa, non fare la finta tonta, sto parlando del motivo che ti ha spinto a bere in maniera così esagerata. C’era davvero bisogno di arrivare a livelli così estremi?», istintivamente mi allontano da lui, sa dell’incontro con il presidente? Chi glielo ha riferito? JongDae? HaeRi? Non mi sembrano persone da rimangiarsi la parola data, avevano promesso di non dirlo a ChanYeol. «Tu… sai tutto?», dall’imbarazzo abbasso lo sguardo. Imbarazzante sì, non saprei con quale altro termine definire la discussione avuta a pranzo con suo nonno. «NaNa… io davvero non ti capisco! Perché mi hai nascosto una cosa così importante, eh?», posso leggere la rabbia che prova solo guardandolo negli occhi. «I-io semplicemente non volevo che ti preoccupassi ancora di più… non volevo aggiungere altro peso sulle tue già cariche spalle e così ho pensato di non dirti nulla…», ChanYeol si volta di scatto e porta le sue mani disperatamente alla testa. «NaNa, tu ti rendi conto di quello che è successo per via di questo tuo stupido comportamento?», stupido comportamento? «Scusami se volevo non farti preoccupare ulteriormente!», affermo in mia difesa. «Ah! Non pensi, invece, che facendo così io mi sia preoccupato di più?». «Che vuoi dire?». «Cosa voglio dire? Perché devo sempre spiegarti le cose come una poppante? Davvero non lo capisci da sola?», le sue parole si fanno sempre più dure e il suo tono di voce intanto aumenta. «Scusami se sono stupida! Essere presa due volte per una stupida in un solo giorno, davvero grande!», questo è troppo. È giusto che sia ChanYeol sia suo nonno mi diano della stupida? «Io non volevo dire questo, lo sai benissimo, si può sapere, invece, chi ti ha dato della stupida?», non riesco a rispondere, inconsapevolmente i miei occhi stanno per riempirsi di lacrime. «Non dirmi che è stato mio nonno?!», ecco lo sapevo, a che serviva che lui sapesse del nostro incontro se non per provare ancora più rabbia nei confronti del nonno e preoccupazione nei confronti della sottoscritta? ChanYeol, inaspettatamente annulla completamente la distanza che ci divide e mi stringe forte fra le sue braccia. «Scusami, non volevo attaccarti in quel modo, solo che quando ho saputo da BaekHyun che ti eri ubriacata di brutto a causa di mio nonno e che per giunta quel damerino del CEO Lu ti aveva portato a casa sua, non ci ho visto più. Nella mia mente si sono delineati davvero degli scenari improponibili, perdonami», sussurra ChanYeol al mio orecchio. «Eh? È Stato BaekHyun-ssi a dirti tutto? E davvero il CEO Lu mi ha portato a casa sua? Tu sei venuto a prendermi fin lì?», domando sorpresa scostandomi leggermente per poterlo guardare negli occhi. «Non ricordi davvero nulla?». «No, ovviamente, altrimenti non te lo chiederei così sorpresa!». «Be’, sorpresa o meno è andata così». «Mi dispiace, volevo semplicemente non darti ulteriori grattacapi e, invece, ho combinato un gran casino, scusami», affermo abbassando il capo. ChanYeol, sospira, guarda in alto per poi dirigere il suo sguardo verso di me. «Scusami tu, invece, non dovevo utilizzare parole così dure e quel tono di voce», asserisce prima di stringermi nuovamente in un abbraccio. Chiudo gli occhi e mi lascio andare a questo dolce contatto. «In realtà, NaNa, anch’io non sono stato del tutto sincero con te. Prima con MinSeok hyung stavo cercando di elaborare un piano B, perché a quanto pare i miei genitori e YooRa non cambieranno idea tanto facilmente. Perdonami ma anch’io non volevo che ti preoccupassi ancora di più, c’è già la delicata questione dello sfratto che grava sulla tua famiglia ad essere abbastanza impegnativa. In fondo, il mio comportamento non è stato molto diverso dal tuo. Siamo solo degli stupidi», lo sento sussurrare. «No Chan-ah, semplicemente siamo innamorati e non vogliamo veder soffrire ancora di più la persona che amiamo», la verità, infatti, è questa. «Promettiamoci una cosa NaNa, che da adesso, qualsiasi cosa succeda, bella o brutta che sia, per prima cosa ne parleremo tra noi due. Amiamoci nel modo giusto, va bene?». «Sono d’accordo!», esclamo, stringendolo ancora più forte a me. Dopo qualche secondo ChanYeol si scosta leggermente in modo da far incrociare nuovamente i nostri sguardi. «NaNa, sei sicura che quel dongiovanni non ti abbia fatto niente?» «Per dongiovanni intendi Lu Han-ssi?». «Sì! Se penso ancora con che insistenza voleva restassi a casa sua, mi sento ancora il sangue ribollire!», questa sua espressione imbronciata come un bambino la trovo davvero carina, un sorriso si presenta sul mio volto senza che io possa rendermene conto. «Ridi? Sono serio! Odio anche il fatto che molto probabilmente ti ha messo le sue luride mani ovunque, anche solo per portarti dalla sua macchina al divano. Aaaah! Se ci penso ancora potrei impazzire». «Chan-ah, tranquillo, non mi ha fatto niente». «Come fai ad esserne sicura? Eri svenuta!». «Be’… lo so è basta. Han-ssi non è il tipo da fare queste bassezze». «Oh! Lo difendi pure, vedo. Non c’è altra soluzione!». «Che vuoi di-Kyaaaaah! ChanYeol che stai facendo?», improvvisamente mi solleva di peso sulla sua spalla, quasi fossi un sacco di patate, e mi porta fino alla sua camera da letto. «Yah! Si può sapere che stai facendo?», domando ancora cercando di divincolarmi dalla sua presa. «Faccio solo quello che va fatto!», afferma deciso poggiandomi con delicatezza sul letto. «Cos’è che va fat-Kyaaaaaah cosa stai facendo adesso?», inaspettatamente inizia a sbottonare la mia camicetta. «Te l’ho detto, faccio semplicemente ciò che va fatto, e adesso fa un po’ di silenzio». «ChanYeol non ti cap-», non mi da il tempo di completare la frase che le sue labbra si posano sulle mie. Il suo tocco non è dolce e gentile come al solito. Sembra impulsivo ed arrabbiato. Con prepotenza apre la mia bocca e fa attorcigliare le nostre lingue in una danza burrascosa. Sento la mia testa scoppiare, non capisco se è per via dell’alcool o è semplicemente l’effetto che mi fa Park ChanYeol. Si allontana dalle mie labbra per avvicinarsi al mio orecchio. «Ti avevo avvertita di fare silenzio», mi sussurra prima di rivolgere la sua bocca altrove. I suoi baci scendono giù per il mio collo, e dopo aver tolto definitamente camicetta e reggiseno riprende a baciarmi, dalle spalle passa poi da un braccio all’altro, successivamente ritorna su e continua a baciare le mie labbra. «Devo disinfettare tutto. Non voglio che resti neanche una minima traccia di quello sporco pervertito nel tuo corpo», pronuncia ancora in un sussurro. Per quanto questa sua idea possa essere sciocca e malsana il mio corpo non sembra voler minimamente rifiutarla, anzi sembra bramare qualcosa di più di semplici baci. Intanto ChanYeol continua il suo percorso e intreccia le sue mani con le mie trovando il perfetto equilibrio per restare esattamente sopra di me senza farmi sentire il suo peso. I suoi baci si fermano prima su un seno e poi sull’altro, per poi continuare a scendere giù. Sembra che voglia davvero baciare ogni centimetro della mia pelle. Ogni parte del mio corpo che viene sfiorata dalle labbra di ChanYeol diventa, come sempre, rovente. Vorrei che un momento idilliaco come questo non finisse mai. *Dlin Dlon Dlin Dlon Dlin Dlon* Oh mio Dio! È il campanello o sento delle campane nella mia testa per via della perfezione dei baci di ChanYeol? Lui però si allontana subito di scatto. Diamine, è il campanello! «Ultimamente si vede che non c’è verso per noi di concludere qualcosa», afferma, dopo essersi schiarito la voce. Devo rivestirmi al più presto. «Tieni, metti questa, farai prima ad indossarla», asserisce ChanYeol prima di lanciare una delle sue t-shirt nella mia direzione. Le sue guance sono rossissime, come credo del resto saranno le mie, sento davvero caldo in questo istante. Dopo essersi passato più volte le mani sui capelli, come per riflettere sul da farsi, va alla porta ad aprire ed io lo seguo dopo aver indossato la sua maglietta, che ovviamente mi arriva quasi alle ginocchia. «Noona? MinSeok hyung? Che ci fate qui insieme a quest’ora?». «ChanYeol-ah scusaci per l’orario. Non prendertela con MinSeok-ah, sono stata io ad insistere per vederti il più presto possibile. Ecco vedi, io, mamma e papà abbiamo deciso di aiutarti!», afferma la bella ragazza alla porta accompagnata dal vice CEO Kim. Non posso crederci… Il piano A sta funzionando?
  
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