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Autore: francess225    05/07/2018    4 recensioni
La trama riguarda un incontro predestinato, ma al contempo insospettabile. Lui è Jeon Jungkook, l'idol che tutti conoscono,membro dei BTS. Giovane, genuino, spontaneo, invidiato. Emilie è una giovane neolaureata italiana, di ventiquattro anni, che decide finalmente, di partire per una nuova esperienza lavorativa, ma soprattutto di vita, in quel Paese che la chiama a sé da tanto tempo, la Corea. La loro storia ed l loro incontro verrà definito da quelle che sembrerebbero coincidenze..ma finiranno per legarsi in maniera profonda, e nonostante le differenze culturali, di età, e di vita, impareranno a conoscersi e ad affrontare le difficoltà di una relazione che agli occhi di molti risulterebbe impossibile. Qualcosa di sottile li lega.. ma di indissolubile: il destino, ed il suo colore è rosso.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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26/09/16


EMILIE POV


Sprofondata nel letto di Iseul, mi ritrovavo accucciata a lei in posizione fetale, neanche fossimo mamma e figlia.
Ormai erano le quattro e mezza del mattino, ma lei era lì, mi accoglieva tra le sue braccia e mi accarezzava delicatamente i capelli, stringendomi. 

Nessuna parola, semplicemente era li, per me.

Il pianto infinito che avevo riversato su quelle lenzuola, ormai zuppe, si era da poco fermato dopo ore di singhiozzamenti smisurati.
Il mio corpo però, continuava a tremare incessantemente.. provavo con tutta me stessa a prendere il controllo di quegli stessi muscoli che poche ore prima avevo portato allo stremo scappando senza tregua, ma non ci riuscivo.

Le immagini di quei volti, gli insulti, il terrore..continuavano a susseguirsi e a riaffiorare nella mia mente, che in quel momento non era più grado di analizzare con il giusto distacco la situazione.
In più l'adrenalina sembrava scorrermi ancora nelle vene, non permettendomi di razionalizzare.
Ero praticamente devastata.

Non pensavo a nulla. Solamente al panico che sembrava essersi impossessato di ogni fottuta cellula del mio corpo.
Era orribile, peggio di un qualsiasi attacco di panico, peggio di un qualsiasi distacco emotivo, peggio di qualsiasi cosa.


Fu in quel momento, che per la prima volta, il pensiero di riavvicinarmi a Jungkook prese il sopravvento per pochi secondi, facendo prevalere il mio egoismo insensato.

Emilie, sono qua va tutto bene, è tutto okay. "
Sarà stata la milionesima volta che Is mi sussurrava quelle frasi all'orecchio durante la notte, e inspiegabilmente ogni volta che lo faceva, il mio caos interno sembrava dissolversi piano piano.

Sono uno spettacolo orripilante vero ? "
Decisi di girarmi verso la mia amica per guardarla negli occhi.
Non avevo avuto il coraggio di osservarmi allo specchio.. temevo di poter ricominciare a piangere da un momento all'altro senza accenno di ripresa.

Sei sempre bellissima stupida! E poi non potrai mai competere con la mia faccia di domani mattina! Insomma guarda ho già le borse sotto agli occhi ! ". 
Rise poco dopo in un modo così cristallino e spontaneo che per un attimo mi parve di avere la fotocopia di Hobi-ssi davanti agli occhi.
Sapevano benissimo come smorzare le situazioni più disperate, senza ombra di dubbio.

Is devo dirti una cosa "

Sai che sono qui per questo Em "
Mi rispose subito, il suo sguardo era curioso.

" Apprezzo tanto il modo in cui ti prendi cura di me.. mi reputo, come ti ho già detto, la persona più fortunata del mondo ad averti affianco come amica, anche se a quanto pare, sono un disastro e mi ficco sempre nei casini." -" Ho apprezzato tantissimo che tu non mi abbia fatto pressioni per parlare.. e che abbia gentilmente detto a tuo cugino e a Tae di lasciarmi stare.. ne avevo davvero bisogno ". 
Le confessai, intenta ad asciugarmi i rimasugli di lacrime.

Gli occhi di Is erano fissi nei miei, brillavano sotto ad un velo di preoccupazione che non mi sfuggì.

Forse aveva già capito tutto?

"E' giusto che tu sia una delle prime a saperlo.Sei tra le persone, qui ed ora, a cui tengo di più "
Al solo pronunciare quella frase, i miei pensieri fluirono irrimediabilmente su Jungkook.

Probabilmente non mi sarei mai liberata di quell'abitudine.

Presi un respiro profondo e continuai tutto d'un fiato:
Ho il bisogno impellente di tornare in Italia. Il prima possibile. Devo trovare un volo per domani pomeriggio. "

Non riuscivo a guardarla negli occhi. Tenevo lo sguardo basso mentre ero intenta a torturarmi le mani per l'agitazione.
Mi sentivo terribilmente in colpa a lasciarla dopo tutto quello che aveva fatto e che continuava a fare per me.

L'ultima cosa che avrei voluto era abbandonare lei e il lavoro a Seoul.
Ma era più forte di me. 
Non potevo più vivere con quel panico addosso.

Dopo quello che mi era stato detto quella sera da quelle pazzoidi sconosciute, fui turbata talmente tanto che decisi che l'istinto di sopravvivenza avrebbe avuto la meglio.

Dovevo andarmene.

" Non ho bisogno di spiegazioni Emilie " mi disse "Accetterò qualsiasi decisione tu prenda per il tuo bene. E ti starò affianco comunque, qualsiasi cosa accada "

Stentavo a crederci. 
Dovevo veramente aver salvato l'umanità nella mia vita precedente per meritarmi una persona del genere affianco.

Non mi odi ? "

" Come potrei piccola stupida? Ma allora non hai capito niente di me eh ! "

Subito mi buttai tra le sue braccia per stringerla.
Restammo così per un tempo interminabile, nel silenzio della sua camera.

Penserò a tutto io Em. Contatterò il proprietario del tuo appartamento e gli spiegherò la situazione " - " E parlerò anche con il tuo datore di lavoro, sono sicura che capirà "
Con quell'ultima frase mi fece l'occhiolino.

Quanto sei stupida Iseul ! ".
Le risposi scoppiando a ridere sommessamente.

" Non farò domande Em" -" Ma se solo tu potessi dirmi cosa diamine ti hanno detto quelle dannate ragazzine.. Almeno potrei provare a vendicarti! Ti giuro mi fa così incazzare il solo pensiero di loro che... "

" Is, Is, Is ti prego frena! Ti spiegherò. Te lo devo. Ma promettimi che resterà tutto tra queste quattro mura okay? "

" Te lo prometto Em "

 

 

 

* Inizio Flashback Emilie *


In quella corsa estenuante e priva di prerogative, avevo deciso di darci dentro.
Non mi fregava assolutamente più niente del mondo in quel momento.
Il mio unico obiettivo era affrontare me stessa, sfogarmi come non mai e lasciare che i pensieri fluissero fino a scomparire, permettendomi di respirare.

Avrei dovuto ricordarmi di scaricare una di quelle dannatissime playlist cazzute, quelle dai bit che ti sbrindellano il cervello da quanto sono potenti, sì insomma le classiche playlist da allenamento. Invece ero lì, smaneggiavo con spotify alla ricerca di qualcosa.. ma non avevo avuto la pazienza di crearne una sul momento..

Così optai per una di quelle pre-composte.. rabbrividendo quando vidi il titolo in stampatello: "K-POP016".

Mi infilai le cuffiette e tirai dritto lungo il fiume, senza preoccuparmi troppo di quello che avrei udito da lì a poco... Per quanto quella musica mi spaventasse, essendo lontano anni luce rispetto al sano british indie-rock che ascoltavo di solito, decisi di darle comunque una possibilità.
Anche perché o quello o niente.. dannati coreani ! Se volevo ascoltare del sano rock inglese sul momento dovevo pagare, invece per la roba loro no? Che nervi..

Presi a correre ed iniziai a scaricarmi quasi nell'immediato. Una liberazione.
Le canzoni si susseguivano una dietro l'altra , mentre mi perdevo nei meandri di quella città magica, che persino di notte vibrava,e si animavain mezzo a quell'immensità di luci che riflettevano sulle acque del fiume.

Niente da dire, amavo immensamente Seoul. Ormai la consideravo casa mia.


Era tutto perfetto, per la prima volta nell'arco di quella settimana a dir poco terrificante, stavo riuscendo a distrarmi, concentrandomi solo ed esclusivamente sul mio respiro, e sulla forza che dovevo imprimere alle gambe per non collassare a terra stremante.

Poi qualcosa mi interruppe, facendomi fermare ansimante, con la braccia tese sulle ginocchia.
Non fu tanto la melodia che mi arrivò alle orecchie ad essere familiare, quantoquella voce..
Una serie di acuti armoniosi mi stavano intasando il condotto uditivo, ma talmente belli.. che chiusi gli occhi per un secondo, concentrandomi solo su di lui..
Le voci che si susseguivano erano diverse, ma ero sicura di averne riconosciuta una in particolare.

Quello che cantava era Jungkook, senza ombra di dubbio.
Ma come diavolo faceva a raggiungere certe tonalità?

Liberai il telefono dalla morsa della fascia da braccio, e controllai lo schermo.

"BTS - Autumn Leaves "

Rimasi sbigottita nonostante l'avessi supposto ancor prima di avere la conferma da spotify.
Così mi persi per la prima volta nei ritmi che producevano quei ragazzi, negli intrecci delle loro voci che sembravano raccontare una storia.. la nostra storia.

Avvertivo gli acuti di quel ragazzino e ogni volta tremavo al solo sentirne la voce.
Avevo i brividi ovunque.


"Sei proprio illegale Jeon Jungkook "
Pensai, mentre senza neanche rendermene conto, un'ampio sorriso si fece strada sul mio volto imperlato di sudore.
Sorridevo talmente tanto che per un'istante temetti di avere una paralisi facciale.


"Ho solo guardato con il vento autunnale,
le tue parole ed espressioni che
all'improvviso sono diventate indifferenti.
Riesco a vedere solo la nostra relazione appassire.

Come un cielo autunnale, tra noi c'è il vuoto.
Un'ambigua differenza, diversa da prima.
Una notte che è molto più silenziosa oggi.
Una singola foglia autunnale..
che si tiene aggrappata al ramo.

Si sta rompendo,
riesco a vedere ciò che si chiama fine.
Le foglie secche che stanno diventando briciole. 
Il silenzio all'interno del tuo cuore distante.
Ti prego non cadere
Ti prego non cadere, 
la foglia secca si sta sbriciolando. "


Quel testo, quelle emozioni, le feci mie subito.. rappresentavano perfettamente quello che stavamo vivendo in quel momento.
Sentivo nuovamente quel miscuglio di sensazioni forti ed indecifrabili muoversi nelle viscere..
Stavano percorrendo ogni centimetro del mio corpo, portandomi inevitabilmente a pensare a lui.. e quanto volessi stringerlo tra le mie braccia.

In più non mi ci volle molto per realizzare che stavo piangendo di nuovo, come una scema.

Ormai era diventata una costante quando mi mettevo a pensare alla mia decisione, e al mio masochismo. Ma non avrei ceduto, avevo già scelto e non mi sarei tirata indietro. 
Proteggerlo era più importante, e se non lo capiva lui, ci avrei pensato io.

All'improvviso, mentre ero intenta ad asciugarmi le lacrime con il dorso della mano, sentii qualcuno strattonarmi per i capelli violentemente.
Mi girai inorridita, cercando di capire cosa cavolo stesse succedendo ma soprattutto di chi diavolo potesse trattarsi.

Tre ragazze, che avranno avuto su e giù vent'anni, erano impalate davanti a me.

"Ma siete totalmente impazzite? Cosa cazzo volete da me? Giù le mani ! "
Stranamente non avevo la benchè minima paura, e nemmeno un briciolo di esitazione uscì dalla mia bocca.

Uh stai già piangendo sgualdrina? E pensare che ancora non abbiamo neanche iniziato.. "

Continuavo a guardarle sbalordita, non riuscivo proprio a capacitarmi della sfacciataggine di quelle tipe.
Fino a che il mio sguardo si posò su una di loro in particolare.. aveva una faccia vagamente conosciuta.. e rabbrividii quando improvvisamente misi a fuoco tutto.

Lei, la più bassetta rispetto alle altre, e probabilmente anche la più giovane, era la stessa che mi aveva sbraitato contro in farmacia, qualche giorno prima.

Era lei, ne ero sicura.

" Tu ! " 
Implosi indicandola.

Non feci in tempo ad aprire la bocca, che un'altra ragazza si scaraventò su di me.
Non mi resi nemmeno conto di quanto fosse massiccia ma soprattutto incredibilmente forte, fino a quando non si posizionò velocemente alle mie spalle, bloccandomi le braccia e stritolandomi i polsi.

Qualsiasi insulto non renderebbe l'idea " mi disse mentre tentavo invano di scrollarmela di dosso.
Hai realmente osato baciare uno dei nostri Oppa vero ? " - " Mi congratulo con te per il coraggio.. Essendo una puttanella occidentale, evidentemente non sai come funzionano le cose qui " 
Mi sibilò all'orecchio, mentre un ghigno spaventoso ed inquietante presa forma sul suo volto, all'unisono con le altre.

Quindi non mi ero immaginata tutto diamine!
Da troppi giorni quell'angosciante sensazione di essere seguita si faceva prepotentemente spazio nel mio subconscio.

Non me lo ero sognata, avevo ragione !

"Cosa diamine volete da me? Metti fine a questa pagliacciata e mollami stronza ! "
Le urlai contro.

Continuava a tenermi stretta e per quanto tentassi di divincolarmi non riuscivo a liberarmi dalla sua presa.. probabilmente perché avevo usato tutte le energie nella corsa ed il mio corpo si era ridotto ad uno straccio vivente.

"Le tue schifose labbra non hanno il diritto di toccare quelle di un Dio come Jungkook.
Sei una merdosa scalatrice sociale.. e pur di avere un po' di notorietà hai osato toccare il nostro Oppa. Ma che merda hai nel cervello ? Stupida idiota. "

Mi paralizzai di nuovo, ormai ero totalmente incapace di ribellarmi oltre.
Ma l'adrenalina a mille, il senso di terrore che si espandeva e le gambe che tremavano.. Oh si, quelle le sentivo benissimo.

Improvvisamente una serie di pugni mi colpirono l'addome.. il dolore fu così improvviso e forte che mi piegai in avanti, strabuzzando gli occhi e gridando con tutta la voce che avevo in corpo. 

Come facevano ad essere così piccole e ad avere tutta quella forza?

Non ebbi il tempo di riprendermi che la ragazza davanti a me cominciò a sferrare una serie di potenti cazzotti sul mio viso, sfigurandolo lentamente, concentrandosi particolarmente sulla labbra.

Urlai dal dolore...era straziante, e oltretutto sembrava non finisse mai.

"Te le ridurrò talmente male queste fottute labbra, che Oppa non vorrà più avvicinarsi a te, figuriamoci baciarti "

Così fece, ed avertii un dolore talmente intenso che oltre a sputare costantemente sangue, ebbi la certezza che mi avesse spaccato il labbro.
Ma non finì lì. 

Ero ormai incapace di sorreggermi da sola, così mi strascicarono in un vicolo dall'odore pungente, abbandonandomi affianco a dei sacchi dell'immondizia, totalmente inerme.

Che poi non capisco come potesse piacere a Dong-sun oppa, non è così bella, oltre al fatto che non è nemmeno coreana ". Disse una di loro avvicinandosi.

Stai zitta troglodita! " -non vedevo più niente a causa del sangue, ma fui sicura che volò un ceffone - " Cos'è sei impazzita ? Non nominarlo davanti a lei ! "

Non ci potevo credere.

AVEVO SENTITO BENE?

Avevano davvero nominato il mio ex fidanzato? 

Non avrei mai pensato che potesse esserci lui dietro a tutto quel casino. 
Per quale motivo poi? Per vendicarsi di me? 
Ne avrebbe potute trovare altre mille di ragazze ! 
Era un attore conosciuto ed amatissimo dalle donne, soprattutto dalle più piccole, quindi per quale fottuto motivo avrebbe dovuto torturarmi in quel modo? 

" Hey sgualdrina, apri bene le orecchie! " - " Questo è stato solo un'assaggio rispetto a quello che ti faremo se solo ti azzardi a rivedere Jungkook o ad averci qualsiasi tipo di contatto.. mi hai capita bene ? " - " Rispondi !"

" S-sì " 
Biascicai, mentre altro sangue continuava a riversarsi fuori dalla mia bocca.

" Sappi che sono tante quelle come noi . E che comunque sia ti troveremo sempre " - " E' stato un piacere fare la tua conoscenza.. Emilie "


* Fine flashback Emilie *

 

 

 

 

 

 


Tutto quello che ricordo del resto è di aver perso i sensi per un po', fino a che non sono arrivati tuo cugino e Tae a soccorrermi" dissi a Iseul.

Sulla faccia della mia amica si poteva leggere di tutto.
Dalla frustazione alla rabbia irrefrenabile, vedevo che le sudavano le mani e continuava a massaggiarsi le tempie durante il mio racconto pur di non perdere il controllo.
Poi la tristezza si impossessò di lei quando le raccontai cosa mi dissero le ragazzine..

Non ci posso credere che Dong-sun da dietro le quinte, stia orchestrando tutto questo putiferio, razza di bastardo ". 
Is stringeva i pugni mentre dava libero sfogo alla rabbia ormai straboccante.
Dobbiamo farla pagare a quel pezzo di merda Emilie. "

" Non faremo nulla Iseul "

" Ma sei impazzita? DEVI SPACCARGLI LA FACCIA ! Guarda come diamine ti ha ridotta ! "

" Ti ho detto che hanno solo accennato al suo nome, non abbiamo prove né sappiamo nulla di certo "

" Lo so ma.. "

" Niente ma Iseul, discorso chiuso. "

" Spera che Jungkook non lo venga mai a scoprire "

" ISEUL" - La ripresi.- "Mi hai fatto una promessa. "

" E la manterrò. Però porca miseria Em, mi sento così inutile in tutto questo ! Come faccio a restare immobile mentre la vita della mia amica va a rotoli ? Non voglio e non posso accettarlo.
Prima molli Jungkook, poi ti pestano a sangue, poi scopri che il tuo ex si vuole vendicare di te.. ma come cazzo.. "

" Questo è il motivo per cui ho bisogno di cambiare aria Is. Non so per quanto, ma devo andarmene. Non perché me lo abbiano detto loro, ma per il mio benessere. Ho pensato solo agli altri e adesso devo pensare a me stessa "

" Lo stai facendo perché hai paura dei tuoi sentimenti Emilie ammettilo ! "

" E quindi? Tu cosa faresti al posto mio eh? "

A giudicare dall'espressione di Iseul, mi accorsi poco dopo di aver toccato un tasto dolente.. 

Io avrei.. anzi ho agito esattamente come te"
Mi rispose fermamente.

" Scusami Is ma non so di preciso la tua situazione e.. "
Mi fermò subito per poi continuare a parlare.

" E nonostante tutto mi mangio ancora le mani! Le mie ferite sono ancora tutte aperte Em!
Per questo non vorrei mai che tu facessi il mio stesso errore." - " Però mi rendo conto che non posso scegliere al posto tuo, hai bisogno di sbatterci la testa a quanto pare.. 
per cui prenotiamo questo stupido aereo. Ti aiuterò "

 
 
 

27/09/16

 

JUNGKOOK POV


Quel sabato mattina fu a dir poco devastante per me.

Mi ritrovavo a torso nudo nel letto, con addosso solamente un paio di boxer, mentre i pantaloncini di jeans che indossavo la sera prima erano stati scaraventati sopra lo schermo del pc, in un momento a me ignoto.
Tempo di realizzare in che condizioni mi trovavo, e mi resi conto di quanto diamine ero accaldato, anzi zuppo di sudore dalla testa ai piedi.


Che schifo Jungkook "
Pensai tra me e me, mentre raccoglievo le forze residue per mettermi a sedere sul letto, mani tra i capelli, lottando con una fastidiosa emicranea che continuava a pulsarmi nelle tempie.

Non ricordavo molto della sera prima, ma nella testa, nonostante le figuracce fatte, continuava a rimbombarmi un unico pensiero: " Devo parlare con Emilie "

Il problema era che non ero minimamente presentabile in quelle condizioni, e che la nostra schedule prevedeva un incontro con una rete locale da li a tre ore.
In sintesi avevo pochissimo tempo e dovevo sfruttarlo al meglio.. così mi fiondai sotto la doccia evitando il contatto diretto con ognuno dei sette membri presenti in casa.

Yah Jungkookie, posso entrare ? "

" Detto fatto " Pensai.

La voce di Hobi-hyung mi arrivava offuscata mentre ero intento a insaponarmi la testa, ma lo riconobbi all'istante. 
E fui certo per l'ennesima volta di sentire una nota simil-ansiogena nella sua voce.

Hyung certo vieni! Sono in doccia ma fai pure quello che devi fare ! "

Sentii in risposta il rumore meccanico della maniglia della porta, che venne richiusa poco dopo, insieme ai passi pesanti dello hyung, che decise di sedersi rumorosamente sopra la tazza del wc.

"Devo ammettere che ieri sera sei stato come dire... EPOCALE ".
Guaì Hobi mentre una risata sovrastante dilagò tra le mura del bagno.

"Ah Hyung.. non dirmi niente.. non ricordo molto, ma sono tremendamente imbarazzato ! "
Risposi avvampando sotto la doccia, tentando di strofinare via dagli occhi lo shampoo ai fiori di pesco di Jimin, e ringraziando di non essere visibile agli occhi di Hobi . 

"Beh stai crescendo.. è sicuramente qualcosa in cui saresti incappato prima o poi.. "
Per un attimo mi immaginai che si stesse riferendo ad altro, forse Emilie?

"Nahhh" mi dissi: ero semplicemente paranoico dato che ogni singola cosa mi riportava costantemente a pensare a lei in quei giorni.

Probabilmente Hobi captò i miei pensieri e si sbrigò a correggersi:

Intendo i sintomi della sbronza Jungkookie. Ah! A proposito! " – " Ti serve un'aspirina o qualcosa? Non vorrei che all'intervista rantolassi a terra per i dolori ". Ridacchiò.


" Hyung ! Non preoccuparti è tutto okay." – "Ma ammazzerò Jimin per avermi dato retta ieri sera, e soprattutto per avermi convinto a bere fino allo stremo "


L'ennesima risata nervosa di Hobi riecheggiò nel bagno in risposta, mentre io chiusi il getto dell'acqua, ed uscii quasi rigenerato da quella doccia, avvolgendomi nell'accappatoio.

Presi un'asciugamano e iniziai a strofinarmi i capelli, il più velocemente possibile.. avevo poco tempo.

" Jungkookie ? " Mi chiese d'un tratto.
Hoseok non mi guardava, era intento a massaggiarsi un polpaccio, mentre le pieghe della sua bocca erano rivolte verso il basso.

C'è qualcosa che vuoi dirmi da un po' vero ? " 
Lo anticipai in risposta, nonostante in quel momento non avessi il tempo necessario per sorbirmi qualsiasi tipo di discorso.

Mi ero ripromesso di non farlo ad essere sincero "
Rispose. Ma a quel punto tutto mi fu chiaro.

Per la prima volta in vita mia, vidi Hoseok davvero turbato e sinceramente preoccupato per qualcosa, ed i nostri sguardi titubanti si incontrarono nell'immediato.
Troneggiava li in piedi davanti a me, dopo essersi alzato nervosamente. Teneva una mano sul fianco e con l'altra continuava a distruggersi ciocche di capelli, una ad una, tirandosele indietro quasi a strapparsele.

" Hyung ti prego, so già che riguarda Emilie, te lo leggo in faccia "

A quel punto alzò nuovamente lo sguardo su di me e si avvicinò, poggiandomi una mano sulla spalla.

"Non so se è la cosa giusta da fare, anzi al novantanove virgola nove per cento non lo è ma.." – "
Devi andare da lei ora! Sta per prendere un' aereo per l'Italia, e non so quando e se avrai di nuovo l'occasione di rivederla se non vai adesso .. " 

Per un secondo il mio cuore smise di battere, ne fui certo.
Il solito e dilagante stato d'ansia si impossessò di me quando mi capacitai delle parole del mio Hyung.

Perché diamine non me lo hai detto prima ? " 
Quasi gli urlai in faccia senza volerlo.

Perché non so se potrebbe farti più male vederla nella condizione in cui si trova ora, o non rivederla ma più " 

Esordì serio, con lo sguardo fisso nel mio.

A quel punto vidi Hoseok accasciarsi nuovamente sulla tavoletta e prendersi il volto tra le mani. Solo in quel momento, realizzai quanto gli fosse costato dirmi la verità, e quanti dubbi e preoccupazioni si portasse dietro a mia insaputa da non so quanto.

Improvvisamente la porta del bagno si aprì , mentre Yoongi e Taehyung decisero di irrompere rumorosamente, chiudendosi poi la porta alle spalle. 


Ma che diamine ?

 

" Perdonami Kook, anche io sapevo tutto " piagnucolò Tae davanti a me, unendo le mani a mo' di preghiera.

C-c-osa? Qualcuno qui vuole spiegarmi cosa diavolo sta succedendo? " 
Implosi ormai esasperato mentre la testa aveva ricominciato a girarmi.

Eravamo quattro cristiani ammassati in tre metri quadri , facevamo un casino infernale, e non capivo come mai gli altri non si fossero ancora precipitati lì per assicurarsi che stessimo tutti bene.

Okay sarò breve Kook " – mi abbaiò in risposta un Yoongi appena sveglio, con le linee del cuscino ancora ben visibili in volto – "Sapete tutti che conosco Hobi come le mie tasche, e che quindi, capisco al volo quando qualcosa non va in lui" - " Avevo deciso di farmi i cavoli miei, dopo aver adocchiato la sua mezza depressione per due giorni, aspettando che venisse a sfogarsi con me.. ma quando ho visto che non ne aveva intenzione, l'ho preso con le buone, obbligandolo a sputare fuori tutto. "

Stavo guardando Suga in volto totalmente sconvolto, mentre il pettine mi penzolava da una decina di minuti buoni dalle mani.

Quello che ne è uscito fuori è che non si capisce chi tra te ed Emilie sia più schizzato male di testa, e che lei pur di tenerti fuori da quello che le sta succedendo, proteggendo te e il tuo lavoro, è stata presa di mira da un gruppo di ragazze di dubbia provenienza " – Continuò ignorando la mia mascella che ormai si era sfracassata al suolo " L'hanno picchiata Kook, anzi sfigurata, per poi scappare a gambe levate.. ringrazia il Signore che Hobi e Tae l'abbiano trovata in tempo. "

Ad ogni parola che pronunciava Suga potevo chiaramente sentire il flusso sanguigno addensarsi al livello delle mie mani. Le serrai talmente tanto che spaccai il piccolo pettine nero in preda alla rabbia ormai straripata.

Ero totalmente fuori controllo.

Non ascoltai una parola in più, il solo pensiero di Emilie ridotta in quel modo mi fece schizzare di testa, spintonando Yoongi e Tae per uscire da quel bagno.
Mi fiondai in camera, ignorando completamente le urla degli altri che mi dicevano di stare calmo e di ascoltarli ancora, ma era troppo tardi, ormai non ci vedevo più.

" Jungkook ti prego, è inutile che adesso ti comporti così, cerchiamo di analizzare la.. "
Provò a sbiascicare Tae, appoggiandosi all'anta del mio armadio, dopo avermi inseguito.

" Non dire un'altra parola "
Lo bloccai nell'immediato, fulminandolo con lo sguardo.

Kook non puoi incazzarti con noi.. e poi è successo ieri sera cazzo! Cosa avresti fatto se te lo avessi detto mentre eri mezzo rantolante sulla tazza del cesso eh? "
Questa volta fu Hobi ad alzare la voce, mentre tentava schifito di sedersi sul mio letto, che neanche a dirlo puzzava neanche fosse una pattumiera, che avessi vomitato nel sonno?

Non ce l'ho con voi ragazzi.. "- Fui sincero- " Ce l'ho con me stesso per non averla capita prima, sono un emerito coglione ". 
Sussurrai davanti agli occhi sbigottiti degli altri, che non erano lontanamente abituati a sentirmi ammettere di aver " sbagliato " in qualcosa.

Jungkook apri sta' finestra porca miseria, sta' stanza puzza di morte "
Un Park Jimin decisamente poco sveglio e sbiascicante, entrò con molta nonchalance nella stanza, fregandosene dell'aria a dir poco tesa di quel momento.

Yah tu ! Ti sembra il modo? "
Lo rimproverò Hobi lanciandogli il mio cuscino in faccia, che prontamente venne schivato dalla testa rosa.

Calma Hobi-ssi ! Mi manca solo di ritrovarmi la bava e gli svomitamenti di Jungkook addosso ! Mi è bastato ieri sera. " 
Mise su quel broncio inorridito che ogni volta mi faceva scompisciare, e si avvicinò a me, che ero ancora intento a scegliere qualcosa di decente da mettermi.

Ti aiuteremo noi marmocchio "

Lo guardai con una smorfia che mi si palesava sempre più velocemente in volto.
Stavo per scoppiargli a ridere in faccia.

"E tu invece ? Come sai quello che sta succedendo? "
Ammiccai verso di lui, immaginandomi già la risposta.

Dovevo pisciare, ma eravate tutti chiusi in bagno neanche fosse un party privato, così.. "

Hai origliato vecchia beciaccola ! " 
Yoongi terminò la frase al posto del più piccolo, lanciandogli un sonoro scappellotto sulla nuca.

Yaaaaaaaah ! Hyung mi fai male ! "
Piagnucolò.

" Zitto e subisci "
Rispose il più grande, bloccandolo per le spalle, e strofinandogli i capelli.

Jimin sei sempre il solito ."
Fu la voce di Namjoon questa volta a palesarsi, mentre la sua figura fece ingresso nella stanza, accompagnato da un Jin alquanto sconvolto, ovviamente.

Vidi il nostro leader, ancora impastato dal sonno, spaparanchiarsi sulla poltroncina pieghevole che uso di solito davanti al pc.
Si portò le ginocchia al petto e  incrociò le braccia, osservandomi mentre, come una checca isterica, scaraventavo dietro di me ogni tipo di vestiario che reputavo inadatto per l'incontro imminente con Emilie.

Ragazzi devo dirvi una cosa "
Pronunciò questa frase attirando gli occhi di tutti i presenti.

No ma benvenuto, fai pure "- continuò Tae - "Solo a me sembra di essere costantemente in un Circle Time per alcolisti anonimi ogni volta? "
Chiese avvicinandosi ad Hoseok che ormai era sprofondato noncurante nel mio letto.

Siamo in due " 
Constatò lo hyung in risposta.

Namjoon aveva preso a rigirarsi tra le mani una delle mie tremila casse bluetooth portatili, dubbioso sul da farsi.
Ormai aveva lanciato il sasso, non avrebbe comunque potuto nascondere la mano.
Ma sembrava sinceramente frustrato ed incapace di parlare.. cosa totalmente insolita per un carismatico come Joonie, che prendeva sempre la parola per tutti.

Mi... mi ha scritto Iseul "
Boccheggiò, quasi balbettando.

Il milionesimo silenzio piombò nella stanza, incrementando notevolmente la tensione, che ormai era palpabile e chiara tra tutti noi.

Alle sue parole, mi girai di scatto, abbandonando l'ennesima t-shirt sul pavimento, ritrovandomi a fissarlo con occhi sbarrati.
Nessuno riuscì a dire una parola, ma grazie a Dio, la perspicacia di Jin prese il sopravvento sulla confusione plateale di tutti.

Ha solamente scritto l'orario del volo di Emilie di oggi, aggiungendo di informarti.. si scusava per non averlo fatto prima, ma è stata indecisa fino all'ultimo "- " Ah sì, parte fra tre ore. "

Credo che a tutti balenò in testa la stessa domanda che sorprese me in quell'istante.. 
Perché diavolo Iseul, tra tutti, aveva deciso di scrivere proprio a Namjoon?

Nessuno si azzardò però a proferire parola, soprattutto dopo aver visto lo sguardo avvilito di RM , che prontamente si alzò e girò i tacchi, dirigendosi verso la porta..

Jungkook.." - mi interpellò prima di uscire – " Vedi di farti trovare là in tempo, io cercherò di accampare qualche scusa con il Pd-nim ".
Poi se ne andò, seguito da un Jin pensieroso, che fece segno di rilassarci dopo averci rassicurati del fatto che ci avrebbe pensato lui.

Continuammo per un po' a guardarci attoniti e stupefatti quando..

Guido io ! " 
Cantilenò Yoongi dopo avermi lanciato uno sguardo a dir poco inquietante : " Reputati fortunato Jungkookie, se non fossi tu, era un pezzo che ero tornato a dormire ! "

Lo ringraziai arrossendo.. La mia facciata da duro si sfrantuma ogni volta quando mi rendo conto dell'affetto dei miei hyung, o come ormai sono solito chiamarli io.. della mia famiglia.

Poco dopo Jimin e Tae, seguiti da Yoongi, schizzarono fuori dalla mia stanza per andarsi a preparare, ed intercettai lo sguardo di un Hobi ancora attanagliato dai sensi di colpa, incapace di defilarsi.

Jungkookie io..

Non c'è bisogno che tu dica niente Hobi-ssi " – " Scusami per aver alzato la voce.."

" Ti voglio bene "

Mi anticipò.


Poco dopo che Hoseok se ne fu andato, regalandomi un sorriso finalmente sincero ed entusiasta, presi il telefono per capacitarmi di quanto tempo avessi ancora a disposizione.
Sbloccai la schermata e mi ritrovai di fronte all'ennesima apocalisse.

-9 chiamate perse da Seoyun ♡-

- 10 nuovi messaggi da Seoyun ♡- 

Il tutto non fece altro che aumentare l'angoscia che mi divampava nel petto.
Per non parlare dei sensi di colpa incredibili che continuavano a crescere a dismisura, assilandomi ogni giorno di più..

Da quando era uscito l'articolo sul giornale riguardante me ed Emilie, avevo totalmente ignorato le chiamate della mia " fidanzata ", sbolognandole una scusa veramente dozzinale tramite messaggio.. 

In pratica le avevo detto che si trattava di una trovata pubblicitaria, incolpando i siti di Gossip pesantemente, data la loro sete di pettegolezzi, che in quel caso, a detta mia, "erano totalmente insensati ".
Ovviamente Seoyun, dotata di buonsenso,  non se l'era bevuta così facilmente come speravo facesse. 
Così da una settimana aveva deciso di tampinarmi, chiedendomi di vederci per parlarne come giusto che fosse.. e io la evitavo, ammontando altre scuse riguardanti i tremila impegni dei Bts.

Sì, un vero stronzo. 
Non avevo le palle nemmeno di lasciare Seoyun.
Così continuavo ad ignorarla, giorno dopo giorno.
Non pensando al fatto che prima o poi avrei dovuto non solo affrontarla, ma anche pagarne le conseguenze.

 

 

EMILIE POV


Continuavo a girare come una trottola impazzita quella mattina.
Dopo aver comprato un biglietto per il primo volo per Roma del pomeriggio, tornai al mio appartamento e lo misi totalmente a soqquadro, nel verso senso della parola.

Non avevo tanto tempo a disposizione per raccimolare tutte le mie cose, così saltavo da una parte all'altra della casa sperando di non scordarmi nulla, in preda all'ansia estrema.
Neanche a dirlo, alle calcagna avevo una Iseul quasi isterica, intenta ad aiutarmi ...

Il passaporto l'hai preso? "
Scattò all'improvviso dopo aver tentennato nell'inviare un messaggio a non so chi.

Uhm.." – controllai nel mio enorme borsone da viaggio – " Preso ! Ma a chi stai scrivendo ? "
Chiesi dubbiosa. 

Ho prenotato il taxi con Uber, sarà qui a momenti. Per arrivare ad Incheon ci vuole mezz'ora "

Non avevo tempo di analizzare le espressioni strane di Iseul, ma avevo snasato qualcosa, e non prometteva nulla di buono.

Merda Iseul ! Non lo trovo più ! "
Implosi poco dopo.

Che ti manca Em? "

Non le risposi dato l'impanicamento improvviso.
Continuavo a tastarmi il collo, il petto, poi le tasche del giaccone e dei pantaloni.

Emilie allora? "
Mi incitò nuovamente unnie.

Il campanellino che mi ha regalato mia nonna Is. Cioè la collana! Non la trovo più ! "

Poco dopo ci mettemmo a cercare come delle forsennate ovunque, ribaltando ogni singola parte di quella che ormai non poteva più definirsi " casa ", dato il casino stratosferico.

Non ci posso credere Is l'ho persa! "
Mi si strinse il cuore, mentre con attenzione, tentavo di ripercorrere all'indietro, la serie di posti infiniti in cui ero stata in quell'ultimo mese.

Magari è scivolata via quando quelle stronze.. "
Accennò lei per poi interrompersi al pensiero di quell'episodio.

Forse "
Rabbrividii.

Comunque dobbiamo muoverci Em, non abbiamo più tempo ! " – " Forza, siediti sopra la valigia, io ti salgo in spalla e tu la chiudi! "

Poco dopo ci ritrovammo per terra, a quattro di spade, totalmente stravolte, e con il fiatone.
Sentimmo un clacson provenire dalla strada, e solo per quello trovammo le forze di rialzarci e catapultarci di sotto.
Iseul mi precedette mentre io mi soffermai per l'ultima volta sull'uscio di quella che avevo chiamato casa da quattro mesi a quella parte.

Mi mancherai ".
Dissi, per poi chiudere a chiave la porta, premunendomi di lasciarvi all'interno tutta una serie di ricordi per lo più fantastici.


Una volta arrivate all'aeroporto, mi feci prendere come sempre dall'ansia, strascicando a più non posso la valigia dietro di me, e facendo andare fuori di testa la mia amica, che continuava a rassicurarmi sul fatto che non fossimo in ritardo, e che il mio aereo sarebbe partito dal Gate 7C da li a un'ora.

Aspetta Is " –" Te l'ho detto: non voglio addii strappalacrime.. e soprattutto non voglio girarmi per poi vederti lì impalata che piangi a più non posso" – " Salutiamoci qui okay? "

Non feci in tempo a dirlo che Iseul si scaraventò tra le mie braccia.. ma con mia grande sorpresa: non pianse.

"Ti auguro tutto il meglio Em, tanto so che ci rincontreremo "

"L'hai detto sorella ! "

Un sorriso gigante si dipinse su i volti di entrambe.
Non avrei mai dimenticato una persona splendida come lei. 
Mai nella vita.

"Sto facendo uno sforzo immane per non piangere, quindi adesso mi giro e me ne vado "
mi disse giusto in tempo per scorgere una piccola lacrima attraversarle la guancia – " Vedi di chiamarmi quando arrivi, e cambia il cerotto sul labbro ! "
Mi vide annuire, per poi prendere le distanza da me.

L'ultima cosa che vidi fu la chioma chiara della ragazza girarsi, mentre di spalle sventolava la manina ossuta.

Inutile dire che la ringraziai mentalmente per essersene andata così, non volevo che mi vedesse piangere. 
Non volevo vederla soffrire più di quanto stessi facendo io.

Così mi accasciai rumorosamente in una di quelle familiari panchinette di ferro che avevano segnato le mie mille attese appena sbarcata in Corea.

Mi ritrovai a fantasticare su tutto quello che era successo, ma per la prima volta, non ricordai nulla di negativo. Solo ed esclusivamente i momenti migliori che avevano caratterizzato la mia permanenza lì.. le persone splendide che avevo conosciuto e .. inevitabilmente lui.

Per quanto avessi preso quella decisione drastica.. e per quanto fossi sempre più convinta di aver fatto la scelta giusta, ritrovarmi a pensare a Jungkook mi convinceva ogni dannatissima volta del contrario.

Senza opporre resistenza lasciai fluire i miei pensieri, le immagini di noi passate insieme, il nostro bacio..

Con il sorriso e gli occhi chiusi, potevo tranquillamente visualizzare i lati delle sue labbra morbide che assumevano quella tipica piega all'insù, andando a definire quel sorrisetto mozzafiato, spesso arrogante, ma sempre genuino e sincero che lo caratterizzava.
Un sorriso in grado di illuminargli il viso, premendo prepotentemente sul dolce naso a patata che sporgeva.
Per un secondo mi sentii quasi osservata da lui anche nella realtà, immaginandomi i suoi occhi profondi, ma al contempo sempre teneri e pieni di vivacità ed entusiasmo.
Poi fu la volta del profumo.. la mia testa aveva assimilato talmente bene l'odore della sua pelle in quella serata passata insieme, che mi parve quasi di avercelo vicino.. fino a che, ebbi l'ennesimo abbaglio, la sua voce che mi chiamava.

Continuavo a bearmi di quella splendida allucinazione ad occhi chiusi, con un sorriso enorme stampato sul volto, che se qualcuno mi avesse osservato per bene avrebbe facilmente pensato che ero strafatta di qualche droga sintetica pesante, quando mi sentii strattonare per il braccio.

"Emilie cosa stracazzo stai facendo ! "

Aprii gli occhi per la paura, e mi ritrovai di fronte ad un Jungkook visibilmente agitato ed ansimante.

Per un secondo non seppi cosa fare, e come una deficiente iniziai strofinarmi gli occhi, per accertarmi veramente che fosse lì davanti a me, in carne ed ossa, a dieci minuti scarsi dalla mia partenza.

" Intendi rispondermi o vuoi fare muro per l'ennesima volta anche adesso? "
Uno sguardo duro mi perforò.. era sicuramente incazzato a giudicare dal tono di voce, anche se non voleva farmelo vedere.

"Mettiti la mascherina deficiente, siamo in pubblico ! "
Gli risposi, tentando di mantenere, meglio che potessi, il distacco tra noi.

"Non me ne frega un cazzo di nascondermi adesso, ancora non l'hai capito? "
Dopo aver sentito quella risposta, un nodo alla gola gigantesco prese forma dentro di me, impedendomi di sillabare subito una risposta.

C-c-erto che l'ho capito, motivo per il quale ai miei occhi resterai sempre un ragazzetto di diciannove anni immaturo come pochi ! "

" TU! Proprio tu parli eh? Oh andiamo Emilie" – " La finta donna adulta che non deve chiedere mai e che poi scompare per una settimana non appena le cose si mettono male? Complimenti, sei la rappresentazione vivente della maturità davvero ! "

" Senti ragazzino.. "
Stavo davvero per alzarmi e dargli uno scappellotto, quando lui decise di chinarsi su di me, bloccandomi.
Senza tanti indugi mi mise una mano sulla gamba e con l'altra iniziò a sfiorarmi le labbra, delicatamente.
Inutile dire che il mio cuore aveva cominciato a galoppare senza premurarsi dell'imminente infarto.

Ch-che stai facendo! Stammi lontano "
Provai a respingerlo con un braccio... che prontamente fu schiaffeggiato via.

Sei una stupida, guarda che cazzo di livido che hai qui. " 
Rispose ancora con tono aggressivo, mentre da quegli occhietti però trapelò una tristezza immensa.

In quel momento mi bloccai: ero paonazza.
Mi ero totalmente dimenticata del triste spettacolo al quale si poteva assistere osservando il mio volto.

Poco dopo mi accorsi che Jungkook non aveva staccato la mano, nemmeno per un istante, da quelle stesse guance gonfie e piene di cicatrici che mi ritrovavo, accarezzandole lievemente, andando poi a delineare con il pollice il contorno dei miei occhi sbarrati, dal quale si poteva facilmente captare la confusione più totale.

"Non imbarazzarti che dopo mi intenerisco"- " Devo farti capire quanto sei stupida in maniera seria e non riesco a farlo se mi guardi così "


BAM ENNESIMO COLPO AL CUORE.

Presi tutto il coraggio che avevo in corpo e mi distaccai da lui, allontanando le sue mani e facendolo cadere con il sedere per terra.

Ma stai facendo? "

" Me ne sto andando "

" Tu non vai da nessuna parte "

Mi afferrò per il polso, tirandosi su, e nonostante io tentassi di scrollarmelo di dosso, si avvinghiò a me, facendomi sprofondare nel suo abbraccio. 


Poi d'un tratto, la voce metallica del Gate 7C prese improvvisamente a riecheggiare:

"passeggeri del volo 754, diretti a Roma, Italia, sono pregati di raggiungere la suddetta area, data l'apertura imminente del Gate. Vi ringraziamo per l'attenzione"

Non riuscivo a muovermi, ero totalmente impietrita. Lì, in piedi, davanti all'unico uomo che era stato in grado di spezzarmi in ventiquattro anni di vita.
L'unico che riusciva a farmi vacillare per poi crollare, l'unico che riusciva a smuovermi qualcosa di indecifrabile dentro, l'unico che avrei davvero voluto conoscere.

Adesso parlo io Emilie " – mi sussurrò all'orecchio, senza accennare al distacco - "Chiamami ragazzino, chiamami immaturo, chiamami come diavolo ti pare, a me non importa. Io resterò comunque qui in piedi di fronte a te a dirti quello che penso. Qualsiasi cosa tu dica, qualsiasi cosa tu faccia, io la accetterò, ma devi sapere questo: penso di essermi innamorato di te come un fesso" –"Non c'è momento in cui io non pensi a te e a quella tua stupida finta arroganza con la quale ti piace distanziare le persone. Perché tu fai così, ti spaventi a morte e scappi, questa l'unica risposta che sono riuscito a darmi."- " Non ti giudicherò, perché anche io ho le mie colpe, e anche io spesso mi comporto da stupido ma almeno sono sincero! Voglio conoscere te, voglio imparare a memoria quella miriade di espressioni bizzarre che fai, e capire cosa provi ogni volta. Voglio riuscirci. "

Si premurò poi di spostarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, per poi ritrarsi leggermente e guardarmi negli occhi.

Tu cosa ne pensi Em? "

Per l'ennesima volta ero immobile, con il cuore che minacciava di uscire dal petto, e le gambe che erano ormai andate a farsi fottere.. sembrava infatti che riuscissi a reggermi in piedi solo grazie alla forza di gravità e alla stretta di Jungkook intorno alle mie spalle.

Poi d'un tratto decisi, senza pensarci due volte.

Non avrei fatto la stronza, in quanto lui più di tutti meritava di sapere la verità.
Così per la prima volta gli mostrai tutto, ogni mia singola emozione o pensiero, mettendo da parte le sceneggiate.

Io penso che tu sia una persona splendida. Penso che vorrei avere il tempo e il modo di conoscerti. Penso di non aver mai incontrato qualcuno in grado di farmi sentire come mi fai sentire tu solo con un tocco o con una parola" – " Ma non posso Jungkook, devi perdonarmi ".

" Ti prego spiegami Emilie, cioè davvero, pensa a me che sono all'oscuro di tutto ! Mi ignori per una settimana e poi ti ritrovo bastonata da non so chi per colpa mia, ti rendi conto che.."
Aveva appena cominciato a tirare fuori ogni suo singolo pensiero in maniera caotica e confusionaria.

Attenzione : ultima chiamata per i passeggeri del volo 754 Roma, Italia. Siete pregati gentilmente di raggiungere il gate 7C per il check in. "

Mi scostai delicatamente da lui grazie a non so quale forza di volontà, sapendo che molto probabilmente me ne sarei pentita per il resto dei miei giorni.. sentivo una valanga di emozioni contrastanti dentro, come da routine, ma la più forte di tutte mi stava urlando di andarmene di lì il prima possibile.

Credo che non sia tempo per noi Kookie. Credo che tu stia sottovalutando la tua carriera, e che stia rischiando per qualcosa di troppo, troppo misero in confronto al tuo lavoro e al tuo talento che adesso dovrebbe avere la precedenza assoluta. Vorrei che tu vedessi tutto questo come una sorta di protezione nei tuoi confronti."
-" Ho cinque anni più di te, e non lo dico perché mi reputo più matura questa volta, ma semplicemente perché vedo le cose in un'ottica differente. Per questo ti scongiuro di concentrarti sulla tua carriera. "- 
dopo un piccolo silenzio aggiunsi " Sono convinta che se davvero siamo destinati a rincontrarci, succederà."

Poco dopo mi si frantumò definitivamente il cuore vedendo i suoi occhi grandi diventare lucidi e arrossati. 
Mi aveva lasciata andare e adesso torreggiava davanti a me inerme, mentre inconsciamente ritraeva le labbra all'indietro.

Anche ora che mi distruggi, resti una delle cose più belle che io abbia mai visto "
A quella risposta mozzafiato, decisi di avvicinarmi per l'ennesima ed ultima volta a lui, per sfiorargli la guancia, asciugando così la lacrima che era scesa giù, fin sotto al suo mento.

"Vivi bene Jungkookie. "


Stessa situazione di quando ero arrivata in Corea: lo avevo incontrato ed ero fuggita via.

Lo lasciai lì di nuovo e corsi a più non posso verso il Gate ormai in chiusura, senza girarmi, sapendo già che non me lo sarei mai perdonato.

 
ANGOLO AUTRICE

Uhm uhm buonaseeeeera : 3
Ancora non mi capacito di come questo capitolo sia ehm diventato di 224 pagine world, LOL.

Perdonatemi, ma volevo chiudere il capitolo con questa scena :3 E non potete capire quanto è stato difficile da scrivere ! Probabilmente il più problematico fra tutti fin’ora.
Ovviamente so che tipo millemila di voi mi odieranno ma lasciatemi dire una cosa.
Sarebbe stato molto più comodo, seppur difficile per Emilie, fingere indifferenza davanti a Jungkook fino alla fine. Anche davanti all’evidenza del suo interesse per lui.
Motivo per il quale, pensando al carattere dei personaggi, soprattutto a quello di Emilie, e al contesto che dovevo rendere il più reale possibile, mi sono sentita di dare questo finale al capitolo. Con lei che apre il suo cuore e gli dice, nonostante al contempo si stia divorando il fegato da sola, tutta la verità.

Una piccola nota per tutti quelli che me lo stanno chiedendo BWII : La storia tra Nam e Is verrà palesata a breve, se non nel prossimo, nel capitolo ancora dopo! Non preoccupatevi :3 
 E vi dico anche che il target della storia è passato da giallo ad arancione a causa delle scene violente / parole forti che ho inserito. Mi sembrava giusto così.

ANGOLINO DEI THANKS:
Alloooooora, uno speciale ringraziamento all’ultima dolcissima autrice che ha iniziato a leggere la fanfic ! : mioneperdraco : )
Inutile dire che mi spanzo leggendo le tue reazioni, e che apprezzo tantissimo il tuo modo di farmi sapere cosa ne pensi analizzando le diverse parti di ogni capitolo!
Stessa cosa per la fantastica __MartyK__ che non salta un capitolo e ogni volta mi fa morire dal ridere, facendomi capire con una seri di scleri FANTASTICI quanto le piaccia la mia storia !
E non mi scordo neanche di te Hurricainesonia, onnipresente e sempre tanto stimolante :3

Siete fantastiche !

Un ultimo ringraziamento ai ghost readers, e a chi continua a mettere la fanfic tra le preferite o seguite <3 <3

Ora mi dileguo dopo questo solito sermone di fine capitolo.
Ci vediamo al prossimo!

Frances <3
   
 
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