Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Laly of the Moonlight    07/07/2018    1 recensioni
Il Portale dell'Eclissi è stato infine aperto, e una moltitudine di draghi è fuoriuscita da esso. I nostri eroi, provati dagli scontri dei giorni precedenti, sono allo stremo delle forze, ma cercano di contrastare al meglio delle loro possibilità quelle enormi bestie che solcano i cieli.
Come si dice, la Speranza è l'ultima a morire... ma in questo caso la Speranza avrà una veste alquanto particolare ed insolita. Che cosa accadrà dunque ai nostri eroi?
Tra missioni, feste, guerre, magia, amori e dolori, ecco come la sottoscritta ha immaginato il seguito della storia!
Ho mantenuto inalterati gli eventi fino alla conclusione del Palio della Magia, il resto è tutto di mia esclusiva invenzione; in caso venga menzionato materiale successivo dell'opera originale, verrà segnalato.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che decideranno di seguirmi in questa mia prima e strampalata avventura!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La brezza leggera del tardo pomeriggio solleticava delicatamente i capelli neri del ragazzo affacciato alla ringhiera, gli occhi blu persi in un punto molto distante tra le case e le vie illuminate dagli ultimi raggi solari della giornata.
Sotto ai suoi piedi si stendeva Magnolia, arrossata dalla luce del tramonto. Le vie, disposte regolarmente, erano invase dai cittadini comuni: chi tornava a casa da lavoro, chi vi si stava recando, chi era uscito a divertirsi.
Loro hanno una vita normale… niente guerre, niente combattimenti, nessun rischio da correre se non quello di arrivare tardi a lavoro.
Chiuse gli occhi per un attimo, assaporando la quiete che lo aveva avvolto, quel momento in cui il vociare della folla sottostante gli arrivava come un brusio leggero, mentre il vento leggero si insinuava al di sotto della camicia semiaperta usata come giacca.
Anche la mia vita sarebbe dovuta essere così.
Scosse la testa. Quel pensiero sapeva tanto di rimpianto, non era da lui.
 
Inspirò a fondo, per l’ennesima volta.
Aveva sperato che quella strana inquietudine che gli attanagliava lo stomaco in una morsa ferrea sarebbe svanita grazie ad una salutare boccata d’aria, ma si era sbagliato.
Gray non era tipo da mostrare apertamente i propri sentimenti e i propri stati d’animo, ma in quell’ultimo periodo si era accorto di essere più pensieroso del solito. Più inquieto, appunto.
 
L’arrivo dello stormo di Draghi della Regina Nera lo aveva oltremodo destabilizzato, risvegliando in lui sensazioni che credeva ormai sopite definitivamente.
Invece, si era reso conto, con suo sommo disappunto, che ancora il fantasma di Ur lo tormentava, insieme al ricordo delle devastazioni perpetrate da Deliora.
Era tornato dalla città di Crocus col cuore gonfio di tristezza, in bocca ancora il sapore amaro della sconfitta, nella mente la consapevolezza lampante della sua totale inutilità in un combattimento contro bestie di quel calibro.
Ogni mattina si guardava allo specchio, la pelle ancora stillante d’acqua fredda, mentre cercava di togliersi di dosso le macchie di sangue rappreso che sentiva ancora sul viso, sulle mani, su ogni lembo del corpo.
Sentiva ancora il gusto metallico del liquido rossastro e viscoso sul fondo della bocca, poteva ancora avvertire il crepitare dei roghi che avvolgevano la città, accendendo la notte e spegnendo le vite delle persone.
Ogni volta che i suoi occhi si chiudevano, poteva vedere davanti a sé la piramide di cadaveri portati dai draghi, troppi per poter essere contati, una catastrofe immane di cui ancora faticava a capacitarsi. Quei mostri non si erano fermati davanti a nulla, donne, bambini e anziani non erano stati risparmiati dai loro artigli e dalle loro fauci.
Come potevano essere così spietati?
 
I Draghi sono esseri dal sangue nero e dal cuore torbido, tutto quello che decidono di fare è per un proprio tornaconto. Non sanno cosa sia l’altruismo, sono crudeli e spietati.
 
Erano state queste, le Sue parole. Questa la descrizione che Lei aveva dato di quelle bestie.
 
Scosse la testa, passandosi una mano tra i capelli spettinati dal vento, cercando così di allontanare i pensieri funesti che albergavano al di sotto di essi.
Passò oltre, cercando tra i ricordi quelli che riguardavano il periodo successivo, qualcosa che fosse legato alla vacanza in montagna insieme a Natsu e agli altri.
 
Era tornato a casa verso la fine di Settembre, stanco e demoralizzato per tutta la mole di lavoro che era toccata a lui e ai suoi compagni per aver buttato giù un paio di muri per sbaglio.
Tutta quella fatica fisica, però, gli era servita per svuotarsi la mente, riprendendo in parte il freddo autocontrollo che abitualmente lo accompagnava.
 
Aveva ascoltato, insieme agli altri, il discorso che Makarov aveva tenuto poco dopo il rientro degli ultimi componenti della Gilda dalle famigerate vacanze estive.
Zeref.
Zeref era tornato, non più intenzionato a starsene in panchina a osservare il passare delle stagioni e degli anni, ma determinato a porre fine all’esistenza dell’intera razza umana.
Voleva compiere una strage, voleva vendicarsi sulla pelle di tante persone innocenti.
Fairy Tail non gliel’avrebbe permesso.
Fairy Tail avrebbe trovato il modo di fermarlo.
 
E poi… aveva visto Lei. Di sfuggita. Aveva sentito le sue parole sprezzanti e la sua voce quasi astiosa, mentre rimetteva in piedi la bacheca delle missioni. Molto probabilmente il colloquio che aveva avuto con Mavis non doveva essere stato dei più amichevoli.
 
Nemmeno una settimana dopo si era ritrovato invischiato in una nuova missione, insieme a Lluvia, Lyon di Lamia Scale e Hibiki di Blue Pegasus. Era stato quest’ultimo a presentarsi a Magnolia, chiedendo la collaborazione di Fairy Tail per la buona riuscita di un incarico arrivato direttamente dal Consiglio della Magia. Aveva già chiesto e ottenuto l’aiuto di Lyon, ma preferiva che ci fosse anche qualche membor di quella che ormai tutti consideravano la Gilda più forte di tutta Fiore. Per sicurezza.
Makarov aveva insistito che fosse proprio lui ad accompagnare il suo vecchio compagno di studi, provocando l’immediata reazione di una certa Maga dell’Acqua che aveva voluto aggregarsi a tutti i costi, insistendo sul fatto che “ovunque andasse l’adorabile Gray, sarebbe andata anche Lluvia.”. Era stata assolutamente irremovibile nella sua decisione, e Gray si era ritrovato in mezzo al solito triangolo amoroso che ormai sopportava da quando erano tornati sani e salvi da Tenroujima, con sette anni di ritardo.
Lyon innamorato di Lluvia, Lluvia innamorata di Gray… e lui?
Se avesse dovuto dare ascolto ai suoi sentimenti prima del Palio della Magia, avrebbe detto che stava cominciando a ricambiare i sentimenti della Maga dell’Acqua, ma dopo lo scontro con i Draghi qualcosa era cambiato.
Voleva bene a Lluvia, era una sua compagna di Gilda, un’amica. Ma non riusciva più a capire se questo affetto andasse anche oltre. Prima sospettava di sì, adesso… un po’ meno.
Le cose si erano fatte decisamente più complicate, da quel giorno.
Da quando aveva incrociato gli occhi azzurri della ragazza venuta dal passato.
 
Scosse nuovamente il capo, appoggiando il mento al palmo della mano, sorreggendosi la testa divenuta fin troppo pesante.
Da quando Rya era piombata come un uragano nelle loro vite, molte cose erano cambiate.
Il suo ritorno aveva coinciso con quello di Zeref e di Acnologia, una congiunzione di eventi alquanto singolare. Gray non credeva alle coincidenze, ma era tutto davvero troppo strano.
Che ci fosse un nesso tra il fatto che lei avesse distrutto il legame che univa Acnologia a Zeref e la decisione di quest’ultimo di rifarsi vivo?
Forse.
 
Al suo ritorno alla Gilda, agli inizi di Novembre, aveva saputo che Lei era partita per una missione non autorizzata insieme a Gildarts.
Dire che Makarov era furente era poco.
Era più che dannatamente incazzato col Mago del Crush per aver deciso di sua iniziativa di allontanarsi per compiere una missione di Rango S così pericolosa, trascinandosi dietro la Maga di Mavis, per giunta. Se le fosse successo qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato. E nemmeno Mavis lo avrebbe mai del tutto assolto dalla colpa di avere sulla coscienza una delle sue Maghe, colei che avrebbe dovuto prendere il suo posto alla guida della Gilda come Seconda Master.
Arrabbiato oltre ogni umana concezione, aveva spedito Luxus e Cana sulle loro tracce, con l’ordine di fermarli e riportarli indietro.
I due erano tornati diversi giorni dopo, a mani vuote. Al porto di Hargeon li avevano persi, l’unica informazione che erano riusciti a reperire era che due persone che corrispondevano alla loro descrizione avevano chiesto informazioni su un possibile imbarco per la città di Gallowstown. Con ogni probabilità erano a bordo di qualche vascello diretto in quella contrada. Avrebbero voluto seguirli, ma nessuna nave in transito durante quella settimana avrebbe fatto scalo in quella zona, in ogni caso sarebbero arrivati troppo tardi per poter fare qualcosa.
La furia del Terzo Master era aumentata a dismisura.
Mirajane continuava a cercare di rassicurarlo, ricordandogli che si trattava comunque di Gildarts e che quindi Rya non avrebbe corso alcun pericolo.
Makarov era talmente fuori di sé da aver lanciato alla bella barista di Fairy Tail uno sguardo truce, zittendola all’istante.
Elsa e Luxus erano molto preoccupati dalla piega presa dalla situazione. Non avevano mai visto il loro Master comportarsi così, doveva essere davvero molto allarmato, per reagire in maniera tanto inusuale.
 
  • E va bene, allora vorrà dire che li seguiremo in un altro modo. – affermò Gray, dopo essere stato ragguagliato sulla situazione da Freed. Makarov drizzò immediatamente le orecchie.
  • Che intendi dire? –
  • Andremo dalla Gilda dei Blue Pegasus e chiederemo in prestito il loro incrociatore volante, Christina. Dopotutto, li abbiamo aiutati senza chiedere nulla in cambio, non credo di rifiuteranno un piccolo favore. –
  • Giusto. Possiamo farci accompagnare fino a Gallowstown e da lì cercare di intercettare Gildarts e la bimba. – aggiunse Luxus, annuendo. Il Terzo Master si fece pensieroso, aggrottando la fronte. Incrociò le braccia e chiuse gli occhi, indeciso sul da farsi.
  • E sia. Luxus. Gray. Cana. Partirete immediatamente alla volta della Gilda del Master Bob e con la loro nave volante andrete a riprendere quei due pazzi. Portateli indietro. – sentenziò infine Makarov dopo qualche minuto, riaprendo gli occhi e alzandosi in piedi – A qualsiasi costo. -
 
Era appena tornato da una missione e già lo spedivano via di nuovo. Gray sbuffò sonoramente, contrariato. Avrebbe di gran lunga preferito tornarsene nel suo appartamento a godersi un po’ di meritato riposo, ma sembrava che non fosse questo il suo destino.
Così si era ritrovato a percorrere la strada che conduceva al dormitorio maschile della Gilda, col solo intento di farsi una bella doccia fredda, cambiarsi, preparare nuovamente la borsa e ripartire prima che facesse buio.
 
E lì, sul terrazzo della Gilda su cui si stava godendo gli ultimi tiepidi raggi solari, aveva atteso i suoi compagni di sventura, coloro che erano stati scelti dal Master per accompagnarlo in quella follia.
Gallowstown si trovava dall’altra parte del Regno di Fiore, ci sarebbero voluti giorni per raggiungerla. E poi Gildarts non era certo uno sprovveduto, poteva tranquillamente badare a sé stesso. E Rya non gli era sembrata una principessina indifesa. Era abbastanza sicuro del fatto che quei due potessero cavarsela da soli, ma il Master non era dello stesso avviso.
  • Sei già qui, vedo. – la voce bassa e ruvida di Luxus lo riscosse dai suoi pensieri, facendolo voltare nella direzione opposta rispetto a quella dove stava guardando. Annuì in risposta.
  • Manca solo Cana. – il Dragon Slayer del fulmine scosse il capo.
  • No, è giù che sta salutando Mirajane e gli altri. Scendiamo anche noi e partiamo. –
Si girò verso la porta che conduceva ai piani inferiori. Gray si voltò ancora un momento, osservando il Sole tramontare sui tetti della città di Magnolia, tingendoli di rosso.
Sospirò appena, per poi seguire il compagno di Gilda e raggiungere la sala principale della Gilda.
In capo a pochi minuti erano tutti e tre in cammino, in direzione della città di Shirotsume. Da lì avrebbero puntato direttamente verso la Gilda di Blue Pegasus, come da programma.
 
Fu Cana a rompere per prima il pesante silenzio che aveva avvolto il terzetto in viaggio verso Nord, rivolgendosi direttamente a quello che implicitamente era stato incaricato di guidarli in quella missione.
  • Luxus. – il biondo si voltò appena, dato che la ragazza lo aveva affiancato – Tu… credi davvero che Gildarts sia in pericolo? – la voce della ragazza era velata di preoccupazione.
  • Credo che il Vecchio si stia preoccupando troppo, quello ha la pellaccia dura. Nemmeno Acnologia è riuscito a farlo fuori. – rispose il Dragon Slayer, cercando di infondere coraggio alla sua compagna di Gilda, oltre che a sé stesso. La verità, però era che era estremamente preoccupato per la reazione avuta da suo nonno: se si era impensierito al punto di farli partire al crepuscolo per guadagnare tempo, la situazione doveva essere davvero molto critica.
  • È proprio questo che mi preoccupa… forse esiste qualcosa di più pericoloso di quel mostro. E lui sta andando ad affrontarlo. – sospirò lei, storcendo la bocca in una smorfia. Voleva bene a suo padre, nonostante cercasse di non darlo troppo a vedere.
  • Cana, dovresti avere più fiducia in tuo padre. Sarà anche un po’ strano, ma è un Mago di tutto rispetto. – si intromise Gray, provando ad alleggerire l’atmosfera tesa che gravava su di loro.
  • Tsk, quel vecchio libertino, deve sempre cacciarsi nei guai! – sbottò alla fine la Maga delle Carte, facendo sorridere i suoi compagni. Dopotutto, Cana era sempre Cana.
 
  • Master, non le sembra di aver esagerato? –
  • No, Elsa. Non sto affatto esagerando. –
  • Gildarts è un Mago molto forte, sicuramente non avrebbe problemi a… -
  • Elsa. – la interruppe lui, guardandola serio – Non è questione di quanto possa essere forte Gildarts. È che si tratta di una Missione Centenaria. –
  • Una Missione Centenaria? Cioè una di quelle che non viene portata a termine da più di cent’anni? – chiese Romeo, incuriosito. Era ancora troppo giovane e inesperto per conoscere quel genere di missioni.
  • Esatto. Si tratta della missione che non era riuscito a compiere oltre sette anni fa, quella durante la quale incontrò Acnologia che gli polverizzò parte del corpo. È un incarico ai limiti della follia. Dobbiamo fermarlo, prima che si faccia ammazzare insieme a Rya. –
  • Ma allora perché l’altra volta lo avevate lasciato partire? – si intromise Mira, visibilmente turbata dalle parole del Master.
  • Perché allora la missione era decisamente più semplice, anche se comunque molto pericolosa. La richiesta è stata revisionata poco tempo fa dal Consiglio della Magia e la sua difficoltà è notevolmente aumentata. Nemmeno uno come lui può sperare di farcela. –
 
I presenti si guardarono in faccia, cercando conforto gli uni negli occhi degli altri, mentre il gelo si diffondeva tra di loro. Le dichiarazioni del Master avevano causato confusione, paura, persino terrore, nel cuore dei compagni rimasti alla Gilda.
 
Se Gildarts era partito per una missione tanto pericolosa, rischiava davvero di perdere la vita. E Rya insieme a lui.


Angolo dell'autrice
Buongiorno! Come va? Spero che stiate tutti bene e che siate intenti a godervi le vacanze estive... le mie dovranno attendere ancora un po', ahimè.
Per quanto riguarda il capitolo, le cose stanno iniziando a muoversi. Gildarts e Rya sono partiti per una strana missione di Classe S, in barba a Makarov. E il Terzo Master, ovviamente, non l'ha presa bene. Poco ci mancava che gli facessi venire un accidente! Gray... Gray. Gray è il personaggio con cui mi sto trovando più in difficoltà, al momento. Il suo cuore è racchiuso dietro una spessa barriera di ghiaccio, che mi piacerebbe provare a sciogliere, senza però snaturare troppo il carattere del ragazzo.
E niente, siccome non ho altro da aggiungere, mi dileguo!
Al prossimo capitolo!
Un abbraccio.
Laly
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Laly of the Moonlight