Anime & Manga > Psychic Detective Yakumo
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Autore: Rox008    09/07/2018    1 recensioni
Un nuovo caso vede Haruka in pericolo. Yakumo proverà a proteggerla, ma riusciranno a restare uniti anche questa volta?
Questa è un'ipotetica continuazione, la mia personale versione, ed (ovviamente) in quanto tale non è ufficiale, i personaggi base appartengono a Manabu Kaminaga, mentre gli altri sono di mia invenzione.
Se i personaggi risultano lievemente OOC è perché penso che, dopo la morte di Ishiin ed i fatti che ruotano attorno a questo fatto, avvenga un cambiamento importante in ognuno di loro, soprattutto in Yakumo.
Questa fanfiction è stata scritta tenendo conto del manga e delle light novel (o almeno i primi 4 numeri dato che non sono stati pubblicati gli altri qua in Italia), che ho preferito all'anime ,da cui prenderò in considerazione solo pochi fatti. In ogni caso, verrà specificato nelle note se verrà fatto riferimento all'anime o al manga.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Ozawa, Kazutoshi Gotou, Un po' tutti, Yakumo Saito
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Erano passati alcuni giorni dalla morte di Mamiko Komoshira.

Dai risultati dell'autopsia, la donna era morta sul colpo, quindi almeno non aveva sofferto e il sangue sulla sua lettera, uguale a quella per Haruka, apparteneva a Yuri Kowayashi.
Avevano pensato quindi di aver trovato finalmente chi aveva mandato quella lettera ad Haruka, mancavano solo ulteriori prove.
Così avevano fatto nuovamente un sopralluogo nell'appartamento di Yuri e Selena Kowayashi, ma nella spazzatura avevano trovato una lettera con scritto "Pagherete per tutto", e questo cambiava nuovamente le carte in tavola.

Quella lettera era per loro o per un'altra persona da minacciare??
Dovevano capirlo, e per questo Goto e Ishii avrebbero incontrato nuovamente Jeremiah Honto per domandargli se sapesse qualcosa su quella faccenda, se magari la sorella gli avesse mai detto di aver ricevuto quella lettera.

Quando avevano raccontato le novità ad Haruka, lei era impallidita e da quel momento Yakumo aveva notato che era diventata più silenziosa, meno solare del solito, mangiava di meno, e anche la luce nei suoi occhi si era affievolita. Capiva che fosse per la situazione in cui si trovava, ma non riusciva comunque ad accettare questo suo abbattimento, il suo lasciarsi andare alla tristezza e alla paura. 
Notava che anche un rumore qualunque, come uno sportello della cucina che sbatteva, la facesse sobbalzare, che spesso si guardasse le spalle, e spesso l'aveva guardare con tristezza lui, Goto, Nao, Atsuko e talvolta persino Ishii, li guardava tutti con l'aria colpevole, ma non capiva il perchè, nè come aiutarla.

Pochi giorni dopo, Haruka aveva avuto un lieve capogiro e Yakumo le aveva consigliato di andare a sdraiarsi e l'aveva accompagnata nella sua camera.

<< Però... Puoi restare con me? >> gli aveva chiesto lei con le lacrime agli occhi e la voce tremante.
Lui allora le si era sdraiato accanto e aveva consolato il suo pianto accarezzandole la testa, senza parlare, perché sapeva che le parole non sarebbero servite.  
Dopo un po' si era addormentata, lui l'aveva messa sotto le coperte, ed era rimasto ad osservarla e a riflettere.

Aveva paura di perderla, così tanta paura di perderla che non riusciva a pensare lucidamente come al suo solito. 
Nell'ultimo anno, trascorso senza suo zio, lei gli era rimasto accanto, l'aveva consolato, non l'aveva mai lasciato solo, non aveva lasciato che il dolore lo facesse a pezzi ma anzi, gli aveva fatto forza, gli aveva dato speranza, come solo lei poteva fare. 
Ed ora toccava a Yakumo restarle accanto, consolarla, rassicurarla e proteggerla, farle capire che doveva ancora lottare.

Ed era importante scoprire chi era l'assassino al più presto, perché solo così Haruka sarebbe stata al sicuro.

Yakumo riteneva fondamentale capire cosa legasse quei casi così diversi tra loro, accomunati solo da una lettera. 
Cosa aveva spinto Yuri Kowayashi a minacciare Haruka e Mamiko Komoshira? Chi aveva ucciso marito e moglie?? E chi Mamiko Komoshira?? C'era qualcos'altro a legare quei casi tra loro??
La situazione era troppo confusa, qualcosa non tornava. 
A meno che...

A Yakumo venne in mente un'idea, e fece per alzarsi, ma Haruka, ancora addormentata, proprio in quel momento disse un nome sospirando.
<< Yakumo...>> 
Il ragazzo sentì come se il suo cuore stesse esplodendo, ed un dolce calore si propagò dal petto allo stomaco, alla testa, che subito sentì più leggera. 
Haruka stava forse sognando Yakumo? Lui pensò che, se fosse così, doveva essere un bel sogno perchè lei sorrideva dolcemente pur tenendo gli occhi ben chiusi.

E capì che quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire, se non era già diventato pazzo. 
Si chiese se fosse quello l'amore, per poi darsi dello stupido. 
Ormai aveva capito da tempo che quello che provava per Haruka era amore.

Non riuscendo ad andarsene in quel momento si rimise comodo accanto a lei, giocando con una sua ciocca di capelli, e aspettò che fosse Goto a venire da lui. 
D'altronde, era anche giusto che fosse quell'orso a cercare lui e non viceversa.

Difatti, poco tempo dopo l'ispettore passò.
<< Io sto andando... >> sussurrò sulla porta per non svegliare la ragazza.
<< Goto, aspetta. Yuri Kowayashi aveva un complice. Probabilmente è quest'ultimo a minacciare Haruka e ad aver ucciso Mamiko Komoshira, e forse anche Yuri e Selena Kowayashi. L'assassino e Yuri Kowayashi hanno avuto un litigio, una discussione, o forse si tratta di omicidio premeditato, la moglie ha colto sul fatto l'assassino, ed è stata quindi messa a tacere.>>
<< È quello che penso anch'io. Dobbiamo trovare questo complice, è lui quello pericoloso.>> 
<< Mi riferisca tutto quello che Jeremiah Honto le dirà>>
Goto aveva annuito ed era andato via.

Yakumo guardò ancora la ragazza addormentata accanto a sé e si chiese per l'ennesima volta chi potesse mai avercela con lei.

Haruka si svegliò un'ora dopo, ma non aprì subito gli occhi, godendosi ancora un po' il tepore che la circondava. Lentamente riprese coscienza della realtà, fino a rendersi conto che qualcuno la stava accarezzando molto delicatamente, come se fosse fatta di cristallo. Aveva allora aperto gli occhi, scoprendo di essere sotto le coperte, quando ricordava di essersi addormentata sopra, e che ad accarezzarla era Yakumo, che ora la guardava con la sua solita espressione annoiata, ma gli occhi pieni di un'emozione che non aveva mai visto prima nei suoi occhi.

Quando i loro sguardi si incontrarono, Yakumo si bloccò, restando con solo la punta delle dita a sfiorare la sua guancia, come se fosse stato scoperto a fare qualcosa di quasi sbagliato. Lei aveva quindi poggiato la sua mano, piccola e delicata, su quella più grande e forte di Yakumo in una muta richiesta di continuare. Allora lui aveva ripreso, restando sempre in silenzio, facendo dubitare ad Haruka che fosse la realtà. 
<< Yakumo.. >> aveva sussurrato con la voce ancora impastata di sonno
<< Shh. Per una volta goditi il silenzio>> aveva risposto lui con la voce bassa e lievemente roca, come se avesse la gola secca.

Ma lei iniziava a ricordare quello che era successo nell'ultimo periodo, e le si era formato un nodo alla gola, gli occhi le si erano fatti lucidi. Li serrò per trattenere le lacrime che sentiva formarsi, ma inutilmente: una scappò via. Yakumo non disse niente, semplicemente strinse la ragazza a sé.

<< Sono la prossima, me lo sento>> aveva detto dopo qualche minuto Haruka, singhiozzando sul petto di Yakumo.
Lui si era irrigidito e le aveva afferrato i polsi, per poi puntare i suoi occhi bicromi in quelli castani della ragazza.
<< Non dirlo mai più, non devi nemmeno pensarci! >> le aveva poi detto con fermezza.
<< Lo sai anche tu! Ha già ucciso tre persone, io sono la prossima! Presto verrà qui! >> aveva risposto tra le lacrime lei.

Yakumo era rimasto a guardarla con risentimento, per poi alzarsi dal letto ed uscire dalla stanza sbattendo la porta. Haruka dopo un attimo di sorpresa, causata dal vedere Yakumo perdere il suo abituale autocontrollo come mai prima d'ora, nemmeno nelle situazioni più difficili, lo aveva seguito, trovandolo in cucina a guardare fuori dalla finestra.

<< Yakumo... >> aveva mormorato lei. 
Lui non le aveva nemmeno risposto, continuando a guardare la pioggia abbattersi sulla città. Haruka allora gli si era avvicinata e aveva poggiato quasi con timore una mano sulla sua schiena.
<< Io... >> provò a dire, ma lui la interruppe parlando a voce bassa, come se fosse rivolto a sé stesso.

<< Se mi sono arrabbiato con te, anzi, se sono arrabbiato con te, è perché tu ti stai abbandonando all'idea che, alla fine, chi ti ha mandato quella lettera riuscirà a farti del male, senza lottare come fai di solito. Sono arrabbiato con te perché di solito sei tu quella che non perde mai la speranza, mentre stavolta sei stata la prima a farlo. E a me non va bene. Questa non sei tu.>> le aveva spiegato.
Haruka prese un respiro profondo prima di rispondere, puntando lo sguardo sulla sua mano poggiata sulla sciena del ragazzo.

<< Non ho paura per me, ho paura per voi. Per te, Goto, Atsuko, Ishii e Nao. State rischiando la vostra vita per me, ed io non so cosa fare per aiutarvi, mi sento inutile. È colpa mia se siete in questa situazione. Siete in pericolo a causa mia, e questo non mi dà pace >> 
Yakumo era rimasto colpito da quelle parole, non sapendo nemmeno cosa rispondere. Si girò piano verso di lei, ritrovandosi a pochi centimetri dal suo viso. 
Haruka lo guardò con gli occhi pieni di lacrime, e lui si sentì impotente davanti a tanta tristezza.

<< Nessuno mi ha mai obbligato a salvarti, nessuno mi obbliga a proteggerti, sono io a volerlo fare, e come me anche Goto, Atsuko, Ishii e persino Nao. Le avevo chiesto se voleva andare dai suoceri di Goto con Atsuko finché non si sistemava la situazione, ma lei ha detto che non ti avrebbe lasciata sola. È una nostra scelta proteggerti, solo nostra, abbiamo deciso noi di restarti accanto, a nostro rischio e pericolo. Tu puoi aiutarci cercando di capire chi potrebbe provare del risentimento nei tuoi confronti, e portando un po' di buon umore >> prese un respiro profondo prima di continuare a parlare << Anch'io paura, ma per te. Volente o nolente, mi sono affezionato a te, e non voglio perderti, per cui farò di tutto per proteggerti.>>

Haruka sgranò gli occhi e si perse in quelli di Yakumo, nel castano scuro del destro e nel rosso vivo del sinistro, così belli per lei, addirittura meravigliosi, e poggiò una mano sulla sua guancia, sorridendogli dolcemente. 

<< Grazie>> aveva poi sussurrato.
Lui aveva semplicemente sorriso ed annuito con la testa.
<< Non devi arrenderti, non devi mai farlo. Intesi?? >> le disse.
<< Intesi >> rispose lei sorridendogli dopo giorni in cui sembrava essere diventata apatica.
E finalmente Yakumo rivide la luce che tanto amava nei suoi occhi. 

Forse fu proprio quella luce, che tanto lo attirava ogni singola volta in cui la scorgeva, a fargli azzerare la poca distanza tra i loro visi, andando ad appoggiare le sue labbra su quelle di Haruka, prima con delicatezza e quasi timore di vederla scappare via e poi con maggior sicurezza sentendo le mani di lei andare a giocare con i suoi capelli alla base della nuca.
Le passò una mano dietro la schiena ed una tra i capelli, attirandola maggiormente a sè mentre la sentiva sorridere sulle sue labbra. 

Sentendo la serratura della porta d'entrata scattare si allontanarono bruscamente, in tempo per vedere entrare nella stanza Atsuko e Nao con delle borse della spesa. 
<< Haruka, ti senti meglio?? >> le chiese la donna sorridendole.
<< Io? Si si, magnificamente>> rispose lei annuendo più volte con le guance rosse come ciliegie, il cuore che batteva impazzito ed il respiro accellerato.

Yakumo poggiato sul tavolo poco distante da lei sorrise, anche lui con il viso lievemente arrossato ed un leggero fiatone.

 

Rieccomi!
Sono tornata con il botto proprio! Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, a me ha fatto venire il batticuore e spero di essere riuscita a far emozionare un po' anche voi! 
Alla prossima!

 
   
 
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