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Autore: AryaDream    10/07/2018    4 recensioni
Molte persone mi hanno detto che il mio nome era speciale per diversi motivi, ma io non mi sono mai sentita cosi.
Preso spunto da un giochino del cellulare di cui mi sono fermata al quinto capitolo.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Disperata uscii dal mio appartamento e andai da Richard.
Ero disperata mia madre entrò nel gioco ed io non sapevo cosa fare e l'unica opzione che avevo era chiedere aiuto a Richard.
-Richard aiutami...-
-Hey Daphne cos'è successo?-
-Mia madre è entrata nel gioco ti prego aiutala ad uscire e salvare il mio personaggio-
-Va bene-
-Grazie, Richard-
Richard non perse tempo ed indosso la sua attrezzatura per entrare nel gioco delle ombre e salvare mia madre.
Ero preoccupata per mia madre, ma anche per Halexis: Tornai a casa per assistere da li al salvataggio di mia madre.
Mi concentrai sul monitor dove potevo vedere l'attuale localizzazione del mio personaggio.
Vidi il personaggio di Richard.
Stava facendo del suo meglio per liberarsi delle ombre nere e quando i nemici erano alti nel cielo cose da mio personaggio.
Prima che potesse raggiungere Halexis una delle ombre nere si calò davanti a lui e lo avvolse.
Il viso di Zafiro era terrorizzato, mentre mia madre guardava.
Mia madre ne panico più totale cominciò a lanciare attacchi a caso e con grande sorpresa riuscì a far scappare le ombre nere.
Una volta liberi, Richard con il suo personaggio spiegò a mia madre come uscire dal gioco e dopo una decina di minuti riuscì ad uscire dal gioco delle ombre.
Mia madre dopo uscita dal gioco mi chiese scusa e pensavo che non mi avrebbe più permesso di giocare, ma in realtà mi fece capire che era colpa sua e che doveva chiedermi il permesso per entrare nel gioco delle ombre.
Passò una settimana dalla piccola avventura passata da mia madre e fu il momento di tornare nel gioco.
Come avvenne la scorsa volta andai a casa di Richard e entrammo nel gioco delle ombre.
Ritrovai il mio personaggio nella zona sicura e trovai anche i miei compagni di avventura e iniziammo a muoverci per dirigersi verso il castello del cavaliere nero.
Sulle ricerche fatte da Zafiro dovevamo recarci in una vecchia cattedrale e una volta arrivati nel luogo entrammo e vedemmo il cavaliere nero seduto sul suo trono e ci guardava come se stesse scegliendo la sua prossima mossa.
Molte ombre nere giravano intorno al cavaliere nero, trasformando quel posto nel posto più buio e tetro del gioco.
Non avevamo tempo per pensare dovevamo difenderci dal nostro nemico.
Tirammo fuori le nostre armi e ci preparammo ad attacco, sebbene, in realtà, volevamo solamente nasconderci perché quella battaglia sarebbe stata molto dura e difficile da vincere.
Ma il cavaliere nero ci fece capire che non era quello il momento per la battaglia finale, ma ci voleva dimostrare di essere il più forte.
Non appena il cavaliere nero svanì noi uscimmo dalla cattedrale, ma prima di uscire, io aprii una cassa e da li una luce mi avvolse e il terzo manufatto apparì.
Con la preziosa reliquia tra le mani, pensai che il cavaliere nero ci aveva risparmiati di proposito e voleva solo vedere quanto i suoi avversari erano forti e pericolosi.
Decidemmo allora di recarci al castello del cavaliere nero e usammo il manufatto del teletrasporto per arrivarci.
Eravamo preoccupati, ma allo stesso tempo felici per aver trovato il terzo tesoro.
Il manufatto del teletrasporto ci condusse nei sotterranei del castello ed tutti eravamo spaesati, e dovevamo trovare un modo per uscire da li.
Pensammo a un modo per uscire poi Erika, trovò la soluzione.
-Dobbiamo uscire dall'altro-
Guardando in alto vi erano delle vie d'uscita e cominciammo ad arrampicarci.
Mentre mi arrampicavo pensai che la fine era vicine e che il gioco mi sarebbe mancato, ma che ora avevo Richard come ragazzo e che insieme avremmo potuto fare tante cose, ma mi resi anche conto che anche le scuole superiori stavano per finire e che io e Richard saremmo andati all'università.
Non appena il gioco sarebbe finito avrei deciso di parlare con lui, ma ora dovevo concentrarmi sul gioco.
Raggiungemmo la superficie e ci trovammo all'entrata del castello.
La grossa porta di ferro del cavaliere ombra era chiusa.
Non avevamo idea di ciò che ci aspettava dentro o se avevamo finito il gioco, ma quell'incertezza non ci scoraggiò, ma ci unì ancora di più.
Zafiro, tirò fuori i manufatti e si avvicinò alla grossa porta di ferro.
La porta aveva tre punti segnati a forma di triangolo, quadrato e cerchio.
Mise i primi due senza problema, ma quando mise il terzo, si girò verso di noi per vedere la nostra reazione e il terzo manufatto quello del volo andò al suo posto e dopo pochi secondi si sentì un forte rumore e il cancello del castello iniziò ad aprirsi.
Eravamo pronti a mettere piede dentro il castello.
Una volta dentro il cavaliere nero ci stava aspettando e ci accorgemmo che la porta del castello si chiuse alle nostre spalle una volta entrati.
Cominciammo lo scontro e fu durissimo, ma nessuno di noi voleva arrenderci: Attaccavamo di continuo, ma il cavaliere nero resisteva a tutti i nostri attacchi.
Eravamo stremati fino a quando non decidemmo di unire le nostre ultime forze e attaccammo insieme e quell'attacco riuscì a sconfiggere il cavaliere ombre.
Prima che il nostro nemico scomparse sentimmo la sua voce
-Grazie per avermi liberato-
Subito dopo un messaggio del gioco
“Complimenti giocatori siete i primi ad aver finito il gioco delle ombre.
Ora avrete vite illimitate e sarete voi i padroni del castello”
Eravamo felici e poco dopo ci arrivarono le ricompense e decidemmo di uscire felici.
Io e Richard una volta fuori dal gioco ci abbracciammo e scrivemmo a Edward e Mary di incontrarci la sera per festeggiare in più il gioco per essere stati i primi ci avrebbe inviato in anteprima la seconda versione del gioco.
Posammo la nostra attrezzatura e decisi che era il momento di parlare con i suo ragazzo.
-Richard hai pensato che fare dopo le superiori-
-Si, prenderò informatica all'università...Tu?-
-Immagino che andrai in quella fuori città giusto? -
-Si, ma tu non i hai risposto-
-Mi sono iscritta nella tua stessa università ed ho deciso di prendere la tua stessa facoltà, solo nella sezione di grafica per i giochi e tutto quello che riguarda la grafica-
-E' bellissimo e staremo insieme-
-Si, è non voglio stare lontano da te-
Richard mi abbracciò e grazie al gioco delle ombre la mia vita era cambiata e chissà forse un giorno vi racconterò la storia su gioco online creato da me.


Note Autrice: Ecco la fine di questa storia.
Ringrazio tutti i lettori che hanno letto in silenzio e coloro che leggendo mi hanno lasciato una recensione.

 
  
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