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Autore: Gurubell    10/07/2018    2 recensioni
Primo spin-off della fanfiction "Draco dormiens numquam titillandus", nonché primo capitolo della serie prequel "Prima che tutto avesse inizio".
Leon Gryffindor, colui che diventerà padre del ben più famoso Godric, è il bel rampollo di una nobile e ricca famiglia di maghi Purosangue, mentre la babbana Eleanor Roket è figlia di un umile allevatore di bestiame.
Due mondi completamente diversi, differenze sociali all'apparenza incolmabili.
Eppure, nulla può impedire ai due giovani di innamorarsi perdutamente l'uno dell'altra, neppure la ferma opposizione di Lord Gryffindor, gli aspri rimproveri dei coniugi Roket e un imminente matrimonio combinato.
Quanto saranno disposti a lottare, quali sacrifici dovranno affrontare i due innamorati sventurati pur di riuscire a coronare il sogno di stare insieme?
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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PRIMA CHE TUTTO AVESSE INIZIO – PARTE PRIMA

Di accuse dalle stalle alle stelle





Leon era solamente il bel lunatico, sognatore, figlio di Lionel Gryffindor e Fenella Greyback. Portava già i soffici capelli rossi lunghi e sciolti, adagiati morbidamente sulle spalle e, quando sorrideva, anche i profondi occhi azzurri sorridevano.     
Famiglia ricca e agiata, purosangue da generazioni, rispettata e amata da tutte le comunità. Sembra proprio un bel sogno, vero?     
Il ricco e affascinante figlio di uno fra i più importanti lord del mondo magico e anche di quello babbano, viziato, coccolato e amato. Eppure manca ancora qualche elemento, prima di poter giudicare...     


Eleanor era solo la bellissima figlia dell'allevatore Carl Roket e di sua moglie Marie Brent. Era una ragazza ordinata e pulita, sorridente e disponibile, nonostante provenisse da una delle famiglie più povere della contea. Il suo compito, fin da piccola, era stato quello di portare il bestiame in città, durante il mercato, per mostrarlo ai possibili compratori, macellai o servitori di questo o quell'altro ricco lord. Una vita di sacrifici e fatica, fame e povertà. Eppure se è vero che non è tutto oro quel che luccica, dev'essere anche vero il contrario.     
La vita in casa Roket era tutto sommato lieta, l'amore riscaldava le pareti della piccola catapecchia, i sorrisi riempivano gli spazi vuoti fra una magra colazione e una scarna cena...     


Leon amava scappare di nascosto dal caos e dalla statica tristezza di Villa dei Leoni, per andare al mercato. Non un mercato qualsiasi, ma proprio quello in cui lavorava quella particolare popolana che gli piaceva tanto osservare, da lontano.     
Lui non poteva saperlo, ma anche lei lo osservava, di nascosto.     
Sembrava una storia destinata a rimanere in stallo: lui guarda lei, lei guarda lui, ma non incrociano mai lo sguardo, per timidezza, paura, insicurezza.     
Il problema maggiore però, non era neppure quello. La famiglia di Leon era una famiglia dai rigidi principi conservatori del rango e del sangue ed Eleanor altro non era se non una semplice babbana. Nessuno avrebbe approvato una simile unione: ricchi e poveri, maghi e babbani, vivevano pacificamente solo grazie al flebile confine che li teneva il più separati possibile.     


Un giorno di tanto tempo fa, che a ripensarci ora sembra precedere perfino l'alba dei tempi, eppure non dista troppi anni dalla nota fondazione della scuola più famosa del mondo magico, una particolare serie di eventi portò a un lieto incontro.     
Eleanor Roket stava riposando accanto al fiume, sulla via del ritorno, laddove la grande strada principale lastricata lasciava il posto ad un sentiero sconnesso, lasciandosi la città alle spalle e la foresta sulla destra. Stava osservando le pieghe luccicanti dell'acqua illuminata dal sole al tramonto, quando il caso volle che un furtivo Leon Gryffindor sbucasse dal folto degli alberi, guardandosi nervosamente alle spalle. In quel preciso giorno, non era riuscito a scappar via dalle incombenze di corte per potersi aggirare liberamente fra le bancarelle, alla ricerca della sua bella popolana dei sogni, e sapeva che ormai il mercato era finito, ma era comunque corso fuori il prima possibile, sfuggendo per un soffio alle guardie della Villa. Voleva starsene un po' da solo coi suoi pensieri, in riva al fiume, osservando il sole morente.     
Volse lo sguardo avanti proprio nell'istante in cui Eleanor si voltava di scatto, spaventata dal rumore di foglie calpestate alle sue spalle.     
Bastò un istante, il primo incrocio di sguardi, occhi negli occhi, azzurro nell'azzurro e fu subito troppo tardi per tornare indietro. I due giovani si sorrisero arrossendo e d'istinto si avvicinarono l'uno all'altra.    
 «Miledi, non posso più tenere per me questo segreto. Vi guardo dal margine del Vostro campo visivo da troppo tempo senza trovare il coraggio di avvicinarmi per dirVi che siete la più bella dama del mondo» proruppe il ragazzo dalla chioma ribelle.     
«Non sono una dama, mio signore, e nemmeno la più bella del mondo, ne sono certa. Eppure devo proprio dirVi, se me lo permettete, che le Vostre parole mi giungono liete, dal momento che io stessa ho osservato a lungo Voi dalla Vostra coda dell'occhio» rispose Eleanor con la voce rotta dal cuore che le batteva all'altezza della gola.     
Al giorno d'oggi si potrebbe definirlo colpo di fulmine, all'epoca l'unica parola che sovvenne nella mente dei due giovani fu "destino" e nel corso delle settimane successive fecero di tutto per aiutarlo a favorire i loro incontri clandestini. E tali sarebbero rimasti, se non fossero stati disposti a rischiare tutto, pur di portare avanti la loro relazione.     


Un mattino d'inverno, Leon si svegliò con il coraggio nel cuore e le parole giuste nella mente e decise quindi di recarsi al cospetto del padre per implorarlo di permettergli di sposare Eleanor. Le cose però non andarono affatto come lui si era prefigurato e anzi, tutto ciò che poteva andar storto ci andò molto rapidamente.     
Anzitutto Lionel non era solo. Un piccolo uomo dagli occhi porcini e i capelli posticci stava in piedi di fronte a lui con la mano tesa, quando Leon entrò nell'ufficio di suo padre beccandosi la peggior occhiataccia della sua vita.    
«Leon!» tuonò il possente capofamiglia dei Gryffindor, completando il gesto di stringere la mano al proprio avventore. «Quante volte devo ripeterti che si bussa, prima di entrare in una stanza chiusa? Ti concedo solo il fatto di avere un tempismo decisamente ottimo, dal momento che stavo per mandarti a chiamare per presentarti Lord Innocenzius Peverell, il padre della tua futura sposa».
Pronunciò queste parole col suo solito tono autoritario che non concedeva repliche. Leon non ebbe altra scelta che stringere a sua volta la mano all'ometto, sfoggiando il suo miglior sorriso falso di circostanza, sprofondando sempre più nel baratro della disperazione più nera.     


Elenanor provò una simile delusione la stessa sera, quando, sedendosi al tavolo di cucina, finalmente pronta a consumare il proprio umile pasto, si lasciò sfuggire non troppo per sbaglio di quel bellissimo lord che le aveva rubato il cuore.     
La madre non seppe in quale altro modo reagire se non scoppiando in un pianto fatto principalmente di singhiozzi asciutti, mentre l'espressione del padre mutava dalla curiosità, al disgusto, fino alla rabbia. Eleanor non era mai stata rimproverata in vita sua, era sempre stata buona ed educata e comunque era convinta che i propri genitori non fossero propensi alle sfuriate. Eppure quella sera fu costretta a sorbirsi una lunga serie di discorsi su quanto fosse ingiusto ed egoista, da parte sua, anche solo pensare di poter intraprendere una relazione non solo con un lord, ma addirittura con uno di famiglia tanto potente. Il tutto mentre Marie continuava imperterrita a singhiozzare.
Certo, Eleanor era consapevole dei trascorsi poco lieti di sua madre con l'ambiente altolocato, ma sapeva anche che con Leon non sarebbe stato lo stesso, che lui era diverso dall'omuncolo di buona famiglia che aveva sedotto e abbandonato una piccolissima Marie Brent.     

Carl concluse la ramanzina spedendo la figlia a letto senza cena, facendole giurare che non avrebbe mai più rivolto la parola a quel dannato Gryffindor.     


Leon era un lord un po' atipico. Il suo passatempo preferito non era trastullarsi a corte, circondato di agio e spensieratezza, e nemmeno allenarsi con la spada e lo scudo nel cortile della Villa, come tutti i suoi coetanei. Egli si divertiva maggiormente ad esplorare le zone della propria dimora in cui gli era tacitamente proibito di recarsi, ovvero quelle adibite a servi, cuochi, stallieri e via discorrendo, quando non poteva fuggire direttamente nel mondo esterno.     
Era stato così che, negli anni, si era fatto amici in tutti gli angoli più nascosti alla vita mondana, imparando inoltre a conoscere Villa dei Leoni molto più di quanto chiunque altro potesse affermare, i suoi segreti passaggi dietro gli arazzi, le parole da sussurrare alle statue affinché esse si spostassero rivelando tunnel invisibili, gli anfratti e le nicchie in cui era possibile scomparire. Era forse l'unico a potersi muovere come un'ombra per tutta la dimora. Negli anni inoltre, a una severa istruzione di corte, egli aveva affiancato un’istruzione meno nobile, fatta di incantesimi proibiti e pozioni sconosciute, tramite i vari figuri che abitavano e servivano, solitamente ignorati dai più, la Villa.     
Fu forse grazie a questo suo bagaglio culturale segreto, unito al risentimento che provava nei confronti di suo padre, che riuscì a compiere il gesto tanto deprecabile di uccidere nel sonno Lionel? Mi spiace informarvi che non ci è dato di saperlo... possiamo affermare con certezza soltanto che, una notte, il capofamiglia dei Gryffindor ebbe un grave malore e perì qualche ora dopo, circondato dai migliori guaritori del mondo magico. Nessuno seppe mai di quale male misterioso fosse morto l'uomo, che fino al giorno prima pareva godere di una salute particolarmente salda. Non poteva essere stato avvelenato, poiché aveva assaggiatori per ogni cosa che ingeriva, e nessuno avrebbe potuto entrare in camera da letto, dal momento che la sua porta era pattugliata giorno e notte.     
Ma così fu, e ovviamente tutti i piani fatti fino a quel momento per il matrimonio del figlio saltarono all'istante, mancando del loro artefice principale. E questa, lo sappiamo bene, era buona cosa per il giovane Leon, che tuttavia si mostrò estremamente disperato e distrutto dalla notizia della morte di suo padre... dopo il funerale, inoltre, si recò personalmente dall'Inquisitore della contea, sostenendo che non si fosse trattato di un incidente e di sapere benissimo chi fosse l'artefice della morte di Lionel Gryffindor.     


Eleanor stava prendendo l'acqua al pozzo per abbeverare gli animali, quando venne circondata dalle guardie dell'Inquisizione e arrestata con l'accusa di omicidio e stregoneria. Non le concessero nemmeno il beneficio del dubbio, poiché ad accusarla era stata una persona autorevole e di famiglia potente, di quelle da non contraddire mai. Non subì quindi un processo, non venne interrogata o torturata, ma rimase in prigione per qualche giorno, legata, al buio e al freddo, senza sapere come fosse potuta succederle una cosa del genere.
Una mattina, di buon'ora, le stesse guardie che l'avevano portata via dal cortile della sua casa per incarcerarla vennero a prelevarla. A nulla valsero le sue suppliche, le sue domande in merito al proprio destino e le grida disperate: nessuno di loro emise un fiato. La condussero direttamente nella piazza del mercato, che quel giorno aveva tutt'altro aspetto, rispetto al colorato e allegro mondo che era quando Eleanor e Leon si erano osservati a distanza per la prima volta.     

E ora eccolo lì, proprio lo stesso Leon Gryffindor, sul podio con l'Inquisitore, accanto alla pira preparata per l'occasione a osservare la scena impassibile. Questo spezzò il cuore di Eleanor Roket, che smise proprio in quel momento di gridare e dimenarsi e si accasciò in lacrime fra le braccia delle guardie che la stavano legando alla pira. Cosa mai poteva aver spinto il suo amato a mentire così? Denunciarla per un crimine che non aveva commesso, dopo che le aveva detto di amarla!
Sua madre e suo padre avevano ragione, i ricchi e i potenti erano tutti uguali, credevano di poter fare tutto e il contrario di tutto, ai danni della povera gente. Cercò quindi fra gli abitanti giunti in piazza per assistere all'esecuzione, alcuni dei quali già gridavano insulti verso di lei, inneggiando all'eliminazione della strega, i propri genitori. Non trovò nessuna faccia disperata o supplicante, incrociando il loro sguardo, ma solo mascelle contratte, occhi carichi di gelo e una frase dolorosa: "Bruciate questa strega, non la vogliamo sotto al nostro tetto!".     
Quindi anche loro ci credevano, anche coloro che le avevano donato la vita ora chiedevano a gran voce che le venisse tolta. E tutto questo per colpa di quel maledetto Gryffindor che per qualche ragione aveva deciso di accusarla del peggiore dei crimini mai esistito...     


Un istante prima che la torcia toccasse la pece che ricopriva sia la legna che il corpo della figlia dei Roket, lord Leon gettò un incantesimo Confundus esteso su tutta la popolazione presete in piazza, dopo di che incantò le fiamme che iniziavano a lambire i primi ciocchi. Soffriva a vedere la sua amata tanto terrorizzata ed era affranto all'idea dei terribili momenti che aveva dovuto farle subire, ma purtroppo non aveva avuto il tempo per avvisarla del piano architettato da Fenella, sua madre, e comunque ne sarebbe valsa la pena, alla fine.     
Conclusa la messinscena della sua morte avrebbero potuto finalmente stare insieme, felici per tutta la vita, senza imposizioni di alcun tipo.     
Si godette quindi il momento in cui il fuoco freddo divampò sotto i piedi della bellissima Eleanor e la sua espressione stranita nel constatare di non provare alcun dolore. Incrociò il suo sguardo e le sorrise e in quel momento finalmente anche lei capì, per lo meno in parte, cosa stava succedendo. Era stato fin dall'inizio un suo piano, ma come poteva realizzare un simile sortilegio? E meno male che era stata lei a essere accusata di stregoneria!     
Il ragazzo attese quello che gli parve il tempo sufficiente a far credere a tutti che la "strega" fosse morta, dopo di che la rese invisibile con un incantesimo e la portò via dalla pira in braccio.     
Si diressero subito a Villa dei Leoni, mentre il rosso spiegava come poteva la situazione alla giovane tremante. Fenella li attendeva con ansia sulla soglia della villa. Li abbracciò entrambi, ma subito fece loro cenno di entrare in casa e non perse troppo tempo: sfoderò la bacchetta e si mise al lavoro per l'ultima parte del piano, la più importante per la buona riuscita a lungo termine dello stesso. I capelli biondi di Eleanor si tinsero di un rosso molto chiaro e si allungarono di diversi centimetri, i suoi occhi, di un azzurro intenso, iniziarono a tendere leggermente di più verso il color ghiaccio, il viso abbronzato, sporco e segnato divenne immediatamente candido e pulito e infine la ragazza diventò un poco più alta. A osservarla davvero bene, con gli occhi di chi l'aveva conosciuta da vicino prima del cambiamento, si poteva ancora scorgere la persona che era, ma la metamorfosi era sufficiente a far credere ai più che fosse qualcun altro.     
«Non dimenticare mai le mie prossime parole» disse Fenella alla nuova Eleanor. «Sei la figlia rimasta orfana di alcuni lord d'oltremare, i quali come ultimo gesto prima di morire ti hanno mandata qui come promessa sposa di mio figlio, è tutto chiaro? Nei prossimi giorni concorderemo una versione più dettagliata del tuo passato e poi potremo finalmente organizzare il vostro matrimonio, ma nel frattempo ricordati che il tuo nuovo nome è Hellen Marchbanks. Benvenuta in famiglia, tesoro!»





***
Antro delle Gurubell: In occasione del compleanno di Guru, ecco il primo dei quattro spin-off della nostra storia "Draco dormiens numquam titillandus".
Ebbene sì, questi spin-off racconteranno dei genitori dei  fondatori di Howgarts, dei loro primi incontri, delle vicissitudini e delle difficoltà che portarono le coppie al matrimonio e, di conseguenza, alla nascita di quattro tra le persone più famose e influenti della comunità magica.
Vi ringraziamo per aver letto il primo spin-off su Lord Leon ed Ellen, speriamo vi sia piaciuto.
Alla prossima con il secondo episodio della serie "Prima che tutto avesse inizio"!
Gurubell

   
 
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