Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: terrioscar    12/07/2018    5 recensioni
Cosa si è disposti a fare per amore? Andrè e Oscar si erano sposati dopo appena due mesi che si erano dichiarati il loro grande amore, erano passati, da allora,sette anni ed erano più uniti e felici che mai, avevano avuto due gemelli e Oscar era diventata il primo Generale donna della storia. Sul loro cammino però era apparso un uomo veramente temerario, il famoso Napoleone Bonaparte, che aveva quattordici anni meno di Oscar, ma che si era innamorato di lei dal primo sguardo, nonostante fosse sposato da pochi mesi con la bella Giuseppina. La sua follia d'amore non ricambiato porta la coppia di innamorati ad una serie di avventure, ma sopratutto porta ad Andrè ad un bivio ed una scelta drammatica ma che è sempre un gesto immenso d'amore, che rende apparentemente la sua amata libera e che scatenerà il desiderio di molti pretendenti...tutto sembra già deciso dal destino, ma può quest'ultimo non ascoltare il cuore di due amanti innamorati da sempre e un eroina come Madamigella Oscar? Può punire un amore puro come quello di Andrè? ...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati sei anni da quel giorno indimenticabile in cui Oscar François de Jarjayes e Andrè Grandier si erano dichiarati il loro amore tanto a lungo desiderato da parte di Andrè e finalmente ricambiato anche dalla sua Oscar. Essendo sopravvissuti alla ferite avute prima della presa della Bastiglia e durante, appena due mesi dopo decisero di sposarsi contro ogni convenzione sociale. Oscar voleva finalmente dare al suo Andrè un segno tangibile del suo amore e il fatto che lei fosse nobile, bellissima e ricchissima e che volesse sposare un attendente bello e innamorato da sempre di lei, aveva creato uno scalpore incredibile sia tra il popolo, che oramai la conoscevano come il Comandante disposto a dare la vita per i diritti della plebe, che tra i nobili, poiché lei non aveva mai rinnegato il re Lugi XVI e la sua adorata Maria Antonietta. La piccola chiesetta di Arras, che era stata scelta romanticamente dalla coppia, quindi alla notizia di questo strano matrimonio fu invasa da centinaia di persone, che ora dopo ora diventarono in migliaia e quella che doveva essere una cerimonia intima divenne un caso clamoroso di cui parlarono tutti. I testimoni erano Rosalie Lamorlière con suo marito Bernard Chatelet con un emozionatissimo Alain de Soisson, che aspettava la sposa insieme all’amico Andrè che non riusciva a rimanere lucido e fermo ad un solo posto tanta era l’agitazione. Oscar la ragione della sua vita, aveva accettato di diventare la sua adorata moglie per sempre, contro tutto e tutti e lui sentiva il cuore talmente gonfio d’amore da non riuscire a gestirlo. Poco distante c’era la sua adorata nonna la governante Marie, che sapendo da sempre dei sentimenti di suo nipote, per la splendida Madamigella Oscar era incredula e felice di questo matrimonio. Gli unici che mancavano erano i genitori di Oscar, il Generale de Jarjayes era stato dato per disperso e la madre di Oscar si era trasferita da una sorella lontana, poiché non sopportava vivere nella casa che gli ricordava il suo adorato marito. Quando Oscar arrivò sul suo splendido cavallo, indossava un abito bianco semplice ma che le modellava il corpo statuario e le lasciava scoperte le spalle, i suoi lunghi capelli erano raccolti su un lato e mantenuti con un filo di perle che le ornavano la lunga chioma. Era veramente bellissima e visibilmente emozionata. Andrè nel vederla non riuscì ad aspettare vicino all’altare e le andò incontro per guardarla negli occhi sussurrandole “ti amo amore mio”, mentre lacrime di gioia gli bagnavano il bel volto. Quando Oscar al suo fianco, regale e meravigliosa raggiunge l’altare, vide in prima fila Marie e le andò incontro abbracciandola “I miei ragazzi…vi voglio bene” disse commossa, poi Oscar avvicinandosi all’altare sorrise ai suoi testimoni e vide che oltre a Rosalie, un altro uomo aveva gli occhi velati di lacrime ed era Alain, che non riusciva a spostare lo sguardo da tanta beltà, prima di guardare Andrè che era completamente perso nei suoi occhi azzurri e viveva tutto come in un ampolla dove esistevano solo lui e la sua amata Oscar. La cerimonia fu toccante e quando arrivarono alla fatidica domanda il silenzio attraverso la chiesa e le parole di Andrè con voce rauca dall’emozione si udirono perfettamente: “Io Andrè Grandier accolgo te, come mia sposa Oscar François de Jarjayes, promettendoti di essere fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita.” disse con occhi lucidi di lacrime mentre metteva la fede all’anulare sinistro, guardandola innamorato più che mai, lei sorrise visibilmente commossa, neanche lei si aspettava di non riuscire a controllare il cuore che le batteva forte e così con voce visibilmente emozionata disse la frase che l’uomo aveva aspettato per tutta la vita “Io Oscar François de Jarjayes,accolgo te, come mia sposo Andrè Grandier, promettendoti di essere fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti per tutti i giorni della mia vita.” prima di mettergli l’anello all’anulare dell’uomo. Il prete soddisfatto concluse “Oscar François de Jarjayes e Andrè Grandier vi dichiaro marito e moglie e nessuno osi separare ciò che Dio ha unito. Lo sposo può baciare la sposa”. Con queste parole Andrè sfiorò le morbide e calde labbra di Oscar che ricambiò quel bacio dato con incredibile pathos. Quando ci fu l’applauso i due si guardarono intorno, increduli che ci fosse una folla così numerosa, che fosse venuta a vederli, ma erano una coppia incredibilmente bella, con una storia incredibile e una sposa che era oramai un eroina francese. Quando uscirono dalla chiesa una marea di petali di rose li travolsero, lanciati dai presenti, e loro felici salirono sul loro cavallo bianco e si allontanarono salutando tutti lasciando trasparire la loro immensa gioia. Tra la folla c’erano due uomini che osservarono il matrimonio senza mostrarsi uno era il Conte Hans Axel von Fersen, che era felice per loro, anche se aveva una punta di gelosia che non sapeva spiegarsi e l’altro era il conte Victor Clement Girodelle distrutto dal dolore, poiché continuava ad amare Oscar, ma più di tutti c’era un uomo alto e moro che aveva la sua grossa mano stretta sul suo cuore e l’altra poggiata contro il muro cercando di non cadere. Dietro alle sue spalle c’era il suo amico Bernard che conosceva l’amore immenso che l’uomo provava per la donna del suo migliore amico “posso fare qualcosa per te, Alain?” disse, ma lui fece di no con la testa “passerà Bernard…deve passarmi” disse sconvolto, poiché desiderava la felicità del suo migliore amico e della sua amata, ma avrebbe dato qualsiasi cosa per essere al suo posto. Intanto Andrè teneva stretta la sua Oscar, che poteva sentire la contrazione dei muscoli possenti dell’uomo e il suo cuore battere follemente, mentre tra le sua braccia aveva il volto appoggiato sul suo possente torace. Si guardarono negli occhi e un immensa e incontenibile felicità li avvolse “sei mia moglie…la mia meravigliosa moglie. Ti amo oscar…Ti amoooo” urlò euforico Andrè facendola sorridere prima di baciarsi con passione e iniziare la loro nuova vita. Da quel giorno la coppia nonostante la rivoluzione e tanti momenti difficili riuscirono a vivere comunque il loro grande amore, Oscar era guarita dalla tisi, con una idonea cura, mentre Andrè continuava ad avere gravi problemi all’occhio destro, ma non si lamentava mai, poiché per lui la sua vera medicina era essere amato ed amare la sua Oscar. Il carattere impetuoso della sua amata era rimasto tale, ma in privato Oscar era capace di dimostrare una parte femminile e dolcissima, che inebriava l’uomo a tal punto che ogni sera il sabato e la domenica, ritornando a casa de Jarjayes Andrè preparava personalmente,serate romantiche per loro due. Oscar non era mai stata tanto felice nella sua vita. Andrè era capace di farla sentire donna senza mai rinnegare il suo essere soldato. Adorava quelle serate speciali che Andrè le preparava e soprattutto si lasciava completamente travolgere dalla passione ardente che l’uomo le riservava la notte, ma anche durante il giorno che dimostrava con i suoi sguardi, le carezze, le attenzioni e i baci improvvisi che riusciva a rubare nonostante fossero circondati dalle responsabilità militari. In quei sei anni Oscar, che aveva dovuto affrontare tanti momenti difficili, come la morte dei suoi sovrani, aveva fatto nel contempo una carriera militare incredibile, poichè era amata dal popolo e dai nobili,diventando il primo Generale donna, con Andrè come vice e nonostante i mille impegni e responsabilità il 26 agosto del 1795 Oscar diede alla luce due splendidi gemelli un maschietto François Augustin Reynier e una femmina Marguerite Emilie, che chiamarono con il nome del padre e della madre di lei. Andrè in quel giorno festeggiava anche il suo quarantunesimo anno di età è il regalo più bello della vita, la sua amata Oscar per fatalità del destino, glielo aveva fatto proprio al suo compleanno. La felicità della coppia fu condivisa con tutti gli amici più cari Rosalie Lamorlière con il marito Bernard Chatelet, Alain de Soisson e il Conte Hans Axel von Fersen e la mamma di Oscar che ripartì poco dopo la nascita, poiché quella casa non era più la stessa senza il generale suo marito. Trascorse un altro anno e il 25 dicembre del 1796 Andrè e Oscar avevano deciso di festeggiare in casa de Jarjayes il Natale insieme ad i loro immancabili amici. Mancavano circa due ore dall’appuntamento e loro si soffermarono a guardar i loro bambini che avevano poco più di un anno giocare in un area protetta del salone che il loro papà e la loro mamma avevano ideato, anche perche François, biondo e con occhi verdi, era tranquillo, ma Marguerite bruna con occhi azzurri, era una piccola peste. Oscar e Andrè li guardavano orgogliosi giocare insieme, mentre la femmina dominava completamente il maschietto “temo molto per il nostro François” disse Andrè facendo sorridere Oscar “Se ha preso dal suo papà sarà un guerriero silenzioso, ma imbattibile” disse pensando al carattere del suo amato marito, che non indietreggiava mai davanti a nulla, sempre con saggia ponderatezza “si, ma se avrà i miei tempi, prima di conquistare la donna che ama, ci metterà trent’anni” aggiunse abbracciando la sua Oscar “quindi se tornassi indietro non lo faresti?” disse lei guardandolo con i suoi meravigliosi occhi color del mare, in cui lui si sciolse “certo che lo farei, ma mi sarei dichiarato e ti avrei rapito già quando adolescente combattesti contro il Conte Girodelle…” disse serio “dici davvero Andrè?” chiese stupita “Si, anche se ti amassi per altri cent’anni sarebbero sempre troppo pochi per me. Ti amo talmente tanto Oscar e sono così felice con te e i nostri figli, che una vita non mi basta” disse con voce rauca dall’emozione, prima di baciarla con passione. Bacio dopo bacio Oscar sentiva l’eccitazione del marito ben evidente “Andrè tra poco più di due ore, i nostri ospiti saranno qui” disse intuendo perfettamente la priorità dell’uomo di amarla, infatti lui sorrise “oggi è il tuo compleanno mia amatissima moglie oltre ad essere Natale e credo che sia giusto festeggiare a modo nostro” disse “quindi questo sarebbe il mio regalo?” aggiunse lei divertita, ma lui sospirò “se la metti così, dovrò darti il mio regalo prima di quanto pensassi?”rispose prendendola per mano per portarla correndo nella camera da letto , sapendo che i bambini erano al sicuro e avrebbero continuato a giocare tranquilli. Arrivati nella camera, prese orgoglioso dal cassetto un pacco piuttosto voluminoso. Oscar incuriosita lo aprì e trovo una meravigliosa mantella di velluto nero pregiatissima “Andrè ma è bellissimo” disse porgendoselo sulle spalle ed effettivamente con il suo metro e ottanta e i suoi lunghi capelli biondi le dava un aspetto regale . Lui soddisfatto le si avvicinò “così avrai sempre la sensazione che ti sono accanto e che ti sto abbracciando” disse. Lei annuì e questa volta fu lei a baciarlo con veemenza “così non scenderemo mai Oscar” disse Andrè visibilmente eccitato, ma lei sorrise e lui prendendola tra le braccia la poggiò sul letto e la copri con la sua massa muscolare ben delineata e scolpita. In pochi minuti furono nudi e dopo essersi assaporati Andrè entrò dentro di lei facendola emettere un gemito di piacere, che fu il preludio di una danza d’amore che li travolse in un amplesso passionale desiderato, atteso ma mai uguale. Quando tornarono sulla terra si guardarono negli occhi visibilmente emozionati, come sempre dopo essersi donati l’uno all’altra, “perché non sono mai sazio di te” disse audacemente Andrè facendola arrossire “non lo so, ma sto iniziando a crederci” ripose lei accarezzandogli i lunghi capelli neri “ma ora dobbiamo andare”disse con un tono falsamente severo e lui sospirando annui sapendo che aveva ragione. Quando arrivarono gli ospiti l’atmosfera era calda e accogliente e i due padroni di casa una vera gioia per gli occhi. il Conte Hans Axel von Fersen fu il primo ad arrivare con ottime bottiglie di vino d’annata, poi fu il turno di Rosalie Lamorlière con il marito Bernard Chatelet con dolci preparati dalla prima e infine arrivò il solito indisciplinato Alain de Soisson che fece tardi e non portò nulla. Quest’ultimo guardandosi intorno disse “sono un vero cafone , lo so, non son degno di partecipare alla vostra tavola miei cari coniugi Grandier”. Andrè sorrise di gusto “ma noi ti vogliamo bene così come sei Alain, con te non ci annoiamo mai…come si chiama il motivo per cui sei arrivato in ritardo?” disse facendolo imbarazzare “se non sbaglio si chiamava Marie, ma non vorrei confondermi con l’altra di ieri sera” rispose sinceramente confuso, vedendo il volto di Oscar bonariamente contrariato. Tutti sorrisero per quel latin lover consumato, nessuno sospettava che l’uomo non trovasse pace, perché innamorato da sempre di una donna che non poteva avere, proprio la moglie del suo miglior amico, Madamigella Oscar. La sera trascorse piacevolmente e la cena fu superba grazie al maggiordono Pierre che aveva circa cinquant’anni, anche se ne mostrava molti di più. Era alto e pelato ed era un cugino della governante Marie e si era trovato subito bene con i suoi meravigliosi padroni di casa, avrebbe fatto qualsiasi cosa per compiacere Madamigella Oscar e quasi sempre ci riusciva. Alain come al solito aveva alzato il gomito “siete così bella madamigella Oscar che stasera mi sembrate un angelo, non quel Generale impetuoso e severo che fa tremare tutti gli ufficiali e i soldati. Mi sono sempre chiesto come fa Andrè a tenervi testa” disse guardando l’amico “semplice, non ci provo neanche Alain” rispose l’altro facendo sorridere tutti “non è così…semplicemente non c’è ne bisogno” rispose Oscar guardandolo con amore. Rosalie timidamente accennò “come si fa a non accontentare una donna bella e unica come madamigella Oscar, credo che tutti i presenti, desidererebbero averla in moglie” disse facendo calare un silenzio imbarazzante nella stanza, poiché senza volerlo aveva detto il vero. Il Conte Fersen dopo la morte della sua amata Maria Antonietta riusciva a resistere al dolore solo per la gioia di vedere Madamigella Oscar, Bernard pur amando Rosalie avrebbe dato la vita per lei, mentre Alain era un innamorato perso e disperato che cambiava ogni sera una donna solo per resistere al dolore di non poterla avere. Fersen per togliere tutti dall’ incresciosa situazione alzò il bicchiere di vino “Brindiamo allora alla meravigliosa padrona di casa Madamigella Oscar François de Jarjayes, augurandole una lunga vita felice accanto all’uomo che ama ed ai suoi bellissimi figli” disse alzando il calice imitato da tutti. Oscar sorrise imbarazzata avvicinandosi ad Andrè che le prese la mano libera dal calice baciandola “auguri amore mio” disse con l’applauso di tutti i presenti. La mattina seguente Oscar si recò, sul suo cavallo bianco, molto presto a Versailles, Andrè avrebbe voluto accompagnarla, ma lei come al solito era indipendente e chiese di precederlo, mentre lui si sarebbe occupato di altre incombenze, ma poco prima di arrivare fuori ai cancelli notò che quattro rivoltosi stavano attaccarono in modo vile un ufficiale piccolo di statura, molto magro, che pur difendendosi con maestria, stava avendo la peggio, poiché erano veramente in troppi e lei intervenne estraendo la spada e liberandosi con colpi precisi e inarrestabili di due dei quattro malcapitati. In pochi minuti la guerriglia ebbe termine e quando Oscar si voltò notò che l’uomo di fronte a lei la guardava ammirato, come se avesse visto qualcosa di sovrannaturale “state bene?” chiese Oscar. Lui annuì , nonostante avesse il viso scavato, lo sguardo freddo con dei grandi occhi grigioazzurro e lunghi capelli scuri sulle spalle, lasciava trasparire una certa imponenza “siete Il Generale Oscar François de Jarjayes, vero? Il Generale donna di cui tutti parlano” chiese ammirato, lei annui e lui continuò “Io sono il Generale Napoleone Bonaparte e vi devo la vita “disse . “Generale Bonaparte anche io ho sentito parlare di voi, siete al comando della Campagna d’Italia che ha ripetutamente sconfitto le forze austriache e piemontesi, nonostante l’inferiorità numerica, ormai siete un eroe in Francia” rispose Oscar riempiendolo di orgoglio, il fatto che la donna conoscesse le sue imprese lo rendeva euforico “Come mai eravate qui da solo, senza scorta all’alba, non sapevate che è pericoloso”chiese Oscar facendolo sorridere “E’ la stessa domanda che potrei fare a voi Generale Oscar” rispose. Lei constatò che effettivamente aveva ragione “credo allora che convenga ad entrambi entrare a Versailles” disse , avviandosi verso la Reggia seguito dall’uomo affascinato e ammaliato da quei magnetici occhi azzurri…”E’ la donna più bella che abbia mai visto e combatte meglio di qualsiasi ufficiale che conosca…sembra uscita da un sogno, eppure è vera, tremendamente e meravigliosamente vera” pensò, considerando che nonostante fosse fresco sposo con la sua Giuseppina, per una donna così sarebbe stato disposto a fare di tutto. Un megalomane come lui, appena ventisettenne, con una moglie così unica accanto lo avrebbe reso veramente forte e credibile agli occhi del popolo e degli altri ufficiali, poiché la sua sete di ascesa al potere lo alimentava di un fuoco incredibile che neanche lui stesso riusciva a dominare. In realtà lui e Oscar avevano circa quattordici anni di differenza, ma la bellezza della donna era tale, da far sembrare lui inadatto a lei, poiché era basso, esile e con un viso scarno. Oscar ben presto lo lasciò da solo per assolvere alle sue incombenze, ma lui continuava a pensarla.
   
 
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