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Autore: Tima_Las    13/07/2018    1 recensioni
Questa ff inizia dopo le vicede di Thor Ragnarok, ma prima degli avvenimenti dell'ultimo Avengers: Asgard è distrutta e tutto il popolo si trova sulla navicella in rotta per la terra.
Thor e Loki affronteranno una realtà a loro del tutto sconosciuta, ma che non li esimerà da sorprese e spaventi: un figlio.
Ovviamente il tutto sarà costellato da battaglie e minacce com'è classico.
Il primo file porta data 10 novembre 2017 ed è mesi che aspetta di essere pubblicata.
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Mpreg
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CAPITOLO 4

“Thor...”

“Hum...?” mugugnò il ragazzo voltandosi, steso sul letto da alcuni minuti mentre il compagno leggeva avidamente online notizie sulla festività.

“A Natale si scambiano doni.”

“Loki tutto quello che abbiamo ce lo sta fornendo Tony. Almeno fino a quando lo shield non mi comunicherà le informazioni per giungere a un conto che...non lo so mi danno dei loro soldi...non mi è mai servito e non so come usarlo.”

“Tu vieni pagato?” domandò Loki.

“Si anche Tony, Banner...tutti gli avengers sono pagati.” ammise Thor.
“Mi hai detto che non avevi nulla.”
“E...sinceramente non ci avevo pensato che venivo pagato, me l'ha ricordato Banner. Devo chiedere a Tony come funziona. Anzi se ascolti tu forse...”

“Ah...” sorrise “Certo”

“Che volevi dirmi?” domandò Thor.

“Che...guarda...”

Thor lesse: un'associazione delle vittime dell'attacco a New York di cinque anni prima.

“Danno i soldi hai...figli e hai coniugi di...chi...chi...”

“Si...” sussurrò Thor.

“Possiamo...dargli...soldi? Non tutti, me ne servono un po' per la bambina, ma...”

“Lo farò fare da qualcuno che se ne intente...si...” ammise Thor accarezzandogli la schiena “Però adesso spegni.”

“Thor...”

“Loki lo farò! Domani parlo subito con Tony e sistemiamo la questione.” disse massaggiandogli le spalle "Forza..."

"Thor..."

"Sssh...Loki riposa."

"Chi ci cerca?" domandò il moro ormai steso al suo fianco.

"Nessuno."

"Non raccontare storie al dio dell'inganno, non ne sei mai stato capace Thor." rispose serio guardandolo negli occhi "Ti prego..."

"E va bene, non lo so...qualcuno...forse...ci sono stati degli sbalzi...insomma...non sappiamo ancora chi sia."

"Ma c'è...qualcosa..."

"Per ora è molto lontano e molto debole e Tony lo tiene sotto controllo." disse baciandogli la fronte "E tu non te ne devi preoccupare."

"Già...se solo ci riuscissi." sospirò Loki.

"Dormi ora..."

 

**

 

“Devo bloccargli internet?” domandò Tony.

“Cosa?”

“Si Thor lascia perdere...” sorrise guardando Banner.

“No.” ammise lo scienziato “Che lo si metta di fronte alla realtà va bene in un certo senso...”

“Quindi niente “sicurezza famiglia”?” ghignò il genio.

“No, niente protezione per bambini.” sorrise lo scienziato “Tony, anch'io voglio dar qualcosa...”

“Quindi facciamo una colletta?” domandò Stark.

“Pensala come vuoi...l'aiuti tu Thor con il suo conto?” sorrise Bruce.

“Si...”

“Spiegalo decentemente.” sospirò “Con calma...”

“Potete spiegarlo a Loki? Io non ci capisco nulla.” ammise Thor.

“Va bene chiamatemi Loki...” sospirò Stark “Jarvis gli dici di venire qui?”

“Si, signore.”

 

**

 

“Quindi posso aprire qui e vedere il saldo?” domandò Loki cliccando con il mouse.

“Esatto.” rispose Tony.

“E...a quanto corrisponde questo?” domandò Loki.

“A che valuta lo devo comparare?”

“Eh...” sorrise Loki “Un dollaro non so a cosa equivalga.”

“Mettiamola così, con il patrimonio odierno di Thor ci acquisteresti questa torre, tutto quello contenuto e diciamo venti isolati di raggio.” rispose Tony.

“Ah...vendimela!” Esclamò Loki.
“Scordatelo!” rise Tony “Io posso comprarne altre cinquanta.”

“Ora inizio a capire...” sorrise Loki “Bene... metà vanno a quell'associazione.”
“Metà?” esclamò Tony.

“Thor prende soldi tutti i mesi no?”

“Bhe si...”

“E allora va bene così. Cosa ti dobbiamo per la sala?”

“Nulla.”

“Smettila.”

“Nulla! Regalo per voi!”

“Ci hai regalato la culla.”

“E anche la sala per gli esami e la sala parto. Fine. Regalo.”

“E va bene...” sbuffò Loki.

“Non cercare di sdebitarti.”

“Non cerco.” disse alzando le mani.

“Ora se te la senti...” disse alzandosi e indicandogli il ventre “Puoi seguirmi in laboratorio.”

“Aspetto una figlia, non sono malato.”
“Perfetto.” ammise antecedendolo.

 

**

 

“Non si sono ancora urlati contro?” domandò Banner.

“No...non credo...”

“Jarvis ce li mostri?” domandò quando il computer calò uno schermo dal soffitto mostrando la telecamera a circuito chiuso del laboratorio con i due intenti a lavorare su una macchina.

“Forse fra pazzi possono andare d'accordo...” ammise Thor facendo ridere Banner.

“Thor senti ma...tu e Loki...”

“Io e Loki cosa?” domandò Thor.

“C'è...qualcosa di ufficiale o...è stato...non voglio chiamarlo errore ma insomma...”

“Ufficiale no, ma...credo che saremo noi due...” ammise Thor “E...puoi chiamarlo errore...anche se non è la parola che vorrei, ma...Loki non sapeva di poter concepire.”

“Non lo sapeva? Ma è uno Jotun...”

“Non del tutto...prima di tutto è un dio con fattezze æsir...o umane, anch'io ho fattezze umane...cosa che gli jotun non hanno. Sono altri il doppio e blu...”

“Ah...”

“E pensava di essere sterile. In realtà non si è mai posto il problema.”

“Quindi tu sei stato il primo?” domandò a Thor.

“Non credo.” ammise in un sospiro notando lo stupore di Banner “Insomma anch'io ho avuto altre storie...”

“Si ma Loki con altri di sesso maschile presumo...” ammise Banner “A meno che non abbia avuto femmine e si quindi non sapeva di poter concepire.”

“O magari è stato accorto. Non mi importa...” ammise Thor “Ora...parla...è calmo...è convinto sulla gravidanza, ha accettato la bambina...perchè devo crearmi problemi?” domandò Thor.

“Non è per i problemi Thor, voglio solo sapere se questo è il vero Loki e non quello che ho sempre visto. Se può accettare un parto e non impazzire subito dopo...come fuggire o...”

“No.”

“Tu hai detto di no anche cinque anni fa Thor...” sussurrò Banner.

“Ma era sotto l'effetto del tesserack, era come un drogato!”

“Appunto...e un drogato non smette di punto in bianco, capisci cosa intendo?”

“Si lo capisco, ma ti dico che non sarà così.”

“Se ne sei certo allora non insisto...” disse Banner alzandosi e prendendo in mano il suo piatto ormai vuoto.

“Ne sono certo perchè c'è di mezzo una vita. So che...tu, Tony e gli altri quando lo sapranno...bhe non comprendete questa cosa, è sbagliata forse, non lo so semplicemente non ci voglio pensare. Ma questa vita esiste e Loki so per certo che...insomma per lei darà la vita perchè è la prima cosa che può accomunare al suo sangue...io...non so spiegarmi Banner.”
“Perchè è sua e sa di essere stato adottato, intendi questo?”

“Si.” ammise Thor “E' solo sua...e...”

“Va bene Thor, non sei bravo con i sentimenti.” rise Banner “Ho capito.”

“Per fortuna.” sorrise il dio del tuono voltandosi a guardare lo schermo nel quale il dio degli inganni e l'ingegnere stavano lavorando.

 

**

 

“Ehi...”
“Ehi...” sussurrò Loki voltandosi quando Thor lo chiamò.

“Che fai qui fuori?” domandò il Dio del tuono sedendosi al fianco del compagno, a terra, con la schiena appoggiata a una finestra dell'immensa vetrata che portava alla pista d'atterraggio. Era buio, sera tarda, poco prima di mezzanotte e il cielo era buio, di un blu inteso rischiarato dalle luci della città e delle stelle che luminose si stagliavano nel cielo.

“Thor vai dentro, hai freddo.”

“No, non ho freddo.” ammise sorridendo “Stranamente non ho freddo...”

“E'...diverso il cielo dalla terra.” ammise Loki.

“Sovrappensiero?” domandò Thor.

“Non sai quanto...” ammise Loki.

“Se è sempre lo stesso discorso di...”

“Come faccio a essere un buon padre Thor?” domandò voltandosi a guardarlo.

“Co...come?”

“Si, come? Quando crescerà che scoprirà chi sono...io...”

“No!” Thor lo bloccò prendendo un lungo respiro “Quando crescerà ti amerà comunque perchè solo lei ti conoscerà davvero e non le storie che si raccontano su di te...”

“Ah si perchè quelle non sono vere.” sorrise il moro.

“Anche se lo sono...Loki tu...tu...”

“Non sai cosa dire.”

“So cosa dire è che te la prendi se ammetto quello che sto pensando, come sempre.” sbuffò Thor.

“E sarebbe?”

“Sei un viscido, lurido, bastardo, ma sei pieno di sentimenti e lei è parte di te. E la cresceremo assieme, perchè dovrebbe credere alle voci conoscendoti per come sei veramente? E poi...sono svantaggiato smettila di farmi parlare...” sorrise Thor abbassando il viso “Se ha preso anche solo la metà di te sono uno contro voi due.” ammise prendendo un lungo respiro quando avverti le braccia di Loki stringergli le spalle, per la prima volta non era stato lui ad abbracciarlo, ma Loki a fare quel gesto.

“E sono un viscido, lurido, bastardo?” domandò Loki sorridendo.

“Bhe lo sei stato almeno.”

“Uh...si è vero lo sono stato.” ammise sorridendo baciandogli le labbra “Ora però...andiamo dentro, stai ghiacciando.”

“Non mi posso ammalare.” sorrise Thor.

“Vero, ma io ho il ruolo di ghiacciolo...” disse alzando la voce quando avvertì avvicinarsi Tony.

“Vero!” esclamò Tony “Ghiacciolo la cioccolata è pronta.”

“Arrivo...”

“E anche per te Thor.” sorrise Tony.

“Cucini?”

“In realtà Jarvis.”

“Ah...bhe allora posso riuscirci anch'io”. Ammise Thor alzandosi porgendo una mano al compagno aiutandolo ad alzarsi.

“Si forse...dipende cosa gli dici di fare.” ghignò Tony.

“Bhe...Jardis studiati la comunicazione medioevale.” rise Loki.

“Ehi...voi due.” sorrise Thor “Fila dentro...”

“La panna c'è?” domandò Loki.

“Voglie?”

“Si...” ammise abbassando il viso sorridendo “Ne avrei proprio voglia.”

“La recuperiamo subito.” disse Tony sbattendo le mani “Jarvis!!! C'è della panna?”

“Già comprata signore.”

“Oh perfetto.” rise “Arriva.”

   
 
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