Odi et amo

Corro velocemente nella notte buia, scavalco le rocce e i grandi massi, la foresta sembra silenziosa, quasi inquietante.

Gli alberi si muovono lentamente, ondeggiando le chiome scure, mosse dal vento notturno.

Non guardo niente, mantenendo lo sguardo concentrato, dritto dinanzi a me.

Vedo l’imboccatura della grotta, c’è una leggera luce all’interno.

Mi faccio avanti, cercando di ricompormi.

-Dove sei stata?- sento la sua voce non appena valico l’entrata.

-Fuori.-rispondo, sardonica.

-Questo l’avevamo capito, Sasuke intendeva dove.-questo è Suigetsu, odioso ed impertinente come sempre.

Mi giro verso la sua direzione, gli occhi a fessure.

-Suigetsu, vai per favore.-dice con fermezza lui.

Il ragazzo non risponde nulla, fa spallucce, mi lancia un’occhiata eloquente e si addentra all’interno della grotta.

-Allora?-

E’ ancora lui, vuole sempre avere tutto sotto controllo.

Gli mostro le mani, sporche di sangue e sorrido, sadica.

Sasuke finge di non vedere la mia felicità, continua a fissare il rosso vivo che mi imporpora i palmi.

-Chi erano?-chiede solo.

Questa volta rido, una risata malefica, lo so.

Mi lecco un dito, il sapore metallico del sangue mi fa rabbrividire, ma davanti a lui devo mostrarmi tosta.

-Niente di eccezionale, sentinelle che ti cercavano. Erano di Konoha.-

Si avvicina lentamente, mi prende e mi sbatte al muro.

-Non mi pare di averti dato ordini, Karin!-urla, la sua voce rimbomba e si espande per tutta la grotta.

-Io…-

-Non voglio sentire le tue scuse, ora puoi andare.-mi congeda, ma io non gli do retta.

Faccio per raggiungere Suigetsu, ma prima mi giro e tuono.

-L’ho fatto per te! Hanno attraversato la mia strada, mi avrebbero seguita.-

-Allora non saresti dovuta tornare.-risponde atono, sedendosi a terra e guardando la pioggia che lentamente iniziava a cadere.

Spalanco gli occhi, non credo alle sue parole.

Non dico nulla e mi allontano.

Verso la fine di quell’enorme grotta, Suigetsu, la spada appoggiata in un angolo, mi guarda con un sorriso sadico.

-Che hai da ridere, idiota?-

-Rido di te. Fai di tutto per metterti in mostra, ma Sasuke non sembra mai veramente colpito da te.-gracchia lui, mentre io stringo i pugni.

-Non te la prendere, anch’io al tuo posto avrei fatto lo stesso.-

-Erano sentinelle, dannazione. Perché se la prende tanto?-dico io, arrabbiata, cercando di non sentire gli occhi pizzicare.

-Erano di Konoha, Karin.-sottolinea lui, ridendo ancora sguaiatamente.

Lo guardo, confusa. Cosa vuole dirmi?

-Ti sei mai chiesta perché Sasuke non dorma mai, o comunque non con noi?-chiede, lentamente per creare la suspense.

Scuoto la testa, facendogli segno di continuare.

-Pensa a qualcuno, tutte le notti…-

-Stai parlando di quel Naruto?-tuono, adirata.

-Il Team 7 non era formato solo da Naruto e Sasuke.-dice, sorridendo allusivo.

Guardo verso il buio, qualche metro più avanti Sasuke sta ancora lì, a fissare la pioggia.

A cosa pensava? A chi pensava?

-Dov’è Juugo?-chiedo, notando solo in quel momento l’assenza dell’altro mio compagno di squadra.

Suigetsu fa spallucce e dice solamente.

-Non tornerà prima dell’alba e…-tende l’orecchio, assottigliando gli occhi-…neanche Sasuke a quanto pare.-

In lontananza, non sento più il suo chakra.

Si alza, avvicinandosi a me.

-Non fare un altro passo, idiota o potrei farti male.-dico io, cercando di allontanarlo.

-Tu hai bisogno di me, Karin, soprattutto stasera.-mi soffia all’orecchio e provo a sentire se Sasuke è lì vicino.

Dov’è andato?

Suigetsu inizia a baciarmi il collo, sento la sua viscida lingua sulla pelle e vorrei lui vicino a me, ma non c’è.

C’è solo questo idiota ed io ho bisogno di qualcuno.

Volto il viso e lo bacio con getto, fregandomene del disgusto e di quel ragazzo che mai mi prenderà in considerazione.

Lo bacio ancora e ancora, finché sento le sue mani sulle mie gambe, salire su ad accarezzarmi la pancia, fino a sbottonarmi la maglia.

Chissà cosa sta facendo Sasuke, starà davvero pensando ai suoi compagni?

I suoi compagni siamo noi, ora. Il passato è passato, perché non riesce a lasciarselo alle spalle!

Sto per sottrarmi, ma la morsa del ragazzo si fa più stretta e io lo assecondo.

Passo a slacciargli i pantaloni, lo butto a terra, desiderosa di calore…umano.

La grotta risuona dei nostri sussurri, dei nostri respiri smorzati, dei nostri corpi intrecciati.

Quando mi risveglio, Suigetsu è già in piedi, vestito.

-Stanno per tornare, farai meglio a rivestirti.-mi dice, sbadigliando.

Eseguo gli ordini, come sempre.

Non posso credere a ciò che ho fatto.

Io quell’idiota lo odio.

-Sei un passatempo divertente.-mi dice, prendendo a sorridere.

Mi avvicino, a passo lento e gli mollo un gancio destro al mento.

Sto per uscire, proprio mentre Juugo torna.

-Ehi, Karin dove vai?-mi chiede, vedendomi nera.

Non rispondo nemmeno, Sasuke mi viene incontro.

-Dove vai?-ripete lui, gli occhi fiammeggiano.

-Ho bisogno di un po’ d’aria.-dico a denti stretti.

Mi fa spazio e corro via.

Quel dannato Uchiha! Si crede il padrone del mondo.

Perché provo questi maledetti sentimenti? Prima lo odio, poi lo venero, infine lo amo e poi…odio di nuovo.

Stringo i pugni e sento dei movimenti dietro di me.

Altre sentinelle.

Tanto non se la prenderà per una o due vittime in più, facciamo dieci.

Prima di attaccare vedo una rosa, rossa come il sangue di cui sto per macchiarmi.

“La rosa è come una giovane fanciulla, i suoi petali rappresentano le virtù, le sue doti. Tolti quelli, la rosa sarebbe priva della sua bellezza, così come la fanciulla lo sarebbe del suo valore.”

Quelle parole mi tornano in mente, le avevo lette da piccola su un libro.

La prendo fra le mani, è stupenda.

Una delle spine mi punge un dito, vedo una gocciolina di sangue, niente in confronto a quel che sto per fare.

Strappo i petali, uno ad uno.

Getto ciò che resta della rosa a terra.

Prendo i petali e li scaravento in avanti, proprio mentre tre sentinelle escono allo scoperto.

Io non ho pregi, ho solo un difetto.

Amare Sasuke Uchiha.

Mi lecco l’indice insanguinato, sorridendo malefica.

Riecco apparire la mia maschera di cattiveria, piego le gambe, pronta ad attaccare.

Mi slancio verso il gruppo, colpisco chiunque si avvicini.

Tutti gli uomini sembrano avere un solo volto, non appena mi accorgo di quale volto si tratta, aumento la violenza.

Quel volto è quello di Sasuke Uchiha.

Un volto che io odio.

Spazio Kimly:

Partecipante al concorso "Team Taka" indetto da xXLady_NeneXx, classifacandosi seconda.

Purtroppo eravamo solo in due, ma il contest era davvero interessante e non potuto non partecipare.

Riguardo alla storia posso dire che è un po' violenta, ma volevo esprimere i sentimenti di Karin.

Tra parentesi io sono una SuiKa convinta o, come si dice, un'Anguria; in questo caso però ho voluto che il conflitto interiore di Karin fosse rivolto verso Sasuke.

Un pizzico di SuiKa c'è, anche se velato e, diciamo, occasionale.

Ringrazio la giudice per la rapidità e l'altra partecipante, Wolvie91.

Riporto il giudizio e, successivamente appena avrò il tempo di caricarlo, il banner.

2^ Classificata: "Odi et Amo" di "Kimly"

Grammatica e sintassi (9,8/10 punti).
Grammaticalmente molto ben strutturata. C’è solo qualche imperfezione di minime dimensioni, infatti il punteggio è stato abbassato solo di due decimi.

Stile(9/10 punti).
Semplice, scorrevole, ma che lascia qualcosa. E’ uno stile che mira a colpire il lettore e fargli provare le stesse emozioni dei personaggi, senza tergiversare su particolari di poco conto che si rivelerebbero dispersivi. Veramente molto bene.

Originalità(10/10)
Stesso discorso di Wolvie91, ovvero:
Il triangolo Sasuke/Karin/Suijetsu è molto comune, ma non è il pairing che devo valutare in questo frangente, dato che era a libera scelta (e in un campo decisamente ristretto). La storia conserva, comunque, una buona originalità.


IC dei personaggi (8/10 punti).
Incomincio dicendo che l’IC di un personaggio è strettamente soggettivo: è ovvio che ogni persona veda ed interpreti a modo suo un personaggio ritenendola la giusta esposizione.
Questo è il metro che ho usato secondo la mia idea (che spero di tutto cuore sia corretta) sui personaggi.
Sasuke: nella storia si arrabbia con Karin per aver eliminato dei ninja di Konoha. Questo sarebbe potuto accadere ai tempi di Hebi, ma il titolo indicava chiaramente che l’epoca doveva essere quella del team Taka, ovvero quando Sasuke scopre di odiare profondamente Konoha e di volerne la sua distruzione assieme a quella di tutti i suoi shinobi. Per questo motivo ho tolto quindici decimi.
Karin: Non c’è che dire. E’ stata carceriera per ordine di Orochimaru, quindi la vedo molto bene nei panni dell’assassina senza scrupoli che s’è rivelata alla fine Perfettamente IC
Juugo: Non è quasi praticamente comparso, motivo per cui non posso esprimere un giudizio al riguardo.
Suijetsu: forse solo un po’ troppo bastardo nel sfruttare lo stato emotivo di Karin e poi definirla “un passatempo divertente”. Ho tolto cinque decimi.

Giudizio personale:
Molto carina è ben scritta. E' efficace senza il bisogno di una trama complessa, e ho adorato la parte finale dove aumenta l’intensità dei colpi perché in ogni volto vedeva quello di Sasuke XD.

Per un totale di 36,8/40 punti.