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Autore: Corvonero_mancata    16/07/2018    1 recensioni
“.. Ridendo, Harry si liberò dal resto della squadra e abbracciò Ginny, ma la lasciò andare molto in fretta..”
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, capitolo 14
Piccolo Missing Moment sui sentimenti di Ginny durante una delle prime scene in cui il nostro Harry si accorge di provare qualcosa per lei. Perchè zia Rowling non ha dedicato abbastanza spazio a questa coppia, perchè i lettori meritano di conoscere i dettagli. Anche -e soprattutto- quelli insignificanti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Thomas, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Dean/Ginny, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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“.. Ridendo, Harry si liberò dal resto della squadra e abbracciò Ginny, ma la lasciò andare molto in fretta..”
 
Harry Potter e il Principe Mezzosangue, capitolo 14

Dopo aver ostinatamente evitato l’occhiata di fuoco lanciatale dalla professoressa Mc Grannitt, Ginny si allontanò dalla catasta di legno da cui Zacharias Smith si stava rialzando furente, e raggiunse allegramente il resto della squadra.
Le proteste la rincorsero facendosi man mano più flebili mentre si avvicinava ai compagni esultanti. Vide Demelza saltellare gioiosa, Peakes con un sorriso che andava da un orecchio all’altro, e suo fratello Ron che scrutava pensieroso il cielo. Tra le risate e gli abbracci generali, Dean fu il primo a notarla.
Le corse incontro, la divisa stropicciata e una completa noncuranza di tutto il resto. Fece per stringerla a sé, e lei istintivamente si ritrasse. Perché dovevano comportarsi da fidanzatini appiccicosi davanti a tutta la scuola? Vedendo un’espressione offesa dipingersi sul suo volto, soffocò a malapena un sospiro esasperato e lo abbracciò. Attese, come faceva da mesi ormai, di provare qualcosa. Batticuore, brividi. Farfalle nello stomaco, forse? Mentre lui si sporgeva e avvicinava le loro labbra, un’immagine balenò davanti ai suoi occhi.
Harry.
La stava guardando, e sentiva il suo sguardo bruciarle sulla pelle. Le iridi smeraldine che seguivano ogni suo impercettibile movimento, tracciandone il contorno con cura. Era piacevole. Anzi, era qualcosa di più. No!
Con una punta di rimorso, si concentrò nuovamente su Dean. Era lui il suo ragazzo. Quella sensazione bollente che faticava scrollarsi di dosso sarebbe dovuta comparire nel momento in cui le sue braccia forti l’avevano avvolta.. ma non era successo. Non era mai successo. All’inizio, credeva di aver bisogno di tempo.
Insomma, Dean era carino e gentile, e le aveva chiesto di uscire. La faceva ridere, e giocava a Quidditch. Trascorrere del tempo in sua compagnia era.. beh, era come.. un pomeriggio davanti al camino. E baciarlo.. baciarlo era rassicurante. Le sue labbra erano morbide quanto bastava, e poi sapeva di buono.  Eppure c’era qualcosa in lui che non la convinceva. Qualcosa che all’inizio aveva scambiato per bisogno di conoscersi. Qualcosa che Hermione non aveva esitato a descrivere con due semplici parole.
Tra loro.. mancava la scintilla.
Certo, Dean stesso era rassicurante. Caldo. Gentile. Carino. Però a volte, come in quel momento, Ginny non poteva non chiedersi se fosse corretto stare con lui. Se fosse corretto abbracciarlo mentre desiderava con ogni fibra del suo corpo che al suo posto ci fosse qualcun altro. Qualcuno che la guardava da lontano.
Dean le lasciò un bacio sulle labbra in attesa di una reazione, e lei sorrise debolmente cercando di ostentare ciò che il suo ragazzo desiderava leggerle sul volto. Ricambiò il bacio cercando Ron con gli occhi, nella speranza che la presenza del fratello spingesse il moro a lasciarla andare, e sospirò impercettibilmente. Era stanca di quella situazione.
Prima, l’unico momento in cui poteva concentrarsi solo su se stessa e divertirsi erano gli allenamenti. Ma, da quando Katie era stata maledetta, non aveva più un attimo libero. Dean era sempre con lei, anche e soprattutto quando avrebbe voluto restare sola in compagnia dei suoi pensieri. Cercare di innamorarsi di lui era difficile. Difficile, e doloroso. Aveva accettato di uscire con lui sicura che un giorno avrebbe ricambiato i suoi sentimenti ma, dopo mesi, niente era cambiato.
In fondo, non era un cattivo ragazzo. E lei gli piaceva davvero.
Si sciolse dal suo abbraccio e si diresse verso i compagni, ancora esaltati per la vittoria e vittime di risate incontrollabili, mentre i tifosi abbandonavano rumorosamente gli spalti per raggiungere ciascuno la propria Sala Comune. Ginny si scambiò un cinque con Demelza, che ricambiò allegra, senza evitare però di scoccarle uno sguardo indagatore. Quella ragazza era l’unica, assieme ad Hermione, a conoscenza dei suoi sentimenti altalenanti per Dean e, a giudicare dalla sua espressione, non le erano sfuggiti gli atteggiamenti insofferenti che aveva tentato di celare poco prima. Le rivolse un cenno.
Avrebbero avuto tutto il tempo per parlarne una volta finiti i festeggiamenti per la vittoria.
Camminando a grandi passi, Ginny raggiunse Harry. Un sorriso disegnato agli angoli della bocca gli attraversava il volto, alternandosi a una risata fresca e sincera. Aveva i capelli arruffati, e nelle iridi smeraldo brillavano tanti minuscoli puntini luminosi. Quella vista le fece mancare un battito. Oh, no.
Gli andò incontro implacabile, e il ragazzo la strinse a sé in un rapido abbraccio. Il suo odore, forte e prepotente, s’impose sulla mente di Ginny oscurandole i pensieri, mentre un mostro s’impossessava del suo cuore e lo faceva danzare. Le braccia muscolose di Harry creavano un nido sicuro e, per un attimo, la ragazza chiuse gli occhi. Dopo un istante che parve durare un’eternità, i due si separarono.
Con un’ostentata sicurezza che faticava a mantenere tale, Ginny si lasciò pervadere da quella nuova consapevolezza e si accinse a seguire Dean e Demelza verso la Sala Comune, lottando con se stessa per non voltarsi indietro. Sentiva ancora il calore di Harry bruciarle sulla pelle, sotto la stoffa della divisa, in un’esplosione di fuoco incandescente.  
Quando raggiunse l’entrata del castello, il cuore le martellava ancora nel petto.

Angolo autrice.
Ho sempre sognato di leggere qualcosa di più su questi due adorabili innamorati e credo che Ginny si meriti molto più di quanto ci è stato trasmesso, perciò le rendo omaggio con un’insignificante storiella. Sì, è di poche pretese, ma spero che vi sia piaciuta.
   
 
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