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Autore: The_Fallen_Angel    16/07/2018    0 recensioni
Sam e Dean si trovano in Minnesota per risolvere un caso quando improvvisamente incontrano una ragazza misteriosa di nome Catherine.
Lei, figlia di un cacciatore di demoni, decide di intraprendere la stessa vita del padre e così si ritrova fianco a fianco con i fratelli Winchester.
I tre imparano il vero gioco di squadra e il valore dell'amicizia che però verrà ostacolato dal sentimento d'amore.
Riusciranno i fratelli Winchester a restare uniti?
Catherine farà la sua scelta d'amore?
Infine, insieme, riusciranno a sconfiggere il demone più temuto della storia?
(Questa Fan Fiction è stata pubblicata anche su wattpad da me con il nickname di LuciferMorningstar00)
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Famiglia Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Più stagioni
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Pov Catherine

Le ricerche proseguivano giorno dopo giorno, cacciare il demone dagli occhi gialli ormai era impossibile e il padre dei fratelli Winchester sembrava sparito nel nulla.

Dopo le rassicurazioni di Dean qualche giorno prima mi sentivo più tranquilla, però sapere che lui poteva attaccare in qualsiasi momento senza poterlo evitare mi faceva ribollire il sangue nelle vene.

Distolsi la concentrazione dai miei pensieri e alzai lo sguardo dal libro che stavo leggendo mentre Sam controllava alcuni dati al computer sul nuovo caso.

Vi erano stati attacchi di vampiro, probabilmente un branco e stavamo cercando una pista da seguire per trovare il loro covo.

«Allora, come ti trovi ultimamente?» la voce di Sam mi fece tornare alla realtà e lo guardai.

«Direi bene, lavorare con voi è molto divertente» ammisi sorridendo anche se lui non sembrava per nulla in vena di scherzi.

«Sono proprio contento che ti trovi bene con noi, poi finalmente ho visto che parli con Dean, che cosa meravigliosa» rispose Sam facendo una risata al quanto strana, era come se fosse infastidito.

«Sam, ti senti bene? Forse dovresti fare una pausa» dissi strofinando le dita sulle tempie.

«Io sto benissimo» concluse lui tornando a fissare lo schermo del pc.

Lo guardai subito dopo aver sentito la sua risposta e sospirai presa dallo sconforto.

"A volte gli uomini non riesco proprio a capirli" pensai alzando un sopracciglio.

«Sam ascolta ... io non voglio causarti problemi okay? E se c'è qualcosa puoi parlane con me, magari un mese è poco per fidarsi di una persona però ... so cosa si prova in certe situazioni» provai ad aprire il discorso nuovamente ma lui mi fulminò immediatamente.

Sapeva benissimo che stavo parlando della sua fidanzata, o meglio, la ragazza che fu uccisa dal demone dagli occhi gialli e che aveva anche assassinato la madre.

«Non provare a parlare di Jessica, è vero che ormai sei amica mia e di Dean, ma questo argomento è privato» rispose Sam senza guardarmi neanche un istante.

Capii di aver toccato un tasto dolente e così mi concentrai solo sul nostro lavoro.

Dopo circa venti minuti di totale silenzio alzai gli occhi dalle pagine polverose del vecchio tomo e mi grattai la nuca a causa della leggera ansia che provavo.

«Hai trovato delle informazioni?» chiesi curiosa a Sam.

«Ancora no, penso che io e Dean dovremmo andare a chiedere in giro» rispose lui chiudendo il portatile con uno scatto della mano.

«Che cosa ti sta succedendo? Per caso ti ho fatto qualcosa?» domandai di nuovo esasperata.

«No» disse Sam con tono duro e guardandomi dritto negli occhi.

In essi vidi una strana luce, un qualcosa che mi fece capire quanto fosse il momento sbagliato per parlare.

Abbassai lo sguardo raccogliendo le mie cose dal tavolo poi presi il cellulare ma in quell'istante entrò Dean nella stanza del Motel.

«È proprio buffo, qui tutti sono così strani e mistoriosi» il maggiore fece delle smorfie ma appena vide i nostri volti cambiò completamente espressione.

«Avete litigato? Possibile che non posso andarmene per dieci secondi? Deve sempre succedere qualcosa quando non ci sono» continuò Dean alzando le braccia verso il cielo.

«Non abbiamo litigato, Catherine ha fatto solo delle domande scomode, ora dovremmo andare a cercare qualche cosa di utile per rintracciare i vampiri e ucciderli» Sam prese la sua giacca da sopra il letto poi se la mise senza battere ciglio.

«Hai ragione Sam, forse è meglio non parlare delle proprie vite, infondo una volta ucciso il demone non vi vedrò mai più» risposi impulsivamente.

Quando la rabbia prendeva possesso di me molte volte faticavo a rimanere in silenzio e purtroppo era uno dei miei peggior difetti.

Sam sospirò passandosi le mani sul viso, abitudine che anche Dean condivideva e dopo dieci secondi di orologio mi guardò.

«Ascoltami Catherine, hai ragione va bene? Ma parlare di alcune cose mi rende nervoso e poco razionale, non dovevo prendermela con te, ho capito, perdonami» le parole del minore mi lasciarono perplessa, non mi aspettavo questo discorso subito.

Sam Winchester però aveva molte qualità e una di quelle che notai spesso era di chiedere scusa.

Odiava litigare, soprattutto con suo fratello e sapevo quanto ci tenesse a mantenere i rapporti sereni.

In quell'istante mi sedetti sul letto di Dean poi guardai entrambi facendo un enorme e profondo respiro.

«Mi farete andare fuori di testa voi due» dissi indicandoli con l'indice.

«Se fossimo normali e coccolosi pensi che andremmo in giro ad uccidere mostri?» chiese Dean scoppiando a ridere.

Sam lo guardò incrociando le braccia al petto per poi ridacchiare anche lui.

Rivedere quella scena davanti ai miei occhi mi rese felice, forse perché finalmente avevo trovato delle persone che mi capivano e mi volevano bene sinceramente nonostante i soliti battibecchi.

«Bene, noi ora andiamo, tu rimani qui e non ti muovere okay?» notai lo sguardo di Sam su di me mentre parlava e poi annuii anche se poco convinta.

Il fratello minore uscí al di fuori seguito da Dean che però poco dopo tornò indietro.

Proprio mentre stavo per chiudere la porta me lo ritrovai davanti al viso.

«Non te ne andare» quelle furono le uniche tre semplici parole che Dean disse prima di sparire nuovamente.

Rimasi per qualche secondo ferma davanti alla porta poi la chiusi e mi misi seduta.

"Non te ne andare ... che fosse riferito alla frase di prima? Infondo dopo aver ucciso il demone niente mi legherà più a loro e poi, Dean che dice certe cose? Nah" pensai fissando un punto indefinito nella stanza.

Dopo circa cinque minuti passati a riflettere sulle parole di Dean decisi di sdraiarmi per riposare anche se sapere che loro erano là fuori mi teneva tesa come una corda di violino.

Sospirai chiudendo gli occhi e in pochi secondi mi ritrovai completamente addormentata a causa della troppa stanchezza.

   
 
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