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Autore: Lightning Plasma    16/07/2018    4 recensioni
Il portone si apre e immediatamente il mormorio smette all'istante, lasciando posto al silenzio. L'attesa è finita! S'intravede una figura dietro la porta in penombra che avanza verso il primo spiraglio di luce. Il cavaliere fa il suo ingresso acclamato e festeggiato dal popolo ateniese.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aries Shion, Gemini Kanon, Gemini Saga, Sagittarius Aiolos
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passano i mesi e l’inverno si fa abbastanza rigido, Atene si illumina di decorazioni natalizie alienando il freddo inverno con il calore dei camini e le varie luci. 

 

Entenor osserva le piccole luci di Rodorio dal punto più alto fra la dodicesima casa e la tredicesima del Grande Sacerdote. Le persone si apprestano a festeggiare alla mezzanotte e riesce a percepire la frenesia di tale evento, sempre molto sentito, ma qualcosa incute il suo cuore decidendo di fare ciò che di solito non ritiene opportuno. 

Guarda dentro la coppa, il totem della sua armatura, e vede risplendere nuova vita la propria costellazione e ciò che ne conseguirà a lui a breve. 

Avverte dei passi avvicinarsi a lui e ne riconosce il mediatamente il flebile cosmo che gli appartiene e immediatamente si volta e s’inginocchia dinanzi alla persona. 

 

- “Avevo celato il cosmo ma tu lo hai avvertito ugualmente… cosa ti preoccupa?”

 

Entenor alza il volto verso il Grande Sacerdote con sguardo tranquillo; 

“Sono desolato di avervi fatto preoccupare, non era mia intenzione!”

 

Shion comprende che ce qualcosa che non va ma decide di non dire niente e cambiare completamente discorso;

“Vieni dentro, dicono che presto nevicherà e alla tua malattia potrebbe far male il troppo freddo!” 

 

Entenor asseconda il volere di Shion e si appresta ad andare con lui in tredicesima. 

 

 

Ore 01:36 am il cerca persone di Shion squilla improvvisamente e vede che il mittente è Micene, l’agente segreto della polizia greca. 

Si chiede cosa può essere successo a quest’ora della notte cosi decide di mandare immediatamente dei soldati semplici a Corinto e vedendo Shion agitato, non conoscendo i fatti, Entenor, essendo ancora con lui, chiede di poter andare insieme ai soldati.

Shion tentenna in un primo momento, sapendo della sua malattia, ma acconsente chiedendo di fare attenzione. 

 

Grazie ad Entenor i soldati semplici arrivano in meno che non si dica e si trovano in un parco all’apparenza silenzioso.

I soldati si guardano intorno e non notano niente di strano a divergenza di Entenor, che percepisce molto chiaramente i cosmi di chi li sta circondando e nel frangente che si volta trova un cavaliere identico a lui nell’armatura, ma questa è nera come la pece e la luce della luna le conferiscono riflessi di colore grigio scuro. 

I soldati indietreggiano dalla paura, non si aspettavano di vedere dei cavalieri.

 

Entenor guarda dritto negli occhi chi porta la sua stessa armatura;

“Che cosa siete venuti a fare, in un luogo simile?” 

 

La Coppa nera sorride;

“Non credevo d’incontrare te, mi fa molto piacere… così potrò constatare chi è il più forte fra noi due!” 

 

Entenor: “Non ho alcun motivo di entrare in una lotta personale con te! Voglio solo comprendere il motivo della vostra presenza!” 

 

Coppa nera: “Non hai motivo eh..” 

 

Improvvisamente sentono delle urla, di una donna, e appena si voltano in direzione di dove sentono arrivare le urla, il cavaliere della Coppa nera sferra un colpo a tradimento colpendo Entenor al polmone sinistro, altezza cuore. 

Non vuole cedere nonostante il colpo subito, non cadendo a terra, e urla ai soldati di andare controllare. 

Il Cavaliere nero rimane stupito della sua residenza dopo un colpo simile che gli ha persino fatto sputare sangue dalla bocca, comprendendo che era più la sua determinazione e orgoglio di Saint a farlo rimanere in piedi. 

Entenor fa esplodere dentro di se il suo cosmo, cosi come la Coppa nera, creando una onda d’urto notevole con entrambi il loro colpo più potente. 

Facendo appello a tutte le sue energie Entenor riesce ad abbattere il suo nemico a fatica. 

Vorrebbe cedere a terra ma ancora non può e pian piano si avvia a vedere come stanno i soldati e cosa potessero significare quelle urla. 

Vede una donna a terra che tiene fra le braccia una bambina, in lacrime. 

Si avvicina a loro per assicurarsi che stiano bene ma la donna gli dice che hanno appena rapito suo figlio e suo marito è lanciato all’inseguimento, nel tentativo di raggiungerlo. 

Entenor, prima di andarsene chiede a una guardia di rimanere accanto a loro e toccando una spalla sia alla donna che alla bambina emana del cosmo per tranquillizzarle. 

 

Grazie al cosmo riesce ad arrivare, anche se molto provato, al porto, dove vede un cavaliere nero che tiene in braccio un bambino, svenuto, e Micene. 

Entenor non può resistere ancora per molto tempo e vede che anche Micene è rimasto ferito ad una gamba. 

Non ha molto tempo per agire e vede dietro il cavaliere nero una imbarcazione avvicinarsi. 

Si domanda cosa vogliono da quel ragazzino e improvvisamente vede la sua costellazione brillare in cielo, un varco fra le nuvole scure si è aperto e percepisce ciò che la Coppa voleva comunicargli, la prossima generazione è davanti a lui. 

 

Entenor: “Così sei tu…” 

 

L’uomo lo guarda non comprendendo ciò che sta dicendo e Micene cerca di strusciare per raggiungere quel cavaliere che ha in braccio suo figlio. 

 

Il cosmo si fa sempre più intenso in Entenor, crescendo a dismisura e la ferita riportata si apre di più e pian piano sente la sua vita abbandonargli il corpo. Anche la sua malattia sta più avanzando. 

 

Il cavaliere si rende conto dell’enorme energia e indietreggia guardando indietro a che punto sta l’imbarcazione. 

 

Entenor fa esplodere il suo cosmo accecando in una luce abbagliante tutto ciò che ha intorno e nella sua mano si forma un ciondolo di pentagono regolare con una stella al suo interno di color celeste grigio. 

Approfitta del momento in cui non possono vedere essendo stati momentaneamente abbagliati da tale luce. 

 

Prima che essa possa svanire manda il ciondolo al collo del ragazzo;

“In esso è racchiuso il mio cosmo e ti proteggerà… mio successore!” 

 

Improvvisamente, come era avvenuto, la luce scompare e vedono Entenor in piedi, in erme, e il sangue fuoriuscire dalla bocca.

 

Entenor: “Tutto ciò che potevo fare… l’ho fatto…” 

 

Cade a terra, ormai privo di vita. Micene fa per dirigersi verso di lui, strisciando, e anche la sua schiena è ricoperta di sangue.

 

Il cavaliere nero corre verso la banchina essendo arrivato il suo compare salendo. 

 

Micene non può far altro che vedere inerme il tutto e grida il nome del figlio con tutto il fiato in gola;

“Emanuel!!!” 

 

 

Shion si trova sulla Star Hill e avverte la morte di Entenor, inginocchiandosi e tenendo il cado verso terra chiudendo gli occhi, togliendosi l’elmo. 

 

 

L’indomani viene chiesto ai soldati di portare al tempio la famiglia di Micene. 

 

Micene si presenta con una gamba ingessata, molto provato dalla notte appena passata, come lo sono del resto la moglie e la piccola che tiene per mano. 

 

Shion si alza dal trono avvicinandosi a loro, mostrando il suo volto amichevole e dispiaciuto allo stesso tempo;

“Mi rincresce ciò che vi è successo…”

 

Micene prende immediatamente la parola interrompendolo;

“Non è colpa tua! Tu hai agito immediatamente mandando un Saint… ma è decaduto!” 

 

Shion guarda Micene, lo sguardo di quest’ultimo è sereno nei suoi con fronti, mettendogli una mano sulla palla dice; 

“Non vi lacerò come famiglia! Il tempio fa la promessa di non abbandoni mai, qualsiasi cosa succeda!” 

 

Micene fa un sorriso a Shion, fiducioso delle sue parole, essendo un uomo che ha sempre mantenuto la parola data.

 

Escono dalla tredicesima scortati e la figlia di Micene vede appena fuori dal tempio una bambina bionda più o meno della sua età che prende in braccio un bimbo più piccolo, sul biondo anche lui. La bambina bionda, che non è altro che Alexiel, la guarda e le sorride. 

Il sorriso di lei rende in qualche modo il cuore della bambina più sereno, nonostante la brutta esperienza appena passata e ricambia quel sorriso. 

 

Il bimbo biondo in braccio a lei è Aiolia e guarda quella famiglia andare via stringendosi ad Alexiel. 

 

Poco dopo arriva Aiolos avendo Milo e Aphrodite con se e richiama Alexiel e Aiolia ad entrare dentro il tempio prima che si metta a nevicare nuovamente. 

 
   
 
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