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Autore: selena_    17/07/2018    0 recensioni
Kimberly Strauss ha 17 anni, ed è un concentrato di vivacità e spensieratezza, la tipica adolescente con una bella famiglia e delle amiche per cui farebbe di tutto. Si appresta a vivere l'ultimo anno di liceo, l'anno del ballo studentesco, l'anno delle grandi scelte.. un anno che lei vuole riempire di bei ricordi e rendere indimenticabile. Ma tutti i suoi piani vanno in fumo quando si ritroverà a fare i conti con un ragazzo troppo sfacciato e decisamente fuori dai suoi canoni, che le complicherà la vita... soprattutto visto che il ragazzo sconosciuto poi tanto sconosciuto non è
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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promettimi di restare capitolo 3

“Ciao a tutti, sono Tyler Convey e da oggi studierò con voi. Spero che sia ben accetto in questa classe.” E sbaglio o quello che ho visto era un sorriso decisamente malizioso? No, a giudicare dal modo languido in cui lo guardano Maddison e il suo branco di galline.

“Aspetta un momento..è davvero chi penso che sia? Il nostro Ty? O meglio il tuo Ty?

“Smettila, non è mai stato mio, eravamo amici, anzi è già tanto se si ricorderà ancora di me dopo tutto questo tempo”

“Beh a giudicare dal modo in cui ti guarda direi che si ricorda bene chi sei” alzo la testa di scatto e mi accorgo che Aly ha ragione, in effetti mi sta fissando cosi intensamente che è impossibile non distogliere lo sguardo. Cavolo! Certo che sa come mettere in soggezione le persone!

“Bene ragazzi silenzio! Adesso andatevi a cambiare per la lezione e..ah! signor Convey mi farebbe piacere se entrasse nella nostra squadra di football; il primo allenamento si terrà oggi pomeriggio nel campo sportivo dietro scuola. Se ha tempo, venga a dare un’occhiata".

“Con molto piacere Professore”

“Eccellente! Alle 15 e 30 puntuale davanti agli spalti. E adesso iniziamo la lezione.”

Finalmente! Anche queste due ore sono terminate ed è arrivata l’ora da ma più odiata e amata allo stesso tempo. Il pranzo. No, non sono una fissata con la dieta, ma questo è dato anche dal fatto che qualsiasi cosa mangio la brucio piuttosto in fretta. Ohh sia lodato il metabolismo! Infatti, mi riempio il piatto di pasta al ragù e per finire mi prendo una mela. Finito di riempirci i vassoi, io e Aly andiamo a sederci al primo tavolo libero che troviamo e disgraziatamente è proprio dietro al tavolo di Maddison.

Sbuffo e Alice non può fare a meno di sghignazzare, lo sa che l’odio che provo contro quella biondina tinta risale all’epoca in cui i dinosauri erano ancora sul nostro pianeta.

“Ragazze! Scusate il ritardo, ma le barbie avevano ingombrato il passaggio! Pensavo di dover prendere l’elicottero per venire fin qui! E solo perché è arrivato quello nuovo..non hanno mai visto due pettorali e un paio di chiappe?! ” ah.. Nat e la sua finezza, devo dire che mi era proprio mancata.

Natalie non è di certo una che le manda a dire le cose, anzi cerca sempre di affrontare i problemi quando sorgono e non hanno ancora avuto il tempo di svilupparsi. La nostra amica ha un carattere parecchio estroverso e con la bellezza che ha, ha fatto capitolare parecchi ragazzi della nostra scuola, senza mai innamorarsi davvero. Nat ha un anno in meno di noi, e al contrario di Alice che conosco da tutta la vita, lei l’abbiamo conosciuta al secondo anno di liceo, quando ci ha chiesto informazioni per trovare un’aula, in quanto il suo era il primo anno e non sapeva ancora bene come orientarsi. Dalla prima parola, ho capito che saremmo diventate grandi amiche, e cosi è stato. Non abbiamo quasi mai corsi in comune, ma nel pomeriggio ci troviamo molto spesso. Noi tre siamo inseparabili, e non potrei chiedere di meglio, sono le migliori amiche del mondo.

“Già..quello nuovo sta suscitando parecchio scalpore. Ma vuoi sapere il meglio? Il nostro bel giovincello è una vecchia conoscenza della nostra Kim”

“Davvero?! Voglio che mi raccontiate tutta la storia!”

“Sbaglio o a voi non interessavano queste sciocchezze e spettegolare non rientrava tra i vostri hobby preferiti?” quelle due si stanno facendo troppi castelli in aria. Ty ed io eravamo buoni amici che un giorno si sono dovuti separare per un trasferimento improvviso e da allora non ho più avuto sue notizie, fine della storia.

“D’accordo d’accordo abbiamo toccato un tasto dolente, perciò cambiamo argomento..che ne direste di andare a prendere un bel gelato oggi pomeriggio, vicino a quel nuovo centro commerciale che hanno appena aperto?” Nat è anche un’ inguaribile golosa. Però un gelato va anche a me, perché in fondo anche se siamo a settembre inoltrato l’aria è ancora abbastanza calda, che ce lo possiamo permettere.

“Direi che è un’ottima idea! Verso le quattro al parco vicino a casa mia” le ragazze mi sorridono, e prendendo i nostri vassoi cominciamo a sgomberare per poi incamminarci nelle varie classi per seguire le ultime lezioni della giornata.

…..

Sono quasi le tre… e.. dio ti prego fai suonare quella campanella che annunci la fine dell’incubo.  Ora di chimica. E ironia della sorte, la professoressa sta interrogando! Ed io sto cercando tutti i modi possibili ed immaginabili per fare in modo che non mi chiami.

Adesso sta sentendo Amanda, la secchiona della classe..e so che dovrei stare attenta alle domande che le porge così che la prossima volta sappia almeno dove andare a parare..ma la mia attenzione è rivolta tutta verso il profilo di un biondino di mia conoscenza. Ha le braccia incrociate e la testa posata su di esse, e se anche non riesco a vederlo in viso, sono quasi certa che abbia lo sguardo imbronciato e si stia annoiando da morire. Certe cose non cambiano..

Da quando siamo entrati in classe non mi ha rivolto la parola, nemmeno uno sguardo o un cenno di saluto. Forse dovrei dimenticarmi del mio migliore amico, di quel bambino sempre sorridente che aveva occhi solo per me, dei suoi occhi vispi e attenti che ti scrutavano come se volessero scavarti dentro. Quel bambino non esiste più e io dovrei farmene una ragione..sento che è successo qualcosa in Spagna che l’ha fatto cambiare..e mi chiedo proprio cosa.

“Grazie Amanda, puoi andare al tuo posto ora. Un bel 10 non te lo leva nessuno” come se fosse possibile il contrario..quella ragazza macina più informazioni di un computer.

“Signorina Strauss ora venga lei, ho ancora tempo per farle qualche domanda”…no! No che non ce l’hai. Mancano esattamente 7 minuti alla fine di questa interminabile giornata e invece di avere pietà di noi poveri studenti con ancora la mente in vacanza, lei vuole davvero farmi qualche domanda!?

Con tutta la calma e la lentezza, che non credevo nemmeno di possedere, mi alzo dal mio banco e mi avvio verso quella “simpatica” arpia. Che non so per quale ragione mi avesse preso così di mira, ogni scusa era buona per ammonirmi se non ero sempre sul pezzo e non rispondevo correttamente. Lo ammetto non mi ammazzavo di studio, ma chimica la tolleravo abbastanza bene e cercavo di impegnarmi di più rispetto alle altre materie. Ovviamente non il primo giorno di scuola però! Avrebbe trovato impreparato chiunque- vabbè tranne Amanda lei era un robot-.

Guardo Aly con un espressione sconsolata e tiro un sospiro, preparandomi ad una figuraccia storica.

“Professoressa, mi scusi se la interrompo, ma non sarebbe meglio se lei valutasse la mia preparazione visto che vengo da un’altra scuola? Potrei accennarle il programma che ho svolto in questi anni, in modo da non partire subito svantaggiato e rimettermi in pari se fosse necessario” alzo la testa di scatto a quelle parole..

“In effetti ha ragione signor Convey venga pure che ne parliamo, ha fatto proprio bene a ricordarmelo. Signorina Strauss è stata salvata in corner, fossi in lei ringrazierei il suo compagno” e con un cenno mi rimanda malamente al posto.

Tyler si alza e va verso di lei, con passo felpato, sembra sia su una passerella..si ricorda che questo è un istituto scolastico vero?

Fatto sta che in una cosa sono d’accordo con quella str- ehm buona donna; mi ha davvero salvato il posteriore se no era un quattro assicurato, quindi dovrò sicuramente ringraziarlo.

Sembrano entrambi molto presi dal programma e quindi anche io mi metto a fissarli per sentire meglio i loro discorsi..e … cosa vedono i miei occhi?! Una sua mano, neanche in modo troppo discreto, si è andata a depositare sul braccio della Clarke e con un lento movimento la fa scendere e risalire. Cioè ok, che la nostra professoressa non è vecchia, anzi, avrà circa quarant’anni, ma provarci in un modo cosi spudorato è davvero troppo! Oltretutto mi sembra che lei si sia messa pure ad arrossire.

Di scatto quel “santo” ragazzo, alza la testa e mi fissa. Dopo non molto vedo la sua bocca tramutarsi in un ghigno, che di galante ha proprio poco.

Altrochè la storia del ragazzo che voleva aiutare una sua compagna di classe in difficoltà, l’ha fatto solamente per il suo tornaconto, riuscire ad ingraziarsi l’insegnante per avere più previlegi, e dal suo atteggiamento presumevo non si sarebbe fermato ad un massaggio più o meno casto.

Che razza di coglione!

Giro la testa alla mia sinistra per non vedere più quella scena sconcertante e mi accorgo che anche Aly è perplessa.

Allora lo rifisso, solo un secondo, e i nostri sguardi si riscontrano di nuovo. In tutto questo tempo non ha mai allontanato lo sguardo da me, mi fissa come se volesse scavarmi all’interno, e tutto per me si ferma; non sento la campanella che è finalmente suonata e non sento nemmeno Aly  che mi chiama da almeno due minuti buoni.

E solo una domanda mi sorge spontanea:” Davvero è questo il ragazzino per cui avevo avuto la mia prima cotta?”

 

 

 

 

 

   
 
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