Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |      
Autore: Tiddy    27/04/2005    5 recensioni
Questa è la prima fanfiction che pubblico, ed è la mia preferita fra quelle che ho scritto ^^ La protagonista è Tifa, che è il mio personaggio preferito, che racconta in prima persona la sua gelosia verso Aeris, in un episodio inventato all'interno della trama del gioco
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dal diario di Tifa…

Dal diario di Tifa…

 

 

Quella sera, sedemmo tutti insieme nella hall dell’albergo del Gold Saucer, parlando di quello che ci aspettava il giorno dopo, dei pericoli che, nascosti dall’oblio del tempo, ci osservavano e ci attendevano nell’ombra. Sulle tracce di Sephiroth, eravamo giunti fino a quel punto, combattendo mille nemici e affrontando mille pericoli, sorridendo e piangendo amare lacrime. Ma nessuno, nemmeno uno di loro avrebbe mai pianto le lacrime, quelle terribili e atroci lacrime che piansi io in quell’ultima e triste notte.

 

Gli altri parlavano, discutevano, si scaldavano dibattendo su ciò che avremmo dovuto fare l’indomani, su tattiche, mosse, percorsi da seguire. Ma io non ascoltavo, io non volevo più ascoltare parole che parlavano di guerra, di morte, di battaglie: c’era solo una persona con cui avrei voluto parlare, e quella persona mi stava fissando proprio in quel momento.

 

Incontrai i suoi occhi verdi per un solo istante, e mi accorsi che anche lei pensava completamente ad altro, che anche a lei, in quel momento, non importava nulla né della Black Materia, né della Shinra, nemmeno della Promise Land. Forse anche lei capì che i nostri sguardi erano identici: entrambe stavamo sognando la stessa cosa, entrambe avevamo la mente fissa sullo stesso pensiero, dentro di noi ardeva il medesimo desiderio, un fuoco caldo e dolce che però a me faceva più male di mille lame. Sapevo. Sapevo tutto. Sapevo bene che, sebbene i nostri sogni fossero uguali, solo il suo cuore avrebbe trovato conforto e pace, mentre il mio sarebbe stato inghiottito da un male più grande di ogni altro, più grande dell’oscurità, più grande perfino di Sephiroth.

 

Quando decidemmo di andare tutti a letto e ci alzammo, la vidi andare verso le scale. Poi, improvvisamente, si girò e mi sorrise, distruggendo completamente quel poco di forza che ancora mi restava nell’anima. Rimasi lì, immobile, mentre lei saliva verso il piano di sopra, con il ricordo di un sorriso che mi aveva trafitta come una crudele spada, un sorriso che non avrei rivisto mai più. Fu allora che me ne resi conto, fu allora che capii quanto triste fosse il suo viso: era consapevole che quella sarebbe stata l’ultima notte della sua vita. Lei sarebbe morta, ma se ne sarebbe andata con quella felicità che io non avrei mai provato, la felicità che avevo sognato fin da bambina e che ora mi era stata portata via in un lampo, spazzata via come una nave dal mare in tempesta da quella ragazza che non riuscivo né mai sarei riuscita ad odiare.

 

Loro si amavano, si cercavano, desideravano l’uno il corpo dell’altra, attratti da una forza invisibile che, nel suo percorso, aveva sfiorato anche me senza però scegliermi, lasciandomi in bocca il sapore di un amore non corrisposto. Non potevo farci niente, ma quando mi chiusi la porta della stanza alle spalle il mio cuore esplose dentro di me, i miei occhi si bagnarono di un pianto disperato e tutto il mio corpo fremette in preda ad uno spasmo tanto doloroso che credetti di morire. Strinsi i pugni forte, fino a quando i palmi delle mie mani non sanguinarono, tingendo di rosso il logoro tappeto su cui ero caduta in ginocchio.

 

E poi li sentii: due respiri affannati che procedevano quasi all’unisono, respiri che poi si trasformarono piano piano in dolci gemiti di piacere. Fu come se la mia anima fosse attraversata da un vento gelido, insopportabile, e presi a tremare di quel freddo che solo la solitudine sa portare. Forte più che mai, una fitta lancinante prese a percuotermi il petto, mentre tutti i miei sogni mi scorrevano davanti agli occhi per poi svanire come sfuggevoli spiriti, quegli spiriti che spariscono alla prima brezza della sera.

 

Presi ad immaginare a cosa stava accadendo nell’altra stanza… vidi lui prenderla tra le braccia, baciarle il collo e accarezzarle la pelle candida, sfiorarle i morbidi seni con la lingua. Non potevo sopportare, a malapena riuscivo a respirare: il mio stesso corpo sembrava essersi fermato completamente, il mio cuore non batteva, il sangue non mi scorreva più nelle vene, come congelato da quel gelo infernale. Fu come essere lì con loro, relegata in un misero angoletto, mentre lei lo accoglieva dentro di sé e lo scaldava con ogni centimetro del proprio corpo, donandogli tutto l’amore che aveva nell’anima. Le loro mani strette l’una nell’altra, le loro dita incrociate in un tenero abbraccio, quel movimento così dolce ma allo stesso modo così intenso che, ad ogni secondo, li univa sempre di più, stringendoli insieme in una promessa che sarebbe durata per sempre.

 

E poi, improvvisamente, quella stanza svanì e nella mia mente apparve un altro luogo, un altro tempo. Due bambini, seduti uno di fianco all’altra, guardavano il cielo stellato insieme, tenendosi per mano e sorridendo con gli occhi che brillavano di sogni e speranze. Ricordavo tutto perfettamente, sentivo ancora il fresco venticello di Nibelheim sulla faccia, e il calore del corpo di Cloud vicino a me, che mi guardava con un’espressione vagamente triste. Non sapevo nemmeno se fosse vero o solo fantasia, ma era il mio più bel ricordo.

 

E così, mentre in Aeris e Cloud, travolti dalla passione, trascorrevano la loro ultima notte insieme, io rimasi lì, inginocchiata su di un tappeto nella stanza a fianco, senza mai smettere di piangere, cullata da dolci memorie, soffrendo oltre ogni limite del cuore umano.

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Tiddy