Imago
Nello spazio ristretto
tra le tue braccia e le costole
ci avevo visto casa. Per un attimo
di fugace eternità
ho immaginato di toccare
la tua vita con la mia.
Ma non sono altro
che un'apparizione evanescente
davanti ai tuoi occhi,
e come una lacrima
incastrata fra le ciglia,
mi infrango
come il sogno
quando le palpebre si ridestano
dopo l'inerzia del sonno.
Ci risiamo con le poesie. E con la mia solita pesantezza:)))) Ditemelo se questo romanticismo da finta persona vissuta diventa un po' troppo ahah
Giulia