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Autore: Chrisevanstan    19/07/2018    0 recensioni
"Non smetterò mai di scrivere,non smetterò mai di disegnare il tuo volto. Io non voglio dimenticarti. Sei stato di più del mio migliore amico."
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Caro diario,
sono stato in palestra per quasi due ore a cercare di sfogarmi,ma non ho risolto molto. Bucky è uscito a cena con Natasha. Non sono arrabbiato con lui,non sa nemmeno che siamo stati più di amici,sono arrabbiato con Natasha capisciLei pur sapendo ogni cosa,pur sapendo quanto io ci sia stato male,lo invita a cena e fa finta di niente. So che ci sta provando e so che è sbagliato provare gelosia,ma mi sento tradito. Nat è mia amica e tra tutti ha scelto proprio Bucky. Ha voluto scegliere di portare a cena il mio Buck. Non so se lo ha fatto per ferirmi,per farmi ingelosire o altro,ma è una cosa che fa male.Sono così debole dentro di me che anche una mosca sarebbe capace di distruggermi. Cosa diamine mi è successo? Perché da quando è caduto dal treno è come se fossi morto anche io? Io lo amavo,io lo amo ancora. Voglio tornare indietro,voglio essere di nuovo quel ragazzino magro che si faceva picchiare dai bulli,voglio tornare fra le sue braccia,voglio tornare ad essere suo. Mi dispiace se non riesco davvero a farmene una ragione,sarebbe più facile se lasciassi perdere,ma non ci riesco. Lasciar perdere è come abbandonarlo. È meglio soffrire che mollare." Chiuse il libretto con forza,non aveva più voglia di scrivere,era troppo arrabbiato con la rossa. -Ma che diavolo di problemi ha?!- sbattè i pugni sul tavolo. 
-Ehi Cap,che succede? Come mai così arrabbiato?-. Era appena tornato dalla sua uscita con Nat.
-Io? Sto benissimo!- scrollò le spalle.
-Per una volta,potresti dirmi cosa succede?! Steve ti sei chiuso in camera oggi prima che andassi via e ti trovo qui tutto arrabbiato.- 
-Non succede niente! Va tutto alla grande! Raccontami come è andata a cena!-. Lo sguardo del moro si fissò sul suo. -Ho ricordato delle cose importanti grazie a Natasha- il biondo sorrise felice,dimenticando la sua rabbia,i ricordi del suo amore erano molto più importanti di altre cose!
-Davvero? Raccontami cosa hai ricordato!- la serenità era tornata.
-Steve ho ricordato una cena,mi ricordo un piccolo tavolo in una casa modesta e seduti c'erano due ragazzi. Mi ricordo una bella serata passata tra...Non erano amici ne sono sicuro...Erano qualcosa di più,amanti forse. Dimmi,eravamo noi? Per favore mi racconti quella sera?-. 
-Si,eravamo noi. Posso fartela leggere-. Prese in mano il suo diario e lo porse a Bucky. Non gli interessava più niente. Era il momento di fargli leggere la loro storia ed era la cosa più giusta da fare. -Questo è il mio diario,lo scrivo da quando ero piccolo. Me lo hai regalato tu ad uno dei primi compleanni festeggiati insieme,c'è tutto qui. Spero che leggendo ricordi qualcosa-. Sorrise.
-Grazie Stevie- fece per andare in camera sua a leggere ma si voltò verso di lui-So che questo "diario dei ricordi" è importante per te,me lo ha detto Natasa- e lo lasciò solo in cucina,seduto al tavolo.
Bucky iniziò a leggere proprio dalla primissima pagina. In ogni pagina c'era scritto qualcosa su di lui.
"Caro diario,
oggi io e il mio amichetto Bucky ci siamo divertiti molto! Non abbiamo fatto la solita partita a pallone,ma siamo andati in un posto tutto nuovo a giocare a fare gli avventurieri! Mi sono divertito molto a giocare con lui,mi diverto sempre a giocare con Bucky in verità. È il mio unico amico e gli voglio tanto bene!". Sorrise e continuò a leggere,le prime pagine erano corte e non ci mise nulla a leggerle ma poi arrivò ad una pagina più lunga. 
"Caro diario,
oggi ho compiuto 13 anni ma in realtà sembra che ne ho 10. Purtroppo non sono forte e alto come Buck,anzi,gli arrivo si e no al petto. Ho passato un bel compleanno con lui. Ho sentito qualcosa di nuovo dentro di me. Non so esattamente come definire la sensazione,ma ci provo. Allora,ho sentito il cuore che correva,lo stomaco tutto sotto sopra,le mani e le gambe tremolavano e mi sono sentito sicuro. Non mi era mai capitato prima,nemmeno con le ragazzine! Sono molto preoccupato per questo...Ho paura che Bucky mi piaccia un pochino ma ho sentito dire che non si può voler così bene ad una persona del tuo stesso sesso e secondo me questo è sbagliato perché l'amore è sempre giusto. Spero di sbagliarmi però,non può piacermi il mio migliore amico...". Il soldato era colpito dall'intelligenza del ragazzo. Steve aveva solo 13 anni e aveva un pensiero davvero aperto per quegli anni. Non riusciva proprio a ricordare e continuò a leggere.
"Caro diario,
sono appena tornato a casa dal Luna Park. Dovrei dire scappato in realtà. Non ho passato per niente una serata piacevole. Appena sono arrivato a casa sua alle 19.00 in punto lui era già con due signorine e l'unica cosa che ha fatto è stata dirmi "ciao",di solito non è così freddo con me. Al Luna Park mi ha lasciato solo tutto il tempo per salire sulle giostre con quelle galline. Lo sa che con l'asma e le vertigini non posso andarci sulle giostre e infatti ogni volta che andavamo lì lui restava con me a divertirsi in giro,non mi aveva mai lasciato solo ma per due galline lo ha fatto. Per tutta la sera mi ha ordinato di prendere da mangiare o da bere per loro,mi ha usato come schiavetto. È stato davvero stronzo. So che mamma mi dice che non è bello dare a qualcuno dello stronzo ma se lo merita. So qual'è il suo problema. Il suo problema sono io. Ieri,mentre eravamo stesi sul mio letto,mi sono scappate quelle due parole e ha inventato una scusa per andarsene via facendomi rimanere solo. Mi sono sentito uno scemo e il suo comportamento mi ha ferito. Il suo problema sono le parole che gli ho detto ieri. "Ti amo" gli ho detto. Mi è sembrato offeso come se lo avessi insultato o tradito. Non ne ho potuto più e questa sera,appena è salito su un'altra giostra con le sue ragazze,io sono andato via. Stavo facendo lo scemo lì da solo,tanto valeva tornare a casa. Ed eccomi qui,sul porticato di casa mia a scrivere. Mi sento uno schifo se devo dire la verità. Dovevo capire prima che per lui io sono un amico e che presto mi lascerà solo come un cane per stare con delle belle ragazze. Io resterò solo,ne sono sicuro. Bucky è bello,forte,alto,gentile,dolce,divertente e tutti i pregi di questo mondo mentre io sono solo un tipo magrolino e asmatico che mostra al massimo 10 anni. Non mi sono mai piaciuto quindi come ho potuto pretendere di piacere a lui o a qualche ragazzina? Per un momento mi era passato in testa che mi rispondesse "ti amo anche io",ma a quanto pare mi sono illuso e mi sono aspettato troppo da lui. Sicuramente non si è nemmeno accorto che sono andato via". Lesse tutto ad un fiato. Si ricordava di quella sera ma non pensava di avergli fatto così male. Prese una penna rossa e scrisse sugli ultimi righi bianchi. "Scusami Stevie,non volevo ferirti,ero confuso e spaventato". Le pagine erano o scritte oppure avevano bellissimi disegni. Steve era davvero bravo! Si fermò su uno che lo stupì particolarmente. Era disegnato il viso di un giovane con i capelli corti e un sorriso smagliante. Il disegno non aveva molti dettagli,era semplicissimo eppure era bellissimo. Sotto c'erano delle scritte. 
"Non mi stancherò mai di disegnare il suo bel volto. Non mi stancherò mai di guardarlo sorridere. Oggi è successa la cosa più bella del mondo. Come regalo per il mio quindicesimo compleanno (anche se in ritardo!) mi ha portato in un bellissimo campo con tantissimi fiori proprio al tramonto e con un sorriso si è voltato verso di me e mi ha detto "Anche se in ritardo,ti amo anche io. Mi sono reso conto che sei tu la cosa più importante della mia vita e ti amerò per sempre Stevie". Ora siamo fidanzati! Sono davvero felicissimo!". Mentre leggeva il suo sorriso si allargò notevolmente. Gli sembrava di star leggendo un romanzo,ma quella era semplicemente la storia della sua vita. Era la sua storia,il suo passato. Leggeva e leggeva,non si era ancora stancato di quei disegni e della grafia precisa di Steve. Aveva letto della cena con cui poco prima aveva parlato con il biondo,aveva letto della loro prima volta,delle loro uscite insieme,aveva letto anche cose che lo avevano fatto ridere a crepapelle e aveva persino ricordato che lui lo chiamava punk ma si era fermato su ben due pagine. Il loro primo bacio e la morte della mamma del suo punk.
Due pagine piene di emozioni. Due emozioni totalmente contrastanti. Gioia,amore e tristezza e dolore.
"Caro diario,
CI SIAMO BACIATI! È stato così bello poter essere così vicino a lui. È stata la cosa più bella che avessi mai provato. Le sue labbra morbide sulle mie. Lo bacerei altre cento volte! Ho sentito troppe cose tutte insieme,il cuore carico e le mie stupide gambe molli. Non riuscivo a smettere di guardarlo. Non potevo smettere di guardare l'emozione nei suoi occhi,vedevo una piccola luce nei suoi occhi che lo rendeva ancora più bello. Eravamo così vicini,le sue mani poggiate delicatamente sui miei fianchi come se avesse paura di rompermi e le mie mani poggiate sul suo petto per mantenermi. Non abbiamo avuto bisogno di parole,non abbiamo avuto bisogno di aiuto per capire che era arrivato il momento. Era come se ne andava la nostra intera vita. Eravamo isolati dal resto del mondo,io e lui. Un bacio che ha racchiuso il nostro amore". Ci aveva scritto ogni dettaglio di quel bacio e della sua emozione. A Bucky aveva suscitato delle emozioni profonde,era come se ricordava tutto quello che Steve aveva scritto,lui sentiva sue quelle emozioni scritte.
"Cara mamma,
da oggi non scriverò più "diario" qui sopra. Ora userò questo libretto per scrivere a te mamma. Oggi mi hai lasciato solo. Prima papà e ora tu. Mi hai insegnato così tante cose in questi anni,mi hai cresciuto da sola e sono diventato un uomo grazie a te. Mi hai sempre insegnato ad andare a testa alta e a non fare il vigliacco,mi hai insegnato a tenere sempre il sorriso. Non posso credere che tu non sarai mai più con me. Cosa farò adesso? Hai speso la tua vita ad aiutare le persone e quando dovevi aiutare te stessa non lo hai fatto ed è finita così. Sono triste perché adesso porterò per sempre un vuoto nella mia vita,io senza di te non posso vivere capisci? Tu eri quella che mi sgridava quando tornavo tutto sporco di fango dopo aver giocato con Bucky,tu eri quella che mi diceva di stare dritto con la schiena quando eravamo a tavola,eri quella che anche quando era stanca aveva tempo per il suo bambino,tu hai scoperto di me e Buck e non mi hai disprezzato come temevo. Mamma,voglio essere sincero con te,mi mancherai. Mi mancheranno i nostri litigi,le nostre chiacchiere,i nostri segreti,mi mancherai tu. Non vedrò mai più il tuo viso,non vedrò mai più i tuoi occhi,il tuo sorriso,non sentirò più la tua voce e ho così paura di dimenticare. Non voglio dimenticare la tua voce,non voglio dimenticare il tuo viso. Mamma dimmi che è uno scherzo questo,dimmi solo che ora spunterai dalla porta e mi dirai "sorpresa!". Ti prego dimmi che è così. Dimmi che non è vero,dimmi che sto sognando. Fammi svegliare da questo incubo. Ho bisogno di te mamma,io ho bisogno di te". Gli si era spezzato il cuore. Non avrebbe voluto leggere parole cariche di dolore. Sentiva le guance bagnate e il cuore gli tremava. Quel ragazzino aveva provato più dolore di quanto potesse sostenere. Il soldato pensava che il dolore che aveva provato durante gli esperimenti dell'Hydra non era niente in confronto a quello. Chiuse il diario del biondo e andò da lui. Aveva ancora le lacrime che gli rigavano il volto. La cosa che lo faceva star male era che Steve aveva sopportato quel dolore non due,ma tre volte. Prima suo padre quando era piccolo,poi sua madre e poi lui era caduto dal treno. Lo cercò per l'appartamento e lo trovò ancora seduto al tavolo. Aveva le braccia incrociate e il mento poggiato su di esse,fissava un punto preciso della parete di fronte a lui. 
-Stevie mi dispiace così tanto-.

   
 
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