Anime & Manga > Psychic Detective Yakumo
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Autore: Rox008    20/07/2018    1 recensioni
Un nuovo caso vede Haruka in pericolo. Yakumo proverà a proteggerla, ma riusciranno a restare uniti anche questa volta?
Questa è un'ipotetica continuazione, la mia personale versione, ed (ovviamente) in quanto tale non è ufficiale, i personaggi base appartengono a Manabu Kaminaga, mentre gli altri sono di mia invenzione.
Se i personaggi risultano lievemente OOC è perché penso che, dopo la morte di Ishiin ed i fatti che ruotano attorno a questo fatto, avvenga un cambiamento importante in ognuno di loro, soprattutto in Yakumo.
Questa fanfiction è stata scritta tenendo conto del manga e delle light novel (o almeno i primi 4 numeri dato che non sono stati pubblicati gli altri qua in Italia), che ho preferito all'anime ,da cui prenderò in considerazione solo pochi fatti. In ogni caso, verrà specificato nelle note se verrà fatto riferimento all'anime o al manga.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruka Ozawa, Kazutoshi Gotou, Un po' tutti, Yakumo Saito
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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La sera, dopo cena, Goto portò delle novità sul caso a Yakumo e Haruka.
<< Il ragazzo sostiene di non sapere niente della lettera, si è anche sentito male quando gliene ho parlato>>
<< Immagino... Adorava Selena, è stata quasi una madre per lui >> disse Haruka.
<< È quello che ha detto anche lui. E dai documenti ho visto che non era un modo di dire, dato che sua madre li ha abbandonati quando lui aveva ancora 16 anni. Ma ho notato anche un'altra cosa interessante: suo padre, Kaito Honto, è stato arrestato per aver investito ed ucciso una bambina di 7 anni... E non era una bambina qualsiasi>>
Haruka lo guardò interrogativa,e Yakumo al suo fianco ebbe un brutto presentimento.
<< Chi era quella bambina?>> chiese allora il ragazzo.
<< Ayaka Ozawa>> rispose con voce grave Goto.

Quelle due parole rimbombarono nella testa di Haruka al ritmo del suo battito cardiaco accellerato, prima che la ragazza scoppiasse in lacrime e si stringesse a Yakumo che prontamente l'abbracciò, lanciando un'occhiataccia a Goto.
<< Delicato come un orso!>> sbottò Yakumo.
<< Mi... mi dispiace, non pensavo che avrebbe reagito così... >> rispose profondamente dispiaciuto l'ispettore.
<< Non mi sorprende il fatto che non abbia pensato...>>
<< Stia tranquillo ispettore.... e non essere troppo duro con lui, Yakumo >> rispose Haruka asciugandosi gli occhi e riprendendosi.
Il ragazzo sbuffò.

<< Non sapevo che fosse stato suo padre... In realtà in quel periodo pensavo di essere la sola responsabile della morte di mia sorella...>> spiegò lei ad occhi bassi.
<< A quanto pare stava parlando al telefono e si è reso conto solo dopo di averla investita... c'era anche un testimone: Ushio Komoshira,padre di Mamiko Komoshira. Alla fine Kaito Honto finì in carcere a scontare vent'anni di reclusione, ma proprio un anno prima di uscire si sentì male, lo portarono ad un ospedale vicino ma non ci fu nulla da fare>>
Haruka aveva ancora gli occhi lucidi, ma Yakumo doveva a malincuore chiedergli un favore.
<< Sarebbe utile sentire anche i tuoi genitori... Se non te la senti, parlo io con loro >> le disse quindi.
<< No, voglio parlargli io. Devo sapere perchè non mi hanno mai detto che fosse stato il padre di Jeremiah. >> rispose lei determinata ed evidentemente offesa con i suoi genitori.
<< Non prendertela con loro. Probabilmente non volevano che tu ci stassi male e credevano che non lo avresti mai saputo, anche perché lo stesso Honto non voleva parlarne, affermando di non avere un padre >> intervenne Goto.
<< Quando mia sorella è morta mi sono chiusa in me, inizialmente fu questo a dividere me e Jeremiah, e non mi sono resa conto che attorno a me c'erano anche altre persone che stavano male... >> pensò a voce alta Haruka.
Restarono a lungo in silenzio, prima che Yakumo parlasse.
<< Andiamo a dormire, è stata una giornata intensa, che ne dici?? >> disse il ragazzo ad Haruka.
​Lei gli sorrise arrossendo ed annuì.

Arrivati in camera, Yakumo si era sdraiato sul letto mentre Haruka si era seduta alla scrivania, a guardare fuori dalla finestra.
<< Yakumo, ho bisogno di sapere una cosa>> gli disse senza guardarlo.
Lui pensò che volesse parlare del bacio, e si sentiva già un nodo alla gola.
<< Dimmi>> disse comunque.
<< Finora ho capito che gli spiriti rimangono tra di noi quando hanno qualcosa a tenerli qui. Cosa tiene qui mia sorella?? >>

Lui non rispose subito, immerso nei suoi pensieri.
<< Si tratta solo di una mia teoria, non posso confermarla, ma la maggior parte degli spiriti cerca disperatamente di andarsene, mentre tua sorella è un caso a parte, lei sembra semplicemente decisa a restare tra i vivi. Posso sapere come mai queste domande? >>
<< Niente di che, solo che ogni tanto mi chiedo se non soffra a stare qui, bloccata tra i vivi e i morti>> gli rispose girandosi a guardarlo.
<< Non posso dirlo con sicurezza, tua sorella però non sembra essere triste. Sembra quasi... serena >>
Haruka tornò a guardare fuori dalla finestra e Yakumo approfittò della sua distrazione per osservarla in silenzio, tornando irrimediabilmente a pensare al bacio che si erano scambiati poche ore prima.

Sembrava quasi che per lei non fosse successo niente, al punto che Yakumo si chiese se non lo avesse solo immaginato. Eppure avvertiva ancora la sensazione delle sue labbra morbide posate sulle sue secche, sentiva ancora la sua pelle sotto la sua mano, i suoi capelli tra le dita.
No, non lo aveva immaginato.

Lei sentendosi osservata si voltò verso di lui.
<< Tutto bene?>> gli chiese.
<< Si si. Dovremmo andare a dormire adesso, è tardi e tu sarai stanca dopo oggi>> le disse Yakumo.
<< In realtà non sono molto stanca.>> disse lei, prima di sbadigliare.
<< No no, assolutamente>> ribatté lui ghignando, per poi spostare le coperte al suo fianco e osservarla sdraiarsi.
Una volta sotto le coperte, Haruka gli si avvicinò.
<< Posso dormire abbracciata a te?? Solo per stanotte>>
Yakumo alzò gli occhi al cielo, per poi aprire le braccia verso di lei, che si accoccolò nel suo abbraccio con un lieve sorriso.
<< Come se finora non ti avessi mai trovata avvinghiata a me come un koala.. >> sbuffò ironico Yakumo.
<< Ehi! Non sono un koala! >> ribattè lei.

La mattina dopo Haruka chiamò sua madre Keiko assieme a Yakumo e Goto, e le raccontò ciò che avevano scoperto.
<< Mi dispiace che tu l'abbia saputo così, ma all'epoca eri troppo provata >> disse la donna sentendosi in colpa.
<< Ti capisco, anche se avrei comunque preferito sapere la verità, soprattutto su Ayaka voglio sapere la verità... >> rispose Haruka.
<< Forse sarebbe stato più facile spiegartelo...>> sussurrò la madre addolorata.
<< Mi perdoni signora ma devo farle delle domande... >> disse Goto imbarazzato.
<< Diamoci del tu, ispettore. Sarà più facile parlare >> rispose la madre di Haruka avvertendo il disagio di Goto.
<< Va bene. Ho bisogno di sapere esattamente come andarono le cose allora, in particolare voglio sapere di Keiko Honto >>rispose lui.

Ci fu un lungo silenzio, prima che Keiko iniziasse a raccontare.
<< Kaito Honto era un caro amico mio e di mio marito Kazuhiro, non era raro che uscissimo con lui e sua moglie Aiko, per questo quando scoprimmo che era stato lui ad investire Ayaka pensammo di ritirare la denuncia, sicuri che fosse tremendamente dispiaciuto. Ma lui invece osò dire che Ayaka se la fosse cercata, non guardando la strada prima di attraversare e, peggio ancora, che fosse stata colpa di Haruka, che lei voleva farla morire di proposito. Io e Kazuhiro restammo di stucco, profondamente feriti e sdegnati dalle sue parole, e decidemmo di portarlo in tribunale. Anche Aiko ci rimase male, decidendo di divorziare da un uomo capace di pensare una cosa così cattiva. Ricordo ancora che quando Kaito fu arrestato, lei gli siavvicinò e disse ad alta voce "Per me tu non sei più nessuno, marcisci pure in prigione". Da allora di lui non abbiamo più saputo niente fino alla sua morte, mentre con Aiko continuammo a sentirci per alcuni mesi prima di perdere i contatti>>

<< Grazie mille, ciò che ci hai raccontato è molto importante>> disse Goto.
<< Posso chiedere io una cosa? >> chiese Yakumo
<< Certo, dimmi pure>> 
<< Che lei sappia, Aiko Honto ha avuto una nuova relazione dopo questi fatti?? Anche di breve durata>> 
<< Mmh... Non ne sono sicura, in una delle ultimissime lettere mi aveva detto di essersi innamorata di un uomo, ma non saprei dirti con sicurezza se hanno avuto una relazione, nè il nome di quell'uomo... Mi dispiace>> 
<< Non si preoccupi, mi basta sapere questo>>

Finita la chiamata con la madre di Haruka, nella stanza ci fu un lungo silenzio, ognuno preso dai propri pensieri, finchè la ragazza non si alzò dal divano.
<< Preparò del the, ne volete? >> chiese.
<< Io si, grazie mille Haruka-chan>> rispose Goto.
<< Anche per me...>> aggiunse Yakumo.

Rimasti soli, Yakumo e Goto si guardarono. 
<< A cosa stai pensando?>> chiese l'ispettore.
<< Ho ancora le idee confuse, potrebbe fare una ricerca su Aiko Honto e su Ushio Komoshira?>>
<< Ushio Komoshira?? Perchè su di lui?>>
<< Se non lo riesci a capire tu che sei l'ispettore!>> rispose con un ghigno Yakumo.
<< Stupido gattaccio!! Spiegami cosa ti passa per la testa!!>> gli sbraitò contro Goto, mentre il ragazzo si tappava le orecchie.
<< Che sei rumoroso... Tra l'altro, lo sai che russi?? Di notte ti senti solo tu in tutta la casa!>> 
<< Ma cos... Io ti ammazzo un giorno di questi!>>
<< E poi come risolvi i tuoi casi??>> 
Goto affondò maggiormente nel divano mentre brontolava, conscio di non poter avere mai l'ultima parola con Yakumo.

Haruka rientrò poco dopo con un vassoio con sopra tre tazze di the e dello zucchero.
<< Vedi Yakumo, vedi com'è gentile Haruka-chan?? Non potresti essere come lei??>> disse Goto sorridendo ad Haruka.
<< Io sono anche troppo gentile con te, risolvendo i tuoi casi!>> rispose Yakumo prendendo una tazza tra le mani. 
Goto sbuffò mentre Haruka ridacchiò guardandoli. L'ispettore però aveva appena realizzato di avere un asso nella manica.
<< E dire che state assieme da così tanto tempo che ormai pensavo che Yakumo si fosse un pò addolcito!>> 
Stavolta toccò a lui ridere,mentre sia Yakumo che Haruka si strozzavano con il loro thè e diventavano, soprattutto la ragazza, rossi in viso.
<< Noi ancora... >> iniziò Haruka, ma Yakumo le parlò quasi sopra.
<< Stiamo da poco assieme>>

Sia Goto che Haruka sgranarono gli occhi, mentre Yakumo aveva riacquistato la sua compostezza e sorseggiava tranquillo il thè
<< CHE COSA?? VOI?? DA QUANDO?? PERCHÈ NON NE SAPEVO NIENTE??>> urlò Goto alzandosi di colpo dal divano e guardandoli con gli occhi sgranati. 
<< Cos'è questa confusione??>> chiese ridacchiando Atsuko rientrando a casa asssieme. 
<< Loro due stanno assieme!!>> rispose Goto indicandoli.
<< CHE COSA?? VOI?? DA QUANDO?? >> chiese la donna, senza sapere di star ripetendo quasi completamente le parole del marito.

I due diretti interessati, invece, si guardavano negli occhi in silenzio, con un lieve sorriso sulle labbra. 
<< In realtà non ne abbiamo parlato molto... >> disse quasi ridendo Haruka.
<< Dovresti imparare che a volte non serve parlare molto>> rispose guardando verso la finestra Yakumo, sorridendo con le guance lievemente arrossate.

Nao guardava tutti e quattro sorridendo, pensando che suo padre Ishiin sarebbe stato molto felice di vederli così. 
Proprio mentre lo pensava, gli sembrò di sentire una mano sulla sua spalla e fece in tempo a voltarsi per vedere un'ombra al suo fianco sorridere. Lei ricambiò il sorriso mentre vedeva Ishiin sparire gradualmente. 
Tornò a guardare le due coppie, che non avevano notato niente presi dalle loro discussioni. 
Nao rise allegra.

"Che famiglia strana che siamo!" pensò.

   
 
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