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Autore: vale_riddle_malfoy    08/07/2009    2 recensioni
Il sesto anno ad Hogwarts è quasi terminato e i Mangiamorte si apprestano a compiere il loro progetto designato. Una giovane ragazza apprenderà un segreto che le sconvolgerà completamente l’esistenza, ma che potrebbe cambiare le sorti della guerra imminente. Riuscirà ad accettare il proprio destino pur di salvare le persone che ama?
Note dell’autrice: La trama segue le vicende narrate nel sesto e nel settimo libro, anche se alcune sono modificate.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina di fine primavera era tiepida e illuminata da un sole che brillava vividamente nel cielo e rifletteva i suoi raggi sull’imponente castello di Hogwarts.

Evelyne si era svegliata presto, nonostante fosse domenica, poiché voleva terminare i suoi compiti che avrebbe dovuto consegnare il giorno dopo, visto che quel giorno gli alunni si sarebbero recati ad Hogsmeade per la consueta visita al villaggio.

Avendo terminato di scrivere l’ultima riga di pergamena sulle Maledizioni senza Perdono, la ragazza decise di recarsi in bagno per prepararsi alla giornata evitando di svegliare la sua compagna di stanza, Hermione Granger.

Evie si lavò e indossò i vestiti che aveva scelto la sera precedente, infine si sistemò i capelli e si truccò accuratamente, poi rivolse un ultimo sguardo allo specchio e tornò nella stanza, dove trovò Hermione ancora cullata dalle braccia di Morfeo.

Lei non era una ragazza che si curava particolarmente del suo aspetto come la maggioranza delle ragazze della sua età, preferiva dedicarsi allo studio e ai suoi amici ai quali era affezionata più che ad ogni altra cosa, visto che non aveva mai conosciuto i suoi genitori dai quali era stata allontanata in tenera età, dalla loro prematura morte.

Aveva solo ricordi sbiaditi delle persone che le avevano dato la vita, quando crebbe a tal punto da poter comprendere ciò che gli era successo, sua nonna le rivelò che i suoi genitori babbani erano morti in seguito ad un grave incidente domestico, ma quando sviluppò le facoltà conoscitive e magiche, effettuò diverse ricerche dalle quali scopri che in realtà, i responsabili della loro morte erano Lord Voldemort e i suoi seguaci, i quali avevano ucciso anche i genitori del suo migliore amico Harry Potter e torturato quelli di Neville Paciock.

Dal momento in cui venne a conoscenza della reale morte dei suoi genitori, giurò a se stessa che li avrebbe vendicati, punendo coloro che erano stati i responsabili della loro morte, per questo decise di dedicarsi completamente ai libri che l’avrebbero resa forte e abile nella magia.

La devozione ai libri l’accomunava alla sua migliore amica nonché compagna di stanza, che stava aprendo gli occhi, osservando l’ambiente che la circondava.

-Buongiorno!- Le disse Evelyne, sorridendole allegramente.

-Ciao! Come mai ti sei svegliata presto anche oggi?- Le chiese l’altra, mentre alzava il busto e lo poggiava delicatamente alla spalliera del letto.

-Dovevo terminare il tema che ci assegnato il nostro adorabile insegnante di Difesa!- Le disse Evie, sottolineando acidamente l’ultima parte della frase, odiava quell’uomo, cosi come tutti i suoi compagni Grifondoro.

-Se tu non avessi passato tutto il tuo tempo con Harry e Ron ieri sera, lo avresti terminato in tempo e non ti saresti dovuta alzare presto stamattina!- La rimproverò la sua amica, che in quel momento non sopportava Ron e anche Harry, visto che era il suo migliore amico.

-Herm posso capire che tu ce l’abbia a morte con Ron, ma non capisco proprio perché tu debba evitare anche Harry, che non c’entra nulla con voi due- Le disse pacatamente la mora, spostandosi una ciocca di capelli dal viso e mettendosi a sedere sul letto della riccia.

-Evie, forse tu ti ostini a non capire che Harry è il suo migliore amico e quindi lo difenderà sempre, cosi come fai tu!- Le rispose mantenendo il suo tono acido e ostile.

-Ehi, io non difendo affatto Ron e neanche Harry lo fa, te lo posso assicurare. Comunque se ti fa piacere non stava con Lavanda ieri sera, avevano litigato..- Raccontò all’amica, che apri le sue labbra in un ghigno soddisfatto.

-Mentirei se ti dicessi che non ne sono felice..Comunque come mai sei cosi bella questa mattina? Per caso, c’entra qualcosa il tuo appuntamento con il furetto?- Chiese Hermione, continuando a sorridere divertita.

-Herm, ma che dici! Quando andiamo ad Hogsmeade, mi preparo sempre accuratamente, Draco non c’entra nulla e per tua informazione non è un appuntamento, usciamo come due semplici amici..Tu sei sempre fermamente convinta di non voler partecipare a questa uscita?-

-Si, preferisco dedicare il mio tempo a qualcosa di meno futile che vedere Ron e Lavanda insieme mano nella mano!- Disse la ragazza, mostrando un’espressione disgustata da quello spettacolo che si verificava abitualmente.

-Puoi venire con me..- La ragazza non fece in tempo a terminare la frase che l’amica la bloccò con le sue parole.

-Non ci pensare neanche, io non esco con il furetto, ti rammento che lui ai miei occhi rimane sempre il sudicio Draco Malfoy che si vanta per la purezza del suo sangue- Sillabò chiaramente la giovane donna poi abbassò la voce, sperando che la migliore amica non la sentisse.

-Non capisco proprio come tu possa condividere il tuo tempo con lui.-

Evie, che aveva un ottimo udito, immediatamente le rispose alterandosi lievemente.

–Tu non puoi capire, Draco è cambiato molto durante quest’anno, è cresciuto ed è diverso da suo padre..-

-Beh in fondo sei abbastanza grande da poter scegliere da sola le persone da frequentare..-

-Grazie mammina!- Le disse ironicamente, mentre l’amica le tirava il cuscino contro.

La battaglia fra le due giovani era appena iniziata, ma fu interrotta da alcuni sommessi colpi alla porta. Evie si avvicinò elegantemente alla porta, mentre Hermione si preparava velocemente e impeccabilmente con la magia.

-Ciao Ron! Che ci fai qui?- Le chiese la ragazza, salutandolo con un ampio sorriso.

-Vorrei parlare con Hermione, se posso- Disse lui timidamente, il suo volto rosso come i suoi capelli.

-Certo!-

La ragazza fece entrare l’amico, mentre Hermione si limitò a rivolgere loro uno sguardo accigliato, poi si girò e si rimise a sedere, fingendo di leggere un libro.

-Ok ragazzi, io scendo in Sala Grande, voi chiaritevi senza uccidervi!- Disse la ragazza sarcasticamente, prendendo la sua borsa.

-A dopo!-

Si soffermò a guardarli ancora un istante e poi si recò all’ingresso della Sala Grande, dove appoggiato elegantemente al muro, c’era Draco Malfoy.

-Buongiorno!- Gli sorrise e si alzò per sfiorargli una guancia con le labbra.

-Sei in ritardo, comunque buongiorno anche a te!- Le ghignò divertito, poi ricambiò il tenero saluto.

-Si lo so, scusa, ma ho dovuto finire il tema che ci ha assegnato il tuo amato insegnante e poi ho intrattenuto una conversazione con Hermione- Replicai dolcemente, osservando i suoi occhi cosi belli e magnetici allo stesso tempo.

-Fammi indovinare, è ancora alle prese con quell’idiota di Weasley- Esclamò disinteressato il ragazzo biondo.

-Draco!- Lo rimproverò per l’appellativo con il quale aveva designato Ron.

-In fondo lo sai anche tu, che è un idiota, cosi come lo sanno tutti..Gli spettacoli fra lui e Lavanda dei quali ci rende partecipi, ripugnano tutta la scuola!- Esclamò lui, scrutandola intensamente, quasi volesse apprendere i suoi pensieri, che in quel momento erano dedicati solamente a lui.

-Suppongo che tu non abbia fatto colazione. Hai fame?- Le chiese, mutando il discorso che evidentemente lo stava disgustando ma anche divertendo.

-No, non ho fatto colazione e ora devo dire che ho un po’ di fame, ma mi sa che non abbiamo molto tempo, quindi mi limiterò a prendere una merendina.-

-Ok, ti accompagno dentro.- Le abbozzò un lieve sorriso, mentre scrutava l’enorme stanza che li circondava.

La ragazza si avvicinò solertemente al tavolo dei Grifondoro, al quale vi erano seduti solo alcuni studenti dei primi anni, e prese una merendina.

Si girò verso il tavolo del corpo docenti e notò che come di consuetudine, tutti i professori erano seduti ai loro posti.

Il professor Silente la stava osservando mentre addentava delicatamente la sua colazione, lei gli sorrise imbarazzata, non le aveva mai rivolto lo sguardo durante i pasti.

Ora anche il suo vicino, il Professor Piton la stava scrutando, borbottando qualche frase al Preside.

-Draco, hai notato che quei due mi osservano?- Gli chiese, preoccupata di aver commesso qualche azione di interesse del corpo docenti, per il quale l’avrebbero punita, ma non ricordava di aver trasgredito il regolamento scolastico, quindi non capiva l’interesse dei due nei suoi confronti.

-Si, ma forse non stanno parlando di te, probabilmente sei cosi bella che non possono fare a meno di osservarti- Le sussurrò, rivolgendole un velato complimento.

-Draco, ma che dici? Quei due stanno parlando di me e ciò mi preoccupa..-La ragazza non ebbe il tempo di terminare la frase che il ragazzo la trascinò fuori da quella stanza.

-Non preoccuparti, vedrai che stavano semplicemente elogiando i tuoi meriti scolastici..Comunque ti ho già detto che sei bellissima oggi?- Le accarezzò i capelli, prendendone una ciocca fra le mani.

-Mi sembrava che me lo avessi detto prima indirettamente- Rise. -Grazie! Andiamo?-

Gli altri si stavano mettendo in fila dietro alla McGranitt che si apprestava a fare l’appello dei presenti.

Evie notò che Hermione era nella folla insieme a Ron, non poteva credere a ciò che stava intravedendo, ma era la realtà.

  
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