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Autore: NakamuraNya    22/07/2018    2 recensioni
Se gli avessero detto durante il periodo delle medie, che avrebbe frequentato l'accademia Yuei, avrebbe risposto che era una cosa ovvia con tono strafottente.
Se però avessero aggiunto che durante il suo secondo anno avrebbe aiutato Deku a mettersi insieme a un ragazzo, avrebbe di sicuro fatto esplodere qualcosa nei pressi della persona che aveva osato una simile blasfemia, urlando che quell'inutile nerd senza unicità non sarebbe mai entrato in nessun liceo per eroi.
Ora che era al secondo anno alla Yuei e che quel nerd era nella sua stessa classe con l'unicità dell'eroe più grande di tutti i tempi, doveva rivedere molte sue certezze.
Ma di certo una cosa era ovvia: non avrebbe mai aiutato quell'inutile Deku a mettersi con due facce.
O almeno questo era quello che credeva prima di essere coinvolto nel gruppo dei DokiDoki.
Una Tododeku ma descritta dal punto di vista di Katsuki Bakugou, se siete curiosi venite a leggerla.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Ochako Uraraka, Shouto Todoroki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come la mia beta mi ha detto siamo già al capitolo dieci ma non vi è la fiamma della passione Tododeku ma più Kacchako. Quindi eccovi un capitolo che mette i preamboli su un classico cliché di una qualsiasi Fanfiction demenziale ma che vi sta tantissimo.
Avviso: A causa delle vacanze non so se riuscirò ad aggiornare in queste settimane, perché non avrò un computer. MI scuso per il ritardo, cercherò di recuperare quando tornerò.

Quella mattina mentre si lavava energicamente i denti per eliminare quei maledetti germi, ripensò al piano di approfittare di un'uscita bonus per proporre di andare a un festival estivo con annessi fuochi d'artificio e vestiti tradizionali. A quanto pare le ragazze avevano insistito per quell'elemento che trovava alquanto scontato e un inutile orpello, ma le sue proteste erano state zittite anche dai ragazzi che sembravano interessati a vedere le loro compagne in yukata.

L'importante dell'evento era che durante i fuochi d'artificio i due stessero da soli, possibilmente in una zona isolata e poi chissà, l'atmosfera avrebbe fatto il resto.

Sputò nel lavandino per poi sciacquarsi la bocca; perché cazzo doveva pensare a certe cose di prima mattina?

«MALEDETTI IDIOTI!!!!» Urlò prima di finire e andare in camera prepararsi per le lezioni.

Quando uscì notò Kirishima guardarlo mentre tratteneva un sorriso.

«Cos'hai da ridere di prima mattina?»

«Amico, sembrerebbe che ti sia svegliato di pessimo umore. Era da un bel po' che non capitava.»

Si limitò a grugnire non volendo condividere quel nauseante filmetto mentale che si era fatto di prima mattina.

«Diamine non volevo prendermi gioco di te, sono solo stupito di essermi sentito le tue imprecazioni verso qualcosa di diverso dai germi di prima mattina. Allora che è capitato?»

«Ho la stessa sensazione che avevo quando sono stato coinvolto da qualcuno in tutto questo casino.»

«Dai l'idea era di Uraraka, poi da quando ci sei tu stranamente le cose stanno migliorando.»

«Cosa vorresti insinuare con stranamente?»

«Semplicemente non credevo fossi in grado di sopportare la vicenda senza far esplodere mezza scuola.»

«Non sono mica un vandal...»

Si interruppe notando l'amico sorridere mentre si grattava in capo, segno che pensasse veramente che fosse un vandalo.

«Vieni qui se ne hai il coraggio!» Annunciò facendo scoppiettare il sudore nelle mani e iniziando a inseguirlo per i corridori verso il locale mensa.

«Le regole dell'istituto vietano di correre per i corridoi.» Annunciò Iida parandosi davanti alla porta della mensa.

Per essere un genio quel quattr'occhi non aveva previsto che bloccando improvvisamente la loro corsa si sarebbe ritrovato disteso sul pavimento con il dolce peso di Kirishima e il suo addosso.

Sero e Ashido che avevano assistito a tutta la scena si misero a ridere sguaiatamente.

Vide un flash e notò un cellulare che stava a mezz'aria.

«Hagakure, cancella quella foto!» La intimò ma questa si limitò a lanciare un urlo di sorpresa prima di allontanarsi.

Diamine quella mattina non era iniziata affatto nel migliore dei modi.

Mentre si tirava su aiutando Kirishima, notò che Deku e due facce si erano affiancati a Iida per accertarsi che stesse bene.

Decise di sorpassarli, ci mancava soltanto parlare con quel nerd.

Stava bevendo la sua zuppa di miso quando faccia tonda si sedette al tavolo di fianco ad Ashido.

«È strano vederti qui Uraraka.» Disse Ashido notando forse anche lei l'amica un po' frastornata.

«Come fate ad avere tutti così tanta energia la mattina?» Domandò sbadigliando.

I capelli erano sparati in alcuni punti ma sembrò non curarsene mentre iniziò a mangiare con estrema lentezza, cercando forse l'energia che le serviva nella colazione.

«Per di più correre di prima mattina.»

«Non trovi che sia figo mostrare la propria energia appena svegli?» Gli chiese Kirishima che ricevette uno sguardo mezzo addormentato.

«Lasciala perdere è ancora nel mondo dei sogni.»

«Non sto dormendo!»

Si sporse verso di lei e le diede un pizzicotto sulla guancia.

«Ora ne siamo sicuri.»

Dopo ciò si diresse verso l'uscita di gran fretta, non badando alle lamentele della ragazza.

Cosa stracazzo gli era preso? Si domandò mentre percorreva la strada verso il bagno comune per sciacquarsi la faccia.

***

Per fortuna nessuno parlò dell'episodio di quella mattina, anche perché non vi era nulla da commentare. Si stava facendo delle paranoie per nulla peggio di una ragazzina di uno shoujo. Aveva altro a cui pensare, tra cui la strana sensazione che nonostante tutte quelle figure di merda non era ancora svanita, cosa diamine doveva ancora capitargli quel giorno?

Le lezioni di metà mattinata erano andate bene senza alcun intoppo e dopo si sarebbero diretti al laboratorio di chimica per la lezione su come maneggiare e utilizzare prodotti chimici. Non era una delle lezioni più emozionanti ma era utile, soprattutto per chi aveva un potere legato al fuoco, per capire vicino a quali sostanze doveva far attenzione per evitare esplosioni non controllate.

«Allora passato quel tuo sesto senso strano?»

«Purtroppo, no.»

«Non ci pensare, suvvia ormai sei il cupido di questa classe.»

Il fatto che Kirishima avesse detto una cosa del genere l'aveva portato a un'idea assurda ma doveva essere certo che nulla di ciò capitasse.

«Faccia tonda, scordati di vestirmi da cupido.» Si era avvicinato alla ragazza improvvisamente mentre questa parlava con Asui.

«Ma io non ho detto o pensato nulla del genere.» Si affrettò a dire divenendo paonazza.

«Sarà meglio.»

«Bakugou, come mai questa strana uscita?» Domandò la ragazza rana comprendendo che vi fosse qualche motivo dietro.

«È tutta la mattina che ha una specie di sesto senso.» Si intromise Kirishima.

«Eppure, fino al prossimo ordine abbiamo detto a tutti di stare in modalità stand-by.» Iniziò a pensare ad alta voce Uraraka.

Poteva essere rischioso parlare di certe cose in classe, ma i due idioti erano insieme a Iida a cercare di recuperare qualcosa alle macchinette.

Todoroki aveva già notato che passava il suo tempo solo con Deku, e a quel punto del piano un'osservazione simile era rischiosa. Si era deciso quindi di affiancargli in certi momenti Iida e Uraraka che avrebbero aiutato a togliere qualsiasi sospetto a due facce, oltre che a indirizzare i discorsi in qualcosa non sempre legato alla scuola.

Ovviamente stavano seguendo anche le informazioni date da Inasa in base ai messaggi inviati dal ghiacciolo.

Sperava almeno che tutti questi accorgimenti sarebbero serviti ad accelerare tutta la faccenda.

«Meglio tenere comunque gli occhi aperti.» Decise Asui.

***

Kaminari stava battendo i denti rumorosamente mentre Sero si apprestava a dare fuoco all'esperimento di quella giornata, sotto gli occhi attendi dell'insegnante.

Il misto tra sabbia, zucchero, bicarbonato e alcool iniziò ad innalzarsi e produrre un cumulo nero.

Avevano deciso di portare quel semplice esperimento come progetto anche perché di sicuro Kaminari non sarebbe stato in grado di imparare a memoria qualcosa di più difficile.

Dopo aver spiegato a turno le varie reazioni chimiche che avevano permesso ciò, Kaminari tirò un sospiro di sollievo.

«Come mai così teso?» Domandò Sero.

«Fra un mese ci sono le prove scritte, e se fallisco come l'anno scorso ho paura della punizione che ci farà subire Aizawa-sensei.»

«Hai solo da studiare.»

«Bakugou, non tutti hanno una capacità di memorizzare subito le materie come te.»

«Un motivo in più per studiare.»

«Al massimo chiediamo aiuto a Yaoyorozu come l'anno scorso.» Si intromise Sero comprendendo dove poteva andare a finire quel discorso.

Seriamente, aveva dei compagni di classe senza speranze.

Sentì un vetro infrangersi alla sua destra e si voltò.

«Mi dispiace tantissimo Midoriya!»

Mineta stava snocciolando una sequela di scuse, mentre Deku sembrava coprirsi gli occhi dal dolore.

L'insegnante per fortuna lo portò immediatamente alla fontana per lavaggio oculare, così che qualsiasi sostanza gli fosse finita negli occhi non potesse creare danni.

Poco dopo fu accompagnato da Recovery Girl per assicurarsi che non si fosse creato nessun danno.

In realtà tutti quegli avvenimenti furono rapidi, ma poté notare quanto Mineta sembrasse tranquillo nonostante non avesse saputo dire all'insegnante cosa contenesse la fiala che stava trasportando così distrattamente.

La strana sensazione si era acuita in quei momenti per poi sparire.

Ormai era certo, Mineta aveva combinato qualcosa.

Lo tenne d'occhio per il resto dell'ora di chimica, fin quando non furono chiamati Uraraka e Iida in infermeria, da un'assistente di Recovery Girl.

Todoroki sembrava deluso di non essere stato chiamato anche lui, però era stato un attimo e poi era tornato alla sua espressione calma tornando alla lezione.

La porta al fondo della classe di aprì di scatto, facendo voltare tutta la classe.

Il suo primo pensiero era che era tutto un fottuto scherzo.

Ma appena si voltò notando l'espressione compiaciuta di Mineta, capì che era tutta opera sua e parte di chissà quale piano.

Percependo il pericolo come una preda, il nanetto volse lo sguardo nella sua direzione, vedendo probabilmente la sua futura morte.

Non lo fece saltare in aria come avrebbe fatto in qualsiasi altra occasione, ma gli sorrise con estrema lentezza per poi sillabare che sarebbe morto.

Perché rendere con un qualsiasi intruglio Deku una ragazza, non avrebbe fatto altro che ritardare il loro piano.

E questo non gliela avrebbe fatta passare liscia, doveva pagarla e sapeva che non era l'unico che si sarebbe unito alla sua vendetta.

Cosa ho già finito qui il capitolo?  La verità è che così com'era sarebbe venuto troppo lungo come capitolo e poi i cliffenger fanno views. XDDD

   
 
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