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Autore: Misaki99    23/07/2018    0 recensioni
Avevo fatto un terribile errore abbandonandola anni addietro, ma non potevo permettermi si sottoporla al pericolo della mia natura, come potevo solo pensare di esaudire il suo desiderio di diventare un essere dannato come me? Non potevo! Eppure dopo cinque anni continuavo ad amarla ed è per questo che adesso mi trovo davanti la casa di suo padre, sperando di rivederla. Come mai la casa sembra così fatiscente e nonostante sia sera inoltrata, non sento il minimo accenno di vita?
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Pov Edward

Manca poco, fra pochi istanti la rivedrò. Mentre ci avviciniamo alla villa sento un odore diverso, delle presenze ma non ci sono cuori che battono…o forse si se ne sente uno che batte più veloce del normale. Questo può voler dire solo una cosa, ci sono due vampiri in quella casa.
«Carlisle lo senti anche tu? »
«Si, Edward ci sono dei vampiri in quella casa, ma non solo sento anche un’altra presenza con un battito cardiaco fin troppo accelerato»
«Beh cosa stiamo aspettando andiamo a scoprire se li c’è la mia migliore amica» Esclama Alice
Mentre stiamo per bussare il campanello, la porta si apre da sola rivelando un vecchio cameriere che ci accoglie.
«Prego Signori, i miei padroni vi stavano aspettando» Aspettando? Come facevano a sapere del nostro arrivo?
Il domestico ci scorta per un lungo corridoio, fino ad un salotto molto elegante, su di un divano vediamo due figure…Isabella e un vampiro che dolcemente l’abbraccia?
«Benvenuti nella mia umile dimora, io sono Ryann Turner e lei è la mia sposa Isabella, anche se penso che con lei le presentazioni non siano necessarie» Afferma ghignando e stringendo più a sé Isabella.
«Bells piccola mia sei veramente tu? » Le chiede Charlie ed è in quel momento che Bella alza il viso e ci fissa, i suoi occhi non sono più color cioccolato bensì color ambra come i nostri. E’ bellissima stretta nel suo tubino nero che ne evidenzia tutte le forme, non sembra più la ragazzina che ho conosciuto ma una donna stupenda. Si avvicina piano a suo padre, per poi stringerlo fra le sue braccia e singhiozzare, ma dai suoi occhi non scende neanche una lacrima.
«Si papà sono io, mi sei mancato tanto»
Se non fosse per il suo cuore che batte, penserei che Isabella sia diventata una di noi, ma allora cos’è veramente?
«Figlia mia dove sei stata in questi anni, ti ho cercata in lungo e largo, ma non sono mai riuscito a trovarti»
«Sono io che non ho voluto farmi trovare, mi dispiace moltissimo per il dolore che ti ho arrecato. Sarei voluta ritornare da te,ma non ho potuto. Permetti che sia io ora a farti una domanda, posso sapere perché con te vi è tutta la famiglia Cullen? » Non vi è astio nelle sue parole, ci guarda con indifferenza come se di noi,come se di me non gli importasse più nulla. Forse sono arrivato troppo tardi?
«Vedi Bells sono stati loro a cercare me e sono stati loro a trovarti, quindi se ti ho rivista lo devo principalmente a loro. » Afferma guardandola e lei in risposta annuisce guardandoci in modo interrogativo, si avvicina anche l’altro vampiro che tende la mano a mio padre.
«Quindi penso che io debba ringraziarvi, per aver fatto rivedere mia moglie e suo padre. La mia testarda consorte per il momento non aveva il coraggio di andare da suo padre,pensava che non l’avrebbe perdonata per essersene andata, quindi la ringrazio Signor Cullen»  Dichiara stringendo la mano a Carlisle e ritornando poi ad abbracciare la mia “ex” fidanzata.
«Non vorrei interrompere le presentazione, ma penso che tutti vogliano capire il perché del cambiamento di Isabella.Non penso tu sia una vampira, perché sento il tuo cuore battere, ma non puoi essere neanche un’umana, allora cosa sei ? » Interviene Alice,ponendo la domanda che nessuno osa fare.
«Penso sia meglio che ci accomodiamo è una lunga storia, Roran tu puoi ritirarti se qualcuno ci cerca digli che al momento siamo impegnati» Afferma Bella congedando il domestico.
«Allora…quando Edward se ne andò, papà penso che ti ricorderai del mio stato ,stavo male non mangiavo, non uscivo, insomma non vivevo. La situazione stava degenerando avevo pensato molte volte al suicidio, ero depressa e non vedevo nessuna via d’uscita dal quel tunnel buio in cui ero entrata. Una mattina mi svegliai e decisi che così non potevo andare avanti, certo il dolore dell’abbandono me lo sarei portata addosso per sempre, ma volevo vivere o per lo meno sopravvivere, non volevo abbandonarmi al dolore senza non aver combattuto. Decisi quindi di andarmene, preparai le valigie in fretta e furia e presi il primo volo disponibile, non vidi neanche la destinazione. A mente fredda mi sono pentita del gesto compiuto, non avevo pensato alle conseguenze che le mie azioni avrebbero avuto sulle persone a me care. Giunsi a San Francisco non sapevo dove andare, presi una stanza in un motel con i pochi risparmi che avevo, lì incontrai delle persone gentili che mi offrirono un lavoro in una piccola tavola calda, era un nuovo inizio. Le cose però furono più difficili del previsto, cercavo di sopravvivere ma combattere con la depressione non era per niente facile, se voi ci vogliamo aggiungere il senso di colpa per abbandonato mio padre senza dirgli nemmeno dove ero diretta, la situazione non migliorava di certo. Iniziai a frequentare locali notturni, bevevo fino a svenire iniziò così una lenta discesa verso l’autodistruzione. Mi risvegliavo ogni mattina vicino ad un ragazzo diverso, non ricordavo nemmeno i loro volti, tutt’ora non ricordo il ragazzo con cui persi la verginità, mi facevo ribrezzo come donna. Una sera in un bar incontrai un uomo molto più grande di me, che mi fece provare per la prima volta della cocaina, di lì in poi iniziai a toccare il fondo sempre di più, andavo a letto con chiunque solo per avere una dose, persi il lavoro, persi il monolocale che avevo affittato, non avevo più niente . Una sera come al solito mi trovavo in un bar, trovai un tizio disposto a vendermi molta quantità di droga, non avevo soldi per pagarlo e inizio a picchiarmi selvaggiamente, nessuno osava intervenire, insomma chi avrebbe mai difeso una puttana? Nessuno. Ad un certo punto sbattei la testa così forte sul marciapiede, iniziai a perdere molto sangue e da quel punto in poi ho ricordi molto sfocati…»
«Se permettete continuo io, sono un vampiro che si nutre di sangue animale come voi, quella sera la fortuna volle che mi trovassi a passare di lì, la vidi li sola a terra in una pozza di sangue, sentivo il suo cuore battere sempre più lentamente. Non so perché ma non potevo lasciarla morire, non me lo sarei mai perdonato, mi guardava con i suoi occhioni come se stesse guardando un angelo, voleva essere salvata. Durante la trasformazione qualcosa però è andata storta, non si è risvegliata dopo tre giorni bensì dopo uno. Il suo cuore batteva ancora anche se più velocemente, esteriormente è una vampira, però può nutrirsi anche di cibi umani, può procreare e ha quasi la stessa forza di un vampiro normale. Non riuscivo a spiegarmi tutto ciò, dopo la trasformazione decidemmo di trasferirci, e dopo pochi mesi ci sposammo. »
Nessuno riusciva a credere a tutto ciò, eravamo sotto shock. Nessuno osava parlare, quante cose aveva dovuto subire la mia Bella? Troppe. Ma una domanda mi sorgeva spontanea: perché si erano sposati?
«Scusate se ve lo chiedo, ma perché vi siete sposati ? Non per essere indiscreta, ma non sembrate proprio marito e moglie» Fu’ Rose a porre la domanda e menomale io non ci sarei mai riuscito, troppo spaventato dalla risposta.
«Provengo da una famiglia molto antica di vampiri, dove ci sono delle regole molto ferree per chi trasforma un umano. Dopo la trasformazione sei obbligato a sposarti con la persona, questa è una delle regole del mio club. Anche se per me non è stato un così grande sacrificio, sono sposato con una bellissima vampira e mentirei se dicessi che per Isa non nutro un forte sentimento, purtroppo non ricambiato, ma non mi arrendo ho l’eternità per conquistarla» Afferma dolcemente guardando la sua consorte con amore, lei in risposta punta il suo sguardo al pavimento non rispondendo.
«Oddio ho bisogno di area! » Charlie ha una faccia talmente bianca, ci fa quasi concorrenza ed in un secondo sviene.
«Papà, papà, su su non farmi spaventare svegliati! » Bella si accascia a terra al suo fianco, mettendosi in ginocchio e facendo così intravedere il suo splendido corpo, oddio sarà una giornata molto molto lunga!
   
 
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