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Autore: TheManiae    24/07/2018    1 recensioni
Twilight era destinata a diventare la Principessa dell'Amicizia.
Era destinata a regnare, a governare Equestria.
Ma un destino simile può essere veramente orribile, e lei non intende esserne schiava.
A qualsiasi costo.
Genere: Dark, Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Princess Celestia, Twilight Sparkle, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 5: Magie e Tradimenti




Era trascorsa una settimana da quel giorno in ospedale. Una dura settimana di studio e preparazione. Era dimagrita a vista d'occhio, aveva mangiato pochissimo. Dormiva solo un paio d'ore al giorno, due occhiaie scure sotto gli occhi stanchi. Quella fatica però era stata ricompensata.

Tutto era pronto.

Fece una lista mentale un paio di volte prima di sentirsi sicura e cominciare. Guardò i volti dormienti delle amiche, e questo la riempì di paura e determinazione.

«Vi salverò.» Era un promessa.

Camminò fino al centro del cerchio magico tracciato per terra col gesso. Le sue amiche erano disposte a terra, dentro cerchi satellite più piccoli ed equidistanti tra loro. Cinque linee formate da glifi le collegavano, un pentacolo perfetto, simbolo antico e arcano. A volte il destino aveva davvero uno strano senso dell'umorismo.

Con la magia aprì un grosso libro dalla copertina scura, le pagine gialle e consumate dal tempo. Per sua fortuna, la formula che le serviva era ancora integra, scritta in simboli affilati che aveva faticato non poco a tradurre.

«Erel shinar mir welya, lus ferr alkar...»

Mentre parlava il cerchio magico a terra si illuminò di una luce color porpora. I glifi si animarono, staccandosi dal pavimento e danzando seguendo le linee del pentacolo.

Procedendo, gli occhi di Twilight divennero bianchi e luminosi. I cerchi contenenti le pony si accesero di luci diverse: Arancione, bianco, giallo, rosa e azzurri. Gli elementi al collo delle portatrici si illuminarono.

Non mancava molto. 

Twilight caricò il corno di magia, e due scie viola si mossero dell'osso fino alla cristallo della corona. L'elemento della magia brillò con forza, attirando a se cinque raggi del colore dei rispettivi proprietari dagli altri elementi.

Sorrise. Stava funzionando, lo sentiva!

Vide le amiche muoversi, i loro corpi si illuminavano di luce bianca. Vide ali e corni fatti di pura luce emergere dalla carne dove prima non c'era nulla. Le vide aprire gli occhi, vive e salve. E ora immortali, come lei. Sarebbero state insieme per sempre.

La porta del sotterraneo venne sfondata. Le guardie solari entrarono con forza, armi in pugno e corni carichi.

«Princess Twilight Sparkle, in nome di Princess Celestia arrendetevi subito o saremo costretti a...»

«Andatevene!» gridò, scagliando in aria i pony con una facilità impressionante. Altre guardie entrarono, e non erano sole.

«Twilight! Ferma questa follia!» esclamò Celestia, bloccando un secondo incantesimo respingente.

«Vattene! Vattene maledetta ingrata! Le salverò!» Tentò di scaccirli tutti altre tre volte, ma la diarca solare la  bloccava con uno scudo d'energia. Non poteva usare attacchi più forti, o avrebbe perso il controllo. Non mancava molto, ancora qualche secondo.

«Fermatela!» ordinò Celestia. Quasi trenta pony, tra cui l'alicorno del sole, scagliarono un'ondata di magia contro di lei. Alzò uno scudo a sua volta, ma i colpi erano senza fine, la barriera che si riempiva di crepe.

Quello che accadde dopo rimase un mistero per tutti i presenti.

L'elemento della magia, la gemma viola a sei punte, l'artefatto più potente di Equestria, si spaccò in due.

Per un singolo istante ogni suono cessò. Si udiva solo quel colpo secco che solo il vetro che si rompe sa creare. Poi avvenne l'esplosione.

Grida, corpi che volavano e colpivano le pareti. Nemmeno lo scudo che Celestia aveva evocato la protesse da quel l'energia fuori controllo. La diarca solare venne lanciata con forza contro il muro di cristallo e cadde a terra.



 

La testa le girava, le orecchie ronzavano. Qualcosa di caldo e denso le colava dalla fronte, la vista aveva assunto un inquietante colorazione cremisi.

Appena sentì l'urlo voltò il capo.

Twilight gridava, gridava e piangeva. Davanti a lei c'era Applejack, sveglia ma buona parte del suo corpo si era trasformato in polvere. La cowgirl allungò lo zoccolo per toccare l'amica alicorno, ma l'arto svanì prima di poterla anche solo sfiorare.

Applejack svanì in un soffio d'aria, e lo stesso toccò a tutte le altre pony. I loro corpi divennero polvere. Fluttershy pianse tra gli zoccoli di Rainbow, mentre Rarity rimase calma come una perfetta nobildonna, nonostante le lacrime. Di Pinkie Pie nessuna traccia.

Fu troppo.

Twilight cadde a terra, accucciandosi e piangendo come una bambina, circondata dalle ceneri delle sue migliori amiche. Due guardie si avvicinarono per catturarla, ma Celestia le fermò alzando lo zoccolo.

Si avvicinò a lei con lentezza, ancora frastornata e confusa per il colpo. Si sedette accanto a lei, troppo stanca per stare in piedi. Sembrava come quando insegnava a una più giovane Twilight Sparkle le prime magie avanzate nelle sue stanze.

«Twilight...» La voce incrinata da dolore. Le posò uno zoccolo sul capo. «Mi dispiace tanto...»

L'alicorno della magia ebbe un sussulto e alzò lo sguardo. Per poco Celestia non arretrò dal terrore.

Gli occhi di Twilight erano diventati completamente neri, le iridi viola brillavano in due pozze più nere del peccato. Tenebre pure eruttavano da essi, e un'ombra scura sembrò avvolgere l'intero sotterraneo.

«È COLPA TUA!»

Celestia ebbe appena il tempo di teletrasportarsi qualche metro indietro, evitando un raggio di luce nera che colpì solo il terreno.

«SONO MORTE PER COLPA TUA!» gridò Twilight. Ce l'avrebbe fatta, avrebbe potuti salvarle se lei non avesse distrutto tutto.

Una decina di colpi magici vennero deviati all'ultimo dallo scudo energetico di Twilight. Scatenò contro le guardie un torrente di fiamme nere, che vennero fermate dalla barriera di Celestia.

«Twilight! Ti prego, fermati!» implorò Celestia. Stava accadendo di nuovo. Un'altra persona che amava ed era costretta a combattere. L'ex studetessa rispose alle sue suppliche con altre fiamme e altre grida d'odio.

«Maledetta! Ingrata e bugiarda! A te non interessa dei pony, ti importa solo che ti ubbidiscano e che si  sacrifichino quando vuoi!»

Una delle guardie esterne alla barriera colpì Twilight a un fianco, distraendola dall'attacco. Il povero pony venne investito dalle fiamme, le sue urla fecero rabbrividire Celestia,  che però sfruttò l'occasione. 

Prima che potesse riattaccare, l'alicorno del sole si teletrasportò alla sinistra di Twilight, una sfera d'energia dorata bruciava sopra il suo corno. Twilight non riuscì a evitarla o fermarla, e venne scagliata contro il muro.

Celestia si avvicinò. L'essere oscuro che ora era Twilight Sparkle, ferito e con alcune ossa rotte, le lanciò uno sguardo gelido.

«Uccidimi forza. Non ho mai voluto questa maledizione che tu mi hai dato. Ora non ho più niente, e non voglio vivere così. Forza, fai il tuo dovere da regnante per una volta.»

Doveva farlo. Doveva. Il regno era in pericolo, doveva farlo. Ma davvero avrebbe potuto eliminare Twilight Sparkle? Rivide davanti a se la giovane pony studiosa, la grande incantatrice che salvò Ponyville ed Equestria più volte, l'alicorno che voleva essere considerata degna e responsabile. Poteva farlo davvero?

«Twilight Sparkle. Per tradimento, omicidio, rapimento ed eresia contro l'ordine naturale, ti condannò a essere imprigionata per mille anni nel Tartaro.» No, non poteva.

Twilight scoppiò a ridere.

«Non sai nemmeno amministrare la giustizia di cui tanto parli. Patetico.» Celestia abbassò il capo. Aveva ragione.

Le guardie si avvicinarono con le manette e l'anello anti-magia. Twilight non diede segno di resistenza, quasi apatica. Ormai non aveva nulla per cui vivere.

Una piccola figura verde e viola si lancio contro Celestia. L'alicorno urlò quando le zanne da drago penetrarono nello zoccolo. Il piccolo Spike si aggrappò con gli artigli, piantandoli nella carne e aprendo nuove ferite.

Una guardia colpì il draghetto col pomello della propria spada, facendolo cadere a terra. «Stai giù piccoli mostro!» Gliela puntò alla gola.

Un ruggito fece tremare l'intero castello. Un viticcio nero esplose dal terreno, avvolse la guardia che teneva la spada e lo sollevò, dilaniandolo in un caos di carne e ossa frantumate. Una pioggia rossa cadde sui presenti. Erano scioccati. Orripilati. Distratti.

Celestia urlò. Una violenta esplosione la scagliò lontano, contro il muro. Un dolore lancinante alla schiena, il suono del legno che si spezza. Prima che la vista si annebbiasse, vide Twilight sbaragliare le guardie, afferrare Spike e svanire in una luce porpora. Poi l'oscurità dell'incoscienza la avvolse.

   
 
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