Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Clan della rosa    25/07/2018    1 recensioni
Hi guys!
Primo accesso come “ Il Clan della Rosa” e prima storia sulle nostre tartarughe ninja!
Siamo nella città di New York, tutto sembra filare per il verso giusto: le tartarughe sono riuscite a fermare i loschi piani del Clan del Piede e finalmente, dopo un lungo tempo, con Shredder fuori dai piedi, possono godersi un momento di tranquillità conducendo le loro vite come normali ragazzi di 20’anni.
Troppo bello vero? Infatti sono qui a posta per stravolgere ancora una volta il destino dei nostri mutanti!
Le cose tra April e Donatello si incrineranno vertiginosamente a seguito di una rivelazione inaspettata.
Michelangelo scoprirà il mondo dell’autolesionismo a seguito di un incidente costato la vita ad una persona a lui molto cara
Leonardo capirà che, nonostante Shredder sia fuori dai giochi, non tutto è finito, ancora una volta, qualcuno si celerà nell’ombra tramando oscuri piani ( No! Non sono io!)
Casey rivelerà un segreto a Raffaello capace, in poco tempo, di impossessarsi di anima, mente e corpo della tartaruga dalla fascia rossa.
Un ultima cosa? A New York arriverà una squadra di ginnaste per l’annuale competizione regionale, tra di loro vi è una ragazza, il suo nome?Leggete e scopritelo!
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*La mattina seguente*


-Razza di stupido idiota ambulante! ti concio per le feste! Vieni qui! FERMATI MICHELANGELO, ORA TE LA FACCIO VEDERE IO!
-Ahhh! Raffaello sii comprensivo non volevo far cadere la tua moto! Ti prego!-
I due fratelli si ricorsero per tutto il rifugio quando dalla porta del dojo sbucò Leonardo, corrugando la fronte osservò quella scena che ormai era diventata routine


-Ma che diavolo sta succedendo qui?- Donnie allarmato dalle urla del fratello minore raggiunse gli altri, nella mano teneva una fiala con del liquido verde
-Nulla di preoccupante Don, semplicemente Raph si sta allenando della corsa- 
I due sorrisero alla vista del rosso che, con i sai puntati, inseguiva il fratellino.
-Ah! Leo salvami!-
Michelangelo riuscì a nascondersi dietro il guscio del Leader
-Michey! Leonardo non sarà sempre li a salvarti!-
Michelangelo sbucò con la testa da dietro le spalle del maggiore e rivolgendosi al rosso gli rivolse una linguaccia
-Questa poi! IO TI AMMAZZO!-
-Ah ma questo è pazzo!-
Nella corsa fece inciampare Don che fece rotolare a terra la fiala, rompendosi
-No! Quello era il mio ultimo campione di mutageno! Michey ora ti disintrego!-
-Ma si può sapere che avete tutti? Leo!-
Il leader guardò Don poi Raph visibilmente adirati, sorrise e rivolse uno sguardo di scuse al fratello
-Niente da fare, questa volta te la vedi da solo-
-Cosa? Non puoi abbandonarmi così!-
-Ora siamo solo tu ed io!-
-E io!-
Michelangelo si guardò intorno cercando una via di fuga, la trovò quando scorse la figura di April entrare nel rifugio: si gettò su di lei facendo cadere supina
-Ahi! Michey ma cosa ti dice il cervello?-
-È questo il problema April- Raph si avvicinò a lei aiutandola a rialzarsi
-Non c’è l’ha un cervello… o forse deve solo essere scosso un po’ per farlo ripartire-
-Siete ingiusti con me!-
Raph ora bolliva di rabbia e strinse talmente tanto la presa sui Sai che le nocche diventarono bianche. La ragazza si avvicinò a Donnie che aveva rinunciato l’inseguimento e ora stava raccogliendo i pezzi di vetro della fiale stando attento a non toccare il mutageno
-Che è successo?-
-Una parola? Michelangelo-

April soffocò una risata
-Ti aiuto a ripulire, vado a prendere la scopa-
Qualche ora dopo, quando gli animi si furono finalmente calmati, Casey fece visita alle tartarughe
-È permesso? Si può?-
-Casey!- urlarono i 4 quattro fratelli all’unisono
-Heilà, straniero!- April agitò una mano nel salutarlo


Il ragazzo si sedette nel piccolo divano
-Ragazzi… e ragazza… devo dirvi una cosa ma ho bisogno del vostro aiuto-
Leonardo lo raggiunse e si sedette accanto al ragazzo seguito da Raffaello, Donatello rimase in piedi appoggiando il guscio al muro e incrociando le braccia sopra al piastrone dorato, Michelangelo si sedette a terra ai piedi di Casey seguita da April
-Ho deciso, voglio andare a parlare con Lidia-
-Lidia chi?- commentò il minore
-April ti prego, puoi menare mio fratello da parte mia?- sbottò il rosso
-Lidia, la sorella di Casey- intervenne la ragazza
-Ah giusto!-
-Razza di idiota- il rosso si portò una mano alle tempie scuotendo la testa
Leonardo rivolse uno sguardo accusatorio a Raffaello poi si voltò verso l’amico
-Perché ti serve il nostro aiuto?-
-Grazie per avermi fatto questa domanda Leo, voi siete ninja, vi muovete di notte…-
-Si grazie, non abbiamo bisogno di un ripasso del…Ahia! April!-
-Ti ringrazio!-
-Di nulla Raph!-
-Quello che voglio dire è che avete maggiori possibilità di trovare mia sorella, io non so nemmeno da dove partire…- Disse abbassando lo sguardo
April ci pensò un attimo poi parlò
-Tua sorella è una ginnasta, forse durante il giorno la possiamo trovare nella palestra per gli allenamenti…-
-Ci avevo pensato anch’io, ma no. Dopo la competizione non si sono più allenati, staranno a New York per un paio di giorni al massimo, poi partiranno per l’Italia per le semifinali-
Donatello, che per tutto il tempo non aveva proferito parola, iniziò a picchiettare a terra con la punta del piede
-Molto bene, posso utilizzare uno di quei radar…-
-Eh genio ti sfugge una cosa… i radar sono utili se prima si è piazzato un localizzatore-
-Ne sono consapevole Raph! il radar in questione è un ultimo esperimento di mia invenzione, basterà inserire una piccola dose di DNA e lui farà il resto: grazie a delle speciali onde sonore stringerà il campo e noi avremmo sempre la posizione esatta dell’oggetto… emh in questo caso tua sorella-
-Non ci ho capito un cavolo del tuo discorso ma dove lo troviamo il DNA di Lidia?- urlò la tartaruga in arancio
-Siamo punto a capo quindi?- intervenne il Leader
-Che razza di stupidaggini! Andremo in ronda notturna stanotte, la ragazza è giovane dovrà pur svagarsi in qualche locale-
-Raph, io sono giovane ma di certo non vado nei locali notturni-
-Questo è perché hai trovato di meglio e cioè ME-
-Michey!- urlarono tutti in coro
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
La sera stessa le quattro tartarughe pattugliavano la città di New York saltando da tetto a tetto, ognuno aveva un auricolare collegato ai cellulari di April e Casey che passeggiavano nelle vie più in voga tra i giovani.
-Trovato niente?-
-Ancora niente Don, teniamo gli occhi aperti-

-Credi che la riusciremo a trovare? Non abbiamo molto tempo e questa volta potrei perderla per sempre-
-Sta tranquillo Casey vedrai che prima o poi la troveremo-
April consolò l’amico appoggiando una mano sulla sua spalla.
-Ragazzi! Ci sono due ragazze sospette a ora 9:00-
-Roger! Qui è il comandante che vi parla abbiamo individuato il bersaglio e… ahia!-
-Che diavolo è stato quel rumore-
-Nulla di preoccupante April, era solo Michelangelo-

-Ma la vuoi piantare? Per una volta, te lo chiedo in ginocchio comportati come una persona normale!-
-Don non siamo persone-
-Giusto… allora come… come un mutante normale!-
-Andiamo questo ragionamento non è da te… come fa un mutante ad essere normale? È praticamente illogico!-
-Vuoi vedere un’altra cosa illogica se non chiudi quella bocca?-


Raffaello si avvicinò al fratello in viola
-Wow Don, datti una calmata così mi porti via la scena-
Leonardo intervenne
-Ragazzi! Ora basta! Guardate-
Attirò l’attenzione dei fratelli, insieme iniziarono ad osservare la scena
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Lidia camminava, cercando di farsi largo tra i ragazzi che affollavano le vie della città, insieme a Dominik arrivano in una zona abbastanza “In” tra i giovani
-Forte! Non conoscevo l’esistenza di questo posto, il che è strano…-
-Andiamo Dominik, non vorrai mica perderti la festa-
-Per nulla ragione al mondo!-


Le ragazze avanzarono e quando trovarono un piccolo tavolino ci si avventarono rubando il posto ad una coppia che gli guardò di sbieco.
-Vado a ordinare da bere, aspetta qua-
Lidia fece un cenno del capo e rimasta sola ne approfittò per guardarsi in torno: tra mille facce di sconosciuti lo riconobbe, era in piedi a pochi metri da lei.
La ragazza sospirò cercando di raccogliere il poco coraggio rimasto, si alzò e avanzò verso il ragazzo
-Non credevo che ti avrei trovata qui-
-Ciao Alex, nemmeno io, non sembri un tipo che frequenta questi posti-
-Cosa vorresti insinuare?-
-Che sei… vecchio?_
_Vecchio? Ragazzina ho 27 anni, non 50-
I due risero a quello scambio di battute
-Dimmi, come mai qui?-
-Mi ha costretto Dominik-
-Cosa? Lei è qui? Dove?- fece finta di guardarsi attorno terrorizzato
-Tranquillo, ha già mangiato non ti assalirà-
-Mi proteggi tu?-
Lidia arrossì e lo invitò a sedersi con loro al piccolo tavolino in ferro tipici dei bar
-Sono arrivata, ho ordinato due Blody Mary, non puoi immaginare la fila ce c’è per… oh ci sei anche tu-
-Buonasera-
-L’ho incontrato per caso-
-Ma che fortuna!-
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-Qui non c’è… andiamo via April… non la rivedrò mai più-
-Aspetta e quella chi è?-


Casey si voltò e il suo voltò si illuminò quando finalmente riconobbe la sorella
-Non ci posso credere! È lei!-
-Vai, va e sistema tutto-
Casey non se lo fece ripetere due volte e avanzò verso la sorella, quest’ultima si accorse della presenza di Casey quando il ragazzo fu a pochi passi da lei
-Emh… scusatemi, torno subito-
-Ma dove vai? Non lasciarmi da sola!- protestò Dominik poi, voltandosi vide Casey e smise di fare domande
-Siamo rimasti solo io e te-
-Che gioia!- la ragazza sprofondò nel proprio drink
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
-Lidia, prima che tu mi assali volevo dirti che mi dispiace… lo so non è molto ma viene dal cuore, sorellina scusami-
-Casey andiamo a parlare lontano da questa folla-
Il ragazzo annuì. Quando furono lontani alcuni chilometri Lidia si voltò verso il fratello.
-Andiamo su- indicò il tetto di un edificio dietro di lei
-Su?-
-Non vorrai dirmi che hai paura-
-No ma…-
-Allora seguimi!-
Lidia, con l’agilità di un felino sfrutto un cassonetto dell’immondizia per saltare ed arrampicarsi ad una trave: pochi movimenti perfetti e fluidi e la ragazza fu in cima. Casey la seguì a ruota. Una volta in alto guardò gli occhi di ghiaccio della sorella
-Ammettilo che volevi uccidermi-
-Forse un pochino… si-
Lidia tirò fuori dalla tasca dei jeans un pacchetto di sigarette e un accendino
-Fumi?-
-Sei venuto fin qui per farmi la predica?-
-No… sono venuto per scusarmi… in tutto questo tempo non ho fatto che pensare a te, avrei voluto tornare indietro nel tempo per fermarti, impedirti di non andare via…-
-Di la verità Casey-
-Sono stato io… gli ho uccisi io i nostri genitori-


La ragazza non mosse un muscolo, si limitò ad aspirare il fumo della sigaretta per poi farlo uscire dolcemente dalle labbra
-Lo so, l’ho sempre saputo… ma al contrario tuo non ti accuso di niente-
-Come? lo sapevi?-
-Quando me ne fui andata, corsi per una decina di chilometri prima di arrivare ad una stazione di servizio, li mi accolse Sarah, la madre di Dominik e mi allevò come fossi sua figlia… non le dissi niente dell’incidente, preferì inventarmi la storia della piccola orfana scappata da un orfanotrofio-


Fece un altro tiro alla sigaretta
-Pochi giorni dopo, la notizia della morte di mamma e papà era sulla bocca di tutti e veniva mandata in onda in ogni canale tv, fu li che scoprì la verità… o meglio che scoprì di non essere la responsabile… perché, a quanto pare, ero perita nelle fiamme… i giornalisti continuavano a parlare di una manovra folle… nostro padre aveva esperienza alla guida-
-Continua-
-Di quella notte mi ricordo solo una piccola parte: avevi insistito per sederti davanti e per tutto il viaggio non parlavi altro delle acrobazie delle montagne russe-
Casey sentì un groppo al cuore
-Perché mi hai mentito per tutto questo tempo?-
-Io… avevo paura-
-Ne avevo anche io Casey, tu avresti dovuto proteggermi ma invece hai preferito proteggere te stesso-


Il ragazzo cadde in ginocchio colpito da quelle poche parole
-Sei consapevole che tra un paio di giorni lascerò la città-
-Si, non voglio che te ne vada, possiamo ricominciare da dove abbiamo terminato, ti prego non andartene-
-Il fatto che abbia accettato di parlarti non vuol dire che abbia accettato di perdonarti, sono ancora in collera con te Casey-
-Ti prego-


Lidia finì la sigaretta spegnendola sotto al piede. Dopo poco la ricetrasmittente del ragazzo cominciò a produrre un rumore fastidioso
-Casey! Hei Casey! Abbiamo un problema!-
-E quello cos’è?-
-Oh, nulla… sono in contatto con degli amici…-
-L’amica di tua sorella è sparita!-
-Cosa? Mi stavi spiando Jones?-
-Era l’unico modo per trovarti-
-Dominik è sparita!- Michelangelo urlò e dall’altro capo Lidia poté sentire l’intera frase
-Cosa? Dov’è andata?-
-Non lo so, ma la ritroveremo… ma prima, devo presentarti delle persone-
 




---------------------------------------------------
Il capitolo è un po' più lungo del solito di conseguenza ho dovuto spezzarlo in due parti.
Spero che la storia vi stia piacendo, come al solito ringrazio mar_lestrange10 per continuare a recensire e se anche "gli altri" non lo fanno sono comunque contenta vi vedere le molte visualizzazioni dei capitoli.
Alla prossima^^
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Clan della rosa