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Autore: giucri89    26/07/2018    1 recensioni
Il sogno di Kim NaNa è quello di diventare una segretaria di direzione ma non ama gli straordinari, in quanto persona pigra o come ama definirsi "a risparmio energetico". Al contrario Park ChanYeol è un tipo dinamico; è Chaebol di III generazione a cui sta stretto questo titolo. L'ultimo dei suoi desideri è, infatti, quello di sedersi in un ufficio tutto il giorno. il suo sogno è sfondare con la band da lui creata insieme ai suoi amici, gli EXO. Cosa succederà quando le strade lavorative di Nana e ChanYeol s'incontreranno? Soprattutto dopo un evento particolarmente imbarazzante che li ha coinvolti qualche giorno prima...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo
 
 
Abbiamo quel potere, potere.
Quando mi guardi,
quando proviamo le stesse sensazioni,
potere, potere,
diventiamo più forti.
Accendi la musica adesso.
Abbiamo quel potere, potere.
Attraverso questa musica,
quando cantiamo in un’unica voce insieme,
potere, potere,
diventiamo più forti.
Power-EXO
 
 
- ChanYeol -
 
Ah! Finalmente un po’ di riposo. Sono stanchissimo, aprire una propria azienda non è certo facile. Sono stanco ma soddisfatto. Sono passati sei mesi dal triste evento che ha colpito il nonno, ma fortunatamente sembra essersi ripreso molto bene. Il miracolo è avvenuto, la mia famiglia si è finalmente riunita. Mia madre e mio padre si occupano della Park’s Enterprise, cercando di far stare il nonno più al riposo possibile, spesso con scarsi risultati, ma di certo si stanno impegnando tantissimo. MinSeok hyung è adesso il CEO del Park’s ed è inutile dire che la sua direzione è impeccabile, le vendite si sono quasi triplicate rispetto a quando c’era il sottoscritto, è davvero un mago quel ragazzo. Per YooRa, invece, la vita da chaebol le sta davvero stretta, ormai ha trovato il lavoro dei suoi sogni e non lo lascerà mai, credo sia nata per fare la telegiornalista. Tra un mese lei e MinSeok hyung finalmente si sposeranno e coroneranno il loro grande sogno d’amore dopo anni di tribolazioni. Sono davvero felice per loro. All’improvviso sento suonare il telefono del mio ufficio. «CEO Park, posso raggiungerla un attimo nel suo ufficio? Avrei qualcosa d’importante da comunicarle», chiede una voce dall’altro capo del telefono. Una voce che ormai riconoscerei tra mille, la voce della donna che amo. «Certo segretaria Kim, lei può irrompere nel mio ufficio tutte le volte che vuole», affermo, provocando una risata nella mia interlocutrice. Riaggancio il telefono. Mi guardo attorno. Adesso sono davvero contento della mia vita. Tre mesi fa ho avuto l’approvazione del nonno per aprire una mia azienda d’intrattenimento affiliata alla Park’s Enterprise, la PCY Entertaiment. Non è stato semplice convincere il vecchio, gli ho promesso grandi guadagni e fama per la sua amata azienda. Alla fine si è arreso, non so se per via del possibile guadagno o semplicemente per il fatto che sembra essersi ammorbidito ultimamente. Be’ poco importa. Ciò che conta è che adesso sono libero di suonare con gli EXO quanto mi pare e piace. Gli EXO, infatti, sono il primo gruppo che ha firmato un contratto sotto la mia agenzia. Quando l’ho spiegato ai componenti della mia band ne sono stati entusiasti, soprattutto BaekHyun, è davvero gasato da tutta questa storia. Gli EXO debutteranno ufficialmente il mese prossimo con un mini-album, spero davvero di riuscire a portare la nostra bravura in tutto il mondo, chissà un giorno le nostre canzoni potrebbero essere ascoltate in importanti manifestazioni mondiali, come i più grandi artisti della storia della musica, sarebbe davvero bello, ma sono fiducioso, possiamo farcela. «Chan-ah! Ohi! Sono qui, mi vedi?», una voce interrompe il flusso dei miei pensieri, o forse dovrei dire dei miei sogni. «NaNa, sei qui?». «Già anche da un po’, sembravi assorto nei tuoi pensieri, a cosa stavi pensando?». «Niente, niente di che. Tu piuttosto perché sei qui?», domando. NaNa si schiarisce la voce per poi riprendere la parola. «CEO Park, potrei andare via prima oggi?», domanda decisa. «Eh? E perché mai segretaria Kim?», non mi piace stare lontano da lei. Si schiarisce nuovamente la voce e sia avvicina verso di me. «Ecco vede, oggi vorrei preparare una cena coi fiocchi per il mio ragazzo a casa sua, mi serve tempo, devo occuparmi della spesa e poi della preparazi-». «Vai vai pure segretaria Kim, non ho bisogno di altre spiegazioni», perché non è già sera? NaNa sorride e si volta per uscire dalla stanza. «Segretaria Kim non sta dimenticando qualcosa?», richiamo la sua attenzione. NaNa si guarda attorno con aria interrogativa. Le faccio cenno di riavvicinarsi. Quando è abbastanza vicina al mio volto, la bacio. Lei si allontana subito imbarazzata. «C-Chanyeol! Siamo in ufficio». «Lo so dove siamo». «Non possiamo!». «Perché?». «Ma come perché! ChanYeol!». Mi alzo, aggiro il tavolo e annullo completamente la distanza tra di noi. «Non c’è nessuno qui NaNa, e poi lo sai che ogni volta che ti vedo ho una voglia matta di baciarti, sai quanto è dura per me, quando ci sono altre persone attorno, resisterti. Abbi pietà di questo povero CEO che ti ama», i suoi tratti facciali si ammorbidiscono lasciando spazio ad un sorriso. Ho vinto? Con una mano la stringo per la vita e con l’altra le accarezzo il volto. Le mie labbra si posano sulle sue, e come volevasi dimostrare questo non mi basta. Con un tocco deciso la costringo ad aprire la bocca e fare in modo che le nostre lingue s’intreccino. Sento che ancora tutto questo non mi basta, pian piano la faccio indietreggiare verso la mia scrivania, il corpo di NaNa non sembra opporre resistenza, al contrario del suo cervello, perché subito la sento esclamare «ChanYeol cosa hai intenzione di fare? Siamo ancora nel tuo ufficio, potrebbe davvero vederci qualcuno!». Dopo averla baciata nuovamente provo a rispondere alla sua affermazione «Be’ diamo semplicemente da parlare ai dipendenti», asserisco baciandola ancora. E come ogni nostro momento romantico che si rispetti, il telefono inizia squillare. Sbuffo. «È davvero incredibile. Sul serio, devono avermi lanciato una maledizione», esclamo provocando una risata sommessa nella controparte. A malincuore mi distacco da lei e ritorno alla mia scrivania per rispondere. NaNa accenna ad un saluto ed esce dal mio ufficio. Seriamente, dovrei farmi controllare da uno sciamano? Da un mago? Da un monaco? «Sì? Qui è il CEO Park ditemi pure», affermo cercando di concentrarmi sulla chiamata ricevuta. Stasera avrò la mia rivincita di sicuro.
 
«Sono a casa», esclamo. «Oh, Chan-ah, bentornato, sei arrivato nel momento giusto, sto mettendo proprio adesso tutto in tavola», adoro trovare NaNa nel mio appartamento quando rientro da lavoro, e adoro ancora di più trovare i suoi manicaretti, che prepara per me, in tavola. Mi siedo al mio solito posto e dopo qualche secondo anche lei fa lo stesso. «Waaaa, come sempre è tutto così invitante! Buon appetito!», affermo affondando le mie bacchette in uno dei piatti. NaNa sorride soddisfatta.
 
In questo momento sto aiutando NaNa a lavare i piatti. Il mio sguardo ricade più volte nel suo collo scoperto. Più volte, infatti, lei prova a liberarsi il collo dai suoi capelli, adesso più lunghi rispetto a quando ci siamo conosciuti. Probabilmente le danno fastidio sul collo, così più volte passa la sua mano per scostarli. Sono un idiota a pensare di trovare sexy tutto ciò? Distolgo lo sguardo per un momento, non vorrei saltarle addosso subito dopo finita la cena, vorrei coccolarla un po’ prima. Accidenti perché è così difficile? «Chan-ah? Che succede? Mi sembri strano», si toglie uno dei guanti che stava utilizzando per lavare i piatti e poggia la sua mano delicatamente sul mio braccio. Inutile dire che questo contatto non aiuta certo la mia volontà nel voler resistere. In questo momento nella mia mente stanno passando non poche idee malsane, e se lo facessimo qui in cucina? A dire il vero sono così frustato perché ultimamente io e NaNa, soprattutto da quando ho aperto la mia agenzia, non abbiamo avuto molto tempo per stare insieme, quindi, anche un minimo tocco come questo basterebbe per farmi perdere la lucidità in questo momento. NaNa continua a guardarmi con fare interrogativo «ChanYeol stai bene?», perché mi guardi con quegli occhi? Ok, credo di aver raggiunto il mio limite massimo di sopportazione. Al diamine! Con un gesto deciso la sollevo e la faccio sedere sul tavolo della cucina. Automaticamente NaNa porta le sue braccia attorno il mio collo, probabilmente perché ha paura di cadere. «No, non sto bene. Scusami, lo so che dovrei aspettare, so che prima dovrei coccolarti un po’, ma non posso. NaNa ti voglio, adesso», asserisco prima di baciarla. NaNa si abbandona completamente a quel bacio, posso prenderlo per un consenso, non è vero? La sollevo nuovamente, cercando di staccarmi il meno possibile dalle sue labbra invitanti, e decido di spostarci in camera. Delicatamente la poggio sul letto e mi posiziono subito sopra di lei. I nostri sguardi s’incrociano. È possibile non dire una parola e comunicare così tanto allo stesso tempo? «NaNa… ti amo e stanotte ho intenzione di mostrartelo con tutto me stesso», pronuncio infine sulle sue labbra. NaNa non risponde a parole, prende il mio volto tra le mani e mi bacia. Bacio che ben presto si trasforma in qualcosa di più. NaNa stanotte diventiamo ancora una volta una cosa sola.
 
«Mmmmmh», i raggi del sole entrano nella stanza e stuzzicano il mio volto, accidenti perché dimentico sempre di tirare le tende? Ah, che importa se tra le braccia stringo la donna che amo? Finalmente il risveglio che ho tanto desiderato. «Chan-ah?», anche NaNa si è svegliata? «NaNa, sei sveglia?». «Sì», afferma ancora con gli occhi chiusi. La stringo ancora di più a me. «Finalmente ci risvegliamo insieme sullo stesso letto». «Che vuoi dire?». «Be’ non ci sei tu che scappi o che ti alzi per preparare la colazione lasciandomi solo in questo immenso letto», NaNa scoppia a ridere, risata che fa scoppiare a ridere anche me. Sono davvero così felice di aver incontrato NaNa, davvero non so che fine avrei fatto senza di lei. «Sei di nuovo pensieroso? A cosa pensi ancora Chan-ah?». «Penso che noi abbiamo quel potere». «Che potere?». «Il potere di affrontare qualsiasi cosa se stiamo insieme», affermo prima di lasciare un dolce bacio sulla sua fronte. Inaspettatamente NaNa si mette a sedere. «Accidenti ChanYeol che ore sono?». «Eh? Abbiamo passato una notte fantastica e quello che pensi appena sveglia è “Accidenti ChanYeol che ore sono?”». «Non fraintendermi. Sono la tua segretaria, è ovvio che debba occuparmi della tua schedule! Oggi hai un appuntamento con il CEO Lu che torna in Corea solo per poco». «Accidenti, sempre quel damerino! Perché deve rovinare sempre i nostri momenti romantici, eh?». Con il CEO Lu abbiamo risolto la maggior parte delle incomprensioni venutesi a creare durante i nostri incontri-scontri. A quanto pare sembra che abbia rinunciato a NaNa e che alla fine abbia acconsentito per un matrimonio combinato. Sta provando pian piano a rendersi indipendente nei confronti di suo nonno, ma so per certo, dopo averlo sperimentato sulla mia pelle, che non è affatto una cosa semplice. «Chan-ah, non parlare così, sai che è stato uno dei pochi CEO a voler firmare un contratto con la PCY Entertaiment!». «Ok, ok, solo altri cinque minuti, va bene? Ti giuro che se starai sdraiata altri cinque minuti con me non mi lamenterò più per tutto il giorno, segretaria Kim», scandisco maggiormente le ultime due parole per dare un maggiore effetto alla frase. NaNa mi guarda fisso per qualche secondo. «Non dovrai lamentarti almeno per una settimana, CEO Park», cede alla fine. «Agli ordini!», esclamo, tirandola giù. «Sei veramente impossibile! Perché alla fine riesci sempre a farmi fare tutto quello che vuoi?», mi rimprovera NaNa. «Forse perché sono bellissimo e mi ami da impazzire?», asserisco prima di fare nuovamente mie le sue labbra. NaNa, dopo il bacio si allontana leggermente per sussurrarmi «Com’è possibile che anch’io sia caduta davanti ad un cliché così scontato? Forse perché sono un’inguaribile romantica? Sono così banale?». «Eh?». «Come ho fatto ad innamorarmi del mio capo?», mi sussurra all’orecchio prima di baciarmi.

 
RINGRAZIAMENTI
 
Grazie a tutti per aver seguito questa fan fiction fino alla fine. Grazie per chi ha letto, grazie a chi ha una o più recensioni, lungo tutti questi mesi. Grazie di cuore a tutti. Spero, come al solito, di non avervi deluso con il finale della storia, forse un po’ scontato ma a lieto fine. Dopo tutto quello che NaNa e ChanYeol hanno passato se lo sono un po’ meritato. Per qualsiasi dubbio, perplessità, spiegazioni, critiche, non esitate a contattarmi. Molto probabilmente scriverò una nuova fan fiction a breve. Quando avrò tra le mani qualcosa di certo, ve lo farò sapere, spero possiate seguire anche la mia prossima storia. Grazie mille ancora. Annyeong!

 
  
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