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Autore: fa_ty    26/07/2018    1 recensioni
Certi amori ci segnano irrimediabilmente. Elena lo sa bene, Maeva ha sconvolto la sua vita senza chiederle il permesso, lasciandola distrutta e sola, senza preavviso. Alcuni anni dopo, seduta ad un Bar, Elena rivede Maeva,qualche tavolino più in là, riportandola indietro nel tempo quando i loro occhi danzavano insieme, la metro correva veloce come in una canzone indie e Frida Kahlo incantava Milano. Passato e presente si mescolano come la cioccolata con la panna, lasciando in bocca un aroma di Futuro.... incerto, ma dolcissimo
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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... due anni prima ….
 
Si era fermata in quella caffetteria per caso, quel pomeriggio Milano era troppo fredda e uggiosa per Elena che la pioggia in quei giorni ce l’aveva anche nel cuore. Senza un vero perché, pioveva anche sulla sua anima.
Mentre aspettava che qualcuno venisse a prendere la sua ordinazione, scorreva svogliata le storie su Instagram, appurando il fatto che odiasse metà della gente che seguiva, o forse odiava proprio le persone in quei giorni. 
Guardò le gocce di pioggia che rigavano in maniera sregolare la vetrata. I passanti camminavano con la fretta tipica Milanese, scazzati dalla pioggia e con mille cose da fare.
<< Cosa ti porto?>> una voce ruppe quel flusso di pensieri.
Occhi grandi, verde acqua in contrasto con una folta massa di capelli rossi legati in una coda forse troppo stretta.
<< una cioccolata, grazie>>
<< brutta giornata?>> chiese con un sorriso 
In tutta risposta una lacrima rigò il volto di Elena che si scusò prontamente.
La Rossa si avvicinò lentamente e sfiorandole delicatamente il viso, si portò via la sua lacrima, sorridendole le disse che la cioccolata sarebbe arrivata subito.
<< Grazie>> Elena tentò di abbozzare un sorriso.
Arrivò un ragazzo con la cioccolata, piena di panna, con una spruzzata di cacao sopra e un biglietto, scritto di fretta: 
 
il quintale di panna è offerto dalla casa, sperando in un sorriso, hai gli occhi troppo belli i per inondarli con le lacrime. : ) 
 
Sorrise, la cercò con lo sguardo nel locale, non la trovo.  Prese il biglietto, lo piegò e lo mise in borsa. 
 La cioccolata finì troppo presto.
Trovò solo un vecchio volantino su cui ci scarabocchio un cuore, strappò quel lembo di carta e lo posò sul piattino, sperando che arrivasse a destinazione.
 
Uscendo dal locale, l’aria gelida la colpì in viso, ma le nuvole su Milano sembravano meno cupe, o forse era il suo cuore che era più leggero.
 
Si voltò e la vide correre tra i tavoli, i loro sguardi si incontrarono giusto il tempo di un sorriso.
 
   
 
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