Elsa, Idunn e Jack si allontanano assieme al passeggino di Fate, lasciando soli i due ex.
Nè Anna né Kristoff si pronuncia per alcuni minuti. Una nelle braccia dell'altro gode il momento del rincontro. La stessa Froze è stranita da come l'orgoglio e la rabbia covata per sessanta giorni si fossero affievoliti, lasciando spazio solo alla nostalgia e all'infinito amore che nutre per Bjorgman.
Quanto le è mancato il profumo del suo ragazzo.
E altrettanto pensa Kris, inebriandosi del sapore di vaniglia che la pelle di Anna sprigiona.
“Come vorrei rimanessimo sempre così” - le sussurra lui.
Sentendo tali parole, la diciannovenne si irrigidisce e torna con i piedi per terra.
Realizza cosa è appena successo: davvero ha ceduto al primo gesto affettuoso?
Si allontana, indietreggiando di qualche passo.
Mantiene lo sguardo basso, volendo evitare gli occhi del suo ex.
“Anna io...” - cerca di scusarsi il biondo, ma la giovane lo zittisce.
“Come mai sei tornato ad Arendelle?” - domanda allora lei, aumentando la distanza che la separa da Kristoff.
“Mi mancavi da morire” - risponde lui.
Tale commento fa alterare Anna che replica - “Ti sei reso conto di sentire la mia mancanza dopo due mesi?”
“Non è come credi. Io non sarei mai andato via. Ti amavo e ti amo tuttora” - aggiunge Bjorgman.
“E' stato Hans, vero?” - a quel punto la Froze vuole delle certezze. Se i dubbi esposti da Jack la sera prima sono veri, ovvero quelli circa la responsabilità di Westergard nella partenza dell'ex, le cose cambiano e Kristoff merita una seconda chance.
“Co..co..come?” - esclama sorpreso il ragazzo. Ne è felice. Evidentemente anche Anna sa quanto crudele e spietato sa essere il futuro marito.
“Si, lui e Victoria mi hanno ricattato. Quella donna è un demonio, addirittura peggio del cugino” - spiega, sedendosi sul divano e facendo segno alla giovane di prendere posto accanto a lui.
La Froze siede e si pone all'ascolto.
Durante il racconto di Bjorgman, la ragazza rimane sconvolta sentendo i particolari della vicenda.
Quando ascolta la parte dove protagonista fu Victoria, Anna sussulta.
“Lei voleva far credere di essere stata vittima di violenza da parte mia. Continuava a ripetere che sicuramente è lei quella che aveva il coltello dalla parte del manico. Di certo avrebbero creduto alle sue di parole, non alle mie” - aggiunge Kristoff.
“Oh mio Dio” - esclama lei, ricordando in quei secondi la scena di quella notte, con Hans su di sé schiavo della lussuria. Il suo corpo inizia a tremare e le lacrime le scivolano rapide sul viso.
“Anna, che cosa ti prende?” - si preoccupa il giovane.
“Ehm, nulla! Sto bene...” - replica, alzandosi in piedi e camminando per evitare di mostrarsi in uno stato psicologico e fisico pietoso.
“Ti conosco e so che qualcosa ti ha toccata profondamente. Dimmelo. Ti prego. Voglio aiutarti” - ripete Kris.
“HO DETTO CHE STO BENE” - urla lei, buttando fuori la rabbia covata per sessanta giorni verso chi l'ha abbandonata ad un uomo bestiale.
“Anna!” - intervengono, correndo, Elsa e Idunn, seguite da Jack con in braccio Fate.
“Figliola, calmati” - cerca di abbracciarla la signora avendo visto la secondogenita in una crisi nervosa. Però la diciannovenne, ancora scossa, evita il contatto.
Ha gli occhi dei presenti su di sé e ciò aumenta la sua agitazione.
“Sorellina, non è da te comportarti così” - sostiene la maggiore delle due.
“Non sono più Annie...la ingenua e allegra ragazzina che amava canticchiare e saltellare per casa, quella che viveva di spensieratezza, quella che credeva nel vero amore...” - volge lo sguardo su Kristoff, poi conclude - “Sono cambiata. Questa vita mi ha trasformata e adesso è meglio per me rincasare. Non vorrei che Hans si infuriasse non vedendomi tornare”
“Hans? È di lui che hai paura?” - domanda, scioccato, Bjorgman.
“Non sono affari tuoi” - gli tuona contro.
“Anna! Sii educata, per favore” - la rimprovera Idunn.
“Lo sono stata troppo a lungo e guarda che fine ho fatto!” - replica la giovane.
Fate, tra le braccia di Frost, inizia a piangere vivendo la tensione che si respira in casa.
Anna la prende con sé, strappandola al cognato.
“Non vorrai mica tornare in quel posto?” - chiede dispiaciuta Elsa.
“Non ho molte scelte. È quella casa mia ora. Vi invito alle mie nozze che si terranno tra quattordici giorni. Sono venuta fin qui per comunicarvelo...” - fa per uscire, però è Idunn a bloccarla stavolta.
“Stai buttando via la tua vita per orgoglio, tesoro. Apri gli occhi. Adesso che sai la verità, sei cosciente che Kris non voleva lasciarti e le circostanze l'hanno costretto a farlo..”
“Mamma, c'è sempre una alternativa e lui ha preferito accettare, non considerando l'idea di dirgli NO. Adesso io farò lo stesso” - così dicendo, lascia la casa.
I presenti rimangono in silenzio per qualche secondo, increduli da quello che è appena accaduto.
“Non ci credo! Chi è quella ragazza e che fine ha fatto fare a mia sorella?” - scoppia in lacrime Elsa.
“Non la lascio andare via così” - commenta Kristoff, spalancando la porta e raggiungendo, di corsa, la giovane con il passeggino.
“Aspetta Anna!” - la chiama nonostante la Froze lo ignori.
Lui accelera e lei fa lo stesso.
“Sappi che io non mollo. Avrò sbagliato, lo so. Ti ho chiesto scusa. Sono stato un idiota. Sono tornato per riprenderti con me... è a me che dovrai dire SI sull'altare”
Le parole di lui riescono a trattenere la giovane.
Anna si volta verso l'ex e, con gli occhi gonfi dal pianto, rimane in silenzio.
Lo osserva avvicinarsi a passo spedito.
Ed una volta vicini, Bjorgman non si trattiene più.
La tira a sé e la bacia come non faceva da tempo.
Una vibrazione familiare e piacevole scuote il corpo di lei che, nel momento in cui prende fiato dice - “Volevo un gesto d'amore come questo. La prova che mi desiderassi ancora, proprio come io desidero te”
Kristoff sorride e ricomincia lì dove si è interrotto.
Una serie di lunghi e passionali baci seguono e riempiono i minuti seguenti.
Fate, nel passeggino, accenna un sorrisino. A quanto pare quelle emozioni hanno invaso anche il suo piccolo cuore.
Kristoff abbraccia la sua donna e volge gli occhi sulla creatura.
“Ciao, tesorino” - le si rivolge e la prende in braccio.
“Finalmente vi conoscete” - commenta Anna.
“Ci siamo conosciuti in ospedale e non sai quanto mi sono pentito. Ho perduto giorni importanti della sua vita. È cambiata da allora però rimane sempre la tua fotocopia... per fortuna” - aggiunge Bjorgman.
La Froze lo ringrazia e gli lascia un tenero smack sulla guancia.
“Rientriamo? Sta iniziando a far freddo qui” - propone lui poco dopo.
“Ehm, io devo tornare da Hans. Mi sta aspettando”
“Hans? Davvero? Fai sul serio? Dopo avermi baciato in quel modo, torni da lui?”- chiede alzando un sopracciglio.
Quell'espressione fa sorridere la giovane che si stringe al petto del bell'omaccione.
“Fosse per me non metterei mai più piede lì dentro” - commenta Anna.
“Allora cosa aspetti? Chiamalo e digli che è finita”
“La fai facile tu” - aggiunge la diciannovenne.
“Cosa ti trattiene lì?! Nulla! A parte delle valigie che puoi farti portare a casa dai suoi domestici” - riflette Kristoff ad alta voce.
“Adesso non posso tirarmi indietro. Ho dei sospetti e voglio che venga smascherato il vero Hans. Quando finirà dietro le sbarre, solo allora potrò considerarmi soddisfatta. Deve pagare per il male che ha recato a tutti”
“Che sospetti hai?”
“Credo faccia parte del clan criminale che gestiva anni fa tuo padre” - confessa, sussurrandogli tali idee all'orecchio.
“CHE?” - esclama scioccato Bjorgman.
“Shhhh” - lo zittisce lei. Poi aggiunge - “Bisogna indagare ma ne sono sempre più convinta. E stavolta non la passerà liscia”