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Autore: Clan della rosa    26/07/2018    1 recensioni
Monologo interiore di un uomo che, a seguito della guerra, perde una gamba. Tornato a casa, in congedo, scopre di essere divenuto sterile e, guardando i piccoli arrivati sente che non sono mai stati suoi.
*Dal testo*
Ania era bella. Era una donna in carriera.La sua vita era perfetta ed io desideravo avere quella vita.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ania era bella. Era una donna in carriera. Possedeva tutto: case, gioielli, vestiti, macchine…
La sua vita era perfetta ed io desideravo avere quella vita.
Ania era sposata. Il marito era un marines in congedo. Sapete la guerra in Iran fu l’ultima per lui. Una granata scoppiò proprio sotto Dave e gli portò via una gamba. Ora sta bene però, cammina e si gode la sua vita. Gli hanno messo una protesi: un’enorme gamba di metallo. Dovevate vedere quando cominciò a muovere i primi passi. Esilarante. Sembrava un goffo elefante in un negozio di porcella.
Ania aveva due bambini sapete? Così belli e piccoli. Un maschio ed una femmina. I loro nomi non li ricordo è passato così tanto tempo. Sono nati poco dopo il rientro del marines… non è strano? Forse no.
Io non ho mai avuto figli, mi sarebbe piaciuto averli ma il destino non voleva essere dalla mia parte. Fu un colpo al cuore quando il dottore mi disse “Mi dispiace ma lei non è più fertile, provi con l’adozione”  veramente tremendo e voi non potete immaginare cosa si provi.
Io era geloso di Ania. Aveva tutto quello che si potesse desiderare. Ma lei era crudele sapete? Non mi faceva vedere i suoi bambini. Ed io volevo così tanto tenerli tra le braccia.
Ania lavorava molto. Dall’alto del suo trono dirigeva le persone. Non è malvagio? Ditemi, non lo è? Stava tutto il giorno a impartire ordini e se le cose non venivano fatte come lei voleva li mandava via. Uscivano dalla porta e non tornavano più. Dove andavano? Me lo dite voi dove andavano?
Ania fa paura. Io ho paura di lei. Abito nello stesso quartiere e la sola vista della sua macchina nel vialetto di casa mi fa aizzare i capelli. Lei però è bella. Ha lunghi capelli biondi e il suo corpo sembra scolpito. Io l’ho vista, l’ho spiata. Oh ma non per fare brutte cose, volevo solo guardare. Aveva l’addome piatto, delle gambe asciutte e un bel culo… si un bel culo, rotondo e sodo, non troppo grande però, no no, il suo era minuto. La schiena era candida e liscia. Aveva delle tette grandi e piccoli capezzoli rosa.
Ania non parlava molto con me. Forse… forse era di poche parole. No, la verità è che la disgustavo. Ma io volevo tanto avere quello che aveva lei. La mia casa era piccola e brutta! La sua era grande, sembrava un palazzo.
Un giorno entrai, aprì la porta e corsi di sopra. Li dormivano i bambini, erano così belli. Io, io non volevo fare del male. Volevo poterli tenere in braccio, cullarli magari. Era notte.
Ania si svegliò. Entrò urlando e sveglio i piccoli. Io ero così arrabbiato con lei. Li aveva svegliati capite? Come fai a togliere un bambino dal proprio sogno? È crudele, Ania era crudele. Io non volevo ma i bambini piangevano dovevo farli smettere. Dovevano ritornare a dormire. Ci riuscì, dopo poco erano nella loro culla ma il… il petto non andava più su e giù. Forse, forse la mia mano era troppo grande, forse non dovevo premere così. Non lo sapevo, non sapevo che potessero essere così… delicati? Si, delicati. Ora lo so.
Ania era a terra. Neppure lei si muoveva. Aveva, che buffo pensarci, aveva un grosso cacciavite piantato nella tempia, sotto di lei si aprì una chiazza, una chiazza rossa si. Poi ci fu un odore strano, come quello del ferro. L’avevo preso io quel cacciavite, l’ho usato per aprire la porta e l’ho usato anche per aprire la sua testa.
Ania è qui ora? Ci sono anche i bambini? E Dave? Dov’è suo marito? Oh… ma sono io Dave. Perché avete messo uno specchio? La cella è bella anche senza. La gamba… la gamba fa male… forse è infetta. Sapete quando persi l'arto, Ania mi lasciò. Non mi amava più. E dovetti cercare un posto in cui vivere. Ogni giorno vedo le scene della guerra e…
Ania era bella. Era una donna in carriera. Sono pazzo forse?
   
 
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