Attenzione: in questa storia sono presenti scene leggermente erotiche. Non ci sono descrizioni troppo dettagliate, visto il rating che ho preferito mantenere, ma vi invito comunque a non leggere se non vi piace il genere. Scusate per il disagio e buona lettura a tutti coloro che decideranno invece di dare un'occhiata. Ci vediamo in fondo! :)
Day 1: Fascination / Apathy
Stava
calando la sera su un
piccolo regno ai margini del deserto e in un lussuoso palazzo una
giovane donna con lunghi capelli biondi e un'espressione malinconica
nei grandi occhi marroni stava finendo di prepararsi al meglio di
fronte a uno specchio. Un'ancella l'aveva informata che quella notte
il principe Natsu avrebbe gradito la sua compagnia e la ragazza,
volente o nolente, doveva obbedire. Purtroppo per lei, infatti, aveva
perduto la libertà mesi prima, quando il carro su cui
viaggiava era
stato attaccato da una banda di briganti che l'avevano poi venduta
come schiava non appena si erano accorti della sua grazia e bellezza.
In realtà sapeva di essere stata ancora fortunata,
soprattutto
perchè a comprarla era stato uno degli uomini del principe,
ma non
poteva comunque fare a meno di rimpiangere i bei tempi in cui aveva
la facoltà di decidere da sola almeno una minima parte di
ciò che
la riguardava. Essendo nata in una famiglia nobile, aveva avuto ben
poche libertà nella sua vita, soprattutto dopo la prematura
morte
della madre, eppure non c'era proprio paragone con il suo triste
presente. Se soltanto
si fosse
resa conto prima della sua enorme fortuna rispetto a tante altre
ragazze, molto probabilmente non avrebbe mai intrapreso quel viaggio
che le era costato tutto ciò che aveva, eppure Lucy, questo
era il
suo nome, non se la sentiva di dipingere la sua attuale situazione a
tinte troppo fosche. Certo le pesava dover giacere per obbligo con un
uomo che presto o tardi si sarebbe inevitabilmente stufato di lei
limitandosi a sostituirla senza alcuna remora, ma se non altro lui la
trattava bene e aveva anche tante altre qualità che la
aiutavano a
sopportare meglio ciò che era costretta a subire in
silenzio,
permettendole così, dopo alcuni mesi, di iniziare quasi ad
apprezzare, in un certo senso, persino quei momenti di
intimità
forzata che le prime volte erano state per lei la peggiore delle
torture. Fortunatamente, però, una notte si era accorta
dello
sguardo intenso che il principe le stava riservando e della sua
espressione stranamente raggiante -così diversa da quella
apatica
che aveva di solito-, che non l'aveva più lasciato per tutto
il
tempo in cui era rimasta nella sua stanza per poi ripresentarsi
puntualmente a ogni successivo incontro tra le lenzuola, e da allora
il suo cuore aveva deciso di andarsene in una direzione che non
avrebbe mai creduto possibile.
Un cortese bussare alla
porta la riscosse dai suoi pensieri e la bionda si voltò
giusto in
tempo per veder entrare un'anziana ancella che dopo averle dato un
ultimo ritocco a capelli e vestiti, la accompagnò in
silenzio lungo
gli immensi corridoi fino alla stanza del principe.
Arrivate
in prossimità della loro meta, la donna si
congedò e Lucy proseguì
da sola con il cuore che le batteva sempre più forte per
l'emozione.
“Avanti”
le rispose un'annoiata voce maschile non appena la ragazza si riprese
abbastanza da riuscire a bussare, e questa obbedì scivolando
rapida
nella stanza con gli occhi bassi per poi alzare timidamente lo
sguardo e
incrociare così
quello del giovane sovrano, che di colpo sembrò come
illuminarsi al
solo vederla diventando improvvisamente di una bellezza mozzafiato.
Come
sempre di fronte all'incredibile cambiamento che mesi prima le aveva
permesso con grande ritardo di cominciare lentamente ad apprezzarlo,
la fanciulla si sentì invadere da strane sensazioni che
cercò
subito di accantonare in un angolo della sua mente per evitare il
più
a lungo possibile di dare un nome a ciò che sentiva da
qualche tempo
in sua presenza, visto che farlo avrebbe solo aumentato le sue
sofferenze. Sapeva bene infatti che il principe non sarebbe mai stato
suo, così iniziò a lasciar vagare lo sguardo
intorno a sé nel vano
tentativo di distrarsi, per poi riportarlo inevitabilmente su colui
che di lì a poco avrebbe dovuto compiacere.
Il
giovane la stava ancora osservando come se avesse davanti
chissà
quale meraviglia e la bionda, rabbrividendo impercettibilmente per il
calore che questi sembrava emanare, iniziò a fantasticare
suo
malgrado sui suoi morbidi capelli rosa e sul suo corpo perfetto
mentre lo accarezzava idealmente a propria volta. Per quale motivo
doveva sempre guardarla in quel modo, dandole così la dolce
illusione di essere speciale ai suoi occhi quando era solo una delle
sue molte schiave?
“Vieni
qui, Lucy. Ti stavo
aspettando” le ordinò infine dolcemente dopo
averla rimirata per
un tempo indefinito, soffermandosi in particolare sulle sue forme a
malapena coperte dagli abiti che era costretta a indossare.
La ragazza si sentì mancare
il fiato nell'udire quel tono basso e sensuale che peggiorò
ulteriormente le sue già precarie condizioni mentali, ma si
affrettò
a obbedire raggiungendo docilmente il posto vuoto accanto a lui su
quell'enorme letto pieno di cuscini colorati in attesa della sua
prossima mossa.
Come si aspettava, il
giovane si sporse subito verso di lei per coinvolgerla in un bacio
dolce e appassionato, costringendola poi a toccarlo e a lasciarsi
toccare in maniera sempre più intima finchè i
loro corpi non
divennero uno solo in un coro di gemiti e sospiri.
Le ore passarono scandite da
intense ondate di piacere che le fecero perdere presto la cognizione
del tempo lasciandola stordita a tal punto che quando il principe la
congedò per andare a dormire, dovette guardarsi intorno per
qualche
secondo prima di capire dove si trovasse e perchè, mentre il
suo
solito “Puoi andare adesso” le risuonava nella
mente in modo
strano.
Il suo sguardo si rabbuiò
come sempre in risposta a quelle parole tanto dure e fredde,
pronunciate oltretutto con quell'espressione indifferente che non gli
si addiceva affatto, ma non disse nulla, limitandosi a rivestirsi in
silenzio per poi augurargli la buonanotte e uscire dalla stanza senza
più essere degnata di uno sguardo.
Una volta fuori nel
corridoio, la bionda decise di fermarsi qualche minuto per respirare
a pieni polmoni l'aria fresca della notte nel tentativo di
riprendersi, godendosi nel frattempo il panorama sulle dune sabbiose
illuminate dalla luna offerto da una delle grandi finestre davanti a
lei.
Appoggiata al muro con la
schiena, chiuse gli occhi per un attimo lasciando andare un sospiro
triste, ma subito il volto del principe le apparve di nuovo davanti
costringendola a riaprirli di scatto. Com'era possibile che negli
ultimi tempi non riuscisse a toglierselo dalla testa? Eppure tra loro
non era mai successo nulla di così particolare da
giustificare un
simile attaccamento nei suoi confronti...
Fece appena in tempo a
pensarlo, però, che il suo stesso cervello la
smentì subito
ricordandole il magico momento che le aveva fatto perdere la testa.
Inizialmente
quella le era sembrata una notte di dolore e umiliazione come tante
altre, ma a un certo punto, alzando gli occhi pieni di lacrime sul
focoso amante che la sovrastava, ne aveva visto l'espressione
insolitamente serena e soddisfatta, concentrata su ciò che
stava
vivendo, mentre si spingeva in lei fluido e potente, e l'impressione
che aveva avuto, complice anche la luce alle sue spalle che ne faceva
brillare il corpo sudato per quel momento di intensa passione, era
stata quella di trovarsi tra le braccia di un dio. Un dio
forte e stranamente gentile che vedendola piangere, si era chinato
appena per asciugarle le guance con i pollici sussurrandole un
complimento e fermandosi addirittura per qualche istante mentre
riprendeva a baciarle il collo per farla rilassare. Il trucco aveva
funzionato fin troppo bene e poco dopo la ragazza, improvvisamente
dimentica dei tristi pensieri che la tormentavano giorno e notte,
aveva iniziato a gemere di goduria per le sue attenzioni, scoprendo
da allora, poco per volta, che il suo padrone non era in
realtà così
terribile come aveva creduto quando era stata comprata e portata al
suo cospetto. Allora, quando lui l'aveva guardata appena con
freddezza dall'alto del suo trono mentre lei tremava di paura ai suoi
piedi, l'aveva creduto, a dispetto dell'innegabile bellezza fisica,
un essere orribile e senza anima che di sicuro le avrebbe fatto
passare l'inferno per il resto della sua vita, ma quella notte la
stessa persona l'aveva fatta addirittura sentire bene per la prima
volta dopo mesi.
Finalmente in grado di
guardarlo con occhi nuovi, di lì a poco aveva scoperto con
grande
sorpresa che il principe Natsu, a differenza della maggior parte dei
nobili, sapeva essere molto attento e tollerante persino con loro che
erano davvero gli ultimi della società, e ben presto si era
ritrovata a cedere, senza volerlo, al suo indiscutibile fascino che
all'inizio non aveva avuto la benchè minima presa su di lei.
Notte dopo notte, aveva
anche notato che quell'espressione meravigliosa che l'aveva tanto
colpita era sempre lì fin da quando entrava nella sua
stanza,
facendole rivivere ogni volta le medesime emozioni che non avrebbe
mai pensato di poter provare insieme a lui. In qualsiasi altra
occasione in cui le fosse capitato di vederlo, infatti, era apatico e
freddo, come se niente riuscisse a interessarlo, ma ormai era chiaro
che non fosse affatto così. Per quale motivo allora si
mostrava
sempre in quel modo? Ma soprattutto, era solo con lei che si
illuminava o anche le altre schiave avevano un simile piacere tutte
le volte che gli facevano compagnia nel suo letto? Ovviamente non
aveva mai osato chiedere a nessuna di loro, eppure le sarebbe
piaciuto sapere se era riuscita a conquistarsi almeno un piccolo
posto nel suo cuore. Non che questo le avrebbe in qualche modo
cambiato la vita, visto che non poteva certo aspettarsi che il
principe decidesse un giorno di ridarle la libertà e farne
sua
moglie, ma sarebbe stato bello avere la consapevolezza di essere
l'unica in grado di farlo sorridere. Chissà se
quell'espressione era
ancora visibile sul suo volto anche mentre dormiva dopo i loro
incontri? Quanto avrebbe voluto poter restare in quella stanza con
lui per verificarlo con i suoi occhi e coccolarlo amorevolmente
stringendolo a sé per scacciare ogni più piccola
ombra dal suo
cammino...
Resasi conto di ciò che
aveva appena pensato, trattenne a fatica un gridolino imbarazzato per
una simile audacia che non credeva di possedere, ma un attimo dopo si
chiese a cosa fosse dovuto un simile desiderio. Lei dopotutto era
solo una schiava, non poteva aspettarsi che il suo padrone si
abbassasse a tanto in sua presenza, permettendole addirittura di
abbracciarlo nel sonno come se fosse un bambino... Una cosa del
genere sarebbe spettata alla sua futura moglie, e stranamente Lucy si
ritrovò a chiedersi, con un pizzico di gelosia, se questa
donna
sarebbe riuscita a farlo sentire meglio. Nel tempo, si era infatti
resa conto che negli occhi del principe, apparentemente così
vuoti e
indifferenti, era sempre possibile scorgere un fondo di tristezza di
cui spesso si domandava la ragione senza mai trovare una risposta.
Per quanto si sforzasse, nella sua vita non vedeva nulla che potesse
giustificarla, ma era sempre più sicura che ci fosse invece
qualcosa
che lo faceva soffrire parecchio, e le sarebbe piaciuto poter essere
lei a confortarlo. Come avrebbe potuto però se il suo ruolo
in quel
palazzo era quello di una semplice serva, incaricata il più
delle
volte di dargli piacere a letto? Quei pochi momenti che passavano
insieme non sarebbero mai serviti a risolvere il problema, qualunque
esso fosse, ma come avrebbe potuto lei cambiare le cose?
Triste e pensierosa, la
ragazza abbassò gli occhi stringendo le labbra in cerca di
una
soluzione impossibile, finchè non realizzò che le
sarebbe convenuto
avviarsi verso la sua stanza per dormire a sua volta almeno qualche
ora. Nonostante la sera fosse spesso impegnata con il principe,
infatti, non le era concesso di alzarsi più tardi la mattina
dopo e
non voleva rischiare di essere punita nel malaugurato caso in cui la
stanchezza le avesse impedito di svolgere al meglio il suo lavoro.
Con un sonoro sospiro
distolse quindi lo sguardo dal cielo stellato per poi avviarsi in
silenzio verso la propria camera senza smettere un solo istante,
durante il tragitto, di rimuginare su Natsu e il suo misterioso
problema che la faceva sentire triste a sua volta, tentando infine,
una volta giunta alla sua meta e raggomitolatasi tra le lenzola, di
non immaginarlo mentre dormiva sereno, si augurava, dopo aver fatto
l'amore con lei.
Non poteva sapere che
l'oggetto dei suoi pensieri, dopo averla congedata, si stava invece
rigirando nel letto senza riuscire a prendere sonno...
Il giovane principe si
sentiva stanco e spossato, ma ogni volta che provava a chiudere gli
occhi, rivedeva davanti a sé il volto estatico di quella
bellissima
schiava bionda che ultimamente era la sola a cui concedeva l'onore di
fargli compagnia. Gli era piaciuta fin dalla prima volta in cui
l'aveva vista, tremante e sull'orlo delle lacrime, nella sala del
trono, e con il tempo la stava apprezzando sempre di più. Se
solo
fosse stata di nobile rango, con ogni probabilità si sarebbe
già
messo in contatto con suo padre per prenderla come moglie, ma il suo
stato sociale la escludeva a priori per questo ruolo tanto ambito...
Per quale motivo allora non riusciva a togliersela dalla testa come
aveva sempre fatto con tutte le altre che l'avevano preceduta?
Nel buio della sua stanza,
gli venne naturale chiedersi cosa gli piacesse tanto di lei e
visualizzandola davanti a sé con estrema chiarezza mentre
svolgeva i
suoi compiti quotidiani, si rese conto che oltre ad avere un corpo da
favola, quella ragazza possedeva anche una grazia a dir poco rara per
una donna di così umili origini. Dove aveva imparato a
muoversi e
parlare in quel modo tanto signorile? La cosa più probabile
era che
il suo precedente padrone gliel'avesse insegnato per farne magari la
schiava personale della figlia, ma gli sembrava strano che una simile
perla fosse stata poi venduta al mercato senza nemmeno un
sovrapprezzo. A meno che Lucy non fosse fuggita per chissà
quale
motivo dalla sua dimora venendo in seguito catturata da qualcuno che
non l'aveva riconosciuta, ma gli sembrava tutto troppo assurdo per
essere vero. Se la sua situazione era stata davvero quella, doveva
essersela passata molto meglio rispetto a tante altre schiave, quindi
non avrebbe avuto senso scappare... In quale altro modo però
avrebbe
potuto spiegare il mistero?
Infastidito da quegli strani
pensieri che non gli si addicevano, Natsu scosse la testa con un
sonoro sbuffo. Non gli sarebbe servito a molto continuare a fare
congetture sul passato della ragazza quando avrebbe potuto saperlo
con sicurezza chiedendoglielo direttamente e si ripromise di farlo
quanto prima, per curiosità personale ma anche per prudenza.
Per
quanto il suo cuore fosse più che certo che la bionda non
potesse
costituire un pericolo, infatti, era comunque necessario accertarsi
della sua reale identità. Che lei lo volesse o meno, avrebbe
quindi
scoperto come fosse finita al mercato quel giorno, a costo di
costringerla a dirgli la verità se avesse deciso di
rifiutarsi. Se
le sue ipotesi si fossero rivelate corrette, per quanto assurde, non
sarebbe poi cambiato molto nel loro rapporto, visto che la sua
condizione sociale gli avrebbe lo stesso impedito di sposarla, ma di
certo avrebbe potuto godere maggiormente della sua compagnia in
totale tranquillità portandola con sé persino ai
banchetti e ad
alcune occasioni mondane, per esempio, in modo da sfruttare anche le
sue abilità più nascoste, oltre alla sua
innegabile bravura a
letto... La cosa avrebbe potuto rivelarsi molto utile sotto diversi
punti di vista, e il giovane principe, senza volerlo,
cominciò
subito a pregustarne i benefici. Il pensiero delle sue mani e della
sua bocca che lo avrebbero vezzeggiato per molto più tempo,
però,
arrivatogli spontaneo dopo simili considerazioni, rischiò di
risvegliare in lui il pericoloso desiderio di godere ancora del suo
corpo perfetto, costringendolo a cercare in fretta qualcos'altro su
cui concentrarsi prima che la situazione si aggravasse ulteriormente.
Sarebbe stato bello infatti poterla richiamare nella sua stanza e
riprendere immediatamente da dove si erano interrotti come gli
sarebbe piaciuto fare fin da quando si era obbligato a congedarla, ma
era ormai notte fonda e il giorno successivo avrebbe avuto impegni
importanti per i quali era assolutamente necessario che fosse fresco
e riposato.
Sbuffando di nuovo per la
frustrazione, si girò allora verso il cielo stellato al di
là della
finestra nella speranza di calmare i bollenti spiriti e poter
prendere finalmente sonno, ma il trucco funzionò solo a
metà. Ben
presto infatti, nel totale silenzio di quella stanza troppo vuota, il
giovane si sentì avvolgere da una strana malinconia che lo
fece
sospirare tristemente. Negli ultimi tempi succedeva sempre
più
spesso e l'unica in grado di mandarla via sembrava essere Lucy, il
cui volto dolce e malinconico riapparve subito davanti ai suoi occhi
facendogli desiderare di nuovo di averla lì con
sé. Era incredibile
come la ragazza riuscisse ad attirarlo senza aver mai fatto nulla per
richiamare la sua attenzione e sull'onda di quel pensiero, con sua
enorme sorpresa, gli sembrò addirittura di sentire la sua
voce
chiamarlo e le sue braccia stringerlo dolcemente provocandogli un
intenso brivido lungo tutta la schiena. In risposta il principe
deglutì e trattenne il respiro cercando allo stesso tempo di
bloccare quell'assurda fantasia, ma non potè comunque
impedirsi di
immaginare le sue mani accarezzarlo lente e sensuali e il suo seno
prosperoso aderire alla sua schiena. Ansimò appena di fronte
a
simili sensazioni e in un ultimo lampo di lucidità,
tentò di nuovo
disperatamente di tornare al mondo reale avvertendo intanto il
desiderio crescere sempre di più mentre riviveva, senza
volerlo, gli
intensi rapporti di poco prima.
Una volta calmatosi, il
giovane si scoprì poi a riflettere su quanto sarebbe stato
bello
addormentarsi ogni notte con quella splendida ragazza che lo
coccolava e lo stringeva a sé dopo simili attimi di passione
e
quell'immagine idilliaca gli fece provare uno strano senso di pace e
serenità che lo riportò col pensiero a tempi
più felici.
Si lasciò sfuggire di nuovo
un sonoro sospiro sotto il peso di quei ricordi dolci e tristi allo
stesso tempo, ma il volto sorridente di Lucy e l'illusione delle sue
carezze lo salvarono ancora permettendogli pian piano di rilassarsi e
cedere al sonno con un lieve sorriso sulle labbra mentre anche la
bionda, dall'altra parte del palazzo, faceva altrettanto ripensando a
sua volta agli intensi rapporti appena consumati con il giovane
principe che le aveva rubato il cuore.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che questo mio
piccolo esperimento vi sia piaciuto e di non aver deluso le vostre
aspettative. Immagino che molti di voi avrebbero preferito una lemon
vera e propria, ma se può consolarvi, sappiate che la fic
è in
realtà una sorta di estratto di una probabile long a rating
rosso
che ho intenzione di scrivere appena possibile. Per ovvi motivi
quindi ho lasciato molto sul vago certi particolari importanti della
trama, ma mi auguro di aver reso comunque la storia comprensibile e
piacevole da leggere.
Mi
scuso per aver pubblicato solo oggi (se non altro ce l'ho fatta per
il Nalu Day! XD), ma purtroppo ho pochissimo tempo per scrivere,
motivo per cui preferisco non sbilanciarmi con una data precisa per
la pubblicazione della one-shot successiva. Prometto che
cercherò
comunque di non far passare troppi giorni tra una e l'altra. Se avete
tempo e voglia, fatemi sapere che ne pensate di questa fic che fa
sempre piacere. ;)
Sperando
di poter conoscere presto le vostre opinioni, ringrazio intanto di
cuore The Rosablue91 e krystal86 per aver recensito la one-shot
precedente, ma un grazie speciale spetta anche a tutti coloro che
hanno inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate o che
l'hanno semplicemente letta (siete davvero tantissimi! *-*).
Prima
di togliere il disturbo (?), volevo ricordarvi di aver fondato tempo
fa un gruppo facebook su Fairy Tail e sugli anime e manga in generale
(Edens Zero compreso), che ora sto cercando di seguire molto
più di
prima. Siamo ancora in pochi ma saremo felicissimi di accogliervi a
questo indirizzo: https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/.
Vi aspettiamo numerosi! ;)
Penso
di non avere altro da dire, per ora, quindi non mi resta che darvi
appuntamento alla prossima fic. Grazie ancora per il tempo che mi
avete dedicato e buonanotte per dopo.
Bacioni,
Ellygattina