La città è riarsa
dal sole
di mille sconfitte
ma deglutisco succo
di mela verde ridente
sulla superficie bollente
tanto anche io son così,
e tutto sparisce dal sonno profondo e
d’incanto,
Antiossidante,
alcol etilico sulla fronte,
bagnarsi i circuiti con i tuoi
attacchi feroci e le mie
dolci premure,
sentire che siamo su lunghezze discordanti
un si bemolle
e un fa diesis strampalato,
le belle di notte
argentee
tacitano il silenzio
che nello stravagante parlare
si è acceso,
di arti incrinati e officine all’aperto
Mi dolgo
Scivolo su vallate di cuoio,
su sassofoni performanti,
e allora corri
suoni all’ingrosso
e soffi di vento oltre stelle e
calamari nel mare,
birra al sole e squagli
come fermento lattico
un oceano elettrico
frantumi di fantasmi
passati
Ma la città è riarsa dal sole,
e si duole
contorce
incendia
i ricordi cristallizzati
sul tuo volto