If I’m the devil, you’re my angel

Erano passate poche ore da quando Rufy e gli altri avevano lasciato le acque del territorio di Big Mom, ormai la questione “matrimonio” di Sanji si era finalmente chiusa e potevano lasciarsela alle spalle, andando diretti verso il paese di Wano, dove l’altra metà della ciurma li stava aspettando.
Sembrava tutto calmo e sereno, ma qualcosa turbava la mente di Sanji, che si diresse in cucina con sguardo cupo e colmo di tristezza, attirando l’attenzione di Niki, che aveva indubbiamente capito cos’era che turbava il cuoco. Fece per andare in cucina, aprì la porta e vi trovò Sanji in piedi davanti ai fornelli, immobile.
Gli si avvicinò e gli chiese "Ehi Sanji, che succede? Tutto bene?" il cuoco si girò di scatto e vide la ragazza che lo fissava preoccupata, con quei suoi occhi color blu mare, che avevano la capacità di meravigliare chiunque la guardasse "Niki-chan…Non è niente, davvero…" rispose lui, abbassando lo sguardo.
La ragazza capì che chiaramente mentiva "Dimmi la verità, so che sei turbato, e so anche che riguarda ciò che abbiamo passato a Whole Cake Island. Non tenerti tutto dentro, ti prego… Non di nuovo… ” gli occhi di Niki si fecero lucidi, e Sanji alzò lo sguardo sentendo un filo di tristezza nella voce della ragazza.
"Niki… Chan… Io, è tutta colpa mia… Vi ho convolti in un mio problema che dovevo affrontare da solo, non potevo permettere che vi succedesse qualcosa, non me lo sarei mai perdonato. Tutto quello che è successo, il matrimonio, la mia famiglia, io… Pensavo di essere in grado di poter gestire tutto senza far del male a nessuno, volevo solo che voi foste salvi, ma… Mi sono reso conto che, da solo non ce la potevo fare, e avevo paura… Paura di perdervi… Mi dispiace, mi sento un idiota.”
Sanji finì la frase e le lacrime iniziarono a scendergli a rivoli sulle guance, mentre Niki lo guardò come se stesse per scoppiare in lacrime anche lei, pensando a quanto Sanji si stesse mostrando fragile e vulnerabile in quel momento, quella stessa fragilità che tende a nascondere sotto il suo essere galante e gentile, quella stessa fragilità che anche lei stessa sa di avere, dentro di lei.
Lei era una persona empatica, capiva i sentimenti delle persone, e in quel momento sentiva tutta la tristezza e frustrazione di Sanji che si erano accumulate nel suo cuore. Sentiva il bisogno di abbracciarlo, fargli sentire che era lì, con lui, rassicurarlo, e lentamente si avvicinò al biondo fino a trovarsi davanti a lui, e Sanji notò che stava piangendo in silenzio.
“Niki-can… Non, non piang…” non finì la frase che la ragazza si strinse a lui in un abbraccio caldo, forte, ma bagnato dalle lacrime, e il suo cuore sobbalzò. Stava accadendo davvero? Lei era davvero lì, lo stava davvero abbracciando? Ma soprattutto, lei stava piangendo… Per lui?
“Ascoltami, tu non devi scusarti di nulla, ok? Non è stata colpa tua quello che è successo, è stata dura ma alla fine si è risolto tutto per il meglio, ed è questo l’importante. Non pensare più al passato, a tutte le tue sofferenze e al dolore che hai provato, lascia che scivolino via. Noi siamo qui per te, e ci saremo sempre. So che tu non volevi che ti riportassimo indietro, volevi che ce ne andassimo, volevi che ti lasciassimo lì a vivere una vita piena di dolore e sofferenza, solo per non vedere noi soffrire a causa tua, ma sai benissimo che noi non ti avremmo mai abbandonato. Abbiamo bisogno di te! Io ho bisogno di te… Perciò ti prego, non tenerti i problemi dentro ma parlane con noi, insieme troveremo sempre una soluzione a tutto, come abbiamo sempre fatto. Smettila di combattere da solo, combatti insieme a noi! Siamo una famiglia, Sanji! La tua famiglia!” la ragazza scoppiò a piangere, mentre stringeva a sé Sanji sempre più forte.
Sanji era senza parole, non sapeva cosa dire, sapeva solo una cosa: la sua vera famiglia era lì, sulla Sunny, con Niki e gli altri, e solo lì poteva essere davvero felice, non doveva più scappare dal suo passato, lo avrebbe semplicemente dimenticato e passato oltre.
Allungò le mani intorno alla vita di Niki per abbracciarla, e pianse, ma stavolta erano lacrime di gioia, era felice di essere lì, insieme alla sua dolce Niki, il suo angelo “Mi dispiace, mi dispiace tanto! Sono un idiota, un grandissimo idiota!” gridò, e Niki si riprese dal piangere per un istante.
“Va tutto bene, ci sono qui io. Non sei solo.” lo rassicurò, comparendole in viso un sorriso coperto di lacrime.
La ragazza poi si staccò dall’abbraccio per fissare di nuovo Sanji negli occhi, che ormai non nascondevano più tristezza ma serenità, quella serenità che non provava da molto tempo e che finalmente aveva ritrovato.
“Se ti azzardi e sparire di nuovo, sappi che non ti perdonerò mai, hai capito?” sbuffò Niki, e il biondo sorrise “Tranquilla, non me ne andrò mai più. Resterò con voi fino alla fine, per sempre.”
“Sarà meglio! E adesso, ti va di prepararmi uno di quei dessert che mi piacciono tanto?” gli chiese Niki con uno dei suoi sorrisi più belli e luminosi.
“Tutto quello che vuoi, mio dolce angelo.” rispose lui, con tono dolce.
Perché infondo, loro sono come due forze che si attraggono, e Sanji sa di non poter fare a meno di quella ragazza tanto speciale e incredibile, con la capacità di far sorridere chiunque.
Non era semplice attrazione, era unione in tutto e per tutto. Perfetta sintonia.
Il suo angelo, solamente suo e di nessun altro. Venuto dal cielo per amare lui.
“Se io sono il Sole, tu sei la mia Luna. Se il sono il diavolo, tu sei il mio angelo.”