Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    28/07/2018    1 recensioni
Elsa viveva da sola in un piccolo paesino posto in mezzo ad un lago nel nord d’Italia.
Sola e triste, passava le sue giornate a curare la casa e a pensare a continuamente ai suoi problemi.
Sua sorella Anna, in primis, continuava a cercarla in lungo e in largo per tutta l’Europa, senza però riuscire a trovarla.
Ma perché Elsa rimaneva nascosta in quel piccolo paesino lontano da tutto e da tutti?
Perché non riusciva a ritornare felice?
Che cos’è che poteva affliggerla?
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Hans, Kristoff, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Anna! Aspetta!» gridò Kristoff cercando di inseguirla.
Ma la ragazza non sentì ragione.
Era troppo arrabbiata e frustrata per quello che era appena successo.
Johan si avvicinò a Kristoff per avere qualche spiegazione.
«Non so che dirti, amico mio… Devono aver litigato di brutto. Questo è certo.»
«Parlerò io con Elsa. Tu vai da Anna. Hanno bisogno di ritrovare un po’ di pace» li consigliò Johan.
«Sì. Hai ragione. Spero soltanto che non si perda in questo posto.»
«Il borgo non è tanto vasto. Vedrai che la ritroverai molto facilmente.»
«Capito» replicò infine il venditore di ghiaccio partendo con la sua renna.
Una volta rincasato, Johan si diresse verso la camera di Elsa.
Ma inspiegabilmente, la ragazza non c’era.
«Elsa! Elsa!» la chiamò Johan.
Niente. Lei non rispondeva.
Preoccupato per le sorti della ragazza, la cercò in lungo e in largo per l’abitazione.
Alla fine riuscì a trovarla in bagno intenta a tagliarsi le vene con un tagliacarte.
«Che cosa stai facendo?!» gridò l’uomo precipitandosi verso di lei per toglierli dalle mani l’arma.
«Ne ho abbastanza di questa vita!» gridò disperata Elsa tra le lacrime «Presto nascerà un bambino senza padre e mia sorella non vuole rivolgermi mai più la parola.»
Johan abbracciò la giovane ragazza bionda cercando di confortarla.
«Johan, che cosa ho sbagliato nella vita?» domandò Elsa piangendo e sfogandosi con il suo migliore amico.
«Tu non hai fatto niente di male… Vedrai che tutto si risistemerà.»
«E come? Nessuno vuole avere a che fare con me!»
«Questo non è vero» la brontolò Johan «Ci sono io a consolarti.»
Elsa continuò a piangere tra le braccia dell’uomo.
Johan non l’aveva mia vista in quello stato.
Nemmeno quando quel giorno se la ritrovò dinanzi alla sua porta di casa chiedendo il suo aiuto.
«Johan, come farò a farmi perdonare da mia sorella?»
«Devi solo dargli il tempo di placare la sua rabbia. Vedrai che dopo ti perdonerà.»
«E se così non fosse?»
«Lei è sangue del tuo sangue, Elsa. Vedrai che sarà comprensiva nei tuoi confronti.»
«Non lo so… Anche se la conosco, non sono così ottimista come te.»
«Adesso devi riposarti e smettere di piangere. Tutto questo fa molto male al bambino.»
«Johan, e se io non lo volessi?»
L’uomo squadrò Elsa fulminandola all’istante.
«Una vita è sempre un miracolo di Dio, Elsa. E tu non puoi distruggere quello che Dio ha creato, capisci?»
«Ma lui…»
«Non devi pensare che è figlio di un uomo che odi… Devi pensare che lui è tuo figlio, e che gli vorrai un bene dell’anima.»
«Ho paura di quello che ci potrebbe riservare il futuro.»
«Elsa, finché ci sarò io, tu sarai sempre protetta. Mi hai sentito?»
«Sì… Johan…» disse infine Elsa prima di crollare nel sonno per la stanchezza.
 
 
Dopo aver perlustrato gran parte della cittadina, Kristoff riuscì a rintracciare Anna sulla riva del lago.
La giovane ragazza era intenta a tirare sassolini in acqua per riuscire a calmare la sua collera.
«E’ solo una stupida! Una stupida sciocca!»
«Meno male che ti ho trovata» fece Kristoff andando incontro alla ragazza.
«Che cosa ci fai tu qui?»
«Che cosa ci faccio? Anna, sei scappata inspiegabilmente.»
«Ho le mie ragione se ho fatto ciò, Kristoff… Come quando ho appena scoperto del perché mia sorella è scappata.»
«Me ne vuoi parlare?»
«No. Sono troppo furiosa con lei per raccontarti le cose.»
«Ok.»
Kristoff si avvicinò sempre di più ad Anna con il timore che potesse arrabbiarsi anche con lui.
«Venire qui è stato uno sbaglio.»
«Perché dici questo, Anna?»
«Perché mi sono sentita tradire da mia sorella! E questo non lo tollero!»
«Se non so cosa è successo tra di voi, io non ti potrò mai aiutare o darti un consiglio.»
«Ok, allora ti spiegherò in parole povere: la signorina Elsa, erede al trono di Arendelle, ha avuto la bellissima idea di scappare dal suo regno per il semplice motivo che è rimasta incinta di quel maledetto di Hans e che ha preferito rifugiarsi dalla vergogna fino a questo posto sperduto dell’Italia del nord, piuttosto che ricevere conforto da sua sorella. È tutto chiaro ora?»
«Elsa è incinta?» domandò confuso l’uomo.
«Esatto, hai capito bene.»
«Questa sì che è una notizia.»
«Prepariamoci, Kristoff. Domani mattina all’alba partiremo per tornare ad Arendelle.»
«Torniamo a casa?»
«Non lo capisci lo svedese? Sì! Torniamo a casa.»
Ma Kristoff non sembrò convinto delle decisione di Anna.
«Perché mi fissi con quegli occhi da pesce lesso?»
«Non sono sicuro che sia la decisione più saggia da fare…»
«Ho un regno a cui pensare, Kristoff. Non posso perdere ulteriore tempo con una sorella che non mi rispetta.»
JSei tu che non rispetti le sue decisioni» si impuntò Kristoff.
«Come hai detto, scusa?!»
«Non l’hai ancora capito? Se Elsa è venuta fin qui a cercare aiuto, è perché poteva contare su Johan.»
«Ma poteva contare anche su di me!» gridò Anna.
«Non è la stessa cosa.»
«Che vuoi dire? Io sono sua sorella! La persona più vicina a lei che possa comprenderla.»
«Ne sei sicura?»
«Adesso non più, visto che ha trovato quel mezzo svedese/italiano di Johan.»
«E non ti sei mai chiesta perché?»
Anna rifletté alcuni secondi sulle parole di Kristoff.
«Lei ama Johan, Anna. E di conseguenza, ha pensato di venire fin qua.»
«E anche se fosse? Non poteva farlo venire fin qua?»
«Questo dovresti chiederlo a lei… Molto probabilmente, Elsa non sopportava più le pressioni del regno, così ha deciso di fuggire per ritrovare un po’ di serenità dal suo Johan.»
«Ottima soluzione. Lasciando il regno e me nel caos più totale.»
«Questo non è vero, Anna. Per ora hai fatto un ottimo lavoro sui tuoi possedimenti.»
«La voglia di ritrovare mia sorella, hanno fatto sì di dover prendere delle decisioni affrettate… Come per esempio l’esecuzione di quel traditore e meschino di Hans.»
«Ha avuto quello che si merita. Da qui in avanti, non sarà mai più un problema per te ed Elsa.»
«Sai cosa ti dico? Non m’importa più di lei. Da adesso in avanti penserò a me stessa e al regno.»
Nel sentire ciò, Kristoff assunse un’espressione divertita.
Per poco non gli rise in faccia.
Dovette riuscire a trattenersi.
«Che cos’hai adesso?»
«Io? Niente. Ancora non credo alle mie orecchie… Quando smetterai di mentire a te stessa?»
«Mentire? Ma per chi mi hai preso?»
«Anna, ormai ti conosco fin troppo bene… E’ vero che vuoi tornare ad Arendelle a guidare un regno che senza di te o Elsa potrebbe cadere nel disastro… Ma tu ci vuoi tornare con lei!»
«Questa poi… Stai sbagliando tutto, Kristoff.»
«Ah davvero? Molto bene. Visto che è un bellissimo pomeriggio soleggiato, perché non partiamo immediatamente?»
«Perché non ne ho voglia. Voglio rilassarmi e godermi il panorama di questo posto.»
«Godersi un piccolo laghetto come questo? Ma fammi il piacere.»
«Cosa ne vuoi sapere di me, Kristoff?»
«Tu stai aspettando che tua sorella cambi completamente idea sul rimanere qua. È vero che non ti interessa di Johan… Tu vuoi solo tua sorella al tuo fianco.»
«E dimmi, caro il mio saccente, questa mia volontà è così sbagliata?»
«Finalmente hai confessato le tue reali intenzioni!» gridò l’uomo felice di Anna «Rispondendo alla tua domanda, il tuo pensiero non è sbagliato… Però devi far decidere tua sorella e pensare per lei la decisione più giusta da intraprendere.»
«Tu credi che voglia rimanere fin qui?»
«Io credo di no… Ma di questo, dovresti parlarne con Johan.»
«Non ci penso nemmeno. Quell’uomo non mi piace per niente.»
«E’ più buono di quanto tu possa mai immaginare. Fidati di me che sono riuscito a conoscerlo bene mentre tu cercavi di chiarire con tua sorella.»
«Che cosa vi siete detti?» domandò curiosa Anna ritrovando un flebile sorriso.
«Niente d’importante… Mi ha solo confessato tutto quello che prova per Anna.»
«Quindi lui la ama…»
«Più della sua stessa vita.»
«Benissimo… Ciò vuol dire che non tornerà mai più ad Arendelle da sola.»
«Ottima deduzione.»
Ma nel mentre Kristoff e Anna stavano discutendo tra di loro, videro un’ombra immergersi tra le acque del mare.
Il suo sguardo assassino li lasciò allibiti.
«No… Non è possibile…» fece Anna non credendo ai suoi occhi.
«Anna, che cosa significa? Lui non era…»
«Elsa appartiene solo a me» fece l’uomo con voce grave mentre teneva in mano un pugnale affilato.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94