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Autore: g21    28/07/2018    4 recensioni
Considerazioni di George poco tempo dopo la battaglia di Hogwarts, che ha segnato la perdita del suo gemello.
Storia partecipante al "Goodbye Flash Contest" indetto da Freeshane sul forum di EFP
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Percy Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Senza di te
 
 
 
 
 
Sono solo stasera senza di te
Mi hai lasciato da solo davanti a scuola
Mi vien da piangere
Arriva subito
 
 
 
 
Sto seduto su una panchina malandata fuori dalla Tana. La guerra è finita da poco più di due mesi e io sono nuovamente seduto a fare niente.
 
Mi viene quasi da ridere.
 
Io, che non sono mai stato fermo per un minuto intero, ora non ho niente da fare. Accanto a me una vecchia rivista di Quidditch, scolorita dal tempo.
 
Porto lo sguardo sullo stagno poco distante e noto, guardando meglio, due farfalle che si rincorrono sul pelo dell'acqua. Sembrano giocare felici, incuranti di quello che succede loro intorno. Non si preoccupano di quello che perdono o acquistano, non pensano ai problemi che creiamo noi.
 
Prendo in mano la rivista e la sfoglio distrattamente. Dalle pagine cade una foto che si appoggia leggera ai miei piedi. Con una lentezza che non mi appartiene raccolgo l'immagine e la volto.
 
Sento una fitta allo stomaco mentre vedo due ragazzi identici ridere e scherzare. La foto è stata scattata alla coppa del mondo di Quidditch, perché entrambi sono vestiti con i colori dell'Irlanda.
 
Chiudo gli occhi mentre una lacrima si libera dai miei occhi.
 
Fred, il mio gemello, la mia metà, il mio confidente, il mio braccio destro, è morto in battaglia. Non ha mantenuto la promessa.
 
Insieme, qualsiasi cosa accada.
 
Abbiamo fatto la storia di Hogwarts. Non sapevamo cosa fosse la noia. Magari qualcuno ci ha visto solo un anno, ma lasciavamo sempre un segno del nostro passaggio, come fossimo una forza della natura. E, quasi sicuramente, qualcuno avrà un ricordo di noi per tutta la vita.
 
Una lacrima scivola sulla foto, coprendo il volto di Fred.
 
Eravamo ad Hogwarts quando è successo, il 2 maggio. Eravamo l'uno al fianco dell'altro, com'è sempre stato. Stavamo ridendo per una battuta fatta da Percy, la prima dopo molto tempo, ed è successo. Un'esplosione dietro di noi, i pezzi di pietra che volavano e il mio mondo è crollato.
 
Sul suo viso l'ombra di un sorriso, l'ultimo.
 
I rumori della battaglia sono scomparsi, un unico pensiero, un solo nome.
 
Fred.
 
Fred che se n'è andato, lasciandomi lì, solo, con l'anima spezzata.
 
Non ho mai pianto, nemmeno una minuscola lacrima, da quando avevo ricordo, ma è stato più forte di me. Il pensiero di essere rimasto da solo, senza il mio gemello, ad Hogwarts, dove abbiamo combinato le cose peggiori, mi ha fatto piangere come mai prima di allora.
 
Lo sguardo è corso subito verso Percy, immobile. Nei miei occhi una richiesta, una soltanto. Che questo sia solo un terribile incubo. Guardavo l'arco di pietra alla mia sinistra, la speranza che ancora non mi aveva abbandonato totalmente. La speranza di vederlo arrivare di corsa. .
 
Invece no, non è tornato.
 
Ho aspettato per cinque minuti buoni, poi mi sono abbandonato alla tristezza, qualcosa che non avrei mai pensato di fare.
 
Lo guardo sorridere dalla foto, un sorriso che non lo ha mai abbandonato. Anche quando qualcuno dei nostri amici veniva preso in giro avevamo sempre la battuta pronta. Uno dei nostri grandi pregi era questo, saper portare allegria e spensieratezza anche nel più cupo degli ambienti.
 
Giro la foto e noto una frase, scritta quasi di fretta.
 
-Dirsi addio non ha importanza. È il tempo passato assieme che davvero conta-.
 
Volto di nuovo l'immagine e mi vedo nuovamente con il mio gemello. Ci siamo sempre capiti al volo, bastava uno sguardo e già avevamo capito cosa fare. Fred l'ha fatto anche da morto, con quella frase.
 
Troppo preso dal dolore da non accorgermi di questo punto di vista. Non ha senso pensare così tanto ad una perdita, quando in vita è stato fatto tutto quello che c'era da fare.
 
Sorrido, per la prima volta dopo tempo, e torno a guardare lo stagno.
 
Le due farfalle sono ancora lì, incuranti di tutto, come dovrebbero fare tutti. Allungo le gambe portando le mani dietro la testa, guardando il cielo, il pensiero rivolto al nostro negozio di scherzi.
 
Una sola cosa da fare: tornare a sorridere, per far sorridere gli altri.
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice
Mi sto rendendo conto che sto passando molto tempo in questo fandom. Probabilmente è per il fatto che ho ricominciato a leggere i libri. Comunque, non sono qui per giustificarmi. Grazie a un contest sono riuscita a scrivere sui gemelli, una cosa che già avevo intenzione di fare. Forse sono stata banale a parlare della morte di Fred, ma ho dovuto farlo, perché è una delle morti che più mi ha toccato (oltre a quelle di Sirius e di Lupin). Se qualcuno vuole darmi un parere è libero di farlo.
Giulia
 
  
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