Là nel cielo limpido svuotato dalle candide nubi le stelle brillavano lucenti come diamanti.
Un aquila ed un falco continuavano ad inseguirsi ignorando il vento che sferzante colpiva le loro ali, le belle piume ed il prorompente becco, sguardo deciso ed iridi nere come la notte.
Il falco gli stava dietro veloce come un fulmine, risplendeva il suo sinuoso corpo da rapace sotto gli sguardi furbi della luna.
L'uomo dal reale sangue si perse ad ammirare quella gara continua, appoggiato contro il balcone della grande casa, la pelle ambrata disseminata di ferite da guerra, accanto a lui la figura dolce ed esile della donna.
'Se vincerà il falco sarò la tua sposa.'
Mormorò in un attimo, la voce calda accarezzata dalla frescura della sera, i crini turchini sul viso ceruleo.
'Non sarai mai mia sposa, non ne sei degna.'
Tono autoritario ed occhi fissi alle due creature.
Oltre alle steppe ed i prati fioriti, tra le fronde degli alti abeti e dei tristi salici, sfioravano l'acqua e poi ancora più in alto.
Nessun vinto o vincitore, fermi ora su un tronco eccoli lì.
'Dì ciò che vuoi, io mantengo le mie promesse, ma ricorda puoi giacere con tutte le donne che vuoi ma alla fine è me che avrai.'