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Autore: ali04    29/07/2018    2 recensioni
Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo.
Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pianista del corso che seguivo fosse abbastanza bravo per accompagnare la mia ugola d'oro.
E, come sospettavo, ho scoperto di essere incredibilmente bravo anche in quello. Così eccomi qui: davanti alla SAA, pronto per la mia audizione.
Sarà una passeggiata per uno come me.
Io sono Byun Baekhyun, e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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36. L'ULTIMA NOTTE 
 
 
 
POV BAEKHYUN

- Veloci, veloci! Non voglio correre il rischio che Chanyeol si svegli e la senta per caso. 
Chen sbuffò per le mie parole e sbadigliò rumorosamente. 
- Non ho ancora capito perché dobbiamo sentirla all'alba.
- Te l'ha appena detto - gli spiegò Suho - Al mattino presto ci sono meno possibilità che Chanyeol sbuchi all'improvviso e la senta.
- Sono così curioso! - esclamò Kyungsoo, accelerando il passo - Mi sembra di essere a conoscenza di un enorme segreto.
- Lo sei - dissi - Nessuno di voi deve fare parola di ciò che sentirete ora. Né con Chanyeol, né tanto meno con i vostri fidanzati e fidanzate. Chiaro? 
- Chiaro! - esclamarono i miei tre amici, in coro. 
Erano le 5 del mattino e l'alba era appena sorta. Ci eravamo svegliati prestissimo e stavamo camminando a passo spedito verso l'aula di pianoforte dove avrei fatto sentire ai miei amici la canzone per l'audizione. 
Io e Chanyeol avevamo completato la melodia un paio di giorni prima ed avevo già riscritto il testo, che si era rovinato con la pioggia. 
Nonostante le insistenze del mio ragazzo, non gli avevo fatto sentire la canzone per intero, anche se ero combattuto: la mia audizione, fissata proprio il giorno dopo il saggio, mi rovinava i piani.
Avevo programmato di far sentire a Chanyeol la canzone direttamente all'audizione, perché volevo che fosse lì con me. Lo volevo al mio fianco in quel momento della mia vita ma, invece, non ci sarebbe stato. Sapevo che anche lui non sapeva che fare: venire con me, oppure non deludere i suoi amici e fare il saggio con loro. Alla fine avevamo deciso che lui sarebbe rimasto al campo e io sarei andato a Seoul. 
Ma quando gli avrei fatto sentire la canzone? 
Ci avrei pensato poi, ora volevo un parere dai miei amici perché, se loro avessero detto che era brutta, non valeva la pena di farsi tante crisi. 
Entrammo nell'aula deserta cercando di fare meno rumore possibile.
- Il professor Henry l'ha sentita? - mi chiese Kyungsoo sussurrando, nonostante fossimo soli.
- Non per intero, ha letto il testo e ne ha sentito delle parti quando io e Chanyeol ci lavoravamo. Ma prima volevo che la sentiste voi. 
Aprii lo spartito e mi misi al piano, mentre i miei amici si sedevano sui banchi in prima fila. 
Dopo aver scaldato la voce, mi voltai verso di loro.
- Promettete che sarete sinceri? Non voglio che mi diciate che è bella se invece non vi piace, perché i professori della SAA non saranno gentili e comprensivi. Voglio la vostra vera opinione. Okay? 
I ragazzi annuirono.
- Prometto di dire ciò che penso davvero.
- Anch'io prometto.
- Saremo brutali. 
Li ringraziai con un sorriso, poi misi le dita sui tasti ed iniziai. 
Ogni volta che premevo quei tasti, mi sorgeva una domanda: ero davvero stato io a comporre questa canzone? 
Avevo avuto Chanyeol al mio fianco, ma il grosso del lavoro l'avevo fatto io. Non avrei mai immaginato che, un giorno, sarei riuscito a comporre una melodia così bella. 
Ancora stentavo a crederci.
Le mie dita si muovevano veloci sui tasti e la mia voce riempiva l'aula. Non volevo guardare i miei amici perché temevo che un loro sguardo mi avrebbe bloccato. Preferivo restare concentrato e dare il meglio di me.
Questa canzone era bella, non avevo dubbi. Avrei fatto un figurone.
Quando finii, chiusi gli occhi e feci un bel respiro: dovevo proprio guardare quei tre? Forza, Baekhyun, sei orgoglioso del tuo lavoro!
Aprii piano gli occhi e li guardai.
- È davvero fantastica.
La voce che aveva parlato non proveniva da uno dei miei amici: era il professor Henry. 
Lo guardammo tutti, sorpresi dal suo arrivo improvviso. Henry entrò nell'aula e si appoggiò al pianoforte. 
- È tutta opera tua? 
Annuii: - Chanyeol mi ha aiutato un po', ma ho composto soprattutto io.
Finalmente mi decisi a lanciare un'occhiata ai miei amici: Suho stava piangendo, Chen mi fissava a bocca aperta e Kyungsoo aveva sgranato ancora di più i suoi enormi occhi.
Dovevo intuire che gli piaceva? 
- Allora? - chiesi titubante - Vi piace? 
Tutti e tre annuirono ed iniziarono a parlare contemporaneamente, per dirmi quanto amavano la canzone. Io sorrisi e, mentre li ascoltavo, il mio sguardo cadde sul calendario.
Era il 31 Agosto.
Improvvisamente sentii una stretta all'altezza del cuore: l'audizione sarebbe stata tra due giorni, ma il giorno dopo sarebbe stato il mio ultimo al SM Camp, perché nel pomeriggio sarei partito con Luhan verso Seoul. 
Chiusi gli occhi e cercai di non farmi prendere dal panico: andava tutto bene, no? Però il tempo era davvero volato. Mi sembrava ieri che ero sceso dall'auto con le mie innumerevoli valige ed avevo parlato con Suho e con... 
Sospirai e mi resi conto che nella stanza c'era silenzio. 
- Baek, tutto bene? - mi chiese Kyungsoo.
Non mi ero accorto che si erano zittiti e mi guardavano. 
- Sì - mi sforzai di sorridere e guardai il professor Henry - Secondo lei passerò l'audizione? 
Lui sorrise ed annuì: - Se non fai un errore sciocco come l'altra volta, sono sicuro che la passerai.
I miei amici saltarono giù dai banchi in cui erano seduti e mi strinsero in un abbraccio a 4.
- Andrà benissimo! 
- Non puoi fallire stavolta. 
- Se non ti prendono, sono degli idioti bastar...
- Chen!! 
Mi lasciai abbracciare e ridemmo tutti quando anche il professor Henry si unì all'abbraccio.
Un capitolo della mia vita stava per concludersi, ma mi aveva portato amici veri, la passione per la musica in tutte le sue forme, la conoscenza del vero Baekhyun e l'amore della mia vita. 
Non dovevo aver paura di ciò che sarebbe successo tra due giorni. 
In ogni caso, avrei vinto.
 
*

Feci gli ultimi test di canto e pianoforte e in entrambi presi il massimo dei voti: direi che potevo essere fiero di me stesso.
All'ora di pranzo corsi in mensa, affamato. Il nostro tavolo era già pieno di ragazzi urlanti, o meglio, l'urlante era Lay che usava quei momenti per dare gli ultimi ordini prima del saggio.
Il giorno prima erano arrivate le giacche e i pantaloni che componevano l'outfit per l'esibizione. C'era anche il mio perché, cito testualmente le parole di Lay: "Non importa se ci sei o no. Sei pur sempre parte del gruppo."
Avevo pensato di tenere la giacca durante l'audizione, perché forse così avrei avuto la sensazione di averli tutti con me. Soprattutto Chanyeol.
Riempito il mio vassoio li raggiunsi.
- Devi andare a tempo, Suho. Resti sempre indietro. - stava dicendo Lay ad un Suho stizzito.
- Sto facendo del mio meglio! 
- Non è abbastanza! 
- Chanyeol fa più schifo di me!
Il mio ragazzo scoppiò a ridere: non si offendeva davvero mai.
- Nel pomeriggio dovrebbero iniziare ad arrivare i primi genitori. - disse Kyungsoo, per interrompere quel battibecco. 
- Mia madre non vede l'ora di vedere un altro spettacolo - Chen sorrise - Vedrà che sono migliorato ancora nel ballo.
- Non vedo l'ora che tu conosca i miei genitori. - bisbigliò Xiumin al suo ragazzo.
Guardai Chanyeol: - I tuoi genitori verranno? 
Con tutti i pensieri che avevo avuto in quei giorni non mi ero reso conto che forse avrei conosciuto i genitori di Chanyeol. Chissà com'erano... di sicuro un gigante e un elfo.
- No, i miei sono troppo impegnati con il lavoro - mi rispose lui, alzando le spalle - Non sono mai venuti a vedere un saggio. I tuoi invece? 
- Mia madre sarebbe venuta, ma visto che non faccio più il saggio le ho detto di non fare il viaggio per nulla. 
Chanyeol sospirò e mi prese la mano, sotto il tavolo. 
- Sono ancora arrabbiato con quelli della SAA per aver organizzato l'audizione proprio quel giorno. 
- Lo so - sbuffai - Ma dopo che avrò fatto l'audizione tornerò a prendere le mie cose. Tu mi aspetterai qui, vero?
Chanyeol abbassò lo sguardo ed annuì: - Certo, sarò qui quando arriverai e torneremo insieme a Seoul.
Cercai di fermare le lacrime e gli appoggiai la testa sulla spalla. Di solito amavo i cambiamenti nella mia vita, ma l'idea di finire il campo estivo mi lasciava senza fiato, non riuscivo ad esserne felice. Avrei voluto che quel periodo durasse tutto l'anno.
Finito il pranzo uscimmo diretti alla palestra. Io non avrei più provato con loro, ma niente mi impediva di guardarli. Ciò avrebbe anche evitato che mi mettessi in un angolino a pensare alla SAA e a deprimermi. 
Lay guidava il gruppo, mentre lui e Jongin parlavano di un cambiamento che avrebbero dovuto fare alla coreografia perché si notasse ancora meno che mancava una persona; Kyungsoo, Suho e Sehun parlavano del saggio; Chen e Xiumin dei loro genitori. 
Invece Chanyeol teneva stretta la mia mano, come se potessi scappare via da un momento all'altro. 
Fu allora che la vidi.
I capelli castani e lunghi perfettamente in ordine, gli enormi occhiali da sole scuri, il tubino bianco, i tacchi alti, l'aria sperduta e curiosa. 
Era lei. Non ci volevo credere.
Socchiusi gli occhi, convinto di aver avuto solo un'allucinazione. Invece no, era davvero lì. 
Oddio.
- Mamma?! - mi staccai da Chanyeol e le andai incontro. I primi passi verso di lei si trasformarono in una corsa e mi buttai letteralmente tra le sue braccia. Ciò la sorprese così tanto che non ricambiò subito: odiavo gli abbracci, e lei lo sapeva bene, ma quel posto mi aveva cambiato e ora anche mia madre se ne sarebbe accorta. 
- Baekhyunnie caro! 
Appena mi spostai, lei mi prese il viso tra le mani e i suoi occhi, nascosti dagli occhiali scuri, mi scrutarono il viso. 
- Caspita, ma sei così... non so. C'è qualcosa di diverso in te. Mi sei mancato, piccolino mio.
- Mi sei mancata anche tu! - la abbracciai ancora, troppo felice e sconvolto per controllarmi. 
- Cosa ci fai qui? - chiesi poi, guardandomi alle spalle: i ragazzi erano spariti, forse capendo ciò che stava succedendo e volendomi lasciare i miei spazi. 
- Sono venuta per il saggio.
La guardai, sorpreso: - Ti avevo scritto che io non partecipo. Ho l'audizione per...
- Lo so - disse lei, scacciando la mia frase con la mano - Ma io volevo vedere lo stesso questo posto così... rustico.
Ridacchiai: - Vieni, ti faccio fare un giro e poi ti presento i miei amici. 
Presi mia madre sotto braccio e la guidai per tutto il SM Camp. 
Le feci vedere la mensa, l'aula di canto e quella di pianoforte, per poi arrivare alla mia camerata. Avrei voluto portarla anche al lago, ma già quel breve giro era stato un'impresa, visto il suo abbigliamento inadatto. 
Entrammo e ringraziai mentalmente Suho per aver messo un po' d'ordine.
- È molto... 
- Il mio letto è quello sopra. - la interruppi, indicando il letto.
- Questo posto è davvero... non da te.
Mia madre finalmente si tolse gli occhiali, poi tentennò un po', ma alla fine si decise a sedersi sul letto di Suho.
- Baekhyunnie, sei stato davvero felice qui? - mi chiese, improvvisamente. 
Annuii subito: - All'inizio è stato difficile, ma poi... non lo so, è stato come se avessi trovato il posto perfetto per me. 
Lei mi fissò, abbassandosi un po' con il busto.
- Sei davvero il mio Baekhyunnie? Il mio bambino che voleva il bagno in camera così da usarlo solo lui? Che non è mai voluto andare in campeggio perché odiava la natura e l'aria aperta? Che se aveva un letto più piccolo di due piazze e mezza aveva una crisi di nervi?
Mio dio, ero davvero così odioso? 
Ridacchiai nervosamente: - Credo di essere cambiato parecchio, mamma.
- Sì, me ne sono subito resa conto. - disse lei dolcemente e poi si rimise gli occhiali, alzandosi in piedi. 
- Allora! - esclamò - Chanyeol? Quando hai intenzione di farmelo conoscere? 
Arrossii di colpo: avevo dimenticato di averle raccontato tutto su Chanyeol. Tutti i miei dubbi, la mia confusione, la sua pazienza. Mia madre sapeva ogni cosa.
- I-io te lo presento subito. - balbettai ed uscimmo dalla camerata, diretti verso l'aula di danza. 
Camminavo veloce e mia madre arrancava per starmi dietro, ostacolata dal vestito troppo stretto e dai tacchi troppo alti.
- Tesoro, anche questo ragazzo non è come quelli con cui... beh, hai avuto interazioni prima?
Mi bloccai e lei rischiò di finire addosso alla mia schiena. 
- Mi sono innamorato, mamma.
Lei mi guardò a bocca aperta: - Davvero? Innamorato innamorato? 
Annuii e sospirai: - Innamorato. Lo amo come non ho mai nemmeno immaginato di poter amare una persona. E lo so che ti sembrerà rumoroso, fastidioso e preparati alla sua risata inquietante, ma quando lo conosci bene, scopri che è la persona più buona e amorevole del mondo. 
Mia madre sorrise e mi prese sotto braccio: - Allora dev'essere davvero un ragazzone dei boschi speciale. 
Risi: - Lo è. 
Arrivammo all'aula di danza ed entrammo senza bussare. I ragazzi stavano facendo gli ultimi passi della coreografia e, quando si accorsero di noi, si fermarono subito. Lay spense la musica e battè le mani, raggiungendoci.
- Ma che piacere conoscere la mamma del nostro amico Baekhyun!
Mia madre lasciò che lui le facesse il baciamano e potrei giurare di averla vista arrossire.
- È lui Chanyeol? - mi chiese e io scossi la testa, cercando il mio ragazzo. Lo vidi di spalle, intento a parlottare con Chen e Kyungsoo che gli stavano... sistemando i capelli? 
Ridacchiai intenerito e feci qualche passo verso di lui, gli afferrai la mano e lo trascinai da mia madre. 
- Mamma, lui è Chanyeol. 
La sua reazione fu esattamente quella che mi aspettavo: si abbassò gli occhiali sul naso e fece scorrere uno sguardo incredulo dall'alto verso il basso e viceversa.
- Salve, signora Byun. Io sono Chanyeol e sono il ragaz...
- Santo cielo, Baekhyunnie! - lo interruppe mia madre - Wow! 
I ragazzi ridacchiarono e sia io che Chanyeol arrossimmo, in imbarazzo. 
- B-beh, ora loro devono fare le prove, mamma. - provai a spingerla verso la porta, ma lei continuava a guardare Chanyeol.
- Lui viene con noi? 
- No.
- Ma dai, lo voglio conoscere. Voglio sapere chi ha fatto innamorare il mio bambino. - disse, puntando i piedi, e riuscì a liberarsi. 
Sospirai rassegnato e Chanyeol mi sorrise incoraggiante.
- Mamma, ti presento anche gli altri. Loro sono Chen, Kyungsoo e Suho, e sono i ragazzi con cui divido la camerata - iniziai indicando i miei amici e loro salutarono educatamente - Poi ci sono Lay, Jongin, Xiumin e Sehun.
Mia madre salutò tutti, soffermandosi particolarmente su Sehun.
- Ciao a tutti - disse, scandendo lentamente parola per parola, come se non fosse certa riuscissero a capire la sua lingua - È un piacere conoscere tutti voi, persone umili. 
Mi spiaccicai una mano sulla faccia: - Mamma, ti prego. Ti capiscono. 
- Ma i plebei sono istruiti? 
- Mamma?! - esclamai sconvolto e in imbarazzo: temevo che i miei amici potessero offendersi. 
Invece sentii una risatina da parte di Chanyeol, poi di Lay ed infine scoppiarono tutti a ridere fragorosamente. 
- Adoro tua madre! - esclamò Chen.
- Perché non resta anche lei a vedere le prove? - chiese Jongin - Magari una piccola parte, così non si rovina la sorpresa dell'esibizione. 
- Sì, per favore! - Kyungsoo e Xiumin accompagnarono mia madre su una panca appoggiata contro il muro perché si sedesse.
Lei si tolse gli occhiali e si rilassò, incuriosita da tutta quella situazione. 
Sospirai: era andata meglio di quello che mi sarei aspettato. 
- Ehi - Chanyeol mi sorrise - Tutto bene? 
Annuii: - Mia madre è strana ed impegnativa. 
Lui mi baciò la fronte: - Dovevi pur aver preso da qualcuno. 
Arrossii e ridacchiai, poi gli diedi uno spintone scherzoso: - Fai le prove, gigante. 
Chanyeol rise e mi fece l'occhiolino, ma prima di riprendere le prove sussurrò con fare cospiratorio: - Dopo il coprifuoco vengo a prenderti. 
Tutto qui. Sentii un brivido lungo la schiena ed annuii, raggiungendo poi mia madre che, ogni volta che la musica partiva, batteva le mani a tempo. 
La mia vecchia vita e quella nuova erano insieme in una classe di danza. Che situazione strana e meravigliosa. 
 
*

Dopo aver spedito mia madre in un piccolo hotel in città e aver cenato, aspettai con ansia il coprifuoco. Quando improvvisamente sentii bussare piano alla porta, aprii e Chanyeol mi prese subito la mano.
Ci inoltrammo nel bosco, ma non troppo lontano dal campo, fino ad arrivare a una piccola radura illuminata dalla luce della luna. Chanyeol si sedette a terra, con la schiena appoggiata ad un tronco, e io mi accoccolai tra le sue gambe. 
- Questa è la nostra ultima notte insieme qui al campo. - disse in un sussurro, nonostante fosse impossibile che qualcuno ci sentisse. 
Non risposi e gli presi una mano, appoggiandola poi sulla mia guancia. Chiusi gli occhi e mi imposi di essere allegro e simpatico: non volevo passare l'ultima notte a piangere mentre Chanyeol cercava di consolarmi. 
- Baek?
- No. Non voglio pensarci, ti prego. Salutarti domani sarà tremendo e dover affrontare l'audizione senza averti accanto... voglio solo parlare di cose belle stasera. 
- Va bene - sorrise - Di cosa vuoi parlare?
Ci pensai un po', poi ridacchiai: - Di quanto fai schifo a ballare.
- Ehi! - esclamò Chanyeol, mentre io scoppiavo a ridere - Vi avevo avvertiti che ero negato, ma Lay mi ha voluto lo stesso.
- Credo che a lui non importi se siamo bravi a ballare o a cantare. Gli basta che facciamo questa cosa tutti insieme. 
Sentii le braccia di Chanyeol stringermi di più a sé: - Senza di te mancherà sempre un pezzetto. 
Restammo qualche minuto in silenzio, ad ascoltare i rumori del bosco e a goderci quell'ultima notte. 
- Yeol? - sussurrai dopo un po' - Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando mi hai visto il primo giorno? 
Lui ridacchiò: - Che eri così piccolino, in mezzo a tutte quelle valige. 
Gli diedi una leggera gomitata: - Dico davvero. 
- Okay - si arrese ridendo - Beh, ho pensato che sembravi così spaesato e confuso. Era evidente che ti sentivi fuori posto. 
- E quando... quando ti sei innamorato di me?
Lui restò in silenzio qualche secondo, pensieroso.
- Vuoi sapere quando mi sono innamorato di te? 
Voltai leggermente il viso per guardarlo ed annuii.
Lui sorride, ripensando a quel momento: - Mi sono innamorato di te la sera del falò. 
Sgranai gli occhi, sorpreso: - Ma... era la prima sera!
- Già - mi sorrise dolcemente - Avevo pensato che eri carino, ma quando hai iniziato a cantare... beh, il mio cuore è diventato tuo. 
Mi asciugai velocemente una lacrima che era sfuggita al mio controllo: non dovevo piangere! Mi ero ripromesso di non farlo.
- Tu invece? - chiese lui - Cos'hai pensato la prima volta che mi hai visto? 
- Che eri troppo sexy per essere vero. - risposi ridacchiando, per alleggerire l'atmosfera.
Infatti lui scoppiò a ridere: - Baek, la verità. 
- È questa! - esclamai - Questa è la primissima cosa. Poi ho pensato che eri tanto alto, tanto strano e che dovevi starmi alla larga il più possibile. 
Chanyeol scosse la testa, rassegnato: - E quando ti sei innamorato di me? 
Mi voltai, mettendomi seduto a cavalcioni sopra di lui.
- Lo vuoi davvero sapere? 
Lui annuì e io presi un bel respiro.
- Mi sono innamorato di te quando sei venuto a rifarmi il letto la prima sera, perché io non ero capace - lui sbattè le palpebre, sorpreso, ma io non avevo finito - Mi sono innamorato di te quando mi hai recuperato all'entrata del campo, con tutti i miei bagagli e una crisi isterica in corso, mi hai calmato e convinto a restare; mi sono innamorato di te quando hai portato la mia tastiera, oltre alla tua, nel bosco perché ero esausto e quando poi mi hai portato al lago la prima volta, per aiutare la mia creatività inesistente; mi sono innamorato di te quando hai scritto il tuo nome accanto al mio per il torneo e quando mi hai abbracciato in hotel, nonostante fossi arrabbiato con me, mentre io piangevo; mi sono innamorato quando ho letto la canzone che hai scritto per me; quando mi hai salvato al ballo e, togliendomi tutto il trucco che mi ero messo, mi hai detto che così ero più bello; infine mi sono innamorato quando hai aspettato e aspettato che io finalmente mi svegliassi ed aprissi il mio cuore. Non mi sono innamorato di te in un momento preciso, è successo per tante piccole cose che hai fatto.
Finito il mio monologo, asciugai le lacrime a Chanyeol.
- Non piangere, gigante - ridacchia e gli sollevai i lati delle labbra, in uno strano sorriso - Così va meglio. 
Lui posò la fronte sulla mia: - Ti amo, piccoletto. Non immagini nemmeno quanto. 
- Ti amo anch'io, Yeol, e vorrei tanto che tu fossi con me all'audizione. 
- Sarò con te. Non fisicamente, ma la mia mente e il mio cuore saranno con te. Quando sarai seduto davanti al pianoforte, chiudi gli occhi e immagina che io sia seduto accanto a te. 
Annuii e mandai al diavolo il mio tentativo di trattenere le lacrime. 
Lo baciai cercando di trasmettergli tutto l'amore e la gratitudine che provavo per lui. Avrei passato quella maledetta audizione e l'avrei reso orgoglioso di me.
 



POV LUHAN

L'ultimo studente del mio corso stava affrontando il suo esame e sapevo già che gli avrei dato un voto alto. Finalmente il periodo delle verifiche era finito e potevo rilassarmi un po', anche se tutto questo stress da prove finali mi aveva distratto da Sehun, Leeteuk e la decisone che doveva prendere riguardo a noi due.
Sehun era stato uno dei primi a fare il suo esame. Quando era arrivato il momento di mettergli il voto avevo tentennato un po': dovevo dargli un voto non troppo alto per evitare sospetti sulla mia imparzialità? Il ragazzo meritava il voto massimo, ma... avevo scosso la testa e mandato mentalmente a fanculo tutto.
Sehun meritava il massimo dei voti? Bene, l'avrebbe avuto. 
Quando anche l'ultimo studente finì, gli sorrisi e scrissi la sua valutazione sul registro, poi mi alzai.
- Ragazzi, con oggi abbiamo finito le verifiche. È stata davvero un'estate fantastica e volevo ringraziarvi per il lavoro fatto insieme. 
I miei ragazzi si alzarono dai loro posti per uscire ed alcuni si fermarono da me per salutarmi e ringraziarmi. Questo era il momento che preferivo in assoluto: il momento in cui mi rendevo conto che avevo davvero fatto qualcosa di buono.
Non servì nemmeno che controllassi dov'era Sehun: sapevo che stava aspettando che la classe fosse vuota. 
In quei terribili giorni di attesa eravamo stati attenti come prima, ma tra di noi era sorta un'ombra: quella della decisione di Leeteuk.
Rimasti da soli, Sehun si alzò e mi raggiunse, poi mi abbracciò stretto.
- Sei stato il miglior insegnante di flauto che ho avuto. 
Ridacchiai: - Sono stato anche l'unico con cui sei andato a letto, spero.
Sehun scoppiò a ridere e ciò smorzò per qualche secondo la tensione che ci circondava.
- Dopodomani tornerò a Seoul e verrò a prenderti nell'albergo in cui starai con Baekhyun? 
- No - mi allontanai da lui per raggiungere la cattedra e raccogliere le mie cose - Dopo l'audizione io e Baekhyun torniamo qui, anche perché andiamo con l'auto di Leeteuk. Tu aspettami, ce ne andiamo insieme. 
Sorrisi e Sehun mi baciò, ma proprio in quel momento la porta della classe si aprì. 
Ci allontanammo lentamente l'uno dall'altro, ormai senza timore di essere scoperti ma, fermo a guardarci, c'era proprio Leeteuk.
Sehun passò visibilmente in modalità combattimento e gli misi una mano sul braccio, per cercare di calmarlo. 
- Ciao, ragazzi. - ci salutò il direttore e fece qualche passo dentro l'aula. 
- Salve. - salutammo io e Sehun, all'unisono.
- Allora, noi abbiamo lasciato un discorso in sospeso.
Leeteuk si appoggiò ad un banco ed incrociò le braccia al petto.
Né io né Sehun parlavamo ne ci azzardavamo a muovere un muscolo, ma ero certo che, se Leeteuk avesse provato in qualche modo a separarci, nessuno di noi due l'avrebbe accettato. 
Leeteuk fece un respiro profondo e ci guardò, rassegnato. 
- Come posso separarvi, vedendo come siete legati l'uno all'altro?
Sbattei le palpebre: stava davvero dicendo quello che credevo?
- In questi giorni vi ho osservati e ho controllato tutte le valutazioni di Sehun. Devo ammettere che niente è stato fatto nel modo sbagliato: Sehun non ha avuto nessun tipo di agevolazione e, inoltre, siete stati molto discreti. Vi ho guardati e ho capito che siete davvero innamorati. Perciò chi sono io per separarvi?
Un sorriso si aprì spontaneo sul mio viso e guardai Sehun: anche lui aveva capito.
- Oltretutto - continuò il direttore - Ho chiesto a Chanyeol di essere il nuovo insegnante di chitarra l'anno prossimo e, visto che lui e il signor Byun stanno insieme e spero di riavere anche lui qui l'anno prossimo, ciò li porterà ad essere nella vostra stessa situazione. Mica posso far separare tutte le giovani coppie e distruggere tutti questi nuovi amori! 
Non riuscii più a trattenermi ed abbracciai Leeteuk.
- Grazie grazie! Davvero io...
- Aspetta, Luhan. - mi interruppe e io temetti di aver mal intuito che ci stava dando la sua benedizione. 
- Non mi opporrò in nessun modo a questa vostra storia, ma a tre condizioni. 
Io e Sehun ci preparammo mentalmente: avevamo esultato troppo presto. 
- La prima - Leeteuk contò con le dita - È che Luhan continui ad essere imparziale e giusto nei riguardi di Sehun. La seconda è che siate discreti anche l'anno prossimo. Non dico che non vi potete guardare, ma non sbaciucchiatevi in mezzo al campo come quando vi ho sorpresi.
Arrossimmo entrambi ed annuimmo.
- La terza?
Leeteuk mi guardò fisso negli occhi: - Niente più bugie. Per qualunque cosa, bella, brutta, imbarazzante, sconvolgente, venite a parlarmene. La cosa che mi ha fatto stare più male non è stata la vostra relazione, ma aver scoperto l'enorme bugia che mi avevate propinato. 
Abbassai lo sguardo: - È colpa mia.
- No - disse subito Sehun - La colpa è di entrambi e accettiamo le condizioni. 
- Bene - Leeteuk tornò a sorridere e mise una mano sulla spalla ad entrambi - Siete davvero adorabili, e odio avervi dato l'impressione di non poter essere sinceri con me. 
- Ci dispiace davvero tanto. - dissi e Leeteuk alzò le spalle.
- Ormai è fatta. Bene, ora io torno al mio lavoro, che ormai sta per concludersi. Vi auguro una buona giornata.
Quando Leeteuk fu uscito, abbracciai Sehun e nascosi il viso contro il suo collo.
- Non ci posso credere! - disse lui - Ha davvero accettato?!
- Sì - sospirai - Siamo stati degli stupidi a non dargli fiducia. 
Sehun mi prese il viso tra le mani e mi baciò con passione: era il primo bacio che mi dava sapendo di non doverlo più fare di nascosto. 
Si era concluso tutto per il meglio e ora vedevo solo la felicità dritta davanti a me.
La felicità con Sehun.
   
 
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